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La lotta alla contraffazione dei farmaci in Italia

V.1. LA LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE DEI FARMACI IN ITALIA 1. IMPACT ITALIA

V.1.1.2. ATTIVITA’ DI IMPACT ITALIA

Si riporta, di seguito, una parte di quanto descritto a proposito dell’attività di IMPACT Italia dal sito web di IMPACT Italia:

(URL: http://www.impactitalia.gov.it/chis/cont.php?lang=1&tipo=1&id=200&ccss=002; ultimo accesso: 15 ottobre 2010).

Il primo obiettivo di IMPACT Italia consiste nella circolazione e condivisione delle informazioni relative al fenomeno della contraffazione farmaceutica tra tutti gli attori: lo scambio di dati è fondamentale per l'efficacia di investigazioni e iniziative in questo settore. In questo quadro, è stata garantita la partecipazione di rappresentanti del tavolo tecnico alle più importanti iniziative internazionali del settore, come per esempio la task-force anti-contraffazione IMPACT dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il forum permanente PFIPC delle forze di polizia che combattono il crimine farmaceutico, il comitato contraffatti del Consiglio d’Europa, garantendo in tal modo sia la diffusione di informazione qualificata da parte italiana, sia la circolazione di relazioni e documenti sulle iniziative a tutti i partecipanti al tavolo.

IMPACT Italia ha sviluppato materiali e iniziative per il training e il supporto agli investigatori cui compete il compito di contrastare sul campo il fenomeno della contraffazione dei medicinali: iniziative di training mirate per le forze di polizia specializzate (Carabinieri NAS) e per quelle non specializzate (Polizia, polizie locali) sono state realizzate sia in maniera indipendente sia nell’ambito dei corsi di addestramento curati dai comandi centrali e dal Ministero dell’Interno (PON).

In questo contesto di cooperazione, è stato anche possibile effettuare attività congiunte su singole indagini su prodotti illegali o sospetti: per rafforzare queste prassi, sono stati recentemente effettuati corsi congiunti per investigatori appartenenti alle diverse forze in campo (Dogane, Carabinieri NAS, Polizia, AIFA), in collaborazione con il Consiglio d’Europa, mirati proprio a sviluppare le collaborazioni incrociate tra tecnici con diverse specializzazioni, obiettivo alla base del modello di "SPOC - Single Point of Contact" cui IMPACT Italia si richiama.

Molti dei documenti e dei progetti sviluppati da IMPACT Italia sono diventati punti di riferimento nel settore e tra gli esempi più recenti rientrano sia la "procedura per gli investigatori", recepita dal PFIPC e da IMPACT/OMS, e pubblicata nel "Manuale per gli

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investigatori PFIPC/IMPACT/OMS" nel dicembre 2007, sia la "Strategia di campionamento" approvata da IMPACT/OMS nel dicembre 2008.

Sono stati sviluppati anche strumenti informatici da usare sul campo, come la banca dati "riservata" dei loghi e dei logotipi dei farmaci autorizzati, creata in collaborazione con Farmindustria e Assogenerici: una risorsa accessibile a tutti gli investigatori, che consente di effettuare un primo e rapido controllo su campioni sospetti, prima di inviarli ai laboratori analitici.

IMPACT Italia ha inoltre avviato iniziative di informazione rivolte al pubblico e di controllo delle reti di distribuzione dei farmaci: diversi aspetti del fenomeno e tuttavia tra loro incrociati nella pratica corrente, come dimostrato ad esempio dal progetto di campionamento e analisi di medicinali acquistati da farmacie online sospette (sviluppato in collaborazione con l’OMS) dal quale ha preso poi piede una più ampia iniziativa di informazione al pubblico sui rischi degli acquisti da fonti non controllate.

Esempi di attività di IMPACT Italia

IMPACT Italia si è concentrata su iniziative mirate alle reti illegali di distribuzione e ha condotto, con la cooperazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, un’indagine preliminare di campionamento e di analisi di prodotti venduti da farmacie online sospette. Tra il 2007 ed il 2008 per un periodo di sei mesi sono stati effettuati circa 60 acquisti e campionamenti di siti esteri (dichiaratamente canadesi o americani, ma operanti in effetti attraverso una rete di collaborazione tra Stati diversi in America, Asia ed Europa) (Tabella V.1.).

Tabella V.1.

Risultati della prima fase di campionamento di medicinali acquistati online. I dati sono riferiti a 60 acquisti e campionamenti (novembre 2007 – aprile 2008).

Classe di farmaci Pacchi ricevuti Legali Contraffatti

Cloni illegali Farmaci privi di attivo Steroidi anabolizzanti 50% dei quali - - 100% Farmaci per la disfunzione

erettile

50% dei quali 15% 70% 15%

Nel 50% degli acquisti realizzati l’atto si è concluso con il prelievo di soldi da parte della farmacia online senza alcun invio di prodotto. Dalla percentuale di pacchi ricevuti rispetto agli ordini effettuati è facile capire perché il pubblico e i legislatori percepiscano fondamentalmente maggiore il rischio economico (furto di identità digitale, clonazione della carta di credito) rispetto a quello sanitario. Nei casi (50%) in cui il prodotto è stato di fatto ricevuto, i rischi non sono stati minori. Infatti, i prodotti a base di steroidi anabolizzanti sono risultati tutti contraffatti, mentre quelli utilizzati per la disfunzione erettile erano per il 70% contraffatti della tipologia dei cosiddetti “cloni illegali”, ossia copie non autorizzate e di qualità non controllata di farmaci regolarmente commercializzati in Europa. Per questa

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classe di farmaci è stata riscontrata anche una forma di contraffazione più tradizionale (farmaci senza principio attivo o con attivi diversi) nel 15% dei casi.

