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Attività 3 – Elaborazione di un Rapporto sulle buone pratiche green nelle città e organizzazione di un workshop agli Stati generali della green economy sulla

Tempi di realizzazione

L’Attività 2 avrà inizio a marzo 2018 e proseguirà fino a settembre 2018.

Dettaglio dei costi

Attività 2 Totale (euro)

Stesura di un documento introduttivo e organizzazione e gestione di una

conferenza nazionale 24.500

Attività 3 – Elaborazione di un Rapporto sulle buone pratiche green nelle città e organizzazione di un workshop agli Stati generali della green economy sulla diffusione di best practice

Elaborazione di un Rapporto sulle buone pratiche green, a livello nazionale, europeo e internazionale, e sua presentazione ad un workshop nazionale con la partecipazione di Comuni, Regioni ed esperti da tenersi in occasione degli Stati generali della green economy alla Fiera di Ecomondo a Rimini, a novembre 2018, per far meglio conoscere e diffondere le buone pratiche e i buoni progetti già realizzati e in corso, e discussione di iniziative per la loro diffusione.

Tempi di realizzazione

L’Attività 3 avrà inizio a luglio 2018 e proseguirà fino a dicembre 2018.

Dettaglio dei costi

Attività 3 Totale (euro)

Elaborazione di un Rapporto sulle buone pratiche green nelle città e organizzazione di un workshop agli Stati generali della green economy sulla

diffusione di best practice 29.500

CRONOPROGRAMMA DELLE SINGOLE ATTIVITÁ

Attività gen-18 feb-18 mar-18 apr-18 mag-18 giu-18 lug-18 ago-18 set-18 ott-18 nov-18 dic-18 1. Elaborazione di linee

guida e indicatori di performance e organizzazione e gestione di un primo workshop nazionale con il coinvolgimento di Comuni e Regioni

interessati

2. Stesura di un documento introduttivo e organizzazione e gestione di una conferenza

nazionale

3. Elaborazione di un Rapporto sulle buone pratiche green nelle città e organizzazione di un workshop agli Stati generali della green economy sulla diffusione

di best practice

Attività Costi (in euro) Di cui a carico della

Fondazione (50%) Di cui a carico della Regione (50%)

1. Elaborazione di linee guida e indicatori di performance e organizzazione e gestione di un primo workshop nazionale con il

coinvolgimento di Comuni e Regioni interessati 36.000 18.000 18.000

2. Stesura di un documento introduttivo e organizzazione e gestione di

una conferenza nazionale 24.500 12.250 12.250

3. Elaborazione di un Rapporto sulle buone pratiche green nelle città e organizzazione di un workshop agli Stati generali della green economy

sulla diffusione di best practice 29.500 14.750 14.750

4. Spese forfettizzate organizzative per la stampa di materiali, per

viaggi e soggiorni 10.000 5.000 5.000

TOT 100.000 50.000 50.000

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 31 GEN-NAIO 2018, N. 118

L.R. n. 24/1991 art. 30 - Consulta per la tutela e la valoriz-zazione del tartufo - Individuazione delle organizzazioni ed associazioni aventi titolo alla designazione dei propri rap-presentanti

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Richiamata la legge regionale 2 settembre 1991, n. 24, “Di-sciplina della raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi nel territorio regionale e della valorizzazione del patrimonio tartufi-geno regionale” e sue successive modifiche;

Richiamato, in particolare, l’art. 30 della predetta legge re-gionale n. 24 del 1991 “Consulta per la tutela e la valorizzazione del tartufo” che prevede, tra l’altro:

- al comma 1, l’istituzione di una Consulta con funzioni consultive e propositive sui provvedimenti relativi alla tute-la e altute-la valorizzazione del tartufo, sui problemi connessi altute-la regolamentazione della raccolta e su ogni altro problema del settore;

- al comma 2, che la Consulta è presieduta dall'Assessore regionale competente per la materia o da un suo delegato ed è composta, tra l’altro, dai rappresentanti delle associazioni mag-giormente rappresentative dei tartufai, dei tartuficoltori, delle associazioni degli agricoltori, della cooperazione e delle asso-ciazioni ambientaliste. Possono essere invitati i Comuni e gli Enti di gestione per i Parchi e la biodiversità sul territorio regionale.

