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BILANCIO DI PREVISIONE 2006 Approvato dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza il 7 aprile 2006

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BILANCIO DI PREVISIONE 2006

Approvato dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza il 7 aprile 2006

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Stabilimento Tipolitografico INAIL Milano Finito di stampare nel mese di giugno 2006

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Presidente Vincenzo MUNGARI

Direttore Generale Maurizio CASTRO

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Presidente Vincenzo MUNGARI

Consiglieri Luigi AGOSTINI

Beniamino BROCCA Pier Paolo CELESTE Giuseppe COVRE Bartolo GALLITTO

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

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Presidente Giovanni GUERISOLI

Consiglieri Luisa BENEDETTINI

Giuliano BOLOGNA Sergio BONETTI Roberto CAPONI Giuseppe CARONIA Massimo CESARINI Vincenzo DAMIANO Luigi DE VITTORIO Bruno GOBBI Fiorito LEO Pietro MERCANDELLI Claudia MERLINO Giuseppe PAGLIUCA Carlo PASQUA Carlo PICCIRILLI Fabio PONTRANDOLFI Walter REGIS Roberto RINALDI Paolo ROMOLI Giuseppe SORICARO Mario STOPPINI Giorgio USAI Alessandro VECCHIETTI Giovanni VINAY

CONSIGLIO DI INDIRIZZO E VIGILANZA

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COLLEGIO DEI SINDACI

Presidente Bruna BAGALINO

Membri effettivi Angelo ACHILLE

Guido BOLAFFI Lucio BRUNDU Emanuele CARABOTTA Ignazio CARDONE Luigi DEL GIACCO

Membri supplenti Graziella DE MAIO

Carmine DI NUZZO Silvana GORI Domenico MASTROIANNI Carla PAVONE Franca SMISI Susanna ZELLER

Magistrato della Corte dei Conti

delegato all’esercizio del controllo Giuseppe ZOTTA

Magistrato della Corte dei Conti

sostituto del delegato all’esercizio del controllo Giovanna GIORDANO

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INDICE

DELIBERA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ...

P A R T E P R I M A

INTRODUZIONE ...

P A R T E S E C O N D A

SCENARI DI RIFERIMENTO ...

Scelte strategiche dell’Ente per il triennio 2006-2008 ...

Il bilancio pluriennale ...

P A R T E T E R Z A

SCELTE DI PROGRAMMA...

Rapporti con le aziende ...

Prestazioni di tutela assicurativa ...

Prestazioni/servizi di tutela integrata ...

P A R T E Q U A R T A

AREA STRUMENTALE ...

Politiche per il personale ...

Sistema di valutazione e sviluppo del personale...

Contratto collettivo e fondi per i trattamenti accessori ...

Sistema di previdenza integrativa...

Profili organizzativi ...

P A R T E Q U I N T A

BILANCIO DI PREVISIONE 2006: INNOVAZIONI ...

Tabella I: Preventivo finanziario decisionale ...

Tabella II: Quadro generale riassuntivo della gestione finanziaria...

Tabella III: Dimostrazione del risultato di amministrazione presunto al termine dell’esercizio precedente ...

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Tabella IV: Preventivo economico...

L’ANALISI ECONOMICO-FINANZIARIA ...

Allegato 1: Fabbisogno del personale e forza al 30.9.2005 ...

Allegato 2: Tavola di correlazione (tra preventivo finanziario decisionale e ripartizione in capitoli) ...

RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI SINDACI...

GRAFICI ...

BILANCIO

Tabella I Preventivo finanziario ...

Tabella II Quadro generale riassuntivo della gestione finanziaria ...

Tabella III Dimostrazione del risultato di amministrazione presunto al termine dell’eserciwio 2005 (all’inizio dell’esercizio 2006) ...

Tabella IV Preventivo economico ...

Allegato alla Tabella IV - Quadro di riclassificazione dei risultati economici...

Preventivo economico della gestione per l’assicurazione nell’industria, nel commercio e nei pubblici servizi ...

Preventivo economico della gestione per l’assicurazione

nell’agricoltura ...

Preventivo economico della gestione per l’assicurazione dei medici esposti a radiazioni ionizzanti ...

Preventivo economico della gestione per l’assicurazione contro gli infortuni in ambito domestico ...

BILANCIO PLURIENNALE PER GLI ESERCIZI 2006 - 2007 - 2008

BILANCIO PLURIENNALE ...

Preventivo finanziario pluriennale - Parte prima: Entrata...

Preventivo finanziario pluriennale - Parte seconda: Uscita ...

Preventivo economico pluriennale...

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RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PARTE PRIMA INTRODUZIONE

Con deliberazione n.300 del 21 giugno 2005 questo Consiglio ha approvato, per un periodo sperimentale di un anno, l’individuazione delle Unità di Previsione di Base (di seguito indicate anche come U.P.B.) di primo livello e successivi, così come indicata nella relazione del Direttore generale annessa alla stessa deliberazione.

Tale provvedimento costituisce il momento di avvio del processo di adeguamento del bilancio dell’INAIL ai principi di contabilità generale della legge n.208/1999, esplicitati poi, per gli enti pubblici disciplinati dalla legge n.70/1975, nel relativo Regolamento di attuazione di cui al D.P.R. n.97 del 27 febbraio 2003.

Nell’ambito di detto processo di adeguamento, il bilancio di previsione 2006 rappre- senta, a sua volta, la transizione al nuovo sistema, le cui caratteristiche fondanti, in coerenza con i criteri dettati dal menzionato D.P.R. n.97/2003, si rinvengono nella con- testualità degli elementi di previsione finanziaria e di pianificazione/programmazione.

Si è così delineato un articolato ed organico impianto strutturale, nel quale si concen- trano - pur nelle rispettive ed intangibili peculiarità, prerogative e finalizzazioni - docu- menti finora elaborati ed esaminati in fasi successive.

Successione che, sebbene sempre ispirata ad assicurare l’intima connessione e la consequenzialità tra i citati documenti, non sempre ha favorito la rilevazione degli ele- menti di complementarietà, o delle eventuali disarmonie, tra i documenti stessi, che una loro lettura contestuale può meglio consentire.

Appare significativo, inoltre, evidenziare che l’impianto sopra descritto giova, anche in questo caso secondo una linea di coerenza con il Decreto n.97, a porre in rilievo le distinte, ma ad un tempo convergenti, finalità dell’azione dei singoli Organi dell’Istituto, in un quadro di reciprocità che non scalfisce in alcun modo il regime delle rispettive attribuzioni e competenze.

Sotto un profilo strettamente ricognitivo dell’impostazione metodologica della pre- sente relazione e delle parti che la compongono, si ritiene necessario riassumere gli aspetti più qualificanti di ciascuna di dette parti,che troveranno poi concreta e più det- tagliata declinazione nelle rispettive specifiche trattazioni.

All’ “introduzione” segue il paragrafo dedicato al “quadro di sintesi”, nel quale sono rilevati i presumibili risultati della gestione finanziaria per l’anno 2006, anche in termini di raffronto con gli andamenti desunti dalla consuntivazione dei due anni precedenti.

Il successivo paragrafo “scenari di riferimento” si articola in:

• “contesto normativo”, nel quale sono richiamati i criteri dettati, con particolare riguardo al tema del contenimento della spesa pubblica, dalle leggi finanziarie degli anni 2005 e 2006, che vanno considerati quali riferimenti necessari delle scelte di politica economico-finanziaria dell’Istituto;

• “quadro macroeconomico 2006-2008”, che reca le previsioni relative al triennio con- siderato aggiornate, in termini lievemente migliorativi, con le ultimissime proiezioni del P.I.L.;

• “scelte strategiche per il triennio 2006-2008”, in cui sono, preliminarmente, eviden- ziate le indicazioni di carattere prioritario formulate dal Consiglio di indirizzo e vigilan- za nell’ambito degli obiettivi strategici 2006-2008 e, successivamente, richiamate le indicazioni del programma generale e delle linee di indirizzo per l’anno 2006, dallo stesso Organo approvati, quale più diretto elemento di riferimento temporale per il bilancio di previsione 2006.

