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Sintesi conclusiva delle funzionalità di ePei

Si presentano di seguito le funzionalità, per ogni ruolo identificato, che sono state scelte per la realizzazione nel prototipo ePei:

Sistema:

• Gestisce un set di descrittori d’ingresso

• Applica l'algoritmo per la selezione e presentazione

• Gestisce lo spazio personale dell'utente, il suo profilo e la rete sociale interna

• Si collega con archivi di risorse esterne

• Si collega con reti sociali esterne Esperto:

• Gestisce il suo profilo indicando la provenienza e l'ambito di expertise

• Inserisce la conoscenza sotto forma di Indicazioni, Consigli, Testimonianze, Riferimenti a risorse esterne correlati alla descrizione di un caso

• Fornisce indicazioni puntuali se contattato dall'utente

• Interagisce con la comunità di esperti Utente:

• Identifica la situazione valorizzando i descrittori

• Fruisce dei consigli, testimonianze, ecc

• Aggiunge valutazioni, commenti e indicazioni

• Produce un artefatto (bozza di progetto)

• Condivide e pubblicizza i consigli e gli artefatti con gli altri utenti e in rete

8 Le strutture dati e le funzionalità di ePei

Il sistema ePei è stato progettato e strutturato in modo da poter essere configurato e personalizzato in ogni sua parte in modo da poter fungere da strumento di counselling in contesti e situazioni molto diversificate.

La struttura portante del sistema poggia su cinque elementi: 1. indicatori,

2. ruoli, 3. spazi,

4. elementi di conoscenza, 5. strumenti.

Gli indicatori formano la base per la definizione della situazione in essere del soggetto homebound. Essi sono il mezzo per connettere le richieste eseguite dall'Utente con la conoscenza inserita dell'Esperto. Gli indicatori vengono associati a quasi tutti gli elementi di conoscenza del sistema e definiscono i modi e i limiti della conoscenza inseribile per le sessioni di consulenza.

Il ruolo dell'utente è una caratterizzazione dell'utente a cui vengono associati permessi, funzionalità e attività specifiche. Ad esempio un utente con ruolo di Esperto potrà inserire alcuni tipi di conoscenza, azione non possibile ad altri ruoli. I ruoli sono definibili nell'allestimento del sistema. Le funzionalità del sistema possono essere attivate o disattivate per ogni ruolo. I ruoli attivi in ePei sono quattro: Esperto, Utente, Anonimo (non autenticato) e Amministratore.

Lo spazio è un'aggregazione di contenuti e di flussi di informazioni relative ad un contesto specifico. Gli spazi possono essere correlati all'utente, ad es. lo spazio personale che contiene flussi di informazioni personali, oppure ad un ruolo o ancora ad un'attività. Nel caso del ePei si organizzano tre spazi:

a) spazio della Sessione di consulenza, contente tutte le informazioni ottenute nel contesto della consulenza;

c) spazio generale del sistema portale per l'accesso agli utenti anonimi.

Gli elementi di conoscenza sono qualsiasi tipo di informazione prodotta e gestita dal sistema o dall'utente utile alla sessione di counselling. Essi sono classificati in diverse tipologie, per ognuna di esse si definiscono formati e modalità di utilizzo. Alcuni di questi elementi di conoscenza posso fungere da oggetti sociali, come proposto da Conole (Conole e Culver, 2009) e come tale sottendere ad una attività di sharing nelle comunità in rete. Esempi di elementi di conoscenza sono i consigli di counselling, i commenti forniti dagli utenti, le risorse indicate dal sistema e dagli utenti.

Gli strumenti sono le funzionalità a supporto dell'Utente che permettono il raggiungimento di un obiettivo, come la realizzazione di un artefatto o la navigazione nell'archivio dei consigli supportata da un motore di ricerca. Lo strumento più importante si concretizza nella compilazione guidata del progetto didattico. Gli altri sono funzionalità adibite alla ricerca, gestione e manutenzione della conoscenza inserita.