Dai risultati di questo studio preliminare, che è stato approfondito nei mesi successivi attraverso ulteriori campionamenti mirati, e che è stato collegato a un’indagine giudiziaria, è partita un’iniziativa di informazione al pubblico (realizzata in collaborazione con Federfarma), con l’intento di far conoscere al pubblico i rischi legati all’acquisto di farmaci da fonti non controllate.

Questo progetto ha preso spunto da analoghi esperimenti effettuati da altre autorità europee, come l’”Operazione Bali” della Agenzia regolatoria inglese. Anche in quel caso, il progetto ha previsto una fase di campionamento curata dall’Agenzia regolatoria e da laboratori ufficiali, un’operazione di polizia (che ha previsto anche l’irruzione presso i magazzini legati ai siti internet di vendita dei farmaci), e ha avuto come esito finale una grossa iniziativa di comunicazione al pubblico.

(AIFA, 2008).

IMPACT Italia ha lanciato, nell’ottobre 2009, la campagna informativa “Farmaci contraffatti: evitarli è facile”.

Gli strumenti sono stati:

1) il sito www.impactitalia.gov.it, ideato e realizzato al fine di ottimizzare la comunicazione tra pazienti ed istituzioni;

2) un Poster ed un Pieghevole distribuiti presso le 75.000 farmacie italiane ed esercizi commerciali ai quali è consentita la vendita di farmaci da banco e di automedicazione (ai sensi della Legge Bersani).

Gli obiettivi sono stati:

1) scoraggiare i pazienti ad acquistare farmaci attraverso farmacie online o da canali non autorizzati quali palestre, sexy shop o centri estetici;

2) supportare al tempo stesso il messaggio “i farmaci acquistati in farmacia e negli esercizi commerciali nei quali è concessa la vendita di farmaci da banco e di automedicazione non possono essere contraffatti”;

3) informare in modo semplice sui rischi rappresentati dai farmaci contraffatti; 4) consentire ai pazienti la possibilità di segnalare i casi sospetti.

(Sito web dell’AIFA; URL: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/comunicazione-0; ultimo accesso: 2013).

Dalla fine del 2009 IMPACT Italia ha un sito web (www.impactitalia.gov.it) per i cittadini. Per la realizzazione del sito internet è stato indispensabile effettuare un’analisi accurata del tipo di soluzione informatica da adottare, che prendesse in esame sia finalità prettamente divulgative che collaborative.

Per quanto concerne il primo aspetto si è provveduto prima a registrare presso il CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione) il dominio IMPACTITALIA.GOV.IT e, successivamente, si è dato inizio alle fasi di sviluppo. Il sito in oggetto presenta una serie di aree e di contenuti e tiene conto di una platea eterogenea di visitatori. A questi aspetti prettamente contenutistici è stato necessario aggiungere due moduli di accesso online per la creazione di due sportelli telematici (“L’esperto risponde” e “Segnalazioni”), che forniscono il vero collegamento tra il visitatore e le istituzioni. In

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entrambi gli sportelli si utilizza un modulo web che permette di reperire, in base alla tipologia di richieste, informazioni che vengono convogliate e raccolte in un sito collaborativo che permette a tutti i membri del gruppo di lavoro di IMPACT Italia di accedere ai dati, condividere documenti e dare seguito (documentandolo) alle richieste del cittadino sulla base di un flusso di lavoro predeterminato. Parallelamente al progetto del sito pubblico si è costruito il sito collaborativo, in risposta alla seconda esigenza progettuale (la collaborazione tra i membri di IMPACT Italia). Realizzato con la tecnologia 3 Layer Engine è in grado di armonizzare i vari strati di software (Presentation – Business Logic – Data object) interconnettendoli tra loro. L’impiego di questa specifica tecnologia software è stato deciso sulla base delle possibili variazioni del flusso di lavoro, al fine di poter intervenire in maniera diretta sui singoli strati interessati, senza compromettere il funzionamento dell’intera applicazione.

Una delle funzionalità in esso contenute è un sistema di notifica a mezzo mail: ogni volta che il dato viene acquistato dai vari moduli online presenti nel sito pubblico, avviene congiuntamente al salvataggio la notifica a mezzo mail a tutti i membri del gruppo di lavoro. Onere del flusso di lavoro è concertare tutte le varie azioni successive alla notifica, non solo evitando eventuali sovrapposizioni di competenze, ma anche realizzando una base di dati documentale. L’idea di attivare un network collaborativo è stata d’obbligo per creare un sistema integrato di gestione del dato e creare presupposti per un metodo diverso di lavoro, dove l’informazione in tutti i suoi aspetti (dato archiviato, documento, link, mail, ecc.) diviene un bene condiviso per il raggiungimento dei risultati di un gruppo di lavoro.

(Gaudiano M.C. et al. 2010).