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Con un primo e significativo approccio sistematico ai principi introdotti dal D.P.R.

n.97/2003, la relazione prosegue con il “bilancio pluriennale 2006-2008”, mediante il quale, tra l’altro, si avvia il percorso volto ad instaurare quella necessaria correlazione tra le scelte strategiche e le quantificazioni economiche connesse e conseguenti, sia pure in una proiezione tendenziale, in quanto vincolata alle previsioni che è possibile effettuare nel rispetto del quadro legislativo vigente.

Seguono “le scelte di programma”, che evidenziano le linee su cui si svilupperà la programmazione delle strutture centrali, con espresso riferimento alle aree omogenee di attività poste a fondamento dell’individuazione delle Unità di Previsione di Base di primo livello, corredate da schede recanti sintetiche informazioni, per ciascuna delle U.P.B. interessate, sui progetti, le attività e le iniziative maggiormente significativi e sui principali capitoli correlati.

L’intera produzione delle analisi e dei documenti sopra riepilogata, oltre a costituire - come già sottolineato - l’impianto metodologico più rispondente, allo stato, ai nuovi principi amministrativo-contabili, si configura anche come il complesso degli elementi indispensabili ad una più compiuta valutazione del documento “bilancio di previsione 2006”, rispetto al quale gli elementi stessi, insieme agli esiti delle negoziazioni dello scorso luglio sulle assegnazioni di budget e sugli obiettivi di produzione per l’anno 2006 delle strutture territoriali, si presentano come atti presupposti e/o complementari.

Ulteriore e saliente aspetto di orientamento ai suddetti principi, come già detto, è rap- presentato dalla contestuale presentazione del “piano pluriennale” per il triennio 2006- 2008, nel quale la declinazione degli obiettivi operativi, promanazione di quelli strategici, può essere considerata in un contesto di analisi e di prospettive più ampio e completo.

SCENARI DI RIFERIMENTO CONTESTO NORMATIVO

Il quadro normativo sui compiti istituzionali ed il ruolo dell’INAIL nel sistema di sicu- rezza sociale è rimasto sostanzialmente immutato.

Il contesto continuerà ad essere caratterizzato dall’esigenza di contenimento della spesa pubblica espressa sia dalle specifiche disposizioni normative che hanno vincola- to in modo inderogabile i criteri per la formulazione delle previsioni (art. 1 comma 11, 12 e 57 della legge n. 311/2004 - finanziaria 2005), sia da quelle ulteriori contenute nel disegno di legge finanziaria per il 2006.

Il richiamato contesto, al di là degli specifici vincoli che incidono su singole voci di spesa, rafforza sempre più l’esigenza di determinare le condizioni per un governo com- plessivo della gestione concretamente improntato a criteri di economicità: in tal senso il processo di adeguamento del bilancio dell’Istituto ai principi di contabilità generale della legge n. 208/99, reinterpretato alla luce dei principi introdotti dal citato D.P.R.

n. 97/2003, acquista ulteriore significatività anche alla luce dei più recenti provvedimen- ti legislativi in tema di riforma costituzionale.

QUADRO MACROCONOMICO 2006 - 2008 (dati aggiornati al mese di novembre 2005)

(variazioni %)

2006 2007 2008

PIL 1,2 1,6 1,9

Inflazione 2,1 2,2 2,2

Retribuzioni industria e terziario inail 3,2 3,0 2,8

Occupazione industria e terziario inail 0,4 0,6 0,8

Occupazione agricoltura -0,3 -0,2 -0,2

PARTE SECONDA

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Il quadro preliminare OPSE elaborato sulla base delle indicazioni disponibili a metà novembre 2005 conferma nella sostanza le precedenti previsioni dello scorso settem- bre e prevede una crescita del Pil nel 2006 dell’1,2% per poi aumentare leggermente nel biennio successivo, in presenza di un’inflazione intorno al 2,1%. Secondo gran parte degli Istituti di ricerca e previsione così come nel Dpef di luglio scorso e nella Relazione previsionale e programmatica 2006 di settembre, le prospettive di contenuta crescita economica non saranno in grado di favorire una dinamica più sostenuta dell’occupazione prevista in media, per Industria e Terziario Inail, intorno allo 0,7% nel triennio 2006-2008, con un lieve calo nel settore agricolo. Per quel che concerne le retribuzioni nell’Industria e Terziario Inail, allo stato si potrebbe confermare un incre- mento medio annuo intorno al 3%.

Per l’Italia, dopo un 2005 di sostanziale ristagno, le ultime previsioni disponibili segnalano per il 2006 una contenuta ripresa della crescita economica con stabilità dei prezzi e segnali di ripresa della domanda interna ed estera. Il quadro delineato rimane tuttavia molto incerto ed instabile, in particolare per le incognite relative alla variabilità del cambio, ad eventuali ulteriori shock petroliferi ed a quella pesante dei conti pubbli- ci. Dal lato congiunturale tuttavia alcuni segnali positivi si sono registrati: in particolare l’Istat ha segnalato un recupero del PIL nel secondo trimestre 2005 (+0,7%) che segue un trimestre di recessione. I prossimi mesi diranno se la tendenza verrà confermata e quali saranno gli effetti di trascinamento sulla crescita del 2006. A fronte di tali segnali positivi, si deve tuttavia rilevare che gli ultimissimi dati congiunturali disponibili segnala- no ancora il permanere di situazioni di ristagno e difficoltà per la ripresa economica (frenata del Pil nel terzo trimestre 2005 +0,3%; indice della produzione industriale set- tembre 2005: - 1,7%) e proiettano un’ombra di incertezza anche sulla reale consistenza della ripresa 2006.

Il quadro seguente riporta le previsioni e gli obiettivi governativi, come risultano dal Documento di Programmazione economica e finanziaria presentato il 16 luglio 2005.

PREVISIONI DELL’ECONOMIA ITALIANA PER IL 2006

Isae CSC Irs/Ref Ocse Fmi Prometeia

(luglio 05) (luglio 05) (luglio 05) (maggio 05) (luglio 05) (giugno 05)

Pil 1,3 0,8 1,4 1,1 2,0 0,9

Consumi delle famiglie 1,3 1,0 1,4 1,7 1,9 1,2

Investimenti fissi lordi 1,7 1,9 1,4 2,0 2,2 1,5

Esportazioni 3,4 2,6 4,5 5,8 4,8 2,9

Importazioni 3,8 3,5 3,0 6,8 4,4 3,7

Prezzi al consumo 2,1 1,8 2,2 2,0 1,8 1,8

Retribuzioni medie dell’economia 3,0 2,9 2,7 - -. 3,0

Occupazione 0,4 0,7 - 0,4 n.d. -

Disoccupazione (tasso%) 7,8 7,9 8,0. 8,4 7,6 8,1

Cambio dollaro/euro 1,20 1,27 - 1,28 1,31 -

Indebitamento delle A.P. (% sul Pil) 5,1 4,0 - 5,0 4,3 -

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IL QUADRO PROGRAMMATICO DEL DPEF 2006-2006

2005 2006 2007 2008

PIL 0,0* 1,5 1,5 1,7

Inflazione programmata 1,6 1,7 1,7 1,6

Investimenti -1,5* 1,9 2,4 2,6

Consumi delle famiglie 0,8* 1,2 1,5 1,6

Tasso disoccupazione 8,1* 8,1 8,0 7,8

Occupazione 0,1* 0,4 0,5 0,6

Indebitamento P.A./Pil 4,3 3,8 2,8 2,1

Fonte: DPEF 2006-2009 - quadro programmatico; (*) valori tendenziali

Il quadro programmatico disegnato dal DPEF di luglio disegna una realtà problemati- ca che si lascia alle spalle un 2005 di ristagno e immagina una moderata ripresa nel triennio successivo intorno ad 1,5%, in un contesto di bassa inflazione e di lieve incre- mento dell’occupazione che tuttavia risulta dimezzata rispetto agli incrementi registrati negli anni passati. E’ previsto un leggero aumento dei consumi, mentre più consistente appare l’incremento degli investimenti. Dal lato dei conti pubblici il quadro prevede un progressivo riallineamento ai parametri di Maastricht dopo le forte tensioni dell’anno in corso.

I dati previsionali più recenti di fonte governativa si riferiscono alla Relazione Previsionale e Programmatica 2006 del 29 settembre 2005, documento che accompa- gna la legge finanziaria e aggiorna le previsioni del DPEF.

