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Risoluzione sulla società dell'informazione, la cultura e l'istruzione

Il Parlamento europeo,

- vista la sua risoluzione del 30 novembre 1994 sulla raccomandazione al Consiglio europeo:

"l'Europa e la società dell'informazione planetaria" e su una comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle Regioni:

"La via europea verso la società dell'informazione: piano d'azione" ( ),1

- vista la sua risoluzione del 16 febbraio 1995 sulla Conferenza del G7 del 25 e 26 febbraio 1995 sulla società dell'informazione ( ),2

- visto il suo parere del 16 marzo 1995 sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un anno europeo dell'istruzione e della formazione lungo tutto l'arco della vita (1996) (COM(94)0264 - C4-0143/94 - 94/0199(COD)) ( ),3

- visto il suo parere del 16 giugno 1995 sulla proposta di decisione del Consiglio relativa a un programma di formazione per gli operatori dell'industria europea dei programmi audiovisivi (MEDIA II - Formazione) (1996-2000) (COM(94)0523 - C4-0171/95 - 95/0026(SYN)) ( ),4 - visto il suo parere del 28 marzo 1996 sulla proposta di decisione del Consiglio che adotta un

programma comunitario pluriennale per stimolare lo sviluppo di un'industria multimediale europea e per promuovere l'impiego di contenuti multimediali nell'emergente società dell'informazione (INFO 2000) (COM(95)0149 - C4-0383/95 - 95/0156(CNS) ( ),5

- visto il Libro bianco della Commissione: Crescita, competitività e occupazione - Le sfide e le vie da percorrere per entrare nel XXI secolo (COM(93)0700 - C3-0509/93),

- vista la comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato eocnomico e sociale e al Comitato delle Regioni sull'istruzione e la formazione di fronte alle sfide tecnologiche, industriali e sociali: prime riflessioni (COM(94)0528),

( )1 GU C 364 del 4.12.1996, pag. 5.

( ) 2 GU C 247 del 23.9.1995, pag. 1.

( ) 3 GU C 341 del 19.12.1995, pag. 5.

( )4 GU C 195 del 6.7.1996, pag. 8.

- vista la comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle Regioni su una metodologia per la realizzazione delle applicazioni della società dell'informazione (COM(95)0224),

- visto il Libro verde della Commissione "il diritto d'autore e i diritti connessi nella società dell'informazione" (COM(95)0382 - C4-0354/95),

- vista la proposta di decisione del Consiglio riguardante l'adozione di un programma pluriennale per la promozione della diversità linguistica della Comunità nella società dell'informazione (COM(95)0486 - C4-0152/96) ( ),1

- visto il Libro bianco della Commissione su Istruzione e Formazione Insegnare e apprendere -Verso la società conoscitiva (COM(95)0590 - C4-0597/95),

- vista la relazione intermedia del gruppo di lavoro per un software e mezzi multimediali nel settore dell'istruzione,

- vista la relazione interlocutoria del gruppo di esperti di alto livello "Costruire una società europea dell'informazione per noi tutti",

- vista la risoluzione del Consiglio del 4 aprile 1995 concernente la cultura e i mezzi multimediali ( ),2

- vista la risoluzione del Consiglio del 27 novembre 1995 sugli aspetti industriali per l'Unione europea nell'ambito della creazione della società dell'informazione ( ),3

- vista la risoluzione del Consiglio del 6 maggio 1996 relativa al software nel settore educativo e multimediale nell'educazione e nella formazione ( ),4

- vista la comunicazione della Commissione "Apprendere nella società dell'informazione: Piano d'azione per un'iniziativa europea nell'istruzione (1996-98)" (COM(96) 0471 - C4-0528/96), - visti gli articoli 126 e 128 del trattato CE,

- visto l'articolo 148 del suo regolamento,

- vista la relazione della commissione per la cultura, la gioventù, l'istruzione e i mezzi di informazione (A4-0325/96),

A. considerando che il modello europeo per la società dell'informazione deve ispirarsi a criteri democratici, sociali, culturali ed educativi senza farsi dominare da interessi economici e tecnologici,

B. considerando che l'articolo 126 del trattato CE afferma che la Comunità contribuisce allo sviluppo di un'istruzione di qualità promuovendo tra l'altro la cooperazione tra gli istituti di insegnamento, sviluppando lo scambio di informazioni e di esperienze, incoraggiando lo sviluppo dell'istruzione a distanza,

C. considerando che l'articolo 128, paragrafo 4 del trattato CE afferma che la Comunità tiene conto degli aspetti culturali nell'azione che svolge ai sensi di altre disposizioni del presente trattato e che ciò include azioni nel settore della società dell'informazione,

