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delle regole di decisione, nonché gli strumenti per la gestione e manutenzione della conoscenza inserita.

Tali elementi vengono discussi approfonditamente nei capitoli successivi. Di pari passo è proceduta l'evoluzione dell'algoritmo di selezione dei consigli del quale si approfondisce nel capitolo 9 Algoritmo di estrazione dei consigli.

Scenario di utilizzo e use cases

Nella prima specifica degli use cases (WISE, 2009) si è progettato il sistema secondo la previsione di utilizzo più ampio, ovvero del fornire consulenza sia nell'aspetto psico-motivazionale, sia nell'aspetto istruttivo. Successivamente, a livello di realizzazione del prototipo, si è deciso di concentrare il lavoro e lo sviluppo per il secondo aspetto. Il prototipo realizzato differisce perciò dallo strumento ottimale.

Si indicano qui gli Use Cases progettuali generici per l'utilizzo più ampio, con l'intenzione di tracciare il percorso ad una estensione del prototipo verso tali funzionalità.

Fase iniziale di inserimento dati necessari e vincoli iniziali.

1. Il sistema chiede al progettista di autenticarsi. Questo permette al sistema di recuperare le informazioni della sessione precedente e di gestire l'accesso al social network. Il progettista potrebbe essere un utente di WISE, perciò il sistema potrebbe chiedere a WiseKH i dati correlati al suo profilo.

2. Il sistema chiede al progettista i dati sul homebound o in un contesto più generale sul soggetto con special needs. Parte di questi dati li può importare dal WiseKH, se il homebound è già stato catalogato.

Nella prima fase il sistema presenta al progettista la possibilità di un aiuto per il contesto psicologico e motivazionale a supporto del soggetto HB.

3. Il sistema chiede al progettista i dati sul contesto famigliare del homebound. Parte di questi dati li può importare dal WiseKH, se il homebound è già stato catalogato.

4. Il sistema chiede al progettista i dati sul contesto socio-assistenziale, territoriale e sociale (scaffolding sociale, operatori sociosanitari, terapisti, centri nel territorio, ecc). Parte di questi dati li può importare dal WiseKH, se il homebound è già stato catalogato.

5. Il sistema chiede al progettista i dati sul contesto istruttivo del homebound (scuola, professori, compagni di classe, ecc). Parte di questi dati li può importare dal WiseKH, se il homebound è già stato catalogato.

Questa prima fase permette al sistema di acquisire i dati necessari per la successiva interazione con il progettista. Segue la fase di consigli sulla parte psicologico-motivazionale-supportiva.

6. Il sistema elabora le indicazioni raccolte e predispone dei risultati sotto forma di saggezza generica, consigli generali per il caso in esame e consigli specifici per i bisogni speciali indicati.

7. Il sistema può recuperare delle risorse catalogate nel WiseKH, sempre relativamente al caso indicato, che potrebbero essere indirizzi o riferimenti a comunità, associazioni e altri enti operanti sul territorio, indicazioni relative a casi simili, letture di base, etc.

8. Il sistema propone al progettista i consigli, le indicazioni, i collegamenti alle risorse. In questa fase ci può essere un'interazione legata a reperire indicazioni sul supporto psicologico-motivazionale. Si inizia con la presentazione dei consigli per continuare successivamente con i seguenti punti.

9. Tra le indicazioni vengono proposte anche risorse in rete (quelle indicate dagli esperti) e viene data la possibilità al progettista di cercare e navigare in rete con la possibilità di tracciare le risorse ritenute interessanti e valide.

10. Il sistema permette, o chiede, al progettista una valutazione della pertinenza e dell'utilità della risorsa presentata o visitata. Il sistema capitalizza tali informazioni.

11. Il sistema permette, o chiede, all'Esperto di aggiungere un commento autorevole ai commenti o alle nuove risorse indicate dagli utenti, da altri esperti.

12. Descrizione e valutazione sommativa dell'intervento di supporto realizzato. Questa fase potrebbe essere proposta al progettista verso la fine dell'esperienza, richiamando il suo ingresso nel caid con una mail, per una valutazione sommativa sulla reale utilità delle informazioni indicate dal sistema.

13. Il sistema propone al progettista una lista di contatti di altri colleghi che hanno lavorato su casi simili e gli offre la possibilità di introdurlo, via mail o altro sistema di social network, al collega.

14. Il sistema gestisce uno spazio di relazione e scambio informazioni con le persone della comunità di pratica, per la discussione su casi e soluzioni adottate.

Questa fase offre al progettista tutti i dati possibili per affrontare un intervento a livello psicologico supportivo: consigli, indicazioni, approfondimenti (articoli o casi paradigmatici), ricerca in rete, contatti con colleghi, navigazione nella conoscenza realizzata dalla comunità di pratica.

Nella fase successiva il sistema presenta al progettista la possibilità di un aiuto per il contesto istruttivo.

15. Il sistema richiede ulteriori indicazioni specifiche sul contesto istruttivo e sul progetto didattico che il progettista intende realizzare

16. Acquisiti i dati, il sistema li elabora secondo modelli di instructional definiti (set di principi tradotti in regole decisionali) e genera un insieme di consigli in ambito instructional

17. Il sistema presenta al progettista i consigli, le domande e gli spunti di approfondimento relativi al caso in esame. Indica chiaramente le variabili e i vincoli iniziali.

18. Il progettista accetta alcune proposte aggiungendo ulteriori dati/valori, oppure modifica alcuni valori, cambiando così l'insieme dei vincoli iniziali. Il sistema ripete l'elaborazione e genera nuovamente consigli, domande e spunti di approfondimento. Il progettista infine conferma i dati inseriti.

19. Il sistema propone al progettista di annotare appunti su attività istruttive e di valutazione che vanno a corredare i consigli generati dal sistema.

Questa fase permette al progettista di ottenere una visione strutturata del progetto formativo, di ottenere indicazioni, consigli e spunti di approfondimento a livello di instructional design e di

corredare il tutto con propri appunti sulla realizzazione. Tali informazioni saranno l'output stampato della parte di supporto al contesto istruttivo.

Ci sono alcune altre funzionalità del sistema necessarie per il suo funzionamento. Queste sono: 20. Una funzionalità adibita all'inserimento e all'aggiornamento delle regole decisionali, in

modo da poter aggiornare la base di conoscenza a seguito dei nuovi studi nel settore.

21. Una funzionalità per cercare e navigare nell'archivio delle regole decisionali, dei consigli e di tutti gli altri elementi di conoscenza inseriti nel sistema.