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2006

2006 2007 2008

PIL 1,5 1,5 1,7

Inflazione 2,1 2,2 2,0

Investimenti 2,3 2,7 3,1

Consumi delle famiglie 1,1 1,3 1,8

Tasso disoccupazione 7,7 7,5 7,4

Occupazione 0,6 0,7 0,8

Indebitamento P.A./Pil 3,8 2,8 2,1

Fonte: RPP 2006-2009 - 29 settembre 2005

Rispetto al DPEF le nuove stime confermano l’ipotesi di una contenuta crescita del Pil nel periodo previsionale, una accentuazione del tasso di inflazione in presenza di una maggiore dinamica della domanda interna dal lato degli investimenti, in un quadro sostanzialmente immutato dell’occupazione.

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SCELTE STRATEGICHE DELL’ENTE PER IL TRIENNIO 2006-2008

Con deliberazione n.24 del 20 settembre 2005 il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza ha approvato gli obiettivi strategici per il triennio 2006/2008, connessi e conseguenti al

“Programma generale e linee di indirizzo 2006” approvato dallo stesso Organo con delibera n. 23 del 26 luglio 2005.

Nel suo complesso la pianificazione strategica per il triennio in questione conferma, attualizzandoli, gli obiettivi del triennio 2005/2007, conservando la finalità di pervenire al concreto rilancio dell’Ente attraverso la definizione del ruolo dell’INAIL, il migliora- mento dei servizi ed il consolidamento dell’assetto finanziario. Naturalmente, una effi- cace realizzazione degli obiettivi declinati è profondamente condizionata dal permanere delle attuali condizioni di estrema rigidità strutturale del bilancio, determinate dal qua- dro normativo vigente in materia di spese e confermato da quello in costruzione.

Tra gli obiettivi contenuti nella citata delibera 24/2005, il citato Consiglio individua le seguenti priorità:

- elaborazione di una ipotesi operativa per l’adeguamento degli attuali livelli di inden- nizzo del danno biologico;

- aggiornamento delle tariffe dei premi e degli elenchi delle malattie professionali e l’istituzione, presso la banca dati INAIL, del Registro nazionale delle malattie causate dal lavoro e lavoro-correlate;

- miglioramento, nel rispetto dell’uniformità, delle condizioni di cura per gli assicurati;

- separazione effettiva delle quattro gestioni ai fini tariffari, ferma restando l’unità di bilancio e l’adozione di un sistema di contabilità analitica anche ai fini della rivisita- zione delle esternalizzazioni alla luce di nuove valutazioni in termini di qualità del rap- porto costi/benefici;

- adeguamento del corpo ispettivo, sia sotto l’aspetto strutturale che sotto il profilo qualitativo, anche con riferimento alle questioni di prevenzione e promozione attribui- te dalla vigente normativa;

- massimo contenimento dei tempi di erogazione delle prestazioni, con particolare riferimento alle rendite ai superstiti;

- potenziamento dell’attività protesica;

- recupero del ruolo di sostegno della bilateralità nel campo della prevenzione;

- riduzione del disavanzo patrimoniale;

- adeguamento dell’ordinamento ai principi stabiliti dalla legge n. 94/97 entro il termine utile per la predisposizione del bilancio di previsione 2006;

- digitalizzazione dell’Ente;

- sistematicità della rilevazione della qualità percepita dagli utenti;

- sistema di comunicazione.

Le aree di intervento rispetto alle quali dovrà concentrarsi lo sforzo produttivo e pro- positivo, secondo le indicazioni contenute nella citata delibera n. 23/2005 riguardano:

• ambito di tutela assicurativa

• prevenzione

• ruolo dell’Inail in campo sanitario

• equilibrio finanziario del sistema e politiche patrimoniali

• politiche organizzative;

• sistema informativo informatico;

• formazione e comunicazione.

Gli specifici indirizzi relativi a ciascuna di dette aree sono stati riassunti nella relazio- ne illustrativa del “Piano pluriennale 2006-2008” per l’immediata correlazione degli stessi rispetto agli obiettivi operativi declinati per il 2006.

IL BILANCIO PLURIENNALE

Una delle maggiori innovazioni del più volte citato DPR n. 97/2003 è il bilancio plu-

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riennale che “è redatto solo in termini di competenza per un periodo di tempo non inferiore al triennio in relazione alle strategie ed al piano pluriennale approvati dagli Organi di vertice”.

Adottato per la prima volta in via sperimentale in ambito Inail, il bilancio pluriennale costituisce un allegato al complessivo progetto di bilancio.

PIANO PLURIENNALE 2006-2008

Il presente paragrafo è dedicato essenzialmente a porre in rilievo l’elemento, ad un tempo innovatore rispetto al recente passato e sistematico nella prospettiva futura, della contestuale presentazione del piano 2006-2008 e del bilancio di previsione 2006.

Nella specifica relazione al piano, ferma restando la trattazione delle tematiche ad esso proprie, verranno opportunamente rilevati gli aspetti comuni all’uno ed all’altro dei citati provvedimenti, con modalità che evitino comunque, per tali aspetti, il mero rinvio alla relazione al bilancio di previsione 2006.

SCELTE DI PROGRAMMA

I profili programmatici per l’anno 2006 sono riassunti e sintetizzati avuto riguardo alle iniziative di sviluppo che, per impatto e rilevanza, costituiranno fasi significative per la realizzazione degli obiettivi dell’Ente. Gli ambiti in cui sono stati iscritti corrispondono alle aree omogenee di attività poste a fondamento delle unità di previsione di base di cui alla citata delibera n. 300/2005.

RAPPORTI CON LE AZIENDE

Le attività programmate sono dirette principalmente a garantire la piena e tempestiva acquisizione dei premi e degli accessori ed a migliorare l’efficacia dell’attività di vigilan- za ispettiva.

Quanto al primo punto sarà, ottimizzato ulteriormente il processo di autoliquidazio- ne - da cui deriva circa il 90% delle entrate annue - attraverso sia l’incremento della trasmissione telematica delle dichiarazioni delle retribuzioni che la lavorazione di spe- cifiche liste di evidenza per le eventuali rettifiche e la sistemazione degli incassi scar- tati. Ciò consentirà il corretto e tempestivo invio delle note di verifica (che, per le aziende che non si avvalgono della rateazione, avrà luogo entro il secondo semestre dell’anno) e la conseguente definizione del maggior numero possibile di sistemazioni contabili per effetto delle quali sarà possibile prevenire il formarsi di una quota dei residui attivi.

La sistemazione e definizione delle situazioni contributive costituisce, peraltro, condi- zione indispensabile per il rilascio del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC), che, una volta a regime, sarà strumento generalizzato di contrasto all’evasione ed al mancato o tardato pagamento dei premi ed accessori. Con l’introduzione del DURC nel sistema di gestione dei rapporti assicurativi sarà necessario inoltre adeguare i sistemi informatici a supporto della funzione ispettiva, affinché il patrimonio di infor- mazioni sia fruibile anche per la programmazione dell’attività di vigilanza assicurativa.

L’esigenza di maggiore integrazione organizzativa con gli altri Enti coinvolti, connes- sa all’introduzione del DURC, nonché quella di innalzamento dei livelli di qualità dei rapporti con le aziende, accentuano il ruolo centrale degli intermediari. In tal senso saranno attivate iniziative per renderne sistematico il coinvolgimento nell’azione dell’Istituto. Quindi, oltre alle azioni dirette ad incrementare la diffusione dei servizi on- line, verrà attivata a regime la trasmissione anticipata via e-mail agli intermediari delle comunicazioni relative a note di verifica ed avvisi bonari, utilizzando le informazioni registrate in “Punto cliente”.

Quanto all’attività di vigilanza, resta prioritaria la necessità di promuovere l’integrazio- ne tra le Amministrazioni. Saranno quindi realizzati nuovi sistemi di coordinamento delle PARTE TERZA

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funzioni ispettive, per assicurare uniformità di comportamento, sperimentare il modello unificato di verbale di accertamento e realizzare programmi comuni di formazione e aggiornamento degli ispettori.

