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CAPITOLO 6 La Legge 9/2012 e gli scenari futuri

6.3 La Regione Toscana

La Regione Toscana ha approvato il 3 ottobre 2011 la delibera n. 841 dal titolo “Linee guida per il superamento dell'Ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo Fiorentino”. E' la prima Regione d'Italia ad aver tracciato un percorso con impegni e scadenze per il superamento dell'OPG. Le linee guida prevedono “l'urgente sanificazione e messa a norma dei locali” quale premessa per l'avvio di percorsi riabilitativi. Viene stabilita la scadenza del 31 gennaio 2012 per la dimissione di 19 internati toscani che si trovano in regime di proroga o di scadenza della durata minima della misura di sicurezza, per i quali sono già predisposti dei programmi di dimissione formulati dagli operatori di Montelupo assieme a quelli dei DSM di 158 www.salute.gov.it.

competenza. Per quanto riguarda gli internati provenienti dalle Regioni del bacino territoriale (Liguria, Sardegna e Umbria), la scadenza per la stipula dell'accordo interregionale è stabilita “presumibilmente” entro il 2011, in modo che il definitivo trasferimento degli internati alle Regioni di provenienza “potrebbe” essere realizzato entro l'anno 2012. Le fonti dei finanziamenti per le previste strutture territoriali non vengono però identificate e viene ipotizzato un riutilizzo della villa, sia pur temporaneo, con funzione esclusivamente sanitaria e con vigilanza esterna159.

Il 19 dicembre 2012 la Commissione d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, con l'ausilio dei carabinieri del nucleo Nas, ha dato avvio al sequestro di un reparto dell'OPG di Montelupo Fiorentino e dell'intero OPG di Barcellona Pozzo di Gotto. La notizia è stata annunciata dal senatore Ignazio Marino nell'ambito della conferenza stampa di presentazione del bilancio delle attività della Commissione sugli OPG.

Vengono dati sette giorni di tempo per il trasferimento dei 15 internati nel reparto denominato “PESA” dell'OPG di Montelupo. Al momento sono presenti 102 internati, per lo più concentrati in un reparto completamente nuovo che è stato occupato di recente, in attesa della chiusura dell'OPG prevista per il 31 marzo 2013. Nel provvedimento di sequestro si Legge che “continuano ad essere radicalmente deficitarie le condizioni igieniche e strutturali, recando pregiudizio ai diritti costituzionalmente garantiti”, quali il diritto a forme di detenzione che non siano contrarie al senso di umanità, il diritto alla salute e il diritto all'incolumità160.

Gli attuali internati provengono, secondo i dati forniti dalla Direzione, per la quasi totalità dalle Regioni di competenza del bacino (tranne 8 di altre Regioni o senza residenza), ma oltre il 30% si trova in regime di proroga, reiterata da una a 23 volte, e non risulta che esistano concreti progetti per il loro rientro nelle Regioni di provenienza. Per quanto riguarda i 38 internati provenienti dalla Toscana, cui dovrebbero aggiungersi anche un certo numero di soggetti in licenza finale di esperimento, che però non sono segnalati nei tabulati dei dati forniti dalla Direzione, circa il 20% è in regime di proroga. Si rileva inoltre che il numero degli internati è in diminuzione, ma che il numero dei nuovi ingressi continua a superare il numero dei dimessi. Cesare Bondioli, Responsabile carceri e OPG per Psichiatria Democratica, in un comunicato del 4 dicembre 2012 sostiene che, al di là delle dichiarazioni 159 C. Bondioli, Delibera della Regione Toscana n. 841. Linee guida per il superamento dell'Ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo Fiorentino. Un primo passo e un'occasione mancata, www.psichiatriademocratica.com, 27 ottobre 2011.

160 Commissione d'inchiesta SSN: provvedimenti di sequestro per gli OPG di Barcellona Pozzo di Gotto e di Montelupo Fiorentino, www.stopoopg.it, 19 dicembre 2012.

ufficiali, permane un rallentamento nel processo di dismissione della struttura, dato anche dal conflitto di competenze tra l'Assessore al Welfare Allocca, che ha la delega per le “questioni carcerarie”, e il neo Assessore al Diritto alla Salute Marroni. Bondioli esprime preoccupazione per “i comportamenti omissivi da parte della Regione”, vale a dire:

– la Regione non ha ancora apportato le modifiche previste in seguito all'emanazione della Legge 9/2012 alla delibera 841 dell'ottobre 2011, che prevede il riutilizzo dell'OPG;

– la Regione ha chiesto di accedere al fondo di riparto per la realizzazione delle strutture sanitarie per il superamento dell'OPG previste dalla Legge, presentando un progetto per quattro strutture (una a valenza regionale con protezione perimetrale per 15 posti e una da 10 posti in ciascuna Area vasta161) ma non risulta che nessuna di queste strutture sia stata concretamente individuata. In questo modo, scrive Bondioli, la credibilità del progetto tanto verso gli operatori, quanto verso le altre istituzioni coinvolte (dalle ASL, alla Magistratura, al Ministero) risulti gravemente inficiata;

– non risulta che le Regioni del bacino di Montelupo abbiano elaborato concreti piani per la dimissione dei loro internati, né tanto meno fissato tempi certi, ma non risulta nemmeno un'adeguata azione di sollecitazione e coordinamento in questo senso da parte della Regione Toscana;

– per quanto riguarda gli internati, le dimissioni realizzate e quelle future sono affidate all'iniziativa dei singoli DSM ma non risulta, per esempio, che la Commissione sul Governo Clinico abbia fatto della dimissione degli internati un obiettivo prioritario su cui, ad esempio, valutare i dirigenti analogamente a quanto avrebbe fatto per i direttori sanitari162;

– manca il sostegno da parte della Regione per quanto riguarda l'attuazione dei 161 La Regione Toscana, con delibera di Giunta n. 538/2006 ha introdotto l'articolazione organizzativa della Regione in tre Aree vaste: Centro, Sud-est, Nord-ovest, che si occupano di programmazione della formazione continua. Ne fanno parte le Aziende Ospedaliere universitarie, gli ESTAV (Ente per i servizi tecnico- amministrativi di Area vasta) e le Aziende sanitarie locali.

162 Il concetto di clinical governance (governo clinico) nasce nel Regno Unito come politica sanitaria orientata al miglioramento continuo della qualità dell'assistenza. Con il Piano sanitario regionale 2002-04, la Toscana, inserisce il Governo clinico all'interno del sistema sanitario formalizzandone compiti e ruoli. Le attività che ne conseguono agiscono sia sul versante organizzativo che su quello culturale, inteso come gestione della conoscenza per l'assunzione di decisioni cliniche al fine di orientarle verso una maggiore efficacia e appropriatezza, facendo leva su un maggior coinvolgimento e responsabilizzazione degli operatori, una corretta gestione della sicurezza del paziente ed una migliore comunicazione e relazione fra professionisti amministratori e cittadini (dal sito www.regione.toscana.it).

progetti di dimissione. A livello istituzionale, infatti, non vengono promossi incontri periodici tra DDSSMM e magistratura di sorveglianza per affrontare le problematiche comuni, in particolare quella della prevenzione dell'invio in OPG. Ma, d'altronde, scrive sempre Bandioli, dove possono essere inviate le persone se mancano le strutture alternative?163