28. sottolinea che gli sforzi compiuti per assistere i paesi vicini all'Unione non devono condurre a ulteriori riduzioni, in termini reali, degli stanziamenti a favore dei paesi meno sviluppati; ricorda
( ) GU C 308 del 20.11.1995, pag. 116. 1
Processo verbale della seduta in tale data, parte seconda, punto 11.
(2)
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in tale contesto che il Parlamento è impegnato da lunga data in un partenariato con i paesi in via di sviluppo, sia attraverso gli strumenti della Convenzione ACP-UE, Unione europea sia attraverso le politiche di cooperazione attualmente finanziate dal bilancio dell'Unione europea e sottolinea che intende mantenere un atteggiamento vigile quanto alla qualità dell'impegno di assistenza da parte dell'UE e all'efficienza nella gestione degli aiuti;
29. ricorda la sua decisione, di cui al paragrafo 33 della sua risoluzione del 26 ottobre 1995 di1 sottoporre i tre principali programmi, PHARE, TACIS e MEDA a una valutazione intermedia entro il giugno 1997 onde decidere sugli stanziamenti da assegnare dopo il 1997; ritiene che gli obiettivi riguardanti PHARE e TACIS debbano essere riesaminati alla luce delle critiche del Parlamento e dei risultati deludenti fin qui ottenuti, ricordando la necessità di prestare particolare attenzione alle ripercussioni sociali degli adeguamenti strutturali - attualmente ignorate - e si riserva il diritto di avanzare proposte più specifiche al riguardo; esprime grande preoccupazione per il crescente volume degli impegni in attesa di un contratto nell'ambito dei programmi PHARE e TACIS, che ammontano già a più di 3 miliardi di ecu; invita altresì la Commissione a fornire informazioni dettagliate su tutti i finanziamenti disponibili in bilancio, al di fuori della rubrica 4, destinati ai paesi interessati dai programmi PHARE, TACIS e MEDA ovvero alle organizzazioni che operano in tali paesi;
30. sottolinea la necessità di uno strumento di preadesione per i paesi candidati, nel rispetto delle prospettive finanziarie e dell'accordo interistituzionale in vigore, che dovrebbe:
- basarsi sui risultati della valutazione interlocutoria richiesta, - tener conto delle esigenze diversificate dei paesi candidati, - concentrarsi su progetti chiaramente definiti,
- evitare inutili doppioni con altri finanziamenti comunitari,
- garantire le condizioni necessarie in materia di esecuzione e di controllo della spesa;
31. ricorda la decisione dell'autorità di bilancio di introdurre la possibilità di assumere personale esterno ricorrendo agli stanziamenti operativi allo scopo di migliorare l'esecuzione e il controllo dei programmi; come indicato nel commento alle linee del bilancio 1997, incarica la Commissione di presentare informazioni dettagliate sull'uso di dette risorse onde valutare l'opportunità di continuare su questa strada;
32. richiama l'attenzione sul contenuto della sua risoluzione del 16 gennaio 1997 sulla comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo "Unione europea-America latina: situazione attuale e prospettive di consolidamento del partenariato 1996/2000"2 sul partenariato UE-America latina e riconosce la necessità di potenziare gli stanziamenti destinati alla regione;
33. invita la Commissione e le autorità locali, per quanto riguarda l'ex Iugoslavia, a porre tutti i cittadini in condizione di contribuire alla ricostruzione del paese e ad intensificare infine le
misure intese fra l'altro alla rimozione delle mine e alla costruzione di alloggi, creando così le condizioni necessarie per il volontario rimpatrio dei profughi di guerra; invita altresì la Commissione a fornire all'autorità di bilancio tutte le informazioni utili sulla situazione finanziaria della Conferenza dei donatori per la Bosnia-Erzegovina, in considerazione del fatto che l'Unione europea rappresenta al momento il primo donatore, così da poter rendere sistematicamente e accuratamente conto dell'utilizzazione dei contributi dei cittadini europei;
34. riconosce l'importanza del contributo indipendente fornito dalle ONG relativamente alla politica di sviluppo e alle azioni esterne e attende di ricevere entro il maggio 1997 la relazione di valutazione della partecipazione delle ONG comunitarie; reputa inoltre opportuna una valutazione dell'efficacia della politica comunitaria in materia di aiuti alimentari ed umanitari;
35. ritiene che la cooperazione europea nel quadro della politica estera e di sicurezza comune debba essere rafforzata; considera fondamentale un adeguato finanziamento di tutte le decisioni comuni onde creare le condizioni per il successo delle azioni; invita comunque il Consiglio e la Commissione a concordare i requisiti minimi per la presentazione di una scheda finanziaria che accompagni i singoli progetti di decisione, così da accelerare le decisioni dell'autorità di bilancio;
Rubrica 5
36. rileva che per la presente rubrica nel 1998 saranno presumibilmente disponibili 4.541 milioni di ECU esprime la sua preoccupazione per l'andamento delle pensioni e dei prepensionamenti a carico del bilancio e ribadisce il suo invito alla Commissione a presentare, entro il primo semestre di quest'anno, proposte tese a riorganizzare il regime pensionistico in base al principio della capitalizzazione;