Con riferimento all’obiettivo dell’adeguamento del corpo ispettivo, le relative indica- zioni programmatiche sono riportate, nell’ambito delle “politiche del personale”, al punto 5.3 della presente relazione.

PRESTAZIONI DI TUTELA ASSICURATIVA

L’andamento della spesa relativa alle rendite è ormai stabilizzato. Gli aumenti sono quindi riconducibili principalmente alla rivalutazione delle rendite ed all’incremento dei livelli retributivi. In prospettiva, la conclusione dell’iter di approvazione delle proposte di riforma “a stralcio” del Testo Unico comporterà ulteriori aumenti connessi, in particola- re, al prefigurato nuovo regime di indennizzo del danno biologico.

Le modifiche normative, con particolare riguardo all’abbassamento del grado di inva- lidità indennizzabile, concorrerebbero alla realizzazione della tutela globale, ampliando- ne gli ambiti e determinando inevitabilmente l’incremento degli oneri complessivi di spesa.

A tale riguardo, e sulla base dei più recenti indirizzi formulati in materia, sarà valutata la possibilità di proporre le modifiche all’art. 13 del decreto legislativo n. 38/2000 concer- nenti:

• l’abbassamento del grado di invalidità da indennizzare rispettivamente in capitale ed in rendita;

• la rivalutazione periodica degli importi;

• l’estensione dei parametri di valutazione del danno biologico a tutti gli istituti giuridici riguardanti gli invalidi del lavoro.

Gli interventi possibili a legislazione vigente tenderanno comunque ad ottimizzare l’attuale disciplina.

Sul versante della produzione si evidenziano le iniziative destinate ad:

• aumentare il numero dei servizi offerti in modalità on-line per la realizzazione della

“presa in carico” dell’infortunato in tempo reale, i cui effetti si tradurranno anche in una contrazione dei relativi costi di gestione;

• aumentare le integrazioni con i soggetti operanti nel settore sanitario, per migliorare i livelli di efficacia delle prestazioni.

PRESTAZIONI/SERVIZI DI TUTELA INTEGRATA

L’Unità di Previsione di base “Prestazioni/Servizi di tutela integrata” riassume le fun- zioni che, nel loro insieme, tendono alla realizzazione della tutela globale concorrendo alla c.d. “filiera” comprensiva di interventi di cura di riabilitazione e fornitura di protesi e di reinserimento in ambito sociale e lavorativo e di interventi di carattere “informativo e formativo” sui rischi lavorativi e professionali, orientati alla prevenzione ed alla diffusio- ne della relativa cultura.

Gli interventi programmati sono diretti a conseguire risultati significativi rispetto al ruolo dell’Istituto di “garante” della tutela globale e integrata dei lavoratori assicurati. In particolare, saranno rafforzate le iniziative di reinserimento dei disabili per renderle quanto più aderenti alle esigenze dei destinatari. Ciò si tradurrà nell’aumento dei livelli qualitativi e quantitativi delle prestazioni, con particolare riferimento al settore protesico e nel consolidamento e massima diffusione sul territorio delle attività connesse alla fun- zione riabilitativa.

Muovendo da una più ampia accezione del concetto di ausilio - da intendere come strumento capace di accrescere l’autonomia personale e di consentire una maggiore partecipazione della persona disabile alle attività lavorative, sociali e familiari - saranno apportate le modifiche al “Regolamento protesico” finalizzate ad ampliare e migliorare i

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livelli di servizio. Nell’arco del triennio di riferimento si prevede, una volta definite dette modifiche, di attivare specifici monitoraggi per pervenire all’armonizzazione delle linee di intervento in materia di protesizzazione su tutto il territorio nazionale.

Contemporaneamente proseguiranno gli interventi per lo sviluppo e la valorizzazione, anche a livello internazionale, del Centro Protesi di Vigorso di Budrio che, nel 2006, si dovrebbero concretizzare nell’adozione di un nuovo modello organizzativo in grado di garantire livelli tecnico-scientifici superiori. In tal senso sarà essenziale incentivare l’atti- vità di ricerca ed innovazione, con particolare riferimento alle sinergie con Enti, Università ed altri Istituti, per l’innalzamento degli attuali standard di qualità delle pre- stazioni erogate dal Centro e dalle sue filiali.

Il tema del reinserimento lavorativo, contestualizzato nell’ambito delle azioni volte a valorizzare il ruolo e le funzioni dell’Istituto in materia di servizi sociali, sarà sviluppato avuto riguardo sia al pieno utilizzo delle risorse disponibili per gli interventi previsti dall’art. 24 del decreto legislativo n. 38/2000, sia alla elaborazione di una proposta nor- mativa per l’istituzionalizzazione delle misure di sostegno economico.

Anche in questo caso l’efficacia delle iniziative è strettamente correlata alla costruzio- ne, secondo logiche di rete, di rapporti e collaborazioni con gli altri Attori del sistema.

Il protocollo d’intesa “quadro”, predisposto nel 2005 per la realizzazione di reti terri- toriali di servizio sociale, tende proprio a valorizzare gli interventi dell’Istituto, compresi quelli di sostegno economico, ai fini delle iniziative di reinserimento lavorativo, nell’ambito di sinergie definite per ottimizzarne e sistematizzarne le azioni sotto il dupli- ce profilo dell’organizzazione e della gestione. L’impostazione di rapporti di collabora- zione dovrà essere dimensionato rispetto alle attribuzioni ed alle competenze degli Enti locali: conseguentemente, si sta consolidando il ruolo delle Direzioni Regionali quali dirette interlocutrici delle Regioni.

Il “piano di formazione e aggiornamento professionale” per la valorizzazione delle competenze tecniche distintive del personale dedicato alle funzioni protesico-riabilitati- va e di servizio sociale troverà coerente sviluppo rispetto alle evoluzioni prospettate.

Deve precisarsi che nel 2006 permarranno i condizionamenti connessi alla natura delle voci di spesa legate all’attività di protesizzazione, imputate alla IV categoria del piano dei conti. L’eventuale superamento dei limiti derivanti dall’attuale collocazione di dette voci, strettamente correlato alla natura della spesa, postula il convergente apporto di iniziative interne all’Istituto (già in corso) e di scelte di politica finanziaria che le assecondino.

Avuto specifico riguardo alla funzione prevenzione, sarà adottato, con la dovuta gra- dualità, un nuovo modello organizzativo sul territorio caratterizzato da flessibilità, dina- micità e capacità di recepire con tempestività le istanze del mondo del lavoro.

I “Piani territoriali”, impostati secondo la logica dell’interazione e del confronto con le Parti sociali e con altre Istituzioni, costituiranno lo strumento di impulso e di coordina- mento delle politiche intraprese in materia, traducendole in concrete iniziative di infor- mazione, consulenza e assistenza.

Il “Piano di intervento per la sicurezza” scaturisce da tale contesto, dall’esigenza di orientamento e coerenza strategica e di chiarezza sul ruolo che l’Istituto intende rivesti- re rispetto agli interlocutori esterni. In tal senso il documento ha inteso definire i principi informatori dell’azione dell’Inail in campo prevenzionale ed i criteri generali da porre a base degli interventi, fornendo gli indirizzi programmatici di breve/medio periodo.

Il presupposto per la realizzazione di valide azioni a quadro normativo vigente resta, come già sottolineato, quello di promuovere partnership a livello centrale e territoriale per garantire, attraverso una rete di relazioni e collaborazioni, l’integrazione e lo sviluppo delle iniziative in materia di sicurezza nel lavoro. In questa direzione si muove il progetto

“Azienda sicura - Territorio sicuro”, che ricomprende tutti i richiamati obiettivi di recipro- cità e collaborazione, in una linea di coerenza con il criterio del decentramento territoriale.

La reciproca fruibilità di informazioni deve tendere quindi allo sviluppo di una capa- cità reale di leggere i fenomeni legati agli infortuni ed alle malattie professionali per migliorare l’integrazione ed accrescere l’efficacia degli interventi.

