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I beneficiari delle pensioni con integrazione al trattamento minimo

e delle maggiorazioni di cui all’articolo 38 della legge numero 448 del 28 dicembre 2001

5.3 I beneficiari delle pensioni con integrazione al trattamento minimo

Al 31 dicembre 2003, i beneficiari di pensioni con integrazione al trattamento minimo sono pari a 4.686.430; il 52,5 per cento di essi è titolare solo di trattamenti integrati al minimo, mentre il 47,5 per cento cumula queste pensioni con altre prestazioni. (Prospetto 5.8).

Tra coloro che percepiscono solo pensioni integrate al minimo, la maggior parte (57,8 per cento) è titolare di pensioni di vecchiaia, il 21,0 per cento riceve pensioni di invalidità e il 20,6 per cento percepisce pensioni ai superstiti. Il cumulo con altri redditi pensionistici, laddove rilevato, riguarda in misura eguale i beneficiari di pensioni integrate al minimo a prescindere dalla tipologia della prestazione, con quote che vanno dal 31,5 per cento per i titolari di pensioni ai superstiti al 34,6 per cento per i beneficiari di pensioni di vecchiaia.

Prospetto 5.8 - Beneficiari di pensioni integrate al minimo e importo, complessivo e medio, annuo dei redditi da pensione per tipologia di pensionato – Anno 2003

Importo complessivo annuo (migliaia di euro) Pensione integrata al minimo

TIPOLOGIE Pensionati

Pensione Integrazione al minimo Maggiorazioni sociali

Altri redditi

pensionistici Totale

Importo medio (euro) Beneficiari di pensioni integrate

al minimo di cui: 2.459.979 5.672.192 6.726.021 880.550 - 13.278.763 5.397,92

Vecchiaia 1.421.476 3.805.538 3.423.962 358.149 - 7.587.649 5.337,87 Invalidità 517.572 594.963 2.079.414 210.698 - 2.885.075 5.574,25 Superstiti 505.811 1.215.059 1.157.212 311.438 - 2.683.709 5.305,75 Ivs 15.120 56.632 65.434 264 - 122.330 8.090,58

Beneficiari di pensioni integrate al minimo cumulate con altre

pensioni di cui: 2.226.451 5.414.327 5.303.561 266.992 15.246.440 26.231.320 11.781,67 Vecchiaia 762.300 2.123.145 1.484.048 51.000 5.058.113 8.716.306 11.434,22 Invalidità 756.988 1.165.986 2.535.392 98.104 5.041.588 8.841.070 11.679,27 Superstiti 698.054 2.094.230 1.244.508 117.797 5.093.568 8.550.103 12.248,48 Ivs 9.109 30.967 39.613 90 53.171 123.841 13.595,50 Totale 4.686.430 11.086.520 12.029.582 1.147.542 15.246.440 39.510.084 8.430,74

Dall’esame dei dati relativi all’importo complessivo annuo dei redditi pensionistici, pari a 39.510 milioni di euro, si osserva che il 61,4 per cento è da attribuire alla pensione integrata al minimo e il 38,6 per cento proviene da altre prestazioni cumulate. Per il complesso dei beneficiari in esame, l’importo dei redditi derivanti da pensioni integrate (pari a 24.264 milioni di euro) deriva per il 49,6 per cento dalle integrazioni concesse per il raggiungimento dell’importo minimo, per il 45,7 per cento dall’importo della pensione da integrare e per il restante 4,7 per cento da maggiorazioni sociali.

L’importo medio annuo da reddito pensionistico è pari a 8.431 euro, con un minimo pari a 5.306 euro annui nel caso dei beneficiari solo di pensioni ai superstiti e un massimo di 13.595 euro per coloro che percepiscono almeno due pensioni integrate al minimo (Ivs) cumulate con altri trattamenti pensionistici.

Dall’esame della figura 5.3 si può osservare che i titolari di pensioni integrate al minimo sono prevalentemente donne, soprattutto quando il trattamento integrato è una prestazione indiretta percepita in assenza di altri redditi pensionistici (8 uomini ogni cento donne).