Possono altresì essere invitati, con funzione consultiva, esperti e tecnici di settore, di volta in volta individuati a seconda degli ar-gomenti da trattare;

- al comma 3, che la Giunta regionale, con proprio atto, indi-vidua i criteri per definire la rappresentatività delle associazioni, nomina i componenti della Consulta e definisce le sue modali-tà di funzionamento;

Atteso, quindi, che la designazione di propri rappresentanti in seno alla Consulta di che trattasi è riservata alle Associazio-ni regionali ritenute maggiormente rappresentative del settore;

Preso atto che il Servizio Attività faunistico-venatorie e pesca della Direzione Generale Agricoltura, caccia e pesca, ha prov-veduto:

- per quanto riguarda le associazioni dei tartufai:

- a rilevare i dati concernenti, tra l’altro, gli iscritti, mediante somministrazione, sia tramite posta elettronica che con pub-blicazione on line sul portale regionale Agricoltura, di un apposito questionario;

- a rapportare i dati raccolti con il numero dei raccoglitori atti-vi (paganti) sul territorio regionale, risultante al 31 dicembre 2016, ultimo dato disponibile;

- ad accertare che le percentuali ottenute non risultano signi-ficative ai fini della maggiore rappresentatività, in quanto emerge, piuttosto, uno scenario frammentario, a livello re-gionale, delle rappresentanze dei tartufai;

- per quanto riguarda le associazioni dei tartuficoltori, ad accertare la presenza, sull’intero territorio regionale, di 2 asso-ciazioni che tuttavia non rappresentano un numero significativo di tartuficoltori rispetto all’areale regionale;

- per quanto riguarda le associazioni degli agricoltori e della

cooperazione, a verificare il requisito della maggiore rappre-sentatività a livello regionale in termini statici desumendolo, in particolare, dall’analisi della composizione della Consul-ta agricola, di cui all’art. 14 della legge regionale 30 maggio 1997, n. 15 “Norme per l’esercizio delle funzioni regionali in materia di agricoltura. Abrogazione della L.R. 27 agosto 1983, n. 34”;

- per quanto riguarda le associazioni ambientaliste, a verifica-re il verifica-requisito della maggioverifica-re rappverifica-resentatività a livello verifica-regionale in termini statici desumendolo, in particolare, dall’analisi della composizione della Commissione ittica regionale di cui all’art.

6 della legge regionale 7 novembre 2012, n. 11 “Norme per la tutela della fauna ittica e dell’ecosistema acquatico e per la di-sciplina della pesca, dell’acquacoltura e delle attività connesse delle acque interne”;

Dato atto che per le associazioni dei tartufai e per le asso-ciazioni dei tartuficoltori, nel corso di numerosi incontri con i portatori di interesse si è provveduto a richiedere, quale requisi-to minimo per la partecipazione alla Consulta di cui al presente provvedimento, l’iscrizione al Registro regionale delle associazio-ni di promozione sociale (Registro delle A.P.S.), di cui all’art. 4 della legge regionale 9 dicembre 2002, n. 34 “Norme per la valo-rizzazione delle associazioni di promozione sociale. Abrogazione della legge regionale 7 marzo 1995, n. 10 (Norme per la promo-zione e la valorizzapromo-zione dell'associazionismo)”;

Rilevato che risulta necessario che la Consulta di che trattasi diventi operativa in tempi brevi, posto che sono in corso di ela-borazione alcuni provvedimenti attuativi della legge regionale n.

