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3. LA PROPOSTA DI MERCATO DEI CREDITI DI CARBONIO IN ITALIA

3.1 L E COMPONENTI PRINCIPALI DEL MERCATO

3.1.1 Gli attori del mercato

3.1.1.1 Venditori di quote

Nel MNCC l’offerta di mercato di quote di compensazione e di emissione è assicurata da vari soggetti (tab. 11).

Anzitutto troviamo le aziende forestali, sia pubbliche sia private, alle quali, investendo in attività forestali in grado di accrescere la capacità di sequestro del C oltre il livello di riferimento prefissato dalle regole di mercato, sarebbero riconosciute delle quote di compensazione collocabili sul mercato.

Per il primo periodo di impegno del PK il volume di quote di compensazione generate stimate dal NIR per gli anni 2008 e 2009 è pari rispettivamente a 57,06 e 54,77 MtCO2eq ma di queste, a causa del tetto massimo di quote imposto alla GF di 10,2

MtCO2eq/anno, saranno rendicontabili soltanto 16,14 MtCO2eq per il 2008 e 16,52

MtCO2eq per il 2009 (tab.9 cap. 2.7).

Per il post 2012, come già trattato in precedenza, il tetto massimo rendicontabile per la GF è stato innalzato a livello nazionale da 10,2 a 18 MtCO2eq/anno, che in termini

economici, prendendo come riferimento l’attuale prezzo dei crediti di carbonio di 15,34 €/tCO2eq22 corrisponde a circa 276.000.000 €.

L’offerta di quote, in particolare di emissione, potrebbe arrivare anche dalle imprese escluse dall’EU-ETS, per le quali l’attivazione del mercato impone degli obblighi di riduzione. Queste aziende, a seguito di efficaci strategie aziendale in grado di ridurre alla fonte le emissioni derivanti dalle proprie attività, potrebbero ottenere un surplus di quote, eccedentarie rispetto al proprio fabbisogno, collocabili sul mercato.

Ulteriori soggetti che potrebbero operare dal lato dell’offerta di mercato sono le persone fisiche o giuridiche, pubbliche o private, che, pur non avendo specifici obblighi di riduzione, potrebbe decidere di approfittare delle opportunità di mercato acquistando e vendendo quote di emissione e/o di compensazione.

3.1.1.2 Acquirenti di quote

La domanda del MNCC è alimentata da (Tab. 11):

- le imprese dei settori emissivi, per le quali l’attivazione dello schema di MNCC comporterebbe degli obblighi di riduzione delle emissioni, al contrario di quanto avvenuto nel primo periodo di impegno del PK. Nei casi di mancato rispetto del livello delle emissioni imposto, le imprese si troverebbero costrette a ricorrere al mercato per acquistare le quote necessarie a compensare le loro eccedenze, e restituirle alla fine del periodo di impegno. Tra le imprese con obblighi di riduzione, potenzialmente interessate alle quote forestali come quote di compensazione, si ritrovano tutte quelle che svolgono le attività rientranti nel campo di applicazione del PK, e che non sono soggette alla direttiva comunitaria EU-ETS (Tab. 10). Molte imprese italiane, soprattutto i “grandi emettitori”, sono già inserite nello schema EU-ETS, la cui direttiva comunitaria di istituzione non permette loro la partecipazione ad altri schemi di mercato nazionali (EC, 2003). Tuttavia la stessa direttiva europea “non impedisce agli

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Stati membri di implementare uno schema di mercato nazionale che regoli le emissioni di GHG derivanti dalle attività che vanno oltre quelle elencate nell’allegato I della direttiva, oppure dagli impianti e/o settori che sono temporaneamente esclusi dallo schema comunitario” (EC, 2003). I comparti trasporti, riscaldamento, rifiuti, ecc.. sono i potenziali attori del mercato (Tab. 10). Per stimare la loro potenziale domanda, il rapporto sulle emissioni nazionali redatto dalla Agenzia Ambientale Europea (European Environment Agency) (EEA, 2010) per gli anni 2008 e 2009, indica che le imprese italiane escluse dall’EU-ETS, presentano un esubero di emissioni, rispetto al target prestabilito attraverso il PNR, pari rispettivamente a +57,3 MtCO2eq e +11,6 MtCO2eq.

