LE RELAZIONI TRA ITALIA E MONTENEGRO
5.4 ATTUALITÀ E PROSPETTIVE FUTURE
I progressi nei Capitoli del negoziato di adesione
Come analizzato nei paragrafi precedenti, il Montenegro ha intrapreso un percorso difficile e tortuoso sulla strada verso Bruxelles, un percorso che richiede al Paese stesso importanti sforzi e sviluppi in diversi settori. Dopo le importanti riforme costituzionali in materia di magistratura, ad oggi il tema centrale è quello di portare a compimento, e con risultati positivi, la chiusura dei Capitoli 23 e 24, aperti lo scorso 18 dicembre. Ma questi non sono naturalmente gli unici; i Capitoli individuati per l’ottenimento dell’acquis comunitario sono ben 33, dei quali però solo una minima parte sono stati aperti ed iniziati a sviluppare. Solo due sono quelli finora chiusi: il Capitolo 25 (scienza e ricerca) e il Capitolo 26 (educazione e cultura), nei quali non sono state rilevate particolari criticità. Tra gli altri, sono stati aperti, sempre in data 18 dicembre 2013, il Capitolo 5 (appalti pubblici), il Capitolo 6 (diritto societario) e il Capitolo 20 (impresa e politica industriale), mentre in data 31 marzo 2014 sono stati aperti il Capitolo 7 (diritto alla proprietà intellettuale) e il Capitolo 10 (società dell’informazione e media).255 Come già detto in precedenza è stata poi recentemente annunciata la prossima apertura del Capitolo 2 (libertà di circolazione dei lavoratori).
I progetti europei e atlantici del Montenegro
A Podgorica, come in tutto il resto del Montenegro, l’euroscetticismo non sanno cosa sia. Mentre nella vecchia Europa si propongono addirittura referendum per uscire dall’Unione Europea, in questo Paese si respira un vero e proprio clima di euroentusiasmo. Dalle parole del suo Presidente, Filip Vujanovic, il Montenegro sta lavorando sodo ed è molto soddisfatto dei passi compiuti fino ad ora sulla strada
255 Tra i Capitoli analizzati i maggiori progressi si registrano, oltre che nel 23 e 24, nel Capitolo 20
(impresa e politica industriale), nei confronti del quale non sono state riscontrate particolari difficoltà; ma tutti gli altri a cui si è fatto riferimento necessitano ancora di ulteriori sforzi e sviluppi. Un opportuno riferimento va fatto al Capitolo 27 (ambiente), il quale, dopo il completamento delle fasi di
dell’integrazione europea, ricordando la realizzazione di un importante pacchetto di riforme riguardanti la giustizia, lo stato di diritto e la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata. Riforme senza dubbio richieste dall’UE, ma che il Montenegro vuole realizzare principalmente per migliorare la qualità della vita dei propri cittadini e per se stesso. Per questo nel piccolo Paese balcanico l’eco delle proteste antieuropeiste non arriva neppure.
I cittadini montenegrini danno pieno sostegno al processo di integrazione europea; la prima difficile sfida con cui il Montenegro ha a che fare è la lotta contro la criminalità organizzata e la corruzione, una piaga che colpisce anche gli Stati già membri, ma nei confronti della quale l’UE è molto intransigente quando si tratta di possibili futuri candidati.
«Abbiamo formato una task force nel governo per la lotta contro la criminalità organizzata e la corruzione e stiamo lavorando in modo molto intenso ed efficace per risolvere questi problemi con il sostegno dell’Unione Europea. Sono convinto che i nostri interventi porteranno presto a risultati concreti.»256
Tra gli altri progetti del Montenegro c’è poi la NATO. Dopo l’entrata della Croazia e dell’Albania,257 ora il Montenegro è l’unico Paese adriatico fuori dal Patto Atlantico e un’eventuale suo ingresso potrebbe anche essere un’importante mossa strategica.