Il sistema è composto da un insieme di funzionalità che l'amministratore può attivare o meno. Nel primo allestimento l'amministratore deve inserire gli indicatori adeguati al contesto di utilizzo e attivare gli strumenti e gli elementi che ritiene utili a corredo durante la sessione di consulenza. Tali tool possono consistere nell'utilizzo di varie tipologie di elementi testuali strutturati e di azioni fornite all'utente per discutere e condividere la conoscenza fornita del sistema.

Si tratta dunque di un allestimento dinamico del sistema, composto da più possibili strumenti che si possono attivare per creare un sistema ad hoc.

In aggiunta all'attivazione dei tool che prevedono la creazione e l'utilizzo di elementi di conoscenza (ad es. i consigli) (creazione, modifica, cancellazione, lettura), l'amministratore può definire in maniera più puntuale nuove interfacce di gestione degli elementi di conoscenza utili per il recupero e la classificazione di elevate quantità di elementi (classificazione, indicizzazione, recupero, filtraggio).

L'amministratore può personalizzare anche gli altri elementi fondati del sistema, come le tipologie di utenti e i permessi CRUD per ogni tipologia. Per concludere egli può impostare la disposizione grafica degli elementi per l'utente finale. In quest'ottica il sistema è generale e generalizzabile.

Elementi di conoscenza implementati

Gli elementi di conoscenza implementati nel sistema sono:

1. consigli personalizzati (relativi alla situazione di homebound) 2. testimonianze

3. rimandi a risorse esterne

4. consigli generali (validi per ogni tipo di progetto didattico)

Struttura e inserimento dei consigli personalizzati

I consigli personalizzati, chiamati anche brevemente solo consigli, sono costituiti da un testo inserito direttamente dall'Esperto di lunghezza massima di 500 caratteri e catalogato secondo tre tipologie:

• Consigli progettuali

• Risorse bibliografiche

Al testo possono essere associate delle parole chiave o l’indicazione di un riferimento accademico o di altre eventuali risorse Web.

Se l'Esperto decide di rendere il consiglio visibile nella compilazione del Progetto didattico, allora può indicarne la sezione pertinente.

Si indica di seguito la struttura dettagliata dell'elemento consiglio:

Strutturazione Consiglio Indicazioni Tipo

Descrizione: Breve testo di riferimento al consiglio textfield

Indicazione specifica di riferimento:

La situazione – ottenuta da una valorizzazione dei descrittori – alla quale associare il consiglio

markup

Tipologia del consiglio: Consigli operativi Consigli progettuali Risorse bibliografiche

radio

Scelta di utilizzo del consiglio come guida nella stesura dell'artefatto finale - Sezione del progetto didattico guidato in cui visualizzare il consiglio:

Si, con indicazione della sezione del progetto didattico guidato per la quale il consiglio risulta utile

checkbox,

Parole chiave: Inserimento libero con evidenza delle parole chiave già inserite e presenti nel sistema

textfield

Testo del consiglio: textarea

Collegamenti a risorse sul web: textfield

Tabella 19: Struttura dati dell'elemento Consiglio

Si riporta il testo di aiuto presentato inizialmente:

In questa schermata puoi inserire il testo del tuo consiglio.

Descrizione, Tipologia del consiglio e Testo del consiglio sono campi obbligatori. La Descrizione è proposta dal sistema, ma puoi modificarla per renderla più esplicativa rispetto al caso in esame. Gli altri campi sono opzionali.

Puoi scegliere che il consiglio sia mostrato all’utente anche quando egli accederà alla funzione di “Compila il progetto didattico guidato”; in tal caso indica in quale sezione del progetto didattico guidato debba comparire il consiglio.

Verifica che il consiglio sia adatto alla Situazione del soggetto, ovvero alle variabili alle quali lo stai associando.

Di seguito si presenta la schermata di inserimento dei dati: