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3. IMBALLAGGI IN PLASTICA

3.3. Attuazione degli obiettivi di recupero e riciclaggio: Accordo Quadro ANCI

Ai fini della realizzazione degli obiettivi di riciclo e recupero, CONAI opera su più fronti realizzando attività legate allo sviluppo della raccolta differenziata di qualità nell’ambito dell’Accordo Quadro ANCI - CONAI, sostenendo i progetti di ricerca e sviluppo per avviare a riciclo anche le frazioni di rifiuti di imballaggi più complesse e organizzando sul territorio eventi e campagne di comunicazione dedicate all’importanza della raccolta differenziata ai fini del riciclo. (CONAI, 2019).

L’Accordo Quadro ANCI CONAI è lo strumento cardine del principio della responsabilità condivisa che mette in relazione mondo pubblico e mondo privato e che disciplina a livello nazionale i conferimenti ai Consorzi di filiera dei rifiuti di imballaggio provenienti dai rifiuti urbani. Grazie ad esso i Comuni possono, attraverso le convenzioni, conferire i rifiuti di imballaggio raccolti in forma differenziata ai Consorzi di filiera, che ne garantiscono il ritiro e l’avvio a riciclo, riconoscendo ai Comuni, o ai soggetti da essi delegati, corrispettivi a copertura

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dei maggiori oneri sostenuti per l’effettuazione delle relative raccolte differenziate. (CONAI, 2019).

Considerando la diversa situazione che caratterizza le aree nel Paese, le politiche di intervento sono articolate con logiche differenti:

 Nelle Regioni del Centro-Nord, e in generale nelle aree ove sono sviluppati sistemi di gestione dei rifiuti efficienti, CONAI privilegia il rapporto con le Istituzioni sovracomunali, in termini di collaborazione generale;

 Nelle Regioni, invece, dove permangono ritardi nell’organizzazione dei servizi, CONAI adotta un atteggiamento orientato alla diffusione e allo sviluppo di sistemi di gestione efficienti, affiancando gli Enti Locali e mettendo a loro disposizione servizi specifici con l’obiettivo di realizzare e diffondere modelli di raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio efficaci ed efficienti.

ANCI e CONAI hanno condiviso, in seno all’Accordo Quadro, di sostenere lo sviluppo locale delle modalità di gestione dei rifiuti urbani, con particolare riferimento alla gestione dei rifiuti di imballaggio, più efficaci ed efficienti, con una particolare attenzione alle aree del Paese caratterizzate da maggior ritardo. (CONAI, 2019).

L’Allegato Tecnico per i rifiuti di imballaggio in Plastica disciplina le convenzioni per il conferimento dei relativi rifiuti di imballaggio.

L’allegato disciplina la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio in plastica di provenienza urbana o comunque conferiti al gestore del servizio pubblico ed il successivo conferimento ai Centro di Selezione operanti per COREPLA. Le parti stabiliscono di dare attuazione dell’allegato tecnico attraverso la stipula di convenzioni locali tra COREPLA e i Comuni o i gestori del servizio da essi delegati; mentre quest’ultimi si impegnano pertanto all’organizzazione della raccolta, alla sua gestione e al conferimento di tutte le tipologie di rifiuti di imballaggio in plastica raccolti alla piattaforma dedicata, COREPLA si impegna al ritiro di tutti i rifiuti di imballaggio in plastica raccolti e conferiti presso la piattaforma definita. L’allegato prevede quattro diversi flussi convenzionabili:

 FLUSSO A: conferimento monomateriale di provenienza urbana;

 FLUSSO B: conferimento monomateriale di provenienza non domestica comunque conferita al servizio pubblico, con significativa presenza di “Traccianti”;

 FLUSSO C: conferimento monomateriale di provenienza urbana finalizzata al conferimento dei soli CPL (Contenitori Plastica Liquidi);

 FLUSSO D: conferimento multimateriale di provenienza urbana. (CONAI, 2019).

Nel corso del 2018 si è assistito ad un aumento del flusso di imballaggi di origine non domestica conferiti sia nel flusso dedicato (Flusso B) che negli altri della raccolta dei rifiuti di imballaggio in plastica: incremento del 28% rispetto al 2017 (totale traccianti conferiti nel 2018: 95.499 t) (FONE CONAI). Indice questo di assimilazioni crescenti in alcune aree, vista anche la difficoltà di trovare accesso agli impianti di trattamento e riciclo. (CONAI, 2019).

Visto questa elevata tendenza, al fine di fissare criteri convenzionali oggettivi e verificabili, in merito al Flusso B, le parti interessate dalla convenzione hanno individuato di comune accordo quali sono i traccianti della provenienza da circuiti di raccolta di rifiuti di imballaggio in plastica di origine non domestica:

 film d’imballaggio e altri imballaggi flessibili di dimensione superiore al formato A2 con esclusione degli shopper e degli imballaggi secondari per confezioni da sei bottiglie di acqua minerale e bibite;

 imballaggi in polistirolo espanso (con esclusione delle vaschette per alimenti e degli imballaggi di dimensione inferiore al formato A2 di piccoli elettrodomestici);

 reggette, big-bags, imballaggi rigidi di capienza superiore ai 20 lt. (CONAI, 2019).

Il corrispettivo, diverso per i quattro flussi convenzionabili sopra introdotti, viene riconosciuto in funzione del contenuto di imballaggi in plastica riscontrato dalle analisi di qualità. È in ogni caso previsto un limite massimo di contenuto di frazioni estranee (FE) oltre il quale Corepla non riconosce il corrispettivo.

Infatti costituisce frazione estranea tutto ciò che non è imballaggio in plastica né è solidale all’origine con l’imballaggio in plastica; inoltre costituiscono altresì frazione estranea:

 i rifiuti di imballaggio in plastica classificabili come rifiuti pericolosi;

 i rifiuti di provenienza non domestica che abbiano contenuto prodotti pericolosi;  i rifiuti di imballaggi in plastica non vuoti qualora presentino residui del contenuto di

peso superiore al peso dello stesso imballaggio vuoto; 42

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 i rifiuti ospedalieri anche di imballaggio e simili;

 le cassette del pesce di provenienza non domestica (es. pescherie) in quanto maleodoranti e con forte carica batterica, caratteristiche incompatibili con i requisiti di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

(CONAI, 2019). FLUSSO A B C D Soglia di accettabilità FE ≤ 20 % TRACCIANTI ≤ 20 % FE ≤ 20% CPL ≥ 90% FE* ≤ 20 % TRACCIANTI ≤ 20 % Valore corrispettivo (€/t) 303 80 394 295

Tabella 3. Limiti Soglia Conformità e corrispettivi (FE*: frazione estranea riparametrata plastica, attribuisce la frazione estranea totale alle diverse frazioni che compongono la raccolta multimateriale)

La diversificazione contributiva per gli imballaggi in plastica è stata introdotta quale strumento principale di CONAI per promuovere la scelta di imballaggi più ecosostenibili e, nello specifico, legando il valore del contributo alla riciclabilità degli imballaggi post consumo. L’effettiva diversificazione contributiva è stata possibile grazie ad un confronto continuo con le principali Associazioni dei produttori e degli utilizzatori di imballaggi che ha consentito di definirne i Criteri Guida e le logiche di applicazione. Inoltre l’introduzione del contributo diversificato ha rappresentato un passaggio importante improntato già alle logiche delle nuove direttive sull’economia circolare che, come ricordato in precedenza, prevedono la modulazione dei contributi ambientali per i sistemi EPR.

(CONAI, 2019).

Per comprendere appieno i risultati delle misure identificate per promuovere lo sviluppo della raccolta differenziata per il riciclo, è importante ragionare in termini di risultati delle convenzioni relative all’Accordo Quadro ANCI-CONAI. La diffusione delle convenzioni al 31 dicembre 2018 mostra il raggiungimento di standard di copertura molto elevati, pur articolati nelle diverse filiere in ragione sia della diffusione delle relative raccolte differenziata sia della

scelta di non sottoscrivere le convenzioni di cui all’Accordo Quadro destinando il materiale al mercato. (CONAI, 2019).

Figura 6. Quadro di convenzionamento al 31.12.2018 (Fonte: Consorzi di Filiera)

La Figura 6 evidenzia una differenza tra la percentuale di Comuni serviti e quella della popolazione coperta, in ragione del fatto che sono mediamente convenzionati i Comuni di maggiori dimensioni. Questo fenomeno è influenzato anche dalla frammentazione nella gestione dei rifiuti urbani che ostacola la formazione di aggregazioni che potrebbero garantire maggiore economicità ed efficacia dei servizi. Si rileva poi come almeno quattro abitanti su cinque siano interessati dalla raccolta differenziata in convenzione con i Consorzi di filiera, in un contesto in cui, da un lato, stanno ulteriormente aumentando le raccolte differenziate e, dall’altro, i Comuni possono scegliere di destinare i loro materiali al mercato. (CONAI, 2019).

Un altro importante indicatore della valenza dello strumento dell’Accordo Quadro è l’incremento dei quantitativi conferiti ai Consorzi di filiera attraverso le convenzioni. L’analisi mostra un incremento pari al 7,6% determinato da un generale incremento per tutte le filiere, in seguito alla diminuzione del valore delle materie prime seconde, legato in special modo al China Ban ed alle difficoltà di allocare il materiale. (CONAI, 2019).

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Figura 7. Rifiuti di imballaggio conferiti in convenzione (Fonte: Consorzi di Filiera)

La continua crescita dei conferimenti al Sud pone l’attenzione sulla disomogenea distribuzione territoriale degli impianti, nonché sull’effettiva capacità installata e sull’aggregazione dei soggetti come fattore determinante per uno sviluppo più bilanciato. Fattore questo ulteriormente sensibile in un contesto come quello attuale in cui si assiste ad una crescente domanda di trattamento anche estera, essendo venuta meno la possibilità di esportare alcuni rifiuti in Cina cogliendo impreparati i Paesi europei forti esportatori, come la Gran Bretagna, e che stanno quindi rivolgendo altrove, Italia in primis, la loro domanda. (CONAI, 2019).

Figura 8. Rifiuti di imballaggio conferiti in convenzione per macro area (Fonte: Consorzi di Filiera)

L’incremento (+6,0%) del flusso di riciclo urbano è quindi trainato in maniera sostanziale dall’aumento dei quantitativi conferiti ai Consorzi di Filiera a seguito dello sviluppo delle raccolte differenziate.

Figura 9. Andamento dei rifiuti di imballaggio avviati a riciclo suddivisi per canale di provenienza (Kton) (Fonte: CONAI-Consorzi di Filiera)

Al 31 dicembre 2018 il numero complessivo di piattaforme per la gestione dei rifiuti industriali e commerciali aderenti al sistema CONAI-Consorzi di Filiera è 638, distribuite su tutto il territorio nazionale: 55% al Nord, 17% al Centro e 28% al Sud.

Riassumendo i risultati di riciclo 2018 sia per il canale di provenienza sia per la tipologia di gestione, è possibile affermare che il sistema CONAI-Consorzi di Filiera ha garantito l’avvio a riciclo del 74,1% delle quantità da raccolte urbane, mentre l’incidenza sulla quota parte avviata a riciclo da superficie privata è del 18,8%, confermando così la priorità di intervento consortile laddove il mercato da solo non garantirebbe risultati a riciclo. Il dato relativo al flusso gestito da superficie pubblica va interpretato considerando che è una media di situazioni differenti: da filiere in cui la gestione a riciclo/recupero delle raccolte differenziate è di fatto totalmente lasciata ai Consorzi di Filiera per ragioni legate alla complessità e onerosità di gestione, a filiere in cui gli operatori indipendenti possono trovare opportunità economiche anche temporanee di intervento. (CONAI, 2019).

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Figura 10. Confronto tra quantità avviate a riciclo da gestione consortile e indipendente (Fonte: CONAI-Consorzi di Filiera)

L’Accordo Quadro in vigore ha esaurito il suo periodo di validità il 31 marzo 2019, ed è quindi partito il confronto tra le Parti per rinnovare questo strumento che ha garantito lo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio mantenendo anche le attività di sostegno per i Comuni, andando anche oltre il dettame normativo con la previsione del servizio anche a obiettivi di riciclo e il conseguente riconoscimento di corrispettivi predefiniti che non tengono conto dell’evoluzione del valore di mercato delle materie prime seconde. (CONAI, 2019).