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1. Model-driven DSS 2. Data-driven DSS

3. Communications-driven DSS 4. Document-driven DSS 5. Knowledge-driven DSS

I sistemi basati su modelli enfatizzano la manipolazione dei dati in relazione a modelli di simulazione o di ottimizzazione.

I sistemi basati sui dati si concentrano sull'accesso, manipolazione e analisi di serie di dati, sia storici che aggiornati in tempo reale.

I sistemi basati sulla comunicazione si avvantaggiano dello sviluppo di servizi di rete per la condivisione di informazioni quali group-ware e forum. Essi facilitano la collaborazione e la comunicazione tra gli utenti allo scopo di ottenere informazioni.

La diffusione dei supporti di memorizzazione ha dato il via ai sistemi basati sui documenti (testi, immagini, audio, video) e alle tecnologie per l'analisi e la ricerca documentale. A tali sistemi viene associato un motore di ricerca come ausilio primario per le operazioni di recupero dei dati.

I sistemi basati sulla conoscenza possono proporre e consigliare le azioni da intraprendere. Si tratta di sistemi a stretta interazione uomo-macchina, contenenti una determinata capacità di risoluzione dei problemi.

La conoscenza del sistema si riferisce ai dati di un particolare dominio, alle problematiche relative e alle capacità necessarie per risolvere tali problematiche. Tali sistemi si avvalgono di tecniche derivanti dall'intelligenza artificiale e dall'implementazione di sistemi esperti.

Trends suggest that data-driven DSS will use faster, real-time access to larger, better integrated databases. Model-driven DSS will be more complex, yet understandable, and systems built using simulations and their accompanying visual displays will be increasingly realistic. Communications-driven DSS will provide more real-time video communications support. Document-driven DSS will access larger repositories of unstructured data and the systems will present appropriate documents in more useable formats. Finally, knowledge-driven DSS will likely be more sophisticated and more comprehensive. The advice from knowledge-driven DSS will be better and the applications will cover broader domains (Power, 2007).

Learning Design (LD) e Visual Instructional Design Languages

Dallo scandaglio della letteratura si rivela come nell’ultimo decennio vi siano poche risorse riferite alla progettazione didattica assistita da calcolatore: emerge l’evidenza che i prototipi e gli strumenti realizzati abbiamo avuto un’evoluzione marginale, specie nel mondo accademico; il mondo corporate risulta essere più rappresentativo, benché circoscritto all’istruzione programmata e alle simulazioni.

L’interesse di ricerca vira nella decade 2000-2010 verso altre modalità di aiuto alla progettazione e verso un tentativo di standardizzazione degli oggetti di apprendimento.

Nel 2003 l’IMS12 - Instructional Management System rilascia la prima specifica per il Learning

Design, IMS-LD; tali sistemi sono da intendersi come l’evoluzione dell'Eucation Modelling Language (EML). In questo modo LD non si propone solo come un linguaggio per la descrizione e modellamento delle attività, ma anche come la realizzazione tecnica dell'oggetto attività, capace di dialogare con i vari ambienti di gestione della formazione a distanza.

Dal punto di vista della realizzazione tecnica, LD offre la possibilità di progettare, con una notazione consistente, diverse tipologie di attività formative che possano essere utilizzate con diversi tipi di strumenti.

Dal punto di vista della progettazione didattica, esso mette a disposizione un insieme di elementi che possano descrivere in modo formale qualsiasi tipo di processo di insegnamento-apprendimento. LD include, ad esempio, la nozione di attività svolte da molteplici attori con diversi ruoli in determinati ambienti, potendo così descrivere anche le attività collaborative e di gruppo.

L'idea alla base del Learning Design consiste nella descrizione dei processi di apprendimento- insegnamento che occorrono in un'unità di apprendimento.

L'insegnante che prepara il corso diventa in progettista didattico e usufruire del learning design è altrettanto semplice quanto preparare l'evento formativo (Durand e Downes, 2009).

Alcune esperienze di sistemi utilizzanti LD sono emerse nei consorzi di ricerca e negli ambienti universitari. Si sono diffusi alcuni strumenti autore per la realizzazione di pacchetti IMS-LD, come RELOAD Learning Design Editor13 e il sistema LAMS (Dalziel, 2003).

Dalle esperienze maturate i sistemi che hanno avuto più successo sono legati all'utilizzo di editor grafici che in qualche modo nascondono, o semplificano, la complessità delle specifiche del linguaggio (Durand e Downes, 2009).

I vendor commerciali non hanno accolto con fervore IMS-LD, preferendo ancorarsi al precedente modello, ormai standard de facto, dello SCORM, che a livello di interoperabilità risulta essere più vantaggioso e maggiormente diffuso.

Nel 2008 l’IMS ha rilasciato le specifiche denominate Common Cartridge (IMS-CC) come nuovo sistema di “impacchettamento” o resa in oggetti d’apprendimento degli oggetti formativi che dovrebbe comprendere sia le specifiche LD, sia implementare l'interoperabilità tra le piattaforme come il suo predecessore SCORM.

Il Learnin Design si propone non solo come un linguaggio o come uno standard, ma anche come un approccio alla realizzazione di materiali, e più in generale alla strutturazione e implementazione di attività formative.

In questo senso risultano interessanti alcuni set di strumenti come LAMS, che permettono una progettazione a livello grafico del processo formativo.

In tali sistemi l'utente-formatore è intrinsecamente aiutato nel lavoro di progettazione da uno strumento che risulta più semplice da utilizzare, che rimane però comunque solamente uno strumento autore senza una logica o una conoscenza di supporto, tipica dei sistemi si supporto alla progettazione basati su regole logiche o su sistemi esperti.

In altre parole tali strumenti autore non contemplano un controllo o aiuto di tipo “intelligente” che possa anche solo suggerire al progettista didattico l'utilizzo di un tipo di approccio, piuttosto che un altro, in relazione ai vincoli del contesto.