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ATTO TERZO

Nel documento LUCREZIA MARIA DAVIDSON (pagine 57-85)

SCENA

PRIMA.

SIHRICCARDOeMARGHERITA

Rie.(passeggiandosuldavantidellascena,mentre Mar-gherita,assaipensierosa,stasedutapressoiltavolo).

Maquandocomincerete a credermi, sorella? Però, sevedo bene,voiavetepianto.

March.V’ ingannate,fratello

;iononhopianto.

Rice.Piangerete!

Malacolpanon sarà mia, giacché S

ernon averelatacciad’ ingiusto,diavaro, di cru-eleho dovuto cedereallelagrimediLucrezia,alle vostrepreghiere,aiconsiglidegliamici,epermisi, a malincuore,chelafanciullaentrassenell'Istituto dell’abateVillars.Chegioia,è vero, inquelgiorno!

quantibeisogni!quante speranze!Voi vedevategià i fiorielecoroneapioveresulcapodellanuova Musa!

March.Enonmisono ingannata, perchèinbrevetempo a Plattsburgnonsiparlò più chediLucreziaMaria Davidson, elasuafama sorvolò ilmare.Sidisse perfinocheilcelebrepoetaTommasoMoor,alquale Lucreziaavevaindirizzatouncanto,sarebbe venuto espressamente a Plattsburgper conoscere davicino laprodigiosafanciulla.

Bioc.Tuttecose,dellequali voiandavateorgogliosa,povera donna!

March.Siorgogliosa,perchèalledomeniche,quando Lu-creziaveniva a passarelagiornataincasasua,ed

I8Ó LUCREZIAMARIAD.VIDSO.N

ioandavo a prenderla,tuttisifermavanolungola viaper guardarla, edicevano;eccola,eccola qui;

comeèbella'!comesplendeilgeniosuquellafronte!

guardategliocchiche paionostelle!fatele largoe cheilSignorelabenedica,e benedicaanchesua madret

Ricc.Voi ?..

.

voicheleavetefattosimale!

Mahgh.Io ?

Rioc.Manonèstato,forse,lostudioche laridussea malpartito,percuiabbiamo dovutolevarladal col-legio,ondefarleriacquistarelasalute ? March.Seammalò nonfugiàincausadello studio,e

fortunatamente adessoèguarita.

Ricc.Imedici però, edildottorelleberson,primo d’ogni altro, lehannoproibital’applicazione,equesto vuol dire..

.

March. Certoche,perora, l’applicazione lefarebbe male, locomprendoanch’io:ha bisogno primaili rinvigo-rirsi,eciòva facendo ognigiorno.

Ricc.Avete pocamemoria,sorella!

March Perchèditequesto?

Ricc.Perchènon ricordateleguarigionidellamiapovera Rosalia!

March. Vi avevo pregatodinonrammentarmelapiù.

Ricc.Egli èche adessoiolavedo ognigiorno.

March.Sieteben crudele,fratello! adognimodo sarà statounavviso;eseimedicisono persuasi chela salutediLucrezianon possa reggereallostudio, eb-bene, Lucreziadaràun addioa’suoi libri,etutto saràfinito.

Rioc.Finito!Evoicredeteche nonistudiianche adessoJ credete chenellanotte nonscendadallettoper iscrivere inquelsuo malauguratopoemasopra Wa-shington, chegiàavevaprincipiatoincollegio? March.Nonlocredo positivamente perchè mi ha promesso

dinonoccuparsi.

Rioc.Prometteva ancheRo..

.(interrompendosisubito).Ma

alloranon bisognava permettere chelefosserecata lasuapiccola libreria, emoltomenopoilacassetta de’ suoimanoscritti.

March.Hadesideratotanto di averli nellasuacamerett*!...