D. considerando che il mercato multimediale nel settore dell'istruzione registrerà nel prossimo decennio un incremento annuo del 40%; che l'industria europea avrà bisogno di un sostegno per assicurare che l'Unione tragga beneficio a livello di istruzione, nonché a livello economico e culturale,

E. considerando che è impossibile prevedere le precise ripercussioni economiche, sociali, culturali ed educative della società dell'informazione sebbene chiaramente essa comporta aspetti tanto positivi quanto negativi ed è pertanto necessario un quadro regolamentare chiaro,

F. considerando che, malgrado le tecniche della società dell'informazione offrano un nuovo supporto agli scambi tra individui, esse non possono in alcun caso sostituire, soprattutto in materia di cultura e istruzione, i legami di presenza e di reciprocità tra le opere e le persone nonché tra le persone stesse (artista/pubblico, insegnanti/allievi, genitori/figli),

G. considerando che esiste il rischio di aumentare le divisioni sociali esistenti e l'attuale emarginazione di gruppi già svantaggiati e inoltre di creare nuove disparità per l'esistenza di una diversa possibilità di accesso alle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione,

H. considerando che la società dell'informazione offre la possibilità di riequilibrare gli svantaggi sofferti da taluni gruppi inclusi quelli dei portatori di handicap, di chi vive nelle regioni periferiche e di chi ha problemi di accesso agli istituti e ai servizi tradizionali di istruzione e di cultura, I. considerando che la maggiore facilità e velocità della trasmissione dell'informazione offre nuove

possibilità democratiche per quanto riguarda l'accesso del pubblico alle informazioni ufficiali, cui si accompagnano tuttavia rischi riguardanti la segretezza e un uso distorto dell'informazione e pericoli di una concentrazione della proprietà con la conseguente minaccia al pluralismo,

J. considerando che una gamma di programmi comunitari già esistenti quali Media I, INFO 2OOO, Socrate e Telematics per le biblioteche e per l'istruzione hanno appoggiato iniziative che collegano le nuove tecnologie ai settori dell'istruzione e della cultura,

K. considerando che le azioni della Comunità nel settore della nuova tecnologia in materia culturale attualmente presentano una certa disparità e mancanza di coordinamento,

L. considerando che, allo stato attuale delle prospettive finanziarie, la rubrica 3 non permette, nel nuovo quadro della società dell'informazione, di attribuire un posto adeguato alla cultura e all'istruzione, fattori essenziali dell'innovazione e della crescita; che è, quindi, opportuno rivedere la struttura del bilancio comunitario per non strangolare questo settore essenziale, nel quale l'Unione deve svolgere un ruolo di gran rilievo nel contesto della sussidiarietà,

M. considerando che esiste un grande potenziale per l'impiego delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione a fini educativi, tra cui la possibilità di affrontare i problemi dell'analfabetismo e degli insuccessi scolastici, lo sviluppo dell'apprendimento aperto e a distanza, l'istruzione degli adulti, il collegamento in rete delle scuole e l'apprendimento delle lingue,

N. considerando che i mezzi per la trasmissione dell'istruzione non possono essere dissociati dai problemi del contenuto e della qualità,

O. considerando che l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita e l'istruzione degli adulti sono sempre più importanti nel contesto della società dell'informazione,

P. considerando che la maggiore facilità e velocità della trasmissione delle informazioni solleva questioni complesse riguardanti il problema dei diritti d'autore, così come la partecipazione di molti operatori alla produzione di prodotti multimediali,

Q. considerando che l'impatto della televisione sulla vita domestica ha influenzato l'interattività e la cultura nell'accezione più ampia del termine, e spesso ha avuto effetti nocivi sull'abilità di comunicazione orale, con riflessi negativi sull'istruzione,

R. considerando che la televisione è diventato un importante mezzo di comunicazione nella società ma che a ben pochi cittadini è stato insegnato come interpretare questo mezzo e considerando il rischio che la società dell'informazione possa seguire la stessa evoluzione,

S. considerando che esiste un potenziale enorme per introdurre le nuove tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni nel settore culturale e in particolare nei musei, nelle gallerie d'arte e nei siti culturali ai fini della tutela, della conservazione, dell'istruzione e di un accesso più ampio,

T. considerando che la società dell'informazione presenta sfide e opportunità per il ruolo delle biblioteche pubbliche data l'importanza di una infrastruttura moderna nel campo delle biblioteche, che aumenti la disponibilità di risorse di questo tipo in tutta l'Europa mediante l'interconnessione, promuovendo così la vita economica, sociale e culturale dell'Unione europea,

U. considerando che libri, giornali e altri mezzi di comunicazione basati sulla scrittura rimarranno importanti nonostante lo spostamento verso una editoria elettronica,

V. considerando che la salvaguardia della ricchezza e diversità linguistica dell'Unione europea è della massima importanza vista la relazione tra linguaggio e identità culturale,

W. considerando che la diversità culturale e linguistica dell'Europa rappresenta una forza su cui costruire in termini di offerta di prodotti culturali ed educativi multimediali alla pari della sua

creatività e della sua forte tradizione editoriale,

X. considerando che i prodotti multimediali basati sul patrimonio culturale europeo hanno il potenziale di aumentare l'interesse e di facilitare l'accesso a questo patrimonio soprattutto da parte dei giovani, Z. considerando che è importante che gli ideatori dei prodotti multimediali e gli specialisti del software lavorino in collaborazione con gli esperti dei settori educativi e culturali per lo sviluppo dei prodotti,

1. invita la Commissione a presentare una comunicazione nella quale si specifichi quali azioni abbia intrapreso la Comunità fino ad oggi nel settore delle nuove tecnologie, dell'istruzione, della formazione e della cultura, ad inclusione dello sviluppo di prodotti multimediali nel quadro dei vari programmi comunitari, nonché di programmi futuri relativi a misure concrete da attuare negli stessi settori;

2. invita la Commissione a continuare le sue iniziative per migliorare il coordinamento interno e la consulenza esterna nel settore della società dell'informazione, e a tal fine chiede che venga creato un gruppo di lavoro permanente che coordini e plasmi le iniziative riguardanti la cultura;

3. invita gli Stati membri a decidere quali obiettivi devono essere raggiunti entro il 2000 in merito alla disponibilità di nuove tecnologie all'interno delle istituzioni educative e culturali pubbliche, incluse le biblioteche;

4. invita gli Stati membri a pubblicare una dichiarazione di impegno concernente la costante e permanente applicazione della tecnologia dell'informazione nelle scuole, negli istituti superiori, nelle biblioteche e nei centri di ritrovo; tale dichiarazione di impegno dovrà essere valutata e aggiornata annualmente;

5. invita la Commissione a continuare ad appoggiare le azioni degli Stati membri in questo contesto, facilitando gli scambi di esperienze e di prassi, promuovendo progetti innovativi per stimolare ulteriori azioni e mediante attività di ricerca e di coordinamento;

6. ritiene che l'Unione europea debba prestare attenzione alla situazione e al ruolo delle nuove tecnologie dell'informazione nei paesi in via di sviluppo; è necessario in particolare che essi siano in grado di valutare e adattare le tecnologie dell'informazione, tenendo conto del potenziale che esse offrono in rapporto alle loro esigenze;

7. invita gli Stati membri a garantire che gli insegnanti e i professionisti del settore culturale ricevano una formazione pertinente e di qualità elevata per l'impiego delle nuove tecnologie e che tale formazione sia stabilita entro il 2000;

8. chiede un maggiore aiuto comunitario per stimolare progetti di "gemellaggi" su rete tra scuole e istituti culturali al fine di sfruttare l'esperienza acquisita;

9. invita l'Unione europea e gli Stati membri a incoraggiare e appoggiare l'attività e lo sviluppo di emittenti pubbliche che nel tempo hanno fornito investimenti tali da assicurare l'accesso di intere comunità attraverso la produzione didattica e audiovisiva; ritiene che con le nuove tecnologie la

concorrenza sarà globale e saranno richiesti investimenti importanti per assicurare che tutti i cittadini europei traggano pieno beneficio dalle opportunità offerte dalla società dell'informazione;

10. invita la Commissione a istituire un programma pilota nelle zone rurali, destinato a valutare la validità della tecnologia satellitare come eventuale soluzione per assicurare l'accesso universale alla società dell'informazione;

11. invita gli Stati membri e le autorità competenti a garantire che siano predisposte idonee strutture che consentano alle donne di sfruttare le nuove tecnologie e le incoraggino a farlo;

12. invita gli Stati membri a garantire che le esigenze di ogni regione e zona siano soddisfatte con un idoneo sostegno tecnico predisponendo "sportelli unici";

Istruzione

13. invita la Commissione ad appoggiare l'elaborazione di un esauriente studio comparativo da completare entro il 2000, sull'uso delle nuove tecnologie dell'informazione nelle scuole degli Stati membri con un riesame dei mezzi di finanziamento utilizzati;

14. invita gli Stati membri e le altre autorità competenti a istituire reti che consentano alle scuole e agli istituti di istruzione superiore di stipulare contratti con fornitori di servizi in grado di offrire connettività, hardware e software in leasing e assistenza in termini di formazione, in un unico pacchetto;

15. invita gli Stati membri a incoraggiare le scuole a riunirsi in gruppi ed organizzazioni per realizzare economie di scala grazie alla possibilità di acquistare hardware e software in grandi quantitativi;

16. incoraggia gli Stati membri a prevedere incentivi fiscali a chi fornisca attrezzature e servizi multimediali a tariffe speciali per gli istituti scolastici;

17. invita gli Stati membri e le autorità competenti a incoraggiare le associazioni tra scuole e organizzazioni/iniziative della collettività onde consentire a queste ultime di utilizzare le strutture scolastiche al di fuori dell'orario normale, il che consentirà di rafforzare sia le risorse delle scuole che le competenze in materia di TI della collettività;

18. spera che l'introduzione delle nuove tecnologie nelle aule venga intrapresa in modo pianificato secondo fini e obiettivi educativi piuttosto che quelli commerciali della tecnologia, tenendo nel debito conto il ruolo essenziale dell'insegnante, gli aspetti sociali, i programmi e i metodi di insegnamento;

19. invita gli Stati membri e le competenti autorità a incoraggiare l'inclusione di un requisito di competenza in materia di tecnologie dell'informazione nei corsi di formazione di tutti gli insegnanti di recente abilitazione e ad assicurare la formazione continua di tutti gli insegnanti;

20. invita gli Stati membri e le autorità competenti ad evitare la disuguaglianza sociale attraverso l'individuazione dei settori problematici e una destinazione mirata delle risorse finanziarie che

privilegi di conseguenza gli istituti scolastici svantaggiati di aree urbane o rurali;

21. incoraggia gli Stati membri a tenere nel debito conto l'inclusione (all'interno dei rispettivi sistemi educativi) di un corso che consenta di interpretare e filtrare l'informazione che si può ottenere mediante la società dell'informazione;

22. incarica la Commissione di svolgere uno studio da completare entro il 2000 sull'efficacia dell'introduzione delle nuove tecnologie nel settore educativo per i vari gruppi di età;

23. invita gli Stati membri e le altre autorità competenti a predisporre strutture che incoraggino i genitori a documentarsi assieme ai loro figli sui possibili usi e sul potenziale in termini di istruzione offerto dalle tecnologie dell'informazione;

24. incoraggia gli Stati membri a esaminare l'efficacia dell'uso di servizi on-line a scopi educativi e modi pertinenti di utilizzazione di Internet come strumento didattico;

25. invita gli Stati membri a predisporre un "browser" europeo sul World Wide Web, destinato specificamente a individuare idonei siti di utilità per le scuole nel settore dell'istruzione e della cultura;

26. invita la Commissione, nel quadro dei programmi comunitari, a finanziare progetti pilota entro il 2000 che impieghino, tra l'altro, reti nazionali per collegare istituti di istruzione e formazione di diversi Stati membri interessati all'impiego di tecnologie multimediali, onde promuovere la mobilità virtuale, lo scambio di informazioni e di esperienze, pratiche pluralistiche e altri sviluppi interessanti;

Software educativo e multimediale

27. invita gli Stati membri a incoraggiare le imprese private a unirsi al settore pubblico per sponsorizzare software in materia di istruzione, sottolineando tuttavia che tale cofinanziamento non dovrebbe compromettere il contenuto del materiale educativo offerto;

28. invita gli Stati membri e le altre autorità competenti a incoraggiare l'uso di software didattici in particolare a favore di persone con difficoltà di apprendimento o portatrici di handicap;

29. invita la Commissione, in collegamento con gli Stati membri, a promuovere studi da completare entro il 2000 sulle varie possibilità di adattare software multimediali interattivi a carattere ricreativo a scopi didattici;

30. invita la Commissione a favorire la diffusione e l'utilizzazione a livello europeo delle prassi migliori in materia di insegnamento, basate sull'impiego di software multimediali e servizi utilizzando al massimo le strutture esistenti a tutti i livelli;

31. si compiace della creazione di un gruppo di lavoro sui mezzi multimediali e sul software nel campo dell'istruzione e fa notare che si tratta di un settore che già dovrebbe essere prioritario ai fini di un finanziamento all'interno del Quarto programma quadro di ricerca; suggerisce che esso divenga una sottoazione del Quinto programma quadro di ricerca e possa disporre di circa il 15% del bilancio

indicativo vista l'importanza dell'istruzione per la competitività e la qualità della vita;