37. accoglie favorevolmente l'intenzione della Commissione di adottare misure positive per la redistribuzione del personale e chiede che, una volta in possesso dell'attesa relazione sull'argomento, si riesamini l'opportunità di portare a termine la politica concernente la trasformazione di stanziamenti in posti (TCE) sulla base dello screening del 1992;
38. rammenta che le Scuole europee dovranno presentare, anteriormente alla prima lettura del progetto di bilancio, una relazione su una nuova struttura di finanziamento e sviluppo che tenga conto in particolare dei seguenti aspetti: il contributo finanziario dell'Unione in funzione dell'andamento globale della rubrica V; l'analisi costi/benefici dell'espansione delle strutture scolastiche in funzione dei futuri ampliamenti; la corresponsabilità finanziaria degli Stati membri in ordine alle disposizioni nazionali relative all'assunzione del personale docente e di altri agenti;
39. auspica che nel quadro della procedura di bilancio per il 1998 la Commissione presenti una relazione sui progressi compiuti relativamente alla ristrutturazione del servizio responsabile per le delegazioni, sulla base del principio di una maggiore presenza nelle aree in cui è maggiore l'impegno finanziario dell'Unione, di una concentrazione e regionalizzazione delle delegazioni, e della presentazione di un programma per la costituzione di un vero e proprio Servizio estero europeo;
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40. invita la Commissione, ai fini di una gestione amministrativa più trasparente, a;
- indicare nel suo PPB i provvedimenti pratici adottati per evitare che in futuro si verifichi una concentrazione particolarmente elevata di operazioni di impegno in fine di esercizio finanziario nell'ambito della cooperazione con i paesi terzi, situazione questa che non favorisce una corretta gestione come sottolineato nel documento SEM 2000;
- fornire le informazioni richieste in occasione dell'adozione del bilancio 1997 relativamente alla ristrutturazione dei servizi, in particolare con riferimento all'UCLAF;
- fornire un giustificativo della sua richiesta di stanziamenti per le spese di missione per settore d'attività, compresa la ricerca, e per le spese inerenti alla formazione professionale;
- indicare le iniziative prese per ottenere che gli edifici occupati dalle istituzione dell'Unione negli Stati membri siano esenti da qualsiasi forma di imposta immobiliare in base alle conclusioni della relazione della Corte dei conti;
- illustrare le misure prese in materia di inventario dei beni, compresi quelli degli uffici aperti negli Stati membri, di modalità di gestione dei contratti immobiliari e degli immobili facenti parti del suo patrimonio immobiliare;
o o o
41. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione, alle altre istituzioni e agli organi satellite dell'Unione.
( ) GU L 44 del 14.2.1997.1 ( ) GU C 340 del 12.11.1996.2
( ) Processo verbale della seduta in tale data parte II, punto 2 b)3 b) A4-0079/97
Risoluzione sugli orientamenti relativi alla procedura di bilancio 1998 (Sezione I - Parlamento europeo - allegato Mediatore, Sezione II- Consiglio, Sezione I Corte di giustizia, Sezione V-Corte dei conti, Sezione VI - Comitato economico e sociale e Comitato delle regioni)
Il Parlamento europeo,
- visto il bilancio 1997 ,1
- vista la relazione annuale della Corte dei conti concernente l'esercizio finanziario 1995 ,2 - vista la relazione della commissione per i bilanci (A4-0079/97),
A. considerando che il bilancio 1997, adottato definitivamente il 18 dicembre 1996, ha lasciato disponibile un importo di 68,388 milioni ECU alla rubrica 5 "Spese amministrative",
B. considerando che anche nel 1998 le spese immobiliari avranno una forte incidenza sull'insieme delle spese amministrative, in particolare nel caso del Parlamento europeo,
C. considerando che le istituzioni dell'Unione dovrebbero intensificare la cooperazione interistituzionale,
D considerando che il rispetto delle scadenze per la presentazione delle relazioni e delle altre informazioni richieste alle istituzioni nella sua risoluzione del 12 dicembre 1996 concernente una relazione del suo fabbisogno globale di personale per i prossimi anni su varie questioni3 amministrative dovrebbe facilitare un esame coerente delle proposte di tali istituzioni allorché presenteranno i loro stati di previsione per il 1998,
E. considerando che i bilanci analitici elaborati sulla base di criteri armonizzati consentono di identificare, all'interno delle singole sezioni del bilancio, le spese amministrative (risorse umane e stanziamenti) in funzione dell'uso cui sono destinate e che ciò accresce la trasparenza del processo di bilancio nelle varie istituzioni,
F. considerando che la seconda lettura del bilancio 1997 per le altre istituzioni ha interessato un importo totale di 285.000 ECU e che tale differenza è stata risolta con 13 emendamenti;
considerando che l'osservanza dei principi di rigore e di efficacia dei costi in sede di esame delle spese amministrative, anche da parte del Consiglio nel quadro del suo esame, dovrebbe consentire ai due rami dell'autorità di bilancio di eliminare la seconda lettura del progetto di bilancio per questo settore di spesa,
( ) In conformità delle disposizioni dell'accordo interistituzionale del 29 ottobre 1993 sulla1 disciplina di bilancio e il miglioramento della procedura di bilancio, in particolare l'articolo 19.