Questo eccesso dovrà essere compensato entro il 2012 pena il trasferimento al prossimo periodo di impegno unitamente alla maggiorazione del 30% così come stabilito dalle regole del PK. E’ bene evidenziare che questo surplus di emissioni, se ad oggi fosse stato attivato il MNCC, sarebbe stato possibile compensarlo in modo oneroso da parte delle imprese emissive ricorrendo all’offerta delle quote di compensazione da attività LULUCF, con relativi benefici a favore delle aziende forestali. Lo stato attuale dei fatti al contrario consente una loro compensazione sempre attraverso le quote derivanti dalle attività LULUCF, ma in modo gratuito dal momento che tutti le RMU sono state trattenute dal Governo senza alcun coinvolgimento delle aziende forestali; - qualsiasi persona fisica o giuridica: così come previsto sia per l’EU-ETS sia per

il NZ-ETS, anche il mercato nazionale potrebbe prevedere la partecipazione di persone fisica o giuridica, sia pubbliche sia private (EC, 2003), che, pur non avendo obblighi di riduzione e non essendo proprietari di fonti di assorbimento di emissioni, intendano valorizzare le opportunità di mercato. Questi potranno operare sia dal lato della domanda sia dell’offerta, previa apertura di un conto personale nel registro delle unità nazionali, ovvero dovranno essere soggetti accreditati.

Categoria di attività ET PK EU-ETS Attività energetiche

Impianti di combustione con una potenza calorifica di combustione di oltre 20 MW (esclusi gli impianti per rifiuti pericolosi o urbani); Raffinerie di petrolio; Cokerie

SI SI

Produzione e trasformazione dei metalli ferrosi

Impianti di combustione o sintetizzazione di minerali metallici compresi i minerali solforati; Impianti di produzione di ghisa o acciaio (fusione primaria o secondaria), compresa la relativa colata continua di capacità superiore a 2,5 tonnellate all'ora

SI SI

Industria dei prodotti minerali

Impianti destinati alla produzione di clinker (cemento) in forni rotativi la cui capacità di produzione supera 500 tonnellate al giorno oppure di calce viva in forni rotativi la cui capacità di produzione supera 50 tonnellate al giorno, o in altri tipi di forni aventi una capacità di produzione di oltre 50 tonnellate al giorno; Impianti per la fabbricazione del vetro compresi quelli destinati alla produzione di fibre di vetro, con capacità di fusione di oltre 20 tonnellate al giorno; Impianti per la fabbricazione di prodotti ceramici mediante cottura, in particolare tegole, mattoni, mattoni refrattari, piastrelle, gres, porcellane, con una capacità di produzione di oltre 75 tonnellate al giorno e/o con una capacità di forno superiore a 4 m3 e con una densità di colata per forno superiore a 300 kg/m3

SI SI

Impianti industriali destinati alla fabbricazione:

a) di pasta per carta a partire dal legno o da altre materie fibrose b) di carta e cartoni con capacità di produzione superiore a 20 tonnellate al giorno SI SI Settore energetico SI NO Processi industriali SI NO Agricoltura SI NO Rifiuti SI NO Foreste SI NO

Tabella 10 Categoria di attività incluse nell’Emission Trading ma escluse dalla direttiva EU-ETS (Fonte: Dir. 2003/87/CE)

3.1.1.3 Intermediari

Altro soggetto che potrebbe operare nel MNCC è l’intermediario (Tab. 11) che ha il compito di favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di mercato. L’intermediario, quale figura con una buona conoscenza del mercato e un cospicuo numero di contatti, riveste un ruolo determinante ai fini della partecipazione più efficiente delle piccole e medie imprese, permettendo la riduzione dei costi di transazione, con particolare riferimento a quelli di ricerca della controparte, che, in alcuni casi, potrebbero risultare

particolarmente elevati, tanto da costituire una barriera alla partecipazione di queste aziende.

Gli acquirenti e i venditori che andrebbero ad operare nel mercato sarebbero liberi di scegliere se effettuare uno scambio diretto tra loro o avvalersi di un intermediario (Fig. 9).

ATTORI DEL MERCATO

VENDITORI

- Aziende Forestali;

- Imprese dei settori emissivi che emettono in misura minore rispetto al loro CAP;

- Persone fisiche e giuridiche.

ACQUIRENTI

- Imprese dei settori emissivi con obblighi di riduzione che emettono più del loro CAP;

- Persone fisiche e giuridiche

INTERMEDIARI - Carbon broker

Tabella 11 – Quadro riassuntivo degli attori di mercato

VENDITORI ACQUIRENTI INTERMEDIARI Scambio diretto VENDITORI ACQUIRENTI INTERMEDIARI Scambio diretto

Figura 9 – Schema di funzionamento dello scambio di quote nell’ambito del MNCC