32. invita gli Stati membri e le altre autorità competenti a far sì che gli insegnanti siano coinvolti a tutti i livelli nell'ideazione e nello sviluppo di software didattici onde assicurare l'esattezza dell'informazione;

33. invita la Commissione a confermare il suo sostegno allo sviluppo di programmi multimediali interattivi a carattere didattico, ma la esorta a concentrare i suoi sforzi sullo sviluppo di moduli europei che dovrebbero essere integrati nelle materie centrali dei programmi d'insegnamento incoraggiando gli studenti ad apprendere attraverso le nuove tecnologie anziché essere costretti a un loro apprendimento passivo;

34. invita la Commissione ad individuare e a promuovere attività di sostegno da sviluppare a livello europeo per la promozione di prodotti e servizi nel settore del software didattico; tali attività dovrebbero comprendere una valutazione dei prodotti e la creazione di collegamenti tra produttori, utenti e organizzatori di sistemi di istruzione e formazione onde assicurare prodotti e servizi di qualità;

Biblioteche

35. invita la Commissione a presentare un Libro verde sul ruolo delle biblioteche nella società europea dell'informazione, dando così vita a un dibattito che copra argomenti quali i diritti d'autori, la promozione della lettura e dei libri, l'accesso del pubblico all'informazione elettronica, il diritto del pubblico di chiedere in prestito opere, le esigenze di formazione dei bibliotecari;

36. ritiene che le biblioteche possano svolgere un ruolo chiave per facilitare l'accesso del pubblico a livello locale all'informazione disponibile elettronicamente, inclusa quella sull'Unione europea nonché sui vari Stati membri;

37. invita gli Stati membri e altre autorità competenti a incoraggiare la fornitura e la disponibilità di CD-ROM da noleggiare nelle biblioteche pubbliche;

Cultura, linguaggio e contenuti

38. invita gli Stati membri a trasformare le loro collezioni culturali nazionali sotto forma digitale per contribuire a creare un archivio europeo millenario aperto al pubblico per gli istituti d'istruzione e le biblioteche;

39. si compiace della proposta per una società dell'informazione plurilingue fatta dalla Commissione per la quale il Parlamento ha chiesto come base giuridica gli articoli 128 e 130, pur rammaricandosi dell'entità del bilancio, visti gli obiettivi culturali ambiziosi e importanti delle misure proposte ed insiste affinché in tutti i programmi e in tutte le iniziative comunitarie della società dell'informazione si tenga conto del fattore della diversità linguistica;

40. invita la Commissione a istituire e fornire corsi multimediali di lingue gratuiti in ogni lingua degli Stati membri (comprese quelle meno utilizzate), disponibili come servizio on-line;

41. incoraggia la Commissione a trasferire, nell'ambito delle tecnologie dell'informazione, risorse finanziarie rilevanti dal settore delle infrastrutture e dello sviluppo tecnologico a quello dello sviluppo dei contenuti;

42. si compiace del processo di consultazione permanente avviato dalla Commissione, in merito ai diritti d'autore nella società dell'informazione e chiede che si lanci una campagna di informazione sui diritti d'autore rivolta ai produttori di mezzi multimediali e in particolare le PMI;

43. incoraggia la Commissione ad accelerare la relazione sull'armonizzazione del diritto d'autore e i diritti connessi in quanto, nonostante l'attività svolta sul Libro verde concernente le questioni connesse al diritto d'autore, gli operatori industriali in tale settore non godono ancora della protezione dei loro investimenti, in una fase così cruciale dello sviluppo del mercato europeo;

44. sostiene gli obiettivi del programma Informazione 2000 ma chiede che in questo programma si includa specificamente l'aiuto all'adeguamento linguistico e culturale dei prodotti multimediali di carattere educativo e culturale, prodotti in cooperazione con i gruppi di utenti;

45. ribadisce il principio dell'utilizzazione, in condizioni di parità, delle lingue ufficiali di ogni Stato membro da parte di tutte le istituzioni comunitarie, ed esorta la Commissione e gli organismi responsabili a compiere gli sforzi necessari per evitare che tale principio sia messo in causa in vista del previsto ampliamento dell'Unione;

46. invita gli Stati membri e la Commissione a sviluppare strategie di cooperazione a livello di marketing onde promuovere un software didattico e culturale europeo;

46. invita gli Stati membri e la Commissione a sviluppare strategie di cooperazione a livello di marketing onde promuovere un software didattico e culturale europeo;

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