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L'articolo 3-ter della Legge n 9 del 17 febbraio 2012

CAPITOLO 6 La Legge 9/2012 e gli scenari futuri

6.2 L'articolo 3-ter della Legge n 9 del 17 febbraio 2012

Il 17 febbraio 2012 viene approvata la Legge n. 9, intitolata “Conversione in Legge, con modificazioni, del DL 22 dicembre 2011, n. 211, recante interventi urgenti per il contrasto della tensione detentiva determinata dal sovraffollamento delle carceri”.

Si tratta di una Legge del Governo Monti, proposta dal Ministro della Giustizia Paola Severino, denominato “svuota carceri” e approvato col fine di contrastare il sovrappopolamento degli istituti presenti sul territorio nazionale. La Legge stanzia 57 milioni di euro per l'adeguamento, il potenziamento e la messa a norma delle infrastrutture penitenziarie. Il provvedimento prevede anche l'innalzamento da dodici a diciotto mesi della pena detentiva che può essere scontata presso il proprio 154 Dato ufficiale DAP del 31 maggio 2011.

155 In base a quanto previsto nell'Allegato C del DPCM 2008, e cioè gli internati che anno concluso la misura di sicurezza e la cui pericolosità sociale è scemata o grandemente assente e i detenuti con disturbi psichici posti in osservazione.

domicilio e alcune modifiche all'articolo 558 del Codice di procedura penale.

L'articolo 3-ter è titolato “Disposizioni per il definitivo superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari” e al comma 1 stabilisce che “il termine per il completamento del processo di superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari già previsto dall'allegato C del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1° aprile 2008 (…) è fissato al 1° febbraio 2013”.

Quando la Legge è stata approvata il Ministro della Giustizia Paola Severino ha dichiarato: “Al 31 gennaio scorso risultano 1.264 internati in sei strutture adibite ad Ospedali psichiatrici giudiziari. La loro chiusura non comporterà affatto il rilascio degli internati socialmente pericolosi. Nessuno vuole correre il rischio che potenziali serial killer percorrano liberamente il nostro Paese. Essi saranno ricoverati in strutture idonee alla terapia delle loro malattie mentali, ma anche adeguatamente sorvegliate per non mettere a repentaglio la tranquillità dei cittadini. D'altra parte, chiunque si sia affacciato sull'orrore di questi luoghi di immane sofferenza non può non convenire sul fatto che l'espiazione della pena non può divenire occasione per aggiungere pena alla pena. Occorre poi meditare sul fenomeno dei cosiddetti ergastoli bianchi, situazioni in cui persone guarite dalla loro malattia mentale e non più socialmente pericolose rimangono in Ospedale psichiatrico perché rifiutate dalla famiglia e dalla società non trovano altri luoghi di accoglienza. Si tratta di situazioni che un paese civile come l'Italia non può permettersi”156.

Entro il 31 marzo 2012 devono essere definiti i “requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi, anche con riguardo ai profili di sicurezza, relativi alle strutture destinate ad accogliere le persone cui sono applicate le misure di sicurezza del ricovero in Ospedale psichiatrico giudiziario e dell'assegnazione a casa di cura e custodia”. Tali requisiti vanno stabiliti nel rispetto dei seguenti criteri (comma 3):

a) esclusiva gestione sanitaria all'interno delle strutture;

b) attività perimetrale di sicurezza e di vigilanza esterna, ove necessario in relazione alle condizioni dei soggetti interessati, da svolgere nel limite delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente;

c) destinazione delle strutture ai soggetti provenienti, di norma, dal territorio regionale di ubicazione delle medesime.

A decorrere dal 31 marzo 2013 le misure di sicurezza dell'OPG e della CCC sono eseguite esclusivamente all'interno di tali strutture, “fermo restando che le persone 156 N. Graziano, www.psichiatriademocratica.com, 4 marzo 2012.

che hanno cessato di essere socialmente pericolose devono essere senza indugio dimesse e prese in carico, sul territorio, dai Dipartimenti di salute mentale” (comma 4).

Vengono stanziati 117 milioni di euro per l'anno 2012 e 57 milioni per il 2013 per affrontare gli oneri derivanti dalla realizzazione e riconversione delle strutture, mentre vengono stanziati 38 milioni di euro per il 2012 e 55 milioni di euro annui a partire dal 2013 per il loro funzionamento e per l'adeguamento del personale qualificato.

“Metà delle risorse verranno divise tra le Regioni in base alla popolazione residente, mentre l'altra metà sarà ripartita il base al numero dei soggetti attualmente internati negli OPG suddivisi per Regione di residenza”157.

Articolo C.P. Prima Dopo la Legge 9/2012

Art. 222 c.p. OPG Comma 2 art. 3 “svuota-carceri”

Art. 212 c.p. OPG Comma 2 art. 3 “svuota-carceri” / sezione in carcere

Art. 206 e 312 c.p. OPG Comma 2 art. 3 “svuota-carceri” / sezione in carcere / esterno

Art. 219 c.p. OPG sezione in carcere / esterno

Art. 111 DPR 230/2000 OPG sezione in carcere

Art. 148 c.p. OPG Comma 2 art. 3 “svuota-carceri” / sezione in carcere

Art.112 DPR 230/2000 OPG sezione in carcere

Tabella 11: categoria giuridica e nuova destinazione in base alla L. n. 9/2012 (Fonte: A.M. Pagano, 2012)

Il 1° ottobre 2012 viene pubblicato il Decreto sui “requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi delle strutture residenziali”, approvato dal Ministro della Salute di concerto con il Ministro della Giustizia e d'intesa con la Conferenza permanente Stato-Regioni, che definisce come dovranno essere organizzate le nuove strutture: dovranno avere al massimo 20 posti letto, con locali di servizio comune (cucina, lavanderia, ecc.) e locali per le attività sanitarie. L'area esterna deve avere uno spazio verde e l'attività perimetrale di sicurezza e di vigilanza esterna non compete né al SSN né all'Amministrazione penitenziaria ma verrà stabilita attraverso appositi accordi con la Prefettura. Il Responsabile della struttura, che sarà un medico 157 Il riparto dei fondi per le nuove strutture è stabilito nel Comunicato stampa n. 244 del 21 novembre

dirigente psichiatra, curerà il regolamento interno che, tra l'altro, darà disposizioni sui sistemi di sicurezza adeguati quali “sistemi di chiusura delle porte interne ed esterne, sistemi di allarme, telecamere, nel rispetto delle caratteristiche sanitarie e dell'intensità assistenziale”.

Il personale “è organizzato come equipe di lavoro multi professionale, comprendente per un nucleo di 20 pazienti:

– 12 infermieri a tempo pieno; – 6 OSS a tempo pieno;

– 2 medici psichiatri a tempo pieno con reperibilità medico-psichiatrica notturna e festiva;

– 1 educatore o tecnico della riabilitazione psichiatrica a tempo pieno; – 1 psicologo a tempo pieno;

– 1 assistente sociale per fasce orarie programmate; – 1 amministrativo per fasce orarie programmate”.

“L'organizzazione del lavoro si fonda sui principi di governo clinico”; la cosiddetta

governance clinico-assistenziale è un approccio integrato per l'ammodernamento del

SSN, che pone al centro della programmazione e gestione dei servizi sanitari i bisogni dei cittadini, valorizzando il ruolo e la responsabilità dei medici e degli altri operatori sanitari, per la promozione della qualità dei servizi sanitari158.