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G. considerando che, nel determinare le priorità di spesa, occorre assicurare una maggiore pubblicità e trasparenza per avvicinare maggiormente le istituzioni ai cittadini dell'Europa,
Quadro generale
1. rileva che, in base alle previsioni macroeconomiche, la rubrica 5 "Spese amministrative"
dovrebbe aumentare del 4,34%, raggiungendo un totale di 4.541 milioni di ecu in stanziamenti ai prezzi correnti .;1
2. osserva tuttavia che questo aumento non deve costituire un obiettivo e che la Commissione ha adottato come linea direttrice il contenimento dell'aumento del bilancio generale 1998 entro un massimo del 3%;
3. chiede a ogni istituzione e organismo di riportare in formato tabulare, nei documenti che accompagnano lo stato di previsione, quella parte degli stanziamenti il cui rinnovo è soggetto alle norme dello Statuto dei funzionari o al rispetto di obblighi contrattuali in corso ovvero che vengono decisi per scopi specifici, accludendo una precisa documentazione giustificativa;
4. ritiene che, con gli opportuni adattamenti per ogni singolo caso, tutte le istituzioni dovrebbero sviluppare programmi analoghi al SEM 2000 avviato dalla Commissione per migliorare la propria gestione finanziaria;
Risorse umane
5. osserva che le "altre istituzioni" dell'Unione hanno registrato negli ultimi dieci anni un aumento del personale pari al 23%, compresi i posti legati all'ampliamento;
6. riconosce che tale aumento non ha modificato la ripartizione per categoria negli organigrammi delle istituzioni, con l'eccezione delle strozzature che caratterizzano i gradi di fine carriera per talune categorie;
7. osserva che è ancora prassi corrente delle istituzioni assumere personale ausiliario, lasciando vacanti i posti statutari; osserva inoltre che le istituzioni hanno sistematicamente aumentato gli stanziamenti votati in bilancio per il personale ausiliario attraverso storni da linea a linea in corso di esercizio;
8. ritiene che le relazioni presentate delle autorità che hanno il potere di nomina debbano precisare i servizi che beneficiano di personale ausiliario, indicando chiaramente i motivi per cui vi fanno sistematicamente ricorso, e debbano essere corredate, se necessario, di proposte di modifica dei gradi dei posti in questione;
9 chiede che ciascuna istituzione presenti, sotto forma di tabelle allegate allo stato di previsione,
- l'elenco dei posti permanenti e temporanei per grado, categoria, funzione e servizio che si renderanno vacanti nel corso dell'esercizio finanziario 1998 per normale pensionamento;
- le mansioni svolte dal personale esterno non statutario, sulla base degli strumenti e delle specifiche figuranti nei contratti conclusi con terzi;
- il numero degli agenti temporanei che occupano posti permanenti, con indicazione della durata del contratto, del servizio interessato, della categoria e del grado;
10. ritiene che, come nel 1997, nel 1998 non si debbano creare nuovi posti per le "altre istituzioni"
in generale, pur riconoscendo le particolari esigenze di personale della Corte dei conti per un efficace svolgimento dei compiti supplementari attribuitile dal trattato sull'Unione europea, segnatamente l'elaborazione della Dichiarazione di affidabilità; ricorda alla Corte la richiesta rivoltale nella succitata risoluzione del 12 dicembre 1996 concernente una relazione sul suo fabbisogno globale di personale per i prossimi anni insiste affinché tutte le richieste di personale da parte delle istituzioni vengano coperte innanzitutto mediante riassegnazione delle risorse umane già disponibili;
11. sottolinea la necessità che tutte le autorità che hanno il potere di nomina motivino in una relazione le singole rivalutazioni di posto proposte, impegnandosi così ad attuare una politica chiaramente definita di programmazione e gestione delle loro risorse umane;
12. ritiene che le istituzioni dell'Unione necessitino di funzionari altamente qualificati per l'esecuzione dei compiti loro affidati; chiede pertanto che il ricorso a terzi (consulenti esterni) sia limitato al minimo indispensabile;