Si collocano in questa prospettiva:

• la progettazione di correlazioni e confronti con altre sorgenti istituzionali della Banca dati Inail per la prevenzione e la progressiva diffusione della professionalità delle risorse per la consultazione e l’utilizzo dei dati. A tale riguardo nel 2005 sono stati già

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avviati confronti per sperimentare, su aree specifiche, correlazioni ed integrazioni con Ipsema ed Inps ed è stato predisposto un primo “pacchetto” per l’aggiornamen- to professionale;

• la progettazione di sviluppo dei Flussi informativi Inail/Ispesl/Regioni “per la valoriz- zazione dei diversi livelli di ruoli e competenze anche attraverso tavoli tecnici integra- ti con Istituzioni e Parti Sociali;

• la definizione di un Accordo Quadro con i Comitati paritetici/Parti Sociali sulla base dei precedenti accordi Inail/Comitati Paritetici per la valorizzazione del ruolo della bilateralità;

• l’affinamento delle metodologie e degli strumenti di acquisizione delle informazioni sulla base della sperimentazione effettuata sui casi mortali e di elevata gravità. In materia si prevede di attivare, in modo graduale e progressivo, Osservatori territoriali presso le Direzioni regionali con la partecipazione sistematica di Istituzioni e Parti sociali e di avviare specifici studi di settore;

• l’avvio del progetto “Portale della prevenzione nei luoghi di lavoro”, che dovrà costi- tuire la piattaforma infrastrutturale di conferenza e di fonte informativa di iniziative, esperienze, documentazione, servizi e prodotti concernenti la materia. Uno dei primi prodotti che confluirà nel “Portale” sarà la Rassegna delle Buone Prassi e delle Buone Tecniche in prevenzione, preceduta da una fase sperimentale.

L’avvio di uno studio sui meccanismi premiali, nella citata prospettiva di massima valorizzazione delle dinamiche di confronto e partecipazione, tenderà ad accentuare la funzione di sostegno dei medesimi meccanismi alle azioni prevenzionali in azienda e costituirà la base sulla quale sviluppare proposte, eventualmente anche di carattere normativo, migliorative sotto il duplice profilo assicurativo e prevenzionale.

Proseguirà infine l’impegno relativo agli interventi di sostegno economico introdotti dall’art. 23 del decreto legislativo n. 38/2000, per il completamento dell’iniziativa speri- mentale.

Sulla base degli esiti della medesima sperimentazione, valutati congiuntamente con Istituzioni, organismi rappresentativi e Parti sociali, si prevede di poter formulare ade- guate proposte per l’istituzionalizzazione delle misure di sostegno avuto riguardo anche alle specificità dei settori dell’agricoltura e dell’artigianato.

AREA STRUMENTALE Politiche per il personale

Le disposizioni contenute nella legge finanziaria 2005 riferite alle dotazioni organi- che hanno impegnato tutte le Amministrazioni ad attuare, entro il 30 aprile 2005, una rivisitazione complessiva del numero dei posti in organico “apportando una riduzione non inferiore al 5%”. Detto vincolo ha costretto l’Ente ad adottare soluzioni che, pur nel rispetto della previsione normativa, non pregiudicassero l’operatività delle struttu- re. Il nuovo organico” vede comunque ridotta complessivamente la dotazione di forza di 396 unità.

La relativa deliberazione è stata approvata nel mese di luglio 2005 dai Ministeri vigi- lanti, pertanto sarà possibile attivare, una volta definiti gli accordi con le Organizzazioni Sindacali a livello nazionale attualmente in corso di perfezionamento, le contrattazioni locali per l’articolazione della dotazione a livello territoriale.

Nel breve/medio periodo l’attuazione della nuova dotazione organica si tradurrà nei processi di mobilità orizzontale e verticale interna, con l’avvio delle procedure di reclutamento all’esterno e nelle iniziative per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro

“precario”.

Nel primo semestre del 2006, infatti, dovrebbero trovare compiuto espletamento le procedure selettive interne per colmare, con le risorse dotate di maggiore esperienza e professionalità (attuale e potenziale), le carenze nelle posizioni funzionali lasciate sco- perte dal turn-over. Sarà data priorità alle posizioni organizzative più elevate cercando di ridurre al massimo le carenze dell’area C (circa 2350), tenendo tuttavia in debito conto la quota di personale da reclutare con procedure selettive esterne.

PARTE QUARTA

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In questo contesto sarà possibile attivare anche processi di mobilità orizzontale, che interesseranno il biennio 2006-2007, supportati da specifici percorsi selettivi e formativi, per riequilibrare le attuali scoperture in particolari profili o “mestieri”, quali quello di funzionario di vigilanza, tecnico informatico, formatore e analista di organiz- zazione.

Sul versante delle procedure selettive esterne permangono tuttavia i problemi legati al complesso iter autorizzativo ed ai limiti imposti dalla legge finanziaria. E’ comunque prioritario il reclutamento di circa 260 unità per:

• personale dell’area della collaborazione sanitaria non infermieristico e per dirigenti amministrativi, le cui procedure concorsuali sono già concluse o ampiamente avan- zate;

• dirigenti medici e funzionari socio-educativi, le cui procedure devono ancora essere indette.

Restano ancora da definire i rapporti di lavoro a tempo determinato. Infatti le circa 650 unità interessate sono state assoggettate a regime di proroga dalla legge finanzia- ria 2005. Al riguardo non è possibile prospettare il superamento di detta criticità se non a lungo termine.

Complessivamente, sulla base:

- della stima del turn-over;

- delle azioni programmate per riequilibrare la composizione della forza rispetto alla dotazione organica;

- dell’ipotesi che le assunzioni autorizzate e l’eventuale mobilità inter Enti consentano di mantenere la riduzione annua della forza pari all’1% imposto dalla vigente norma- tiva, al 31 dicembre 2006 la forza dovrebbe attestarsi ad un valore di circa 11.330, scontando che al 31 dicembre 2005 le unità dovrebbero essere circa 11.450 a fronte di un valore consolidato al 31 dicembre 2004 pari a 11.565 unità.

Sistema di valutazione e sviluppo del personale

Le implementazioni e gli interventi migliorativi effettuati consentono, oggi, di disporre di una strumentazione più raffinata, avuto riguardo specialmente ad una più articolata declinazione delle competenze tecniche ed al supporto metodologico per la valutazione dei bisogni di formazione e sviluppo sulla base degli esiti delle valutazioni delle compe- tenze e del potenziale.

Ciò premesso, si prevede di attivare un secondo ciclo di valutazioni delle competen- ze per tutto il personale delle aree, per poter disporre, nel secondo semestre, di un quadro completamente aggiornato del patrimonio delle competenze effettivamente disponibili.

Per quanto riguarda i Dirigenti di II fascia, oltre all’attivazione di un secondo ciclo di valutazioni dei comportamenti organizzativi e delle competenze tecniche, a valere per l’esercizio 2006, si prevede l’impianto a regime del nuovo sistema di valutazione dei risultati individuali. L’integrazione dei due strumenti nella valutazione delle prestazioni produrrà effetti sulla correlata quota della retribuzione accessoria.

Le risultanze rese disponibili dalla prima fase di impianto del sistema di valutazione saranno comunque prese a base nella predisposizione dello specifico piano di settore, nella progettazione ed erogazione degli interventi di formazione ed aggiornamento pro- fessionale e costituiranno uno dei parametri per l’espletamento delle prossime proce- dure selettive interne.

L’imminente rinnovo del contratto collettivo nazionale del personale dirigente dell’area medica e dei professionisti dovrebbe creare le condizioni per l’ulteriore esten- sione del sistema di valutazione dei comportamenti organizzativi e delle competenze tecniche, nella forma dell’autovalutazione. Le finalità saranno comunque analoghe a quelle prefissate per il restante personale: rilevazione degli scostamenti dai livelli di padronanza attesi e conseguente migliore orientamento delle scelte individuali e collet- tive di aggiornamento e formazione.

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Contratto collettivo e Fondi per i trattamenti accessori

Entro la fine del 2005, o, al massimo, entro i primi mesi del 2006, dovrebbero perfe- zionarsi i rinnovi dei CCNL relativi al quadriennio 2002-2005, pertanto dovrebbero tro- vare piena attuazione le nuove previsioni del trattamento giuridico ed economico, com- presa la corresponsione degli emolumenti arretrati. Sulla base degli stessi presupposti sarà possibile ridefinire la contrattazione integrativa aziendale.

Tuttavia, cautelativamente, nella formulazione delle previsioni di bilancio, per i capito- li interessati si è tenuto conto di un incremento non superiore al tasso programmato di inflazione per l’anno 2006.