Figura 5.3 – Rapporto di mascolinità dei beneficiari di pensioni integrate al minimo - Anno 2003

32,0 61,2 8,0 8,4 30,8 18,4 31,3 25,1 14,3 24,6 26,9 17,3 10,6 27,8 42,0 0 50 100

Vecchiaia Invalidità Superstiti IVS Totale

So lo pensioni integrate al minimo

P ensioni integrate al minimo cumulate con altre pensioni

To tale

Dall’analisi della distribuzione territoriale (Prospetto 5.9), si nota che i beneficiari di pensioni integrate al minimo sono maggiormente presenti nelle regioni del Nord (43,1 per cento del totale). Il 33,9 per cento risiede, invece, nel Mezzogiorno e il 19,5 per cento nelle regioni del Centro. Il restante 3,6 per cento risiede all’estero. Più in dettaglio, nelle regioni settentrionali si registra una presenza relativamente più consistente di percettori di pensioni di vecchiaia integrate al minimo (54,5 per cento) e di coloro che ricevono almeno due trattamenti integrati (41,4 per cento). Nelle regioni del Centro, risiede un gruppo relativamente più numeroso di beneficiari di pensioni di invalidità (23,7 per cento contro il valore medio del 19,5 per cento della ripartizione). Nel Mezzogiorno, infine, sono relativamente più frequenti i titolari di prestazioni di invalidità (45,4 per cento) e di pensioni ai superstiti (40,0 per cento).

Prospetto 5.9 – Beneficiari di pensioni integrate al minimo per ripartizione geografica e tipologia – Anno 2003 (composizione percentuale)

RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE Vecchiaia Invalidità Superstiti IVS Totale

Nord 54,5 29,8 36,5 41,4 43,1 Centro 18,0 23,7 17,7 19,9 19,5 Mezzogiorno 23,7 45,4 40,0 37,5 33,9 Italia 96,2 98,9 94,2 98,7 96,4 Estero 3,8 1,1 5,8 1,3 3,6 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

L’esame dei coefficienti di pensionamento standardizzato dei beneficiari di pensioni integrate al trattamento minimo (Figura 5.4) delinea un quadro differente da quello osservato sulla base dei valori assoluti. In particolare, emerge che, in rapporto alla popolazione residente, il numero dei titolari di pensioni integrate al minimo residenti nelle regioni del Mezzogiorno (87 per mille abitanti) raggiunge un valore superiore a quello medio nazionale (77 per mille abitanti) e a quello riferito alle regioni centrali (75 per mille abitanti) e settentrionali (72 per mille abitanti).

Figura 5.4 – Coefficienti di pensionamento standardizzati (a) dei beneficiari di pensioni integrate al trattamento minimo per ripartizione geografica e sesso - Anno 2003 (per 1000 abitanti)

12 15 23 16 60 60 64 61 72 75 87 77 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

Nord Centro Mezzogiorno Italia

Maschi Femmine Maschi e femmine

(a) Sono esclusi i pensionati residenti all'estero e i casi non ripartibili

Dall’analisi della distribuzione per classi di età (Figura 5.5) si evince che l’84,2 per cento dei beneficiari di pensioni integrate al trattamento minimo ha più di 65 anni ed è titolare dell’87,1 per cento del reddito pensionistico complessivamente associato a tali pensioni; in particolare, il 54,5 per cento ha età compresa tra 65 e 79 anni e il 29,7 per cento ha 80 anni e più.

Figura 5.5 – Numero dei beneficiari di pensioni integrate al minimo e importo complessivo dei redditi da pensione per classe di età – Anno 2003 (in percentuale)

0,3 0,8 14,7 54,5 29,7 0,1 0,5 12,4 51,5 35,6 0 50 100 0-14 15-39 40-64 65-79 80 e più Numero Importo

Dall’analisi della distribuzione dei pensionati per classi di importo mensile del reddito pensionistico complessivamente percepito (Prospetto 5.10) si osserva che una quota consistente di individui (79,8 per cento del totale) ha redditi da pensione inferiori a mille euro mensili; in particolare il 41,7 per cento del totale percepisce meno di 500 euro mensili e il 38,1 per cento riceve pensioni con importo compreso tra i 500 e mille euro mensili. Soltanto il 3,6 per cento dei pensionati è titolare di pensioni con importi mensili superiori a 1.500 euro.

L’importo complessivo dei redditi pensionistici è attribuito per il 24,8 per cento ai beneficiari raggruppati nella classe di importo mensile inferiore a 500 euro, per il 65,5 per cento ai titolari di pensioni con importo mensile compreso tra i 500 e i 1.500 euro e per il 9,7 per cento a coloro che percepiscono pensioni con importo superiore a 1.500 euro mensili.

