1 L’ attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza
1.5 L’attuazione del Piano nazionale per gli investimenti complementari
In sede di adozione del PNRR si è stabilito di integrare l’ammontare di risorse disponibili per perseguire le priorità e gli obiettivi del Piano con ulteriori risorse nazionali da destinare a interventi che ne integrano e completano i contenuti, tenendo conto anche delle priorità indicate dalle risoluzioni parlamentari. A tal fine, è stato adottato74 il Piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC), finanziato con risorse nazionali per complessivi 30.622,46 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026, destinate alle finalità previste nell’articolo 1 del decreto-legge n. 59 del 2021. La declinazione puntuale degli interventi del PNC è contenuta nel decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 15 luglio 2021 e, in particolare, nell’Allegato 1, che contiene le schede-progetto con gli obiettivi iniziali, intermedi e finali dei ventiquattro programmi del Piano.
Per sei programmi cofinanziati da PNC e PNRR75, da monitorare tramite ReGiS, il citato decreto del 15 luglio 2021 ha rinviato l’individuazione dei relativi obiettivi a un successivo provvedimento, di
72 Con l’articolo 29 del decreto-legge n. 144 del 2022 questa procedura di assegnazione è stata estesa anche a specifici interventi degli enti locali finanziati con le risorse del PNC.
73 Art. 30 del decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144.
74 Decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, recante «Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti», convertito, con modificazioni, dalla legge 1° luglio 2021, n. 101.
75 Servizi digitali e cittadinanza digitale, Servizi digitali e competenze digitali, Tecnologie satellitari ed economia spaziale, Transizione 4.0, Piani urbani integrati, Ecobonus e Sismabonus 110%.
recente adozione76. Le schede sono strutturate in scadenze trimestrali e specifiche relazioni di monitoraggio sono previste con la medesima cadenza temporale.
La complementarietà del Piano con il PNRR si manifesta:
- a livello progettuale, con una integrazione delle risorse per gli interventi già previsti nel PNRR (cosiddetti programmi e interventi cofinanziati);
- a livello di missione o di componente della missione, con la previsione di ulteriori investimenti (cosiddetti programmi e interventi PNC) che contribuiscono al raggiungimento delle finalità del PNRR.
Secondo quanto previsto anche da una specifica milestone del PNRR77, al PNC si applicano un sistema di traguardi e obiettivi simile a quello del PNRR e le norme di semplificazione previste per il medesimo piano78.
In base alle schede-progetto, è previstoil raggiungimento di 302 obiettivi entro il 2026, oltre due terzi dei quali entro il primo triennio (2021-2023). Per il 2022, in particolare, sono previsti 94 obiettivi, con il coinvolgimento di 8 amministrazioni centrali, di cui 54 da raggiungere entro il primo semestre dell’anno (Tabella 1.4).
Tabella 1.4 – Riepilogo obiettivi del PNC per amministrazione responsabile e anno
(numero di obiettivi)
Fonte: Ministero dell’Economia e delle finanze. Elaborazione RGS-IGAE dei dati delle schede progetto di cui all’Allegato 1 del decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 15 luglio 2021.
In base alle informazioni trasmesse al Ministero dell’economia e delle finanze dalle amministrazioni titolari dei programmi e degli interventi del PNC, per le 29 scadenze previste per il 30 giugno 202279 si evidenzia un sostanziale rispetto del cronoprogramma previsto, ad eccezione di tre interventi, nei
76 Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 1° agosto 2022, disponibile all’indirizzo:
https://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/attivita_istituzionali/monitoraggio/piano_nazionale_per_gli_investimenti_complementari_al_pnrr/index.html .
77 M1C1-55, da raggiungere entro il 31 dicembre 2021, conseguita con l’adozione del citato decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 15 luglio 2021.
78 Articolo 14 del decreto-legge n. 77 del 2021 e articolo 1, comma 6, del decreto-legge n. 59 del 2021.
79 Per maggiori dettagli si rinvia ai Report trimestrali sul Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR, disponibili all’indirizzo:
https://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/attivita_istituzionali/monitoraggio/piano_nazionale_per_gli_investimenti_complementari_al_pnrr/index.html.
Amministrazione responsabile 2021 2022 2023 2024 2025 2026 Totale
Ministero della Cultura 2 2 3 1 1 9
Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili 33 56 32 21 12 17 171
Ministero della Giustizia 8 8 6 5 4 31
Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali 2 1 2 5
Ministero dello Sviluppo economico 4 6 4 2 2 18
Ministero della Salute 10 10 5 5 6 36
Ministero dell'Università e della ricerca 2 2 2 2 2 10
Presidenza del Consiglio dei ministri 6 9 3 2 2 22
Totale 47 94 64 39 24 34 302
quali i ritardi risultano riferibili a cause al di fuori del controllo delle Amministrazioni responsabili.
Queste ultime hanno adottato le misure necessarie per far fronte alle criticità emerse.
In particolare, per tre obiettivi i ritardi risultano ascrivibili alla mancata autorizzazione dell’Unione europea per la concessione degli aiuti di Stato: si tratta, in particolare, del programma F.1 “Polis – Case dei servizi di cittadinanza digitale”, per il quale – in ragione della non ancora intervenuta autorizzazione europea – si sono determinati ritardi nella pubblicazione dei bandi di gara, e dei due investimenti, relativi all’acquisto di locomotori e carri e all’elettrificazione di raccordi intermodali, nell’ambito del programma C.4 “Rinnovo del materiale rotabile e infrastrutture per il trasporto ferroviario delle merci”, di titolarità del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili.
Nell’ambito del programma C.2 “Rinnovo delle flotte di bus, treni e navi verdi – Navi”, la gara per l’acquisto da parte di RFI di tre nuove navi veloci da destinare alla flotta operante nello stretto di Messina, benché bandita nei tempi previsti, non ha raccolto offerte, a causa del forte aumento dei prezzi energetici e delle materie prime. Pertanto, il 21 giugno 2022 è stato pubblicato un nuovo bando per due navi, con opzione sulla terza.
Va inoltre rilevato che non risultano ancora recuperati alcuni dei ritardi accumulati nei trimestri precedenti rispetto agli obiettivi del programma H.1 (“Contratti di filiera e distrettuali per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo”). Restano ancora da pubblicare, infatti, bandi per poco più di 113 milioni di euro (su un totale di 1,2 miliardi assegnati all’iniziativa), relativi in particolare ai contratti del settore agroalimentare.