13. invita le istituzioni a riesaminare dettagliatamente nell'ambito degli organi consultivi interistituzionali, in particolare in sede di comitato paritetico interistituzionale, le modalità organizzative e le prove per i vari tipi di concorsi comuni per l'assunzione di personale statutario, e a raccomandare modifiche per consentire l'assunzione dei candidati dotati delle competenze tecniche e professionali adeguate ai compiti - sia nuovi che aggiornati - di cui le istituzioni sono incaricate, fermo restando il rispetto del principio della parità di opportunità e di un codice di condotta in materia di assunzione delle persone disabili;
Stanziamenti immobiliari e per le forniture
14. osserva che la portata del proprio programma immobiliare e la sua iscrizione in bilancio nel 1998 nonché le esigenze di spazio delle altre istituzioni richiedono un efficace coordinamento, tra tutte le istituzioni interessate, della programmazione dell'occupazione e dell'abbandono degli edifici, tenendo conto dell'evoluzione della rubrica 5 delle prospettive finanziarie nel 1998;
15. riafferma la politica del Parlamento europeo consistente nell'acquistare gli immobili nel più breve tempo possibile, compatibilmente con le altre esigenze di bilancio; raccomanda tale politica alle altre istituzioni e sollecita un'accelerazione della cooperazione interistituzionale in questa ottica;
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16. chiede insistentemente che venga creata senza indugi un'adeguata struttura operativa che valuti il fabbisogno effettivo di locali delle istituzioni sulla base di informazioni chiare e precise, per unità amministrativa, a partire dagli edifici attualmente occupati dalle istituzioni, tenendo conto dell'accordo tra il Presidente del Parlamento europeo e il governo lussemburghese del 22 luglio 1996 e della decisione dell'Ufficio di presidenza del 3 settembre 1996;
17. invita le istituzioni ad elaborare, nell'ambito della cooperazione interistituzionale, un piano di occupazione degli edifici per assicurare che ogni immobile destinato ad essere liberato da un'istituzione sia oggetto di uno studio di fattibilità da parte delle altre istituzioni che debbono trasferirsi, onde evitare spese superflue; chiede che ogni rifiuto venga debitamente motivato in una relazione da trasmettere all'autorità di bilancio;
18. invita le istituzioni a specificare i contratti in vigore per l'acquisto di beni e servizi conclusi mediante trattativa privata per motivi di urgenza, capacità tecniche, capacità esclusiva ovvero per soddisfare esigenze specifiche in considerazione di servizi forniti in passato; tali contratti dovrebbero comprendere solo quelli con un impatto finanziario (spese o entrate) nell'esercizio finanziario 1998;
Tecnologia dell'informazione e politica dell'informazione
19. consapevole delle misure che prevedono un'ampia consultazione nell'elaborazione del materiale informativo delle istituzioni onde evitare i doppioni e rafforzare l'immagine dei singoli organi e istituzioni, allo scopo di progredire verso l'obiettivo a lungo termine di un sistema coerente in materia di informazione e pubblicazioni per l'Unione europea e per i suoi cittadini, ricorda la necessità di una cooperazione interistituzionale; riconosce il ruolo di una biblioteca e di un centro di documentazione moderni nonché l'utilità di altre fonti di informazione; chiede ulteriori precisazioni quanto al ruolo, le funzioni e la dotazione di personale dell'EPICENTRE;
20. esprime preoccupazione per le strategie adottate dalle istituzioni in materia di informatica;
chiede informazioni sulla misura in cui i sistemi installati hanno generato gli aumenti di produttività inizialmente previsti, hanno consentito la comunicazione delle informazioni a livello interistituzionale, hanno ampliato le capacità del personale e agevolato la riassegnazione dei membri del personale, tenuto conto del costo dell'investimento in termini finanziari e umani;
21. invita ogni istituzione a mettere a disposizione dell'autorità di bilancio, insieme con lo stato di previsione, l'inventario dello hardware e del software utilizzati nel sistema informatico e i programmi di migrazione per i prossimi tre anni; deplora che il cittadino europeo che desideri accedere al sito dell'Unione europea si trovi di fronte a una serie di siti disparati, di qualità non uniforme e non pienamente collegati tra loro; insiste affinché la cooperazione interistituzionale venga resa più efficace in questo settore, per assicurare che le aspettative del cittadino non siano deluse e che i fondi per le nuove tecnologie vengano impiegati con avvedutezza;