Podgorica negli ultimi anni ha cominciato a spingere fortemente per l’ingresso nella NATO, ma anche dall’altra parte c’è sostegno al desiderio montenegrino. Già nel 2011 il Segretario Generale Rasmussen, in occasione di una visita proprio in Montenegro, incoraggiò il Paese a proseguire i propri sforzi per raggiungere il difficile obiettivo. Sforzi che non sono da poco: le agenzie di sicurezza e il settore della difesa devono soddisfare i requisiti della NATO e il Paese deve assolutamente mettere in atto efficaci riforme nel settore della giustizia per combattere la corruzione e la criminalità organizzata, oltre a migliorare la libertà di
256 Filip Vujanovic, Presidente del Montenegro; fonte:
http://www.viedellest.eu/news/2014/03/26/attualita/01.htm.
257 Il 9 luglio 2008 Albania e Croazia hanno firmato i protocolli di adesione alla NATO. Anche la
Macedonia doveva entrare in quell’occasione, ma tutt’oggi continua ad essere esclusa a causa della disputa sul suo nome ufficiale con la Grecia.
stampa; gli armamenti e le munizioni sono inoltre obsoleti e rappresentano un problema sia dal punto di vista della sicurezza che dell'ambiente; e poi c'è infine il problema delle mine antiuomo ancora sparse per tutto il territorio. Le difficoltà del Montenegro sono dunque quelle di soddisfare innanzitutto i suddetti criteri minimi di partecipazione all’Alleanza Atlantica.
Tuttavia di recente il Montenegro ha individuato una carta fondamentale da giocare: il fattore Ucraina. Dopo l'annessione della Crimea alla Russia, l'Occidente ha il serio timore che anche altri Paesi cadano sotto l'influenza di Mosca, in particolare proprio il Montenegro, spesso definito come una colonia russa nel Mediterraneo.258 Inoltre, nell’ultimo decennio, la Russia ha investito oltre due miliardi di euro nel Paese, acquistando sia le principali aziende montenegrine, sia le più belle spiagge del litorale adriatico. La Russia ha più volte fatto capire di non gradire assolutamente un’eventuale ingresso del Montenegro nella NATO, ma Podgorica ha ormai le idee chiare e ha deciso da che parte stare. È per questo che gli ultimi avvenimenti in Ucraina hanno dato a questo minuscolo Paese un'importanza geostrategica che fino a poco tempo fa era impensabile.259
Ma come si è visto la strada non è semplice, soprattutto per gli standard minimi di adesione che il Montenegro dovrebbe garantire, tuttavia la questione è ora in mano alla comunità occidentale, la quale deve quindi decidere su come agire da un punto di vista strategico per strappare il Montenegro alla Russia, fino a che si è ancora in tempo.
Infine è da considerare, come elemento importante e di sostegno ai progetti montenegrini europei ed atlantici, l’appoggio e la collaborazione da parte dell’Italia. Nel corso di questi anni sono state instaurate buone relazioni tra i due Paesi, soprattutto nel settore della giustizia e dell’economia, ed ora il Montenegro si attende importanti passi in avanti durante il prossimo semestre di presidenza italiana.
258 Fonte: http://it.ibtimes.com/articles/65079/20140415/montenegro-nato-ue-serbia-dukanovic-biden-
usa.htm.
«Il governo italiano sostiene il cammino dell'integrazione nell'UE e nella Nato del Montenegro: il semestre di presidenza italiana potrà svolgere un ruolo importante nei Balcani Occidentali, incoraggiando l'integrazione europea di tutta la regione.»260
260 Federica Mogherini, Ministro degli Esteri della Republica italiana; fonte:
http://www.ansa.it/nuova_europa/it/notizie/rubriche/altrenews/2014/04/15/mogherini-integrazione- montenegro-sara-priorita-semestre-ue_401020ce-1837-4eb0-b9d2-be698c06bd18.html.