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CAPITOLO 5. UNA PROPOSTA DIDATTICA INCLUSIVA PER IL

5.2. Attività di meta-riflessione e sintesi metacognitiva: la rubric

Come già anticipato, per lavoro di valutazione finale e di riflessione sul proprio elaborato, gli studenti partecipanti sono stati coinvolti nella realizzazione della cosiddetta rubric. Le rubrics (in italiano, “rubriche”164) sono strumenti valutativi che indicano, in maniera

chiara e schematica,

achievement criteria across all the components of any kind of student work, from written to oral to visual. (They) can be used for marking assignments, class participation, or overall grades165 (Centre for Teaching Excellence).

Hanno la struttura delle griglie di valutazione ma ciò che le distingue e le rende strumento di valutazione autentica è la partecipazione e il coinvolgimento di «chi dovrà essere valutato» (Pini, Veronesi, & Zanoli, 2005, p. 2). Infatti, «poter intervenire nella formulazione dei criteri di giudizio e avere eventualmente a disposizione degli esempi di prestazione per i diversi livelli (ancore166), aumenta la consapevolezza sulle proprie possibilità di riuscita e favorisce l’autovalutazione» (p. 2).

164 Malgrado esista la sua traduzione all’italiano, generalmente si usa utilizzare il termine inglese rubric/rubrics

quando ci si riferisce a questo tipo di strumento valutativo.

165 Cfr.: «criteri degli obiettivi da raggiungere in tutti i componenti di qualsiasi tipo di compito assegnato, dal

compito scritto, a quello orale, o visivo. (Le rubrics) possono essere usate per valutare i compiti, la partecipazione in classe, o assegnare i voti nel complesso». Nostra traduzione.

166 In questa sede, per definire le competenze e le conoscenze richieste per ogni livello di ciascun livello verrà

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Anche in questo caso, la rubric è il risultato di un lavoro congiunto tra studenti, docente e tutor167, che li ha visti coinvolti nell’elaborazione attiva e collegiale di una griglia di

valutazione da utilizzare durante il percorso e a conclusione dell’esposizione finale dei vari elaborati (momento che ha coinciso con il termine del progetto).

Già precedentemente sperimentata dai ragazzi in un altro progetto condotto a inizio anno scolastico con la docente d’inglese, la rubric rappresenta un successo di modello di sintesi metacognitiva che mira a rendere gli allievi partecipi, autonomi, e responsabili del loro apprendimento, attraverso la costruzione stessa dei criteri di valutazione.

Al di là dell’accuratezza o meno dei descrittori in sé (formulati dagli studenti e affinati dal corpo docenti), infatti, questa pratica si basa sul costruttivismo, il quale

ci invita (…) a riflettere sul fatto che la conoscenza è un processo di costruzione edificato insieme e che questa “costruzione” è un’esperienza sia cognitiva che affettiva. Certamente i metodi a mediazione sociale non risolvono di per sé tutti i problemi dell’apprendimento, ma sicuramente aiutano al raggiungimento di risultati scolastici più soddisfacenti e degli obiettivi educativi richiesti dalla società contemporanea (i cui mutamenti strutturali rendono necessario l’insegnamento diretto delle competenze sociali) e, non ultimo, facilitano i processi di integrazione degli alunni (con BES) (Pini, Veronesi, & Zanoli, 2005, p. 1).

Con questa convinzione, dunque, gli alunni sono stati invitati a elencare quattro criteri che secondo loro era importante tenere in considerazione e infine valutare durante l’esposizione di una presentazione orale elaborata in gruppo. Con il supporto della docente e del tutor, gli studenti sono giunti all’individuazione dei seguenti criteri:

- Pronuncia e scorrevolezza (cfr. Fluency)

- Correttezza grammaticale e lessicale (cfr. Accuracy)

- Organizzazione del testo/discorso (cfr. Complexity, coherence and cohesion) - Lavoro di gruppo

Valutati su quattro diversi livelli (ripresi da griglie realizzate in precedenza): Essenziale, Base, Intermedio ed Elevato168.

Se per i primi due criteri, c’è stato un lavoro congiunto tra allievi e docente, per il terzo criterio è intervenuto il tutor a più riprese per illustrare l’importanza di questo aspetto ai fini del progetto presentato: essendo la struttura e l’organizzazione testuale l’oggetto principale

167 Autrice del presente elaborato.

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delle strategie da sviluppare, si è dedicata una lezione online per descrivere cosa implicava questo criterio in termini di valutazione di aderenza all’argomento, coerenza e coesione, riassunta poi in un file documento condiviso nel loro repository di classe.

Per quanto riguarda l’ultimo criterio, il “lavoro di gruppo”, la definizione dei descrittori è stata interamente sviluppata dagli studenti – in un secondo momento “aggiustata” dal corpo docente-tutor – dando prova di un acuto ragionamento e giudizio sul senso che loro attribuiscono ai momenti di collaborazione.

Il tempo dedicato alla creazione della rubric ha compreso parte delle prime due videolezioni con la definizione dei criteri e dei livelli, e la spiegazione dell’importanza del terzo criterio, “l’organizzazione del testo/discorso”. Poi ha proseguito “a casa” con l’integrazione dei contributi degli studenti che hanno lavorato sulla griglia inserita in un file in formato documento condiviso sul loro repository, che permetteva la modifica da parte di ciascun membro del gruppo169: chi ha partecipato (dalle sei alle otto persone per classe, senza contare i contributi in plenaria) ha lasciato un commento per ogni criterio, partendo da alcuni aspetti introdotti in classe e dando loro un valore a seconda del livello.

Una volta completata la griglia, è stato condotto un lavoro di aggiustamento e rifinitura da parte del tutor con il sostegno della docente, dando la possibilità agli alunni, in via del tutto facoltativa, di partecipare alla revisione e lasciare un ultimo contributo170.

Malgrado la difficoltà di elaborare una definizione chiara e coerente per ogni criterio, con la guida e il supporto della docente e del tutor, gran parte degli alunni ha dimostrato di riflettere e proporre una propria versione riguardo ciò che per ciascuno di loro significava pronuncia e scorrevolezza, correttezza grammaticale e lessicale, organizzazione del testo (o del discorso) e lavoro di gruppo, mettendo in atto e sviluppando validi processi meta-riflessivi che hanno positivamente applicato anche nel momento della (auto)valutazione finale.

5.3. Una proposta didattica per lo sviluppo di strategie per la pianificazione del monologo