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ATTO TERZO 187 Voinon sapete: appenaprincipiòariaversidalmale, mifececennodiaccostarmialsuolelticello, e get-tandomialcoltolebraccia,madremia,midissecon quellasua voce pienadiaffetto,vuoitucheio gua-riscapresto?fammiportareimiei libriedimiei manoscritti;mi basteràdi vederli,ciòmifaràtanto bene!...Ionon ho potutoresistere;equando1’ a-bateVillarslefecerecareognicosa, elo videa comparirenellasua camera,sisarebbeslanciatadal letto,seiononfossistatalipertrattenerla.Appena leconsegnaronolacassettina deimanoscritti, se la serròalcuore tenerissimamente, e alzandoal cielo gliocchirugiadosisembrava chevolessefarneun olocaustoalSignore.

Ricc.Percuisietepersuasache nonabbiamaiaperto queilibri,nè queimanoscritti.

March.Maorailportarglieliviasarebbeforsepeggio.

Ricc.Ebbene, lasciateleframaniilveleno;loberà!

Sapeteintanto dovesiaadesso?

Mahgh.Iol’holasciataingiardinosedutasotto lapalma dellafontana,sidivertivaad osservareilguizzodei , pesciolini.

Ricc.Nonavevalibri? March. No.

Ricc.Diolovoglia!

SCENA

II.

SII)ISACCOm>Isu.lilclti.

IsaccoBuongiorno,amici.Mirallegroperchè ho veduto laLucrezia Mariaingiardino.Dunqueè guarita per-fettamente?

March.Si,perlabontàdiDio.

IsaccoL’hogiudicato subito.avendola veduta ascrivere collapissopraun quinterneitodicarta.

Margh. Scriveva?...quando?

IsaccoMomentior sono.

Rjcc.Eccolesuepromesse!nonsioccupapiù,èvero?

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March.Vadoio in giardino,elasgrideròben bene.(p. p.) Isacco.Eli,non èpiùingiardino, perchéappenasiè accortadimeche stavo ad osservarladietro lapalma, nascoseilquinternettoescappòincasa.Adessosta acconciando alcune pagliuzzenelnidodellesuetorto*

relle.Ma,aproposito, sentitecosavivoglio dire. Jeri incontraiilmedicodell'Istituto Villars,ilqualemi chiese contodiLucrezia,ediolopregaia dirmi da Che mai aveva avutoorigine ladileimalattia;dal cervello,mirispose.Perbacco!iomiconsolaitutto, perchè pausaiTrame:questaèuna malattiacomune a moltissimedonne; eppureessenon muoiono,anzi piùcresceilmale epiùsifannolieteeprosperose eriesconoperfinoafarmorireglialtri.Ilmedico mi soggiunsepoiche per ottenerelaperfetta guari-gionediLucrezianonvisarebbe, secondolui,che unmezzo..

.

Marcii.Equale ?... Oh,parlale, dite.. .

IsaccoUn mezzofacilissimo,una medicinaassaidolce.. .

ilmatrimonio.

Ricc.Ciòmisembraassai strano.

IsaccoÈnaturalissimo;perfarlecangiare sistemadi vita* nuovipensieri,nuovecure, usinuovi...tuttonuovo insomma.Ilmedicosostieneche unapassione possa vincerne un’altra,giacchéquella diabolica dello studio ètantoperniciosaallanostraLucrezia.

Ricc.(aMargherita)Sentite,sorella,sentite!tuttisono dellamia opinione,fuori di voiche vorreste saperne piùdeimedici.

Marcii.Unmatrimonio!ciòpotrebbe ancheesserevero..

.

oh,seGiorgioDorseynon avessedovutotornare a Londra,forsequeiduecuoripotevano intendersi!

IsaccoPareva ches’intendesseroun poco troppo1 Ricc.Unmatrimoniofraduepoeti, fraduepazzi!sarebbe

lostessochevolerspegnerelafiammacollo spirito divino!...Epoi, sirGiorgioritornerà assaipresto, sepurenonègià ritornato,maper isposare Valeria;

meloha dettoildottore.AllanostraLucrezia invece tornerebbeutileunuomoposato, unatesta fredda.