Per quanto riguarda i fondi per il trattamento accessorio del personale, si è tenuto conto esclusivamente delle risorse “certe” in relazione alla normativa di riferimento e di quelle rispetto alle quali i competenti Ministeri hanno esplicitato il principio della ripro- posizione nella costituzione dei fondi per gli esercizi successivi. Conseguentemente i valori dei fondi saranno suscettibili di rideterminazione e di successivi incrementi in relazione ai rispettivi rinnovi contrattuali di categoria o, a seguito di iniziative che, nei limiti consentiti dalla normativa vigente, potranno essere intraprese dall’Istituto.

Peraltro, dalle misure all’esame del Parlamento, potrebbero derivare rilevanti limitazioni, specie qualora venisse confermata per il prossimo esercizio la previsione che ancora, in modo insuperabile, l’entità complessiva dei fondi agli stanziamenti definitivi del 2004.

Sistema di previdenza integrativa

Il provvedimento sul TFR approvato dal Consiglio dei Ministri il 24 novembre 2005, risultato di una intensa attività di confronto sugli avvisi espressi dalle parti sociali, ha rinviato al 2008, anno di entrata in vigore della riforma della previdenza obbligatoria, l’opzione dei lavoratori del settore privato sul conferimento del TFR alla previdenza integrativa, posticipando l’avvio della previdenza complementare nel Paese e, più in generale, il completamento del complessivo disegno di riforma del sistema pensionisti- co.

Il citato provvedimento decreto legislativo, che riordina la disciplina delle forme di previdenza complementare e dà attuazione alla delega contenuta nell’articolo 1 della legge n. 243/2004 al fine di assicurare più elevati livelli di copertura previdenziale, reca disposizioni tese ad incrementare l’entità dei flussi di finanziamento alle forme pensio- nistiche complementari, a garantire l’omogeneità del sistema di vigilanza sul settore, a ridefinire la disciplina fiscale ed a monitorare la gestione delle risorse finanziarie deri- vanti dalla contribuzione degli iscritti.

Per i dipendenti pubblici, in attesa dello specifico decreto legislativo attuativo della delega di cui al citato articolo 1 della legge n. 243/2004, continuano invece ad applicar- si le previgenti disposizioni.

Fermo restando il differimento di cui sopra, l’Istituto procederà comunque nel corso del 2006 alla messa a regime del nuovo sistema automatizzato di gestione del TFS e del TFR, il cui progetto è stato attivato nel 2005, elemento indispensabile per una cor- retta e snella impostazione della gestione della nuova forma pensionistica.

Profili organizzativi

Gli esiti delle iniziative tendenti al miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione amministrativa ed allo sviluppo della qualità dei servizi erogati contribuiran- no alla ridefinizione degli assetti e del modello organizzativo, che, quindi, potrà trovare una più compiuta definizione nel corso del prossimo esercizio.

A tale riguardo assumono rilevanza:

• il progetto per la reingegnerizzazione dei processi e la ridefinizione del modello di funzionamento organizzativo e gestionale, che, considerati i vincoli di legge in merito alle consulenze esterne, sarà sostenuto solo da professionalità interne, coordinate da un apposito Comitato guida, composto da Dirigenti generali centrali e territoriali.

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Secondo il relativo mandato, le proposte progettuali ed il piano per la loro realizza- zione dovrebbero essere formulati entro il primo semestre 2006.

• gli interventi sulla Governance organizzativa riconducibili al provvedimento adottato nel luglio scorso avente per oggetto il miglioramento funzionale della Direzione Generale. La previsione di due figure centrali di coordinamento, una per il versante istituzionale l’altra per quello strumentale, si propone di superare le criticità connesse alla complessità dell’apparato gestionale, che crea ricadute negative sul piano ope- rativo, attraverso lo snellimento dei rapporti diretti tra Direzioni centrali e Direttore Generale;

• gli interventi strutturali operati sul modello organizzativo correlati con l’istituzione delle nuove province di Monza e della Brianza, di Fermo e di Barletta-Andria-Trani, per la riconfigurazione del modello della Direzione regionale per il Trentino e della Gestione Immobili di Roma;

• gli esiti delle politiche intraprese per la conciliazione della vita lavorativa e familiare, compresa l’attivazione di strutture per l’infanzia, che contribuiranno all’attuazione di modelli di flessibilità lavorativa nell’ambito di iniziative più ampie riconducibili al

“benessere organizzativo”;

• lo sviluppo della sperimentazione del telelavoro, che, nel prossimo esercizio, potrà interessare tutte le categorie di personale, ad eccezione della sola dirigenza.

Sul versante della Formazione, lo specifico Piano tenderà a dare continuità alle ini- ziative di sostegno all’aggiornamento, alla riconversione e allo sviluppo del personale.

L’esigenza di sostenere il decentramento amministrativo si tradurrà, innanzitutto, nella verifica dei ritorni delle azioni già intraprese e nella conseguente rilevazione dei fabbiso- gni formativi del territorio, da individuare in stretta coerenza con le scelte strategiche e con gli esiti della reingegnerizzazione dei processi.

A tale ultimo riguardo sarà determinante l’apporto della funzione organizzazione, sia per gli aspetti di analisi che per quelli evolutivi e di progettazione, che dovranno con- durre all’adozione di un modello organizzativo adeguato alle nuove esigenze.

Lo sviluppo della seconda fase della digitalizzazione, strettamente connesso ai profili organizzativi per gli impegni richiesti e gli impatti prodotti, costituisce, natural- mente, uno degli obiettivi prioritari dell’Ente. Nel 2006 dovranno essere realizzati quindi gli strumenti innovativi che concretizzeranno anche il raggiungimento degli obiettivi di legislatura, il biennio successivo sarà caratterizzato dalla diffusione, ampia e generaliz- zata, dell’utilizzo di tali strumenti e dal correlato conseguimento dei benefici attesi.

Si evidenziano di seguito le iniziative che, nell’ambito di un programma unitario di governo, concorreranno allo sviluppo dei sistemi informatici:

• realizzazione di applicazioni sperimentali per l’erogazione di servizi tramite la Tecnologia Digitale Terrestre (DTT);

• introduzione graduale di Voice e Immagini over IP, compatibilmente con le indicazio- ni date dal CNIPA, per un utilizzo più razionale ed economico dell’infrastruttura tele- comunicativa,e per garantire servizi di comunicazione integrati sulle postazioni di lavoro;

• introduzione delle reti WI.FI. all’interno della rete Inail, compatibilmente con le indica- zioni date dal CNIPA;

• sperimentazione dell’introduzione di tecnologia open a livell di sistema operativo e a livello di “pacchetti office”;

• adeguamento del sistema informativo-informatico ai livelli di sicurezza previsti dal decreto legislativo n. 196/2003 e realizzazione di uno strumento informatico per la rilevazione e la gestione dei trattamenti dei dati personali, delle categorie di dati e di soggetti e delle operazioni consentite;

• interventi sul sistema informativo per la gestione unificata degli accessi e delle iden- tità (autenticazione e profilazione utenti interni ed esterni),la sicurezza delle connes- sioni, la protezione delle postazioni di lavoro e dei server per contrastare i tentativi di intrusione (sistema anti-intrusione IPS);

• consolidamento del disaster recovery e business continuity per la realizzazione del Centro Unico di Backup per gli Enti assicurativi e previdenziali. Il progetto è coordi- nato dal CNIPA.

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Nell’ambito delle iniziative finalizzate alla realizzazione di portali e servizi per cittadini e imprese, si evidenziano gli interventi per l’incremento dei servizi on-line.