Varie
22. chiede a ogni istituzione di fornire, insieme con lo stato di previsione, una documentazione di appoggio che:
- motivi le sue richieste di spese di missione per settore di attività, comprese le spese di missione per la formazione professionale;
- indichi il numero e il luogo dei casi di congedo annuale in cui il luogo di origine si trova al di fuori dell'Unione europea, in conformità dell'allegato V, articolo 7 dello Statuto, nonché l'importo delle relative spese;
23. invita le istituzioni a continuare i lavori di armonizzazione della nomenclatura di bilancio e a presentare, nei loro stati di previsione, un sistema di fatturazione per le attività sviluppate nel quadro della cooperazione interistituzionale;
24. insiste affinché tale nomenclatura sia accompagnata da un commento chiaro e pertinente, che comprenda i riferimenti alla corrispondente regolamentazione in vigore;
25. invita le istituzioni a riunire, ogniqualvolta possibile, le voci di bilancio relative ad attività simili e che richiedono importi poco significativi, corredandole di un adeguato commento;
26. ritiene che qualsiasi nuova attività o riorganizzazione di attività che consenta alle singole istituzioni di svolgere i compiti loro conferiti dal trattato debba essere comunque oggetto di una scheda finanziaria che precisi, tra l'altro, il carattere annuale o pluriennale dell'attività stessa;
27. chiede alle istituzioni di presentare all'autorità di bilancio, insieme con i loro stati di previsione, le conclusioni e le proposte risultanti dagli inventari fisici più recenti da esse effettuati sui beni mobili, nel quadro della cooperazione interistituzionale;
28. dichiara che la prima lettura del progetto di bilancio per l'esercizio finanziario 1998 sarà orientata in funzione dei risultati dell'esecuzione degli stanziamenti del bilancio 1996; si procederà ad un esame dettagliato delle linee del bilancio 1997 a carico delle quali siano stati effettuati storni all'inizio dell'esercizio finanziario;
o o o
29. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione a tutte le istituzioni e a tutti gli organi consultivi interessati.
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16 Accordi con Georgia, Armenia, Azerbaigian e Kazakistan ***/*
a) A4-0026/97
Decisione sulla proposta di decisione del Consiglio e della Commissione relativa alla conclusione dell'accordo di partenariato e di cooperazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da un lato, e la Georgia, dall'altro [COM(96)0135 - 5872/96 - C4-0320/96 - 96/0092(AVC)]
(Procedura del parere conforme) Il Parlamento europeo,
- vista la proposta di decisione del Consiglio e della Commissione [COM(96)0135 -96/0092(AVC)]
- vista la richiesta di parere conforme presentata dal Consiglio a norma dell'articolo 228, paragrafi 2 e 3 secondo comma, del trattato CE (5872/96 - C4-0320/96),
- visto l'articolo 90, paragrafo 7 del suo regolamento,
- visti la raccomandazione della commissione degli affari esteri, la sicurezza e la politica di difesa e i pareri della commissione per i bilanci e della commissione per la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'energia (A4-0026/97),
1. esprime il suo parere conforme sulla conclusione dell'accordo;
2. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione al Consiglio, alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e della Georgia.
b) A4-0081/97
Risoluzione sugli aspetti economici e commerciali dell'accordo di partenariato e di cooperazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Georgia, dall'altra
Il Parlamento europeo,
- vista la proposta di decisione del Consiglio e della Commissione relativa alla conclusione dell'accordo di partenariato e di cooperazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da un parte, e la Repubblica di Georgia, dall'altra, che sostituisce l'accordo sugli scambi e sulla cooperazione con l'URSS sul quale sono attualmente basate le relazioni contrattuali formali,
- vista la proposta di decisione del Consiglio e della Commissione relativa alla conclusione dell'accordo di partenariato e di cooperazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da un parte, e la Repubblica di Georgia, dall'altra, che sostituisce l'accordo sugli scambi e sulla cooperazione con l'URSS sul quale sono attualmente basate le relazioni contrattuali formali,