IsaccoUnatestacomequellacheioporto dentroal cap-pello.

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ATTOTERZO

m

Margh.Lavostra?

IsaccoPer bacco!ilmiocappellonon può contenerne due.

Ricc.Masenon avete saputofarviamareda Lucrezia!

IsaeooNonho saputo...eglièchemisiruppela boc-cettadell’olioI..Epoinonèfacileilfarsiamare dauna donnache parlacogliangeli; capireteche sonorivalitroppopericolosi!Èverochepotrei pro-varmi ancorai

Margh.Sarebbetempoperduto;mavisembrache l'a-nimapuradiLucreziapossamai armonizzarecolla vostra?

IsaccoChecos’è?sono macchiatoio?. .

March.0voifingetedinonintendermi,oppure ... ba-sta,iointerrogheròildottoreHeberson,inluiho moltafiducia,eglimiconsiglierà,(esce) Isvcco1a Riccardo)Dunqueprovo, onon provo?

Rioc.Fate quelloche volete, manonmi seccate;voi siete invenadischerzareedioinvece ...AhI nn'al-traRosalia!..Lasciatemi,stobene solo!(esce) IsaccoCrede cheioscherzi;no, signore,mivoglio

pro-vare,evedremo un poco!, finalmentenon sono ildiavolo, e seandassiavestirmiingala,coU’ab/fo delledomeniche,forse...Peròle fanciulle sensibili comelaLucrezianonguardanoche all’anima.. all’anima?ebbene,iocredodiaverla...nonso dove,ma l’ho certamente.Eseiomi provassi a farleilsentimentale!..sicuro;civorrebbedelsen timento ... e dovetrovarlo?se ne vendesserolo comprerei...(guardandointorno)Qualchedunoviene...

è Lucrezia...coraggiodunque,avanti;sentimento!...

Ah,se avessiunlibro! ..(vedendoneimosultavolo) Cielo,tiringrazio;ecconeuno! chelibrosarà?ilegge ilfrontespizio)«Metodo percoltivareiltabacco».

Nonimporta,purchésiaunlibro..sipone asedere, fingendodi leggere,inaria sguaiatamente malinconica.

490 LUCREZIAMARIA DAVIDSON

SCENA

IH.

I.UCRKZIAedil(addetto.

Lucr.(Vienemesiaepallidissimadalmezzo;simuoveleu- tornenteevaasedere.Dopounmomento,colcapo re-clinatosullamano,eglxocchi in allo, diceiseguenti versi

)

Alla sferaabbandonata L’alma pura èritornata;

Saròlietaesaròbella Finché splendalamiastella;

Mailmiocorsispezzerà.

Quando1'astrosparirà!

(Abbassailcapo

)

IsaccoNonmi vede;bisogna cheiomiavvicini, (fa al-cunipassi

)

Lucr.(chehaintesounqualcherumorefattodaIsacco, alzailcapo,evedendoilsuddetto,esclama.)Sempre

lui!..(sivolgeadaltra parte )

Isacco(fra si)Lehofattasubito un’altraimpressione..

.

coraggio!..(« avanzaepoisiferma)Ah,se avessi delsentimento!

Lucr.(frasé)ALondra!sempreaLondra!(vedendo an-coraIsacco)Chefatevoi?

IsaccoMi pescodiquestacommoventelettura.

Lucr.Unlibro?..(sialza,correa prendereillibrodalle manid'Isacco,maappenalettele primeparole del frontispizio,loscaglia lontano

)

Isacco (fra si)Nonamapiù lapoesia...oramicresceil

coraggio;avanti,civorrebbeuna dichiarazione chele gocciolasse sulcuore:ah, se ricordassialcunadi quelle parolechenon capisco!..adessomi parediaver tro-vatoilsentimento!(siaccostaa Lucrezia, ed enfatica-mentedice)AhLucrezia!..Lucrezia!..che bella giornata è mai questaI..(Lucreziarestaimmobilee pensierosa)Misembra commossa... battiamoilferro finchéècaldo,(siponeasedere vicinoa Lucrezia) Sentite,Lucrezia mia.Imedicihannodetto cheper farviguarirecivorrebbe..