A supporto delle sinergie e cooperazioni con altri Enti ed Istituzioni sotto il profilo informatico, si evidenziano:

• Sistema Informativo Lavoro, per la partecipazione dell’Istituto al progetto, coordinato dal Ministero del Lavoro, sulla gestione delle comunicazioni obbligatorie;

• sistema integrato Inail/Comuni, per lo sviluppo di sistemi di cooperazione, per rende- re disponibili sui portali locali i servizi on-line con particolare riferimento agli adempi- menti connessi agli appalti pubblici;

• sistema vigilanza;

• lavoro sommerso, in cooperazione con Inps e Ministero del Lavoro per lo scambio e la verifica dei dati;

• flussi informativi Inail/Ispesl/Regioni, per la manutenzione evolutiva dei sistemi in esercizio e per l’analisi della qualità dei dati;

• sistema informativo integrato per la Prevenzione nei luoghi di lavoro;

• sistema informatizzato per la raccolta di Buone Prassi e Buone tecniche destinato a chi si occupa di sicurezza e salute sul lavoro;

• registro nazionale delle Malattie Professionali;

• servizi integrati alle imprese, per la semplificazione dei rapporti con le aziende;

• sportello unico Inail, Inps e Casse Edili per il rilascio del DURC;

• contact center unificato Inail/Inps, per la realizzazione di uno sportello virtuale unico multicanale integrato.

Si segnalano, ancora, i progetti, tutti in fase di sviluppo, mirati ad aumentare i livelli di efficienza interna:

• sistema documentale integrato e conservazione dei documenti in formato elettronico;

• sistema di postalizzazione multicanale della corrispondenza e posta elettronica certi- ficata;

• implementazione del sistema Oracle Financial Analyzer (OFA) per l’adeguamento al modello di controllo economico. Manutenzione del sistema per il controllo di gestio- ne;

• evoluzione del sistema Human Resource per la gestione del personale e la liquida- zione delle competenze;

• realizzazione di nuove soluzioni applicative per la semplificazione e razionalizzazione del processo di concessione e gestione di mutui ipotecari.

Infine, per la diretta incidenza su aree istituzionali, si evidenziano:

• evoluzione dei sistemi per la gestione del rapporto assicurativo (GRA) e dei rapporti con gli assicurati (GRAI);

• evoluzione del sistema per la gestione informatica delle pratiche di infortunio, malat- tie professionali e di silicosi/asbestosi degli assicurati (Cartella clinica);

• ottimizzazione delle integrazioni tra i sistemi GRA, GRAI, Cartella Clinica, Rivalse e Contabilità;

• evoluzione del sistema decisionale Data Warehouse.

Contemporaneamente proseguiranno gli interventi di manutenzione ed evoluzione delle Banche dati .

L’innovazione e lo sviluppo saranno comunque bilanciati rispetto ai vincoli che, allo stato attuale, incidono in modo diretto sulla spesa pubblica e comprimono le potenzia- lità di investimento e di redditività.

Le politiche patrimoniali si connoteranno, anche nel 2006, per il loro carattere necessitato rispetto ad operazioni ed iniziative esterne all’Istituto. In quest’ambito rien- trano gli interventi per l’esatta ricognizione degli immobili in gestione dell’Istituto finaliz- zati anche alla corretta quantificazione degli oneri fiscali da corrispondere per il patri- monio immobiliare residuo.

Analogamente, le attività di abbandono dei crediti derivanti da rapporti di locazione, specie se cessati, e la definizione del contenzioso, anche in via transattiva, saranno intensificate per agevolare la definizione del processo di dismissione.

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Per quanto riguarda le attività di manutenzione, sugli immobili a reddito saranno effettuati esclusivamenti gli interventi urgenti ed indifferibili richiesti da Pubbliche Autorità.

Sugli immobili cartolarizzati sarà invece effettuata esclusivamente la manutenzione ordinaria per preservarne inalterato lo stato di conservazione, che ha costituito base per la valutazione di stima ai fini del trasferimento di proprietà alla SCIP srl.

Per gli immobili destinati ad uso istituzionale, lo specifico programma triennale di manutenzione e ristrutturazione ne prevede i relativi interventi secondo criteri di priorità connessi alle esigenze di adeguamento ambientale e di abbattimento di barriere archi- tettoniche.

Le procedure per la manutenzione straordinaria degli immobili strumentali conferiti al Fondo Patrimonio 1 costituiscono oggetto di specifiche disposizioni, emanate ai sensi dell’art. 4 della legge 410/2001.

In materia di investimenti le problematiche, da tempo evidenziate, rimangono tuttora irrisolte. Il quadro normativo complessivo ha visto, infatti, stratificarsi nel tempo dispo- sizioni sempre più incisive rispetto ai margini di autodeterminazione delle politiche da intraprendere. Le iniziative connesse alla realizzazione dei Piani di investimento appro- vati si collocano quindi in un contesto caratterizzato da vincoli normativi di diversa natura, tra cui, da ultimo, i limiti delle disponibilità di cassa introdotti dalla legge finan- ziaria 2005.

AREA DI SUPPORTO

L’adeguamento del bilancio ai principi di contabilità generale della legge 208/99 e le modifiche al Regolamento di Contabilità e Amministrazione si stanno attuando in una linea che è, ad un tempo, di continuità rispetto al precedente ordinamento finanziario e di innovazione, per la valenza di tipo organizzativo correlata all’introduzione dei principi contenuti nel DPR 97/2003. In tal senso, la Direzione centrale Ragioneria e la Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo, di concerto con le altre Strutture coinvolte nel processo di adeguamento, proseguiranno, nel 2006, le attività di revisione regolamentare già avviate, per il completamento e l’armonizzazione del quadro norma- tivo interno. Contemporaneamente, sui rispettivi versanti, saranno attivate iniziative per l’adeguamento dei sistemi informativi-informatici di supporto ai processi interessati, anche nella prospettiva di correlare, ove possibile, aspetti dei sistemi contabili, previ- sionali e di controllo di gestione.

Sul versante della programmazione l’utilizzo dell’applicativo informatico dedicato sarà esteso, in via sperimentale, alle attività c.d. di “produzione corrente” per precosti- tuire le basi di una programmazione di Ente che sia esaustiva, chiara e visibile sia a livello centrale, sia, in prospettiva, territoriale.

La normalizzazione dei livelli di produzione ha creato, fin dall’esercizio 2005, le condi- zioni per accentuare l’impegno dedicato allo sviluppo dei modelli di controllo, con spe- cifico riferimento all’individuazione di nuovi e più mirati indicatori. Resta quindi attuale l’obiettivo di contribuire ad una lettura sempre più puntuale dei fenomeni della produ- zione.

Complessivamente tutto il sistema dovrà essere sostenuto da strumenti capaci di interagire tra loro, per far si che le previsioni di budget, le attività e gli obiettivi program- mati concorrano effettivamente ed efficacemente alla realizzazione delle strategie ed all’innalzamento dei livelli quali-quantitativi della produzione secondo criteri di dinami- cità e concretezza.

La funzione Comunicazione, la cui rilevanza strategica è stata sottolineata dalla legge n. 150/2000, orienterà il proprio impegno a sostenere in particolare le politiche di promozione della sicurezza e prevenzione e le iniziative di riabilitazione e reinserimento socio-lavorativo dei disabili.

Saranno comunque consolidate le iniziative di comunicazione che, in coerenza con le politiche di e-government, sono tese a qualificare l’informazione istituzionale in termini di qualità, trasparenza e semplificazione.

In linea con l’esigenza di adeguare gli assetti organizzativi e di favorire, in ambito ter- ritoriale, una crescita professionale specifica rispetto ai processi di decentramento,

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sarà rafforzata l’autonomia comunicativa delle Direzioni regionali, anche in occasione di partecipazione ad eventi esterni di carattere nazionale.

Tra le iniziative e le attività oggetto di programmazione si evidenziano:

• campagne informative di natura istituzionale sui servizi (oltre quelli già consolidati, come assicurazione casalinghe, autoliquidazione, ecc.) garantendo un livello di comunicazione adeguato alle esigenze del target ed all’evoluzione tecnologica.

Saranno utilizzati sia i canali tradizionali (radio, televisione, carta stampata), selezio- nati per tipologia e caratteristiche in rapporto ai diversi target, sia new media interes- santi sotto il profilo costi/benefici (network degli aereoporti, network dei centri com- merciali, network degli ospedali, free press, ecc.). I messaggi saranno resi più incisivi attraverso l’adozione di uno stile che li renda obiettivi, riconoscibili, credibili, chiari e accessibili;

• sviluppo della metodologia relativa ai rapporti tra gli utenti e l’Istituto attraverso l’integrazione tra contact-center e servizi on-line;

• attività convegnistica, organizzazione e partecipazione ad eventi che dovranno garantire un’interazione ed uno scambio comunicativo con i pubblici di riferimento sul territorio (utenza, parti sociali, forze di governo e parlamentari, mass media, siste- ma assicurativo privato) per rafforzare il messaggio di un Inail punto di riferimento per partners ed utenti del sistema sicurezza del Paese;

• Rapporto annuale 2005, per quanto riguarda l’organizzazione della manifestazione nazionale;

• Supporto alle Direzioni regionali per la grafica e l’editing dei relativi Rapporti annuali.

Inoltre, è prevista una nuova edizione della nuova Carta dei servizi in una versione non necessariamente cartacea.

I contenuti della Carta saranno condivisi con le Parti Sociali e le Associazioni dei Consumatori.

Sarà realizzata a cura della Tipografia di Milano l’agenda Inail 2007.

Proseguirà lo sviluppo della Intranet aziendale casa.inail.it per favorire sistemi di rela- zioni e competenze in grado di interagire e scambiare le conoscenze.

Il modello da seguire è quello di un’organizzazione che connetta in rete dei gruppi funzionali e che attraverso di essi solleciti il “dialogo interno” con una fitta rete di scam- bi comunicativi ad alto valore aggiunto.

L’attività editoriale, anche attraverso la realizzazione di servizi di documentazione on- line, sarà volta a fornire in modo tempestivo, efficace ed affidabile prodotti rivolti sia ad una clientela professionale specifica sia ai pubblici istituzionali di riferimento. Ciò per incrementare la diffusione della cultura istituzionale, aumentare il livello di visibilità dell’Istituto e rafforzare il messaggio di un nuovo Inail, attore referente del sistema sicu- rezza nel Paese.

Proseguirà l’ottimizzazione della distribuzione della produzione editoriale sul territorio attraverso un costante monitoraggio delle pubblicazioni.

Le attività dell’Ufficio Stampa saranno volte a rafforzare la qualità e la quantità dello scambio comunicativo tra l’Ente ed il sistema dei media, in particolare, presso i pubblici interni e presso i pubblici specializzati nella produzione di news.

Proseguirà la reingegnerizzazione a livello centrale e territoriale del processo “relazio- ni con i media” , già avviata nel 2005; iniziativa questa che mira a dare spessore reale al rapporto con la Stampa.

Nell’avviata fase di passaggio di molte competenze gestionali, operative ed anche decisionali dal centro al territorio, la necessità di disporre di competenze specifiche e localizzate comporterà la prosecuzione dell’aggiornamento professionale della rete dei comunicatori per la connessa funzionale osmosi di conoscenze.

Infine, rientrano tra le attività dell’area di “supporto” quelle finalizzate a garantire l’operatività degli Organi istituzionali sotto i profili normativo, tecnico-procedurale ed informativo svolte dalla Direzione Centrale Supporto Organi, ed il controllo amministra- tivo contabile, effettuato dalla Direzione Centrale Ispettorato sulla base di specifica pro- grammazione per l’accertamento della legittimità, economicità, correttezza e trasparen- za dell’azione amministrativa.

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BILANCIO DI PREVISIONE 2006 - SCHEDE DI SINTESI Le schede allegate evidenziano la corr elazione tra i progetti, le attività e le iniziative maggior mente significativi per il 2006 ed i centri di r esponsabilità pr eposti alla gestione delle rispettive risorse, nell’ambito delle Unità di pr evisione di base individuate come segue dalla delibera n. 300/2005 del Consiglio di Amministrazione: • rapporti con le aziende • pr estazioni di tutela assicurativa • pr estazioni/ser vizi di tutela integrata • ar ea strumentale • ar ea di supporto

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Ar ee omogenee di attività Unità di pr evisione di base RAPPOR TI CON LE AZIENDE CENTRI DI RESPONSABILIT A DC RISCHI

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Pr ogetti, attività e iniziative maggiormente significativi

PREMI Ottimizzazionedel processo di autoliquidazione (90% delle entrate annue) da realizzare attraverso l’incremento della tra- smissione telematica delle dichiarazioni delle retribuzioni e la lavorazione di specifiche liste di evidenza per le eventuali ret- tifiche e la sistemazione degli incassi scartati. Anticipazioneal secondo semestre dell’invio delle note di verifica alle aziende che non si avvalgono della rateazione. Definizioneentro l’anno del maggior numero possibile di sistemazioni contabili anche al fine di prevenire una quota di residui attivi. Principali capitoli correlati 010Premi per l’assicurazione nell’industria, nel commercio e nei servizi pubblici 011Contributi per l’assicurazione agricoltura 012Premi per l’assicurazione medici RX 014Premi per l’assicurazione dell’attività domestica

Obiettivi di produzione 2006 A.1 - attività di vigilanza assicurativa. A.1.1 - numero di aziende da ispezionare A.1.2 - aziende non regolari su aziende ispezionate A.1.3 - soggetti regolarizzati A.2 - liquidazione verbali ispettivi A.2.1 - liquidazione verbali Inail entro 30 giorni A.2.2 - liquidazione verbali Inps entro 45 giorni A.3 - contenzioso amministrativo A.4 - gestione e definizione dei crediti A.5 - consolidamento archivio clienti A.6 - miglioramento dei servizi

Sistemazionee definizione delle situazioni contributive per l’aggiornamento di quelle contabili. Rilascio del Documento unico di regolarità contributiva (DURC) e riprogettazione dei flussi operativi tra processo aziende e processo di vigilanza ispettiva. Adeguamentodelle procedure informatiche a supporto della funzione ispettiva per rendere fruibili le informazioni connesse alla gestione del DURC ai fini della programmazione del’atti- vità di vigilanza.

VIGILANZA ASSICURATIVA Razionalizzazionedei servizi ispetti- vi attraverso intese operative attuati- ve del decreto legislativo n. 124/2004. Integrazionetra le Amministra-zioni per il raggiungimento dell’obiettivo comune di contrasto al lavoro irrego- lare. Sperimentazionedel modello unifi- cato di verbale di accertamento e realizzazione di programmi comuni di formazione e aggiornamento degli ispettori.

Unità di pr evisione di base n. 1 Dir ezione centrale RISCHI

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Ar ee omogenee di attività Unità di pr evisione di base PREST AZIONI DI TUTELA ASSICURA TIV A CENTRI DI RESPONSABILIT A DIREZIONE CENTRALE PREST AZIONI

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Pr ogetti, attività e iniziative maggiormente significativi

Prestazioni economiche Razionalizzazionedel quadro normativo di riferimento. Le proposte di riforma “a stralcio” del T.U. riguardano: il nuovosistema di indennizzo del danno biologico; la tutelasanitaria degli infortunati sul lavoro e tecnopatici; il miglioramentoeconomico dell’assegno per assistenza personale continuativa. Principali capitoli correlati 370rendite di inabilità ed ai superstiti 371indennità per inabilità temporanea ed altre indennità ed assegni imme- diati 372prestazioni economiche integrative ed interventi per la vita di relazione degli infortunati, tecnopatici e loro superstiti

Obiettivi di produzione 2006 B.1tempi medi di apertura dei casi di infortunio B.2tempi medi di definizione dei casi di infortunio B.3indennizzo in capitale entro 120 giorni del danno biologico derivante da infortunio B.4indennizzo in capitale entro 120 giorni del danno biologico derivante da malattie professionali B.5tempi medi di costituzione rendite ai superstiti B.6trattazione delle opposizioni B.7tempestività nella trattazione dei riaccrediti dei ratei di rendita B.8azioni di rivalsa B.9presa in carico de lavoratore

Azioni di rivalsa L’analisi dettagliata del fenomeno, condotta sulla base dei dati gestiti dalla specifica procedura informatizzata rilasciata nel corso del 2005 consentirà di vagliare in termini di comple- tezza le condizioni per la realizzazione dell’obiettivo di tipo finanziario.

Unità di pr evisione di base n. 2 Dir ezione centrale PREST AZIONI

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Ar ee omogenee di attività Unità di pr evisione di base PREST AZIONI/SER VIZI DI TUTELA INTEGRA T A CENTRI DI RESPONSABILIT A DIREZIONE CENTRALE RIABILIT AZIONE E PROTESI DIREZIONE CENTRALE PREVENZIONE

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