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L’esperienza dei costi di transazione legati ai progetti di compensazione

3. LA PROPOSTA DI MERCATO DEI CREDITI DI CARBONIO IN ITALIA

3.1 L E COMPONENTI PRINCIPALI DEL MERCATO

3.1.6 I costi di transazione

3.1.6.2 L’esperienza dei costi di transazione legati ai progetti di compensazione

In riferimento ai progetti di compensazione sono stati condotti diversi studi per analizzare il ruolo che i costi di transazione giocano nella loro implementazione (Antinori et al, 2007; Galik et al., 2009). Le diverse teorie che analizzano i costi di transazione per poter essere adattate ai mercati delle emissioni di CO2 necessitano di

essere approfondite. I costi di transazione associati allo scambio della maggior parte dei beni, infatti, si limitano alla certificazione della qualità del bene offerto e all’incontro tra il venditore e l’acquirente al prezzo di mercato. Per i progetti di mitigazione dei cambiamenti climatici i costi di transazione perseguono altri obiettivi, in particolare

B A D St S0 Pt P0 Qt Q0 Quantità di crediti Pre zzo d e i cre d iti P1

sono finalizzati ad assicurare che l’iniziativa soddisfi gli interessi pubblici connessi con il PK e sono sostanzialmente legati anche:

- all’identificazione del numero dei partner necessari per la definizione e l’implementazione del progetto quali i finanziatori, gli investitori, gli sviluppatori del progetto e i proprietari terrieri “produttori” di quote di carbonio;

- alla necessità di definire una baseline, ovvero uno scenario di riferimento, rispetto al quale poter poi misurare le riduzioni di emissione dovute al progetto. La baseline è necessaria per poter dimostrare l’addizionalità del progetto e quantificare le emissioni che in assenza di quel progetto non sarebbero state ridotte;

- ogni progetto richiede inoltre un monitoraggio, delle verifiche ed eventualmente un regime di certificazione per confermare che le emissioni siano state realmente ridotte (Milne et al., 1999).

Altro punto molto importante che differenzia il mercato del C dagli altri mercati è la natura del bene oggetto di scambio. Mentre nella maggior parte dei mercati i costi di transazione si riferiscono allo scambio di beni di mercato tangibili e già esistenti, per i progetti di riduzione delle emissioni questi si riferiscono allo scambio un bene di natura giuridica, il credito di carbonio, generato dall’accordo su scala mondiale nell’ambito delle strategie per il contrasto ai cambiamenti climatici. Il concetto generale di un progetto carbon offset si basa su un accordo tra un investitore che intende ridurre le proprie emissioni e un venditore che offre un servizio di riduzione e/o compensazione delle emissioni. Nell’ambito di tale accordo la parte venditrice realizza quindi un progetto di riduzione/compensazione delle emissioni e trasferisce totalmente o parzialmente i crediti generati all’investitore (Dudeck et al, 1996; Antinori et al., 2007).

Sul piano economico il credito di C si configura come un bene intangibile, immateriale, non esplicitamente identificabile, temporaneamente bloccato nei sink di carbonio. La sua valenza di mercato deriva dalla capacità di assorbimento specifica ed aggregata dei vari sink, nonché dalla tracciabilità non della quota in senso stretto ma del sink in cui la quota è stoccata. Affinché un credito sia spendibile sul mercato, non è sufficiente possedere delle foreste o delle formazioni arboree, ma occorre creare un sistema di regole che ne consentano la commercializzazione.

Ciò comporta ulteriori costi, rispetto agli altri mercati, legati alla difficile definizione e quantificazione del diritto di proprietà da scambiare (Cacho et al., 2006).

Per colmare tutte queste differenze McCann et al. (2005) hanno formulato una nuova definizione dei costi di transazione, definendoli come tutte le risorse utilizzate per definire, conservare e trasferire i diritti di proprietà, tra i quali rientrano i crediti di carbonio. Questa definizione include quindi sia i costi convenzionali, quali i costi di scambio dei diritti di proprietà (contrattazione, negoziazione, monitoraggio, esecuzione del contratto, costi amministrativi ecc..), ma include anche i costi di ricerca e informazione, la definizione di regole per salvaguardare gli interessi della collettività nell’attuazione del PK nell’ambito dell’IET, i costi di eventuali agenzie di intermediazione, i costi per definire le metodologie necessarie per verificare l’effettiva produzione dei crediti.

Cacho et al. (2003, 2005), basandosi sullo studio di Dudeck et al (1996), hanno identificato diverse tipologie di costi di transazione riferite ai progetti di A e R realizzati nell’ambito dei CDM. Queste considerazioni sono riconducibili alle asimmetrie informative esistenti, in particolare per portare a conoscenza le autorità circa le criticità e le potenzialità del progetto. Queste sono:

- i costi di ricerca e negoziazione: il ciclo del progetto CDM inizia con la realizzazione del Project Design Document (PDD) che richiede l’identificazione del sito dove realizzare il progetto, la raccolta di dati necessari per definire la baseline di riferimento per il calcolo dello stock di carbonio, l’identificazione dell’uso del suolo più adatto e la valutazione del suo potenziale di sequestro di carbonio, la negoziazione dei termini del contratto e le modalità di pagamento del servizio di sequestro del carbonio, la realizzazione di studi di impatto ambientale e sociale;

- i costi di approvazione: questi includono i costi per l’approvazione da parte della Designated National Authorit, la convalida del PDD da parte dell’ente certificatore accreditato, e la registrazione del progetto;

- i costi di gestione del progetto: questi includono il costo di registrazione dei partecipanti al progetto, il costi di gestione dei pagamenti ai venditori, gli stipendi dei dipendenti, e in più Cacho et al. 2003, 2005 includono i costi definiti ex ante della gestione del progetto che si riferiscono alla creazione di un ufficio in loco e alla formazione del personale;

- i costi di monitoraggio: sono i costi necessari per misurare l’effettiva riduzione delle emissioni di CO2 raggiunta dal progetto, ivi compresa la certificazione e la

verifica da parte del verificatore terzo. Una volta che il CDM Excutive Board rilascia le unità CER derivanti dal progetto, l’investitore, che finora ricopriva il ruolo di acquirente, diventa venditore di crediti sul mercato internazionale, dove dovrà affrontare altri costi di transazione;

- i costi di esecuzione e assicurativi: questi derivano dal rischio di fallimento del progetto o di scarso rendimento, che potrebbero essere causati da incendio, lenta crescita degli alberi, o perdite. I costi di esecuzione del contratto possono essere sostenuti sotto forma di contenziosi mentre i costi di assicurazione comprendono l'acquisto di una polizza assicurativa, la deduzione di un premio di rischio dal prezzo di carbonio, la mancata vendita di una parte dello stock di carbonio come riserva. Queste attività fanno parte della gestione del rischio, strategia necessaria all'interno del PDD.

3.1.6.3 I costi di transazione legati ai progetti forestali nel mercato nazionale dei