.

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ATTOTERZO 191

Luca.Sono ammalataio ?. .

IsaccoNo,ma. per impedireunaricaduta,civorrebbe...

indovinatemotcivorrebbeilmatrimonio,un amore...

Lucr.(mestamente

)

L’amore?. .

IsaccoSi,maunamorepatetico,desolato, furioso...come

ilmio.Nonvimeravigliateperchèionon sonopiù

l’Isacco droghiere;eccoviunIsaccopoetaiNeltempo chevoisietestata nell' istituto,iohostudiato, ioho stintiloqualchecosaad entrarmiquidentro... {se-gnalafronte)non soda cheparte,maerala...la...

comelachiamiamonoi altri poeti?..lascintilla, sicuro,eralascintilla...oh, èqui...enon mi fug-girà,perchèho pensalodimettermidelcotonenelle orecchie.Oradunque, iopossofarvi un progetto poetico.romantico, favoloso... precisamentealla Robinson Crosuè. Sentite! vipiacelacampagna? amatelasolitudine?

Ltcn.La campagna?(con aspirazionesoave) la solitudine ? IsaccoEbbene,noine gusteremo insiemeledolcezze.Se voi lovoleto iochiudoilnegozio; ed invece com-preròunaterra,unavilla,unabellacasetta,tutta circondata...difichid’india.Faremo una pianta-gionedicannedizucchero,dicaffè,ditabacco... inoltre una fabbricadi formaggi...(fra sé)(Ho trovatoilsentimento!) Evoividivertiretetantoa manipolareillatte!..

Lucr.Ah voicopriteimiei sognid’orocon un lenzuolo dipiombo)

Isaccolocoprirel’orocolpiombo?sarebbe unacattiva speculazione.

LucR.Lasciatemi,vene prego;ho bisognodiesseresola.

IsaccoPer pensare ame? Lucr.Per dimenticarvi.

IsaccoÈinutile! non ho sentimento, non hospirito...

indrogheriaforsenetroverò.(Esce) Lucr.Quest’uomoèilmiocattivogenio1ognivoltache

mi sentosollevarealcielo,eglimiferisceleali,e mifacaderesulsuolo.Quantevoltenon hoio pen-satounasolitudineamica,unacasetta romita, un boschettodipalmizied’ aranci,maconlui, coll’es-serccreatoAlaliemiecaste aspirazionidifanciulla!

192 LDCREZn MARIA DAVIDSON

EquandovidiGiorgiohocredutoneisogni;egUmi era apparso copertodiquellamedesimaveste, che 10gliaveointessuta nellamiaimmaginazione;io gli hostese lebraccia...ma,ohimèIsognavoancora...

eraun’ombra, ed èfuggitaI (dopoun momentodi riflessione)ALondra!sempreaLondraIeppure nel giornochecantail’Arpa,eglifremeva,si esaltava conme;isuoiocchisprigionavano imieipensieri dalcarceredellamente,nelmodostessoche1' ac-ciajofa scaturirelescintilledalla selcepercossa..

.

enonmi amava!Hannocredutochelatroppa ap-plicazionemi abbia fattomaleal cervello...ma nessuno sadiquestafiammasegretachemi abbrucia 11cuore1Esefosserimastoa PlaMsburg,non era forseper Valeria?Nonvipensiamo,via;io vidi gioie chenon erano miet

Pure..

.posso confessarlo a mestessa,ho avuto pauradimorire...ohno, mo-rireImiresta lo studio,mirestalamiaarpa...il dolorepuò farmi immortale.Sonoguarita,e vorreb-bero chenon mi occupassi?..sono pur buoni1 .

.

(estraeunquinterno dicarta.)IlmioVashingtonè qui..

.