Prospetto 5.10 - Beneficiari di pensioni con integrazione al minimo e importo, complessivo e medio, dei redditi da pensione per classe di importo mensile e sesso – Anno 2003 (importo complessivo in migliaia di euro, medio in euro)

Maschi Femmine Maschi e femmine

CLASSI DI IMPORTO

MENSILE Numero complessivo Importo Importo medio Numero complessivo Importo Importo medio Numero complessivo Importo Importo medio 0-499,99 435.708 2.135.214 4.900,56 1.517.419 7.644.681 5.037,95 1.953.127 9.779.895 5.007,30 500,00 - 999,99 392.642 3.179.590 8.097,94 1.391.942 11.804.931 8.480,91 1.784.584 14.984.521 8.396,65 1000,00 - 1499,99 144.973 2.038.693 14.062,57 633.601 8.873.980 14.005,63 778.574 10.912.673 14.016,23 1500,00 - 1999,99 32.588 663.542 20.361,53 98.855 2.001.026 20.242,04 131.443 2.664.568 20.271,66 2000,00 e più 13.384 424.959 31.751,25 25.318 743.467 29.365,17 38.702 1.168.426 30.190,33 Totale 1.019.295 8.441.998 8.282,19 3.667.135 31.068.086 8.472,03 4.686.430 39.510.084 8.430,74

5.4 I beneficiari delle maggiorazioni di cui all’art. 38 della legge n. 448 del 28 dicembre 2001

Al 31 dicembre 2003, il numero di beneficiari delle maggiorazioni di cui all’articolo 38 della legge numero 448 del 28 dicembre 2001 è pari a 1.449.768 (Prospetto 5.11), mentre l’importo complessivo annuo dei redditi da pensione da essi percepiti ammonta a 10.585 milioni di euro; l’86,4 per cento di esso (9.149 milioni di euro) trae origine da pensioni aventi diritto

all’incremento della maggiorazione, mentre il restante 13,6 per cento deriva da cumuli con altre prestazioni. In particolare, l’importo erogato ai fini del solo incremento alla maggiorazione sociale è stato pari a 946 milioni di euro. Nel 76,7 per cento dei casi l’incremento della maggiorazione sociale è stato concesso a titolari di una sola prestazione.

Prospetto 5.11 – Beneficiari delle maggiorazioni di cui all'art. 38 della legge 448/2001 e importo complessivo annuo dei redditi da pensione per tipologia di pensionato – Anno 2003

Importo complessivo annuo (migliaia di euro) Pensione integrata

TIPOLOGIE Pensionati

Pensione

base Maggiorazioni sociali Totale

Altro Totale

Importo medio (euro)

Beneficiari di una pensione di cui: 1.112.228 6.281.806 734.410 7.016.216 206 7.016.422 6.308,44

Vecchiaia 406.335 2.401.864 172.158 2.574.022 - 2.574.022 6.334,73 Invalidità 202.666 1.223.600 81.121 1.304.721 206 1.304.927 6.438,80 Superstiti 295.881 1.786.016 124.409 1.910.425 - 1.910.425 6.456,73 Pensione o Assegno sociale 203.551 858.820 343.675 1.202.495 - 1.202.495 5.907,59 Invalidità civile 3.795 11.506 13.047 24.553 - 24.553 6.469,76

Beneficiari di due o più pensioni

di cui: 337.540 1.921.874 211.169 2.133.043 1.435.668 3.568.711 10.572,71

Vecchiaia 63.886 378.136 24.345 402.481 255.947 658.428 10.306,29 Invalidità 97.983 584.996 37.106 622.103 447.225 1.069.327 10.913,40 Superstiti 122.553 741.581 46.551 788.132 446.978 1.235.110 10.078,17 Pensione o Assegno sociale 44.772 189.969 78.749 268.718 230.173 498.892 11.142,94 Invalidità civile 8.346 27.192 24.418 51.610 55.345 106.955 12.815,09 Totale 1.449.768 8.203.680 945.579 9.149.259 1.435.874 10.585.133 7.301,26

La maggior parte dei beneficiari è di sesso femminile: le donne costituiscono il 72,4 per cento del totale e percepiscono in media un reddito pari a 7.421 euro, importo lievemente superiore a quello percepito dagli uomini (6.988 euro). La distribuzione per tipologia di pensionato mostra alcune differenze significative tra i sessi. Infatti, tra i maschi si osserva una quota piuttosto elevata di pensionati che percepisce una sola pensione di vecchiaia (48,7 per cento) o una sola prestazione di invalidità (23,9 per cento), mentre tra le femmine la maggior parte delle beneficiarie riceve una sola pensione ai superstiti (27,9 per cento) oppure percepisce altri redditi pensionistici (Figura 5.5).

Figura 5.5 – Beneficiari delle maggiorazioni di cui all'art. 38 della legge 448/2001 per tipologia e sesso - Anno 2003 (in percentuale)

Maschi 48,7% 23,9% 0,8% 10,8% 0,5% 15,3% Femmine 20,1% 10,2% 27,9% 15,3% 0,2% 26,3% Vecchiaia Invalidità

Superstiti Pensione o Assegno sociale

Invalidità civile Beneficiari di due o più pensioni

Dall’esame della distribuzione territoriale, si osserva che la maggior parte dei beneficiari delle maggiorazