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ARREDARE CON L’AMBIENTE IL CABANON

Nel documento Arredare con la luce (pagine 80-94)

LE CORBUSIER

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Ecco l’archetipo della casa: essa qualifica l’uomo: un creatore di geometrie, egli non saprebbe agire senza la geometria, Egli è esatto. Non un pezzo di legno nella sua forma e nella sua forza,

nessuna giunta senza una funzione precisa. L’uomo è economo. La casa- tipo è la summa dell’economia. Nella geometria, la modularità ( ordonnance) sottolinea la nobiltà e la bellezza.

Un giorno questo luogo non sarà come il Pantheon dedicato agli dei?. Le Corbusier, 1928.

Sempre a Roquebrune ed affianco alla casa E-1027 progettata da Eileen Gray, con un pensiero opposto dell’architettura e l’arredamento, Le Cor- busier progetta e costruisce il suo Cabanon tra il 1951-52.

Il progetto è avvenuto in tre quarti d’ora sull’ango- lo di un tavolo dell’Étoile de Mer, come regalo alla moglie per il suo compleanno, senza nessuna mo- difica successiva. Una volta ricostruito, attraverso i primi disegni e quelli elaborati successivamente, il processo progettuale appare più lungo e com- plesso di quanto dichiara il maestro e ha origine dal progressivo dimensionamento degli arredi es- senziali. Ogni elemento oltre a svolgere la propria funzione, acquisisce un compito di organizzazione spaziale come superficie o come parete.

Gli studi separati degli elementi che faranno par- te della composizione del Cabanon sono affrontati secondo due linee: la prima tende ad omogeneiz-

Cabanon. Roquebrune Cap Martin Destra: Particolare letto. Sopra: Piano del sito 1. Unità di campeggio

zare i criteri di concezione per categorie ( i mobili, i dettagli costruttivi); la seconda tende ad indivi- duare gli elementi dando loro un carattere plasti- co e policromo particolare. Gli elementi dell’arre- damento – sedie, tavoli, letti… - sono componenti essenziali nell’organizzazione dello spazio interno. LC ha affrontato il loro studio già delle fasi preli- minari del progetto determinando a grande linee i loro caratteri formali, le dimensioni e il loro po- sizionamento. Questa nuova fase del progetto lo vede concepire i mobili in modo da raggiugere la completa integrazione nell’architettura del Ca- banon. Questo lo porta a infrangere le abitudini convenzionali dell’arredamento. Non cerca di dare carattere, identità propria a ciascun mobile secon- do le loro funzioni, ma si da una ricerca sistema- tica attraverso il disegno e il modulo di ricorrenze formali e dimensionali tra il mobile, che ridotto allo stato di superficie e di volume, perde la sua specificità tradizionale e diventa parte dello stesso universo formale del suo contorno architettonico.

Contemporaneamente, LC affronta sistematica- mente la questione del dettaglio. Nel passaggio a uno studio dei problemi di dettaglio a scala mag- giore, tende essenzialmente ad allontanare qual- siasi fattore di complicazione delle forme.

Nel Cabanon, non solo gli elementi fissi su misura, ma anche altri elementi tradizionalmente mobili sono concepiti come scatole pesanti.

La cassa del letto da 70 cm a struttura geometrico – ortogonale è difficile da muovere; per i tali visibili è stato fatto ricorso a del solido legno di castag- no, mentre per il retro e per la parte superiore, entrambi invisibili, è stato scelto il compensato. La struttura del letto contiene due grandi cassetti lignei montati su guide scorrevoli, che possono es- sere usati per riporvi lenzuola e coperte.

Su di essi si possono osservare le maniglie di leg-

Cabanon. Particolare interno

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no scultoree che erano state da poco concepite per L’Unitè d’Habitation di Marsiglia. Un profilo lig- neo triangolare in fondo al letto, tiene in posizione il materasso di gommapiuma della Dunlopillo, da 190 x 70 cm, mentre al capo opposto del letto, il materasso viene ancorato ai supporti metallici di un poggiatesta in castagno – vera e propria piè- ce de résistance di tutti i letti di Le Corbusier fin dagli anni 30’, che si ispira direttamente ai triclini antichi.

La cassapanca, posta su supporti mobili, che ser- ve al contempo da comodino e da tavolino per il soggiorno, è anch’essa di forma scatolare. Gli ele- menti che formano il retro, i lati e il top, di solido aspetto, sono , al contrario del caso del letto, uniti fra loro da incastri a coda di rondine in modo ar- tigianale. Il panello che forma il retro e la porta ribaltabile con la sua maniglia lignea s’inserisco- no a filo del telaio circostante. La larghezza de- ll’elemento, dalla base quadrata, corrisponde alla larghezza del letto e della finestra di ventilazione Le Corbusier - Cabanon

del tronco tagliate di testa; mentre sul lato stanza poggia su di un’unica gamba di legno leggermente conica, convessa davanti e concava sul retro. Adiacente al tavolo troviamo una libreria della stessa altezza, e sopra questa, a 123 cm di altezza, un’asse sulla quale Le Corbusier era solito mettere in mostra le ultime scoperte.

Il rivestimento di compensato che copre l’interno del Cabanon, attraverso la porta che immette nel corridoio d’ingresso, in comunicazione con l’Étoile de Mer, è un’unica superficie interattiva. Essa os- pita diverse mensole, scaffali, aperture e lampade che si inseriscono seguendo la griglia definita dei pannelli di compensato. Il muro esterno dell‘Étoile de Mer, su cui poggia il Cabanon, fu decorato du- rante il 1952/53 con un vivace murale policromo, che ora appare come una presenza ben visibile all’interno del Cabanon, contribuendo a farne una sorta di “opera d’arte totale”.

posta sul lato superiore del Cabanon.

L’altezza del celebre tabouret riprende quella della cassettiera (43cm) e segue la stessa idea costru- ttiva, ad eccezione del fatto che i panelli posti sul retro e sul fronte non sono ad incastro, ma sono fissati sulla struttura. Ogni lato presenta un foro oblungo, che funge da maniglia. Questo elemento d’arredo può essere indifferentemente messo in verticale o in orizzontale, in modo da potersene servire come seduta o come scaletta, il che riman- da la mente alle scatole che da tempo immemore utilizzano pittori, scultori e vetrai. Si tratta quin- di di un object- type , nell’accezione del termine data dallo stesso Le Corbusier nel periodo purista, qualcosa di scoperto, più che il risultato di un pro- cesso di design.

Il tavolo su misura è l’unico elemento dell’arre- damento che si scosti dal principio di ricorrere a forme cubiche elementari. La superficie del tavolo, vista in pianta, ha una forma romboidale, ed è ri- coperta da un mosaico di legno di noce con libre

Cabanon. Roquebrune Cap Martin Particolari del interno e degli elementi di arredamento come la cassa del letto, il celebre tabouret la biblioteca affianco al tavolo e il lavabo

BIBLIOGRAFIA

- Gombrich, E.H.J. and Pedio, R., 1984. Il senso dell’ordine. Einaudi. - Maggio, F., 2011. Eileen Gray. Interpretazioni grafiche. Franco Angeli. - Nicolin, P., 2005. Entrez Lentement. Editoriale Lotus.

- Alison, F. and Corbusier, L., 2006. Le Corbusier. L’interno del Cabanon. Le Corbusier 1952-Cassina 2006. Catalogo della mostra (Milano, 5 aprile-6 giugno 2006). Ediz. italiana e inglese: Triennale Electa.

CAPIToLO 3

IL PADIGLIONE

Nel documento Arredare con la luce (pagine 80-94)

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