24/1991, sui quali è indispensabile il suo apporto;

Ritenuto, pertanto, di provvedere, con il presente atto e se-condo i criteri sopra esposti, alla individuazione dell’elenco delle associazioni aventi titolo alla designazione di propri rappresentan-ti in seno alla Consulta di che trattasi, nella formulazione di cui all’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente prov-vedimento, precisando che:

- per le associazioni dei tartufai, sono state individuate le sole associazioni che, ad oggi, risultano iscritte nel citato Regi-stro delle A.P.S.;

- per le associazioni dei tartuficoltori, ad oggi, nessuna del-le associazioni presenti sul territorio regionadel-le risulta iscritta al predetto Registro delle A.P.S.;

Ritenuto, inoltre, opportuno rinviare l’individuazione di ulte-riori associazioni dei tartufai e delle associazioni dei tartuficoltori aventi titolo alla designazione di loro rappresentanti in seno alla Consulta di che trattasi, a successivi provvedimenti, in relazio-ne all’iscriziorelazio-ne relazio-nel predetto Registro delle A.P.S., con cadenza semestrale, ove si ravvisasse la necessità di aggiornamento del-la composizione;

Ritenuto, pertanto, di dare mandato al Servizio Attività fauni-stico-venatorie e pesca di provvedere a richiedere le designazioni alle associazioni riportate nel citato Allegato 1 al presente prov-vedimento, dando atto che, trascorso il termine individuato nella richiesta, si procederà alla nomina dei rappresentanti sulla base delle designazioni pervenute, fatte salve le eventuali suc-cessive integrazioni con la tempistica definita nel precedente capoverso;

Atteso infine che, secondo quanto fissato al comma 3 dell’art.

30 della citata legge regionale n. 24/1991, la partecipazione alle sedute della Consulta non dà luogo ad alcun compenso o rimbor-so di qualsiasi natura a favore dei partecipanti, e che, pertanto,

- il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino del-la disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche ammini-strazioni”;

- la propria deliberazione n. 93 del 29 gennaio 2018 recante

“Approvazione Piano triennale di Prevenzione della corruzio-ne 2018-2020”;

Vista la legge regionale 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna”, ed in particolare l’art. 37, comma 4;

Richiamate le proprie deliberazioni:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 recante "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali fra le strutture e sull'eser-cizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibe-ra 450/2007", e successive modifiche;

- n. 56 del 25 gennaio 2016 recante “Affidamento degli inca-richi di direttore generale della Giunta regionale, ai sensi dell'art.

43 della L.R. 43/2001”;

- n. 468 del 10 aprile 2017 recante “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiara-to di non trovarsi in situazione di conflitdichiara-to, anche potenziale, di interessi”.

Dato atto inoltre dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore all'Agricoltura, Caccia e Pesca, Simona Caselli;

A voti unanimi e palesi delibera

per le motivazioni esposte in premessa, che qui si intendono

alla designazione di propri rappresentanti in seno alla Consul-ta per la tutela e la valorizzazione del Consul-tartufo di cui all’art. 30 della legge regionale n. 24/1991, nella formulazione riportata nell’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente prov-vedimento;

2) di rinviare l’individuazione di ulteriori associazioni dei tartufai e delle associazioni dei tartuficoltori aventi titolo alla designazione di loro rappresentanti in seno alla Consulta di che trattasi, a successivi provvedimenti, in relazione all’iscrizione nel Registro delle A.P.S. di cui alla legge regionale n. 34/2002, con cadenza semestrale, ove si ravvisasse la necessità di aggior-namento della composizione;

3) di dare mandato al Servizio Attività faunistico-vena-torie e pesca di provvedere a richiedere le designazioni alle associazioni riportate nel citato Allegato 1 al presente prov-vedimento, dando atto che, trascorso il termine individuato nella richiesta, si procederà alla nomina dei rappresentanti sul-la base delle designazioni pervenute, fatte salve le eventuali successive integrazioni con la tempistica fissata al precedente punto 2);

4) di dare atto che, secondo quanto fissato al comma 3 dell’art.

30 della legge regionale n. 24/1991, la partecipazione alle sedu-te della Consulta non dà luogo ad alcun compenso o rimborso di qualsiasi natura a favore dei partecipanti, e che, pertanto, non è previsto alcun onere a carico del bilancio regionale;

5) di dare atto, inoltre, che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiama-te in parrichiama-te in narrativa;

6) di disporre, infine, la pubblicazione integrale del presente atto nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.

CONSULTA PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DEL