(guardandointorno)nonviè nessuno, e posso commettere unaltrofurtocol miolapis,(scrive)E Tommaso Moornon harispostouna rigaalcanto cheglihoinviato1..ohimè dovevoio farlo?..E dicevano che sarebbe venuto a Plattsburg per ve-dermi.. .vederme? Egli ?MoorI ..ediomeno sono lusingata?...oh,noi.,mifareivergogna! (abbassa ilcapoerimanepensierosa).

SCENA

IV.

VAI.KRIAe lasoddHl».

Val.Lucrezia.. .

Ldcr.Chiè ?(riaffrettaa nascondereilmanoscritto.) Val.Tuerioccupata?., bada,amicamiaiciò.tifarà

male;semio padrelosapessetisgriderebbe.

Loca.Credeegliforsecheiononsiaguarita?

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ATTOTEMO 193 Val.Nondicoquesto,manonpotresti riposartiun poco?

Loca.Semiriposassinonvivreipiù.

Vai_1o era venuta quicoll'ideadi dirtitante, tante cose...

matemodiessertiimportuna.

Luca.Tu,amicamia?oh,parla;anzi ciò serviràa distrar-mi,etuvediche sarà un guadagno perlamia sa-lute. .

Val.Sonogioieetimori!

Luca.Principiamodallegioie.

Val- Ebbene, sappiadunque chefinoda questa*mattina èritornatoa Plattsburg..

.

Luca.Chi?...

Val.SirGiorgioDorsey.

Loca.Èritornato?..

Val.Tunegioisciquasipiùdime!. .

Loca.(rimettendosi)Nonmeravigliarti,amica mia; tusai cheiosentopiùvivamented’ognialtra,e1" ammi-razioneche nutro per l’ingegno,qualunquesiail

nomeche porta...miavrai vedutaad esaltarmi egualmenteainomidiMoorediByron1.

.

Val.Nonmene ricordo...saràcomedici...oh,non credermi gelosatUnavolta,forseloeraunpoco...

Lue».Dime?

Val.Tene chiedo scusa,erauntortocheiofacevoal tuocuore,allatuaangelicanatura:tucapacedi tradire latuaamicad’ infanzia?...oh,ione arrossi-scoIperdonami,Lucrezia.D’ altrondeseGiorgiofosse rimastopresod’amorèperte,non sarebbepartito.

Ldch.Lovedi!

Val.Èben vero checiònon provanemmeno ungrande affettoperme...ed eccoilpensierochemi tormen-tava!

Liior.Machetidisseprimadipartire ?

Val.Che unalettieradelsuo genitore lo richiamava premurosamenteaLondra.

Lccr.Prima peròsisaràspiegato contuopadre.. .

Val.Si;glimanifestòl’affezione cheaveva concepita permead Oxford, eildesiderio difarmisua moglie, soggiungendo, però, che non potevadecidersia quel passo, senzaaverneprima consultatoilsuo vecchio padre,uomosevero, inglese in tuttal’estensionedella

{94 LUCREZIAMARIABiViDSON

parola.Ch’eglipartiva,equandolanostraunione fossestatapossibile,sarebberitornato,fra quattro mesi,achiedergli lamia mano.Tiracconto queste cose cheignoriperfettamente,mentretitrovavi, allora, nel-l’Istituto.Egli,dunque,parti,escrissealcunevolte, parlandocisempredialcunedifficoltà affacciateda suo padre. Puoi ben credere che lunghimesi, e giorni in-cresciosisienostatiquelliperme!Iltempoprefisso or-mai eraspirato; iocredoche mio padregliabbiascritto, parlandoglidellemieinquietudini, e dello stato della miasalute,chesierafattaassaitriste.Finalmente, questa mattina, Giorgiosiè presentatoincasanostra...

oh,mia amica, cheistante fuquelloperme!Eppure locrederesti ?io,nonho*avutoilcoraggiod’ inter-rogarlo;temevodiudirelamki sentenza!

Lucr.Edegli?. .

Val.Tacque!

Lucr.Anchecon tuo padreV Val.NonI’ha veduto ancora

;erauscito dibuon mattino per ammalati;iomandaisubito a ricercarlo,ma sic-comenonlohannotrovato.Giorgiopureusci.

Lucr.Senzadirtinulla?

Val.Mistrinselamano conunsorriso...maionon sosefossedidolore,disperanza.diaffetto...non 10compresi,poimidisse:torneròquandovostro padre saràincasa,addio.Cosimilasciò! Lucr.Percuitunonsaiancora?..

Val. Nulla!maspero,ohsi!perchènonavrebbeavuto

11coraggiodivenireeglistessoad uccidermi..

.

po-tevascrivere

non è vero? Lucr. Misembra.

Val.Chisa eh’ eglivenga, oggistesso,aritrovarti.

Lucr.Oh,èimpossibilechenon miabbiadimenticata!

Val.No,abbiamoparlatodite;egliticredeva ancora pressol'abateVillars.maquandoloinformaidella tuamalattiasiè propostodifartiunavisita.

Lucr.(Lo vedrò|)

Val.Anzi, senonfossiindiscreta,vorreipregarti.. ,

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ATTO TERZO IO»

SCENA

V.

SI» UIORC.IOelesud.)et te.

Gioa.(didentro)Èpermessodientrare?

Val.Ahi.,eccolo.

Locr.(Ilcuoremi fogge!)

Gior.MissLucrezia!..(èsullaporla,ed osservando atten-tamenteLucrezia,dice fra sè)quanto hasofferto!

Lucr.(trematile)SirGiorgio!..

Gior.Perdonate...macredendovi ancora convalescente, ho credutomiodoverediprocurarmi damestesso levostrenuove

Lucr.Grazie,SirGiorgio ..stobene adesso!

Val.(sottovocea Lucrezia) Oh, amica,se tupotessi inter-rogarlo!..

Lucr.Io ?..

Val.(a sirGiorgio)Perdonate,SirGiorgio...ho un pic-colosegretocollamiaamica..!

Gior.Alloravilascierò in libertà.. .

Val. No; sonoioinveceche desiderodipartireper infor-marmise èritornatomiopadre,(sottovocea Lucre-zia)Conte,dunque, amica mia,egliavràun mag-giore coraggio,etidiràquellocheforse,nonardisce didireame; tilascio con lui

; (prendendolaper mano)tuvedicheiopregioassai1’amicizia,edho fiduciainte...Sir Giorgio,arivedercipresto! (Esce dal mezzo)

(Lucreziatrovandosi solacon Giorgio nonpuòquasi sostenere lasua commozione,esiappoggiaal tavolo).

Gior.(dopounmomento)Voisoffrite,Lucrezia? Lucr.No,masono ancora convalescente...voi lo diceste.

Gior.Sevidisturbo ...(p.p.) Luca.(subito)Mi sento meglio.

Gior.Avevadunqueragione vostrozioquel giorno chemi pregava asconsigliarvi dallo studio...eccochela vostrasalutene hasofferto. .

Lucr.Nonparliamodiquelgiorno...parliamopiuttosto dellamia amica,diValeria.Nonsietevoiritornato perfarlavostrasposa?

LUCREZIAMARIA DAVIDSON 196

Gior.SiI

Quandosisono promessedelle gioieaduna fanciullanonbisognaricoprirlecolvelo del disin-ganno. Valeria saràfelice,maio!.

.

Lucr. Voinonlosarete ?

Gior.Nèlosonostalomai.Aventianni, coll’anima ver-gine,sitibondadiamore,bo dovuto sposareunadonna chemieraindifferente;oggi nesposerò un’altrache amavomolto, echeora, forse,non amopiù1

Gior.Nèlosonostalomai.Aventianni, coll’anima ver-gine,sitibondadiamore,bo dovuto sposareunadonna chemieraindifferente;oggi nesposerò un’altrache amavomolto, echeora, forse,non amopiù1

Nel documento LUCREZIA MARIA DAVIDSON (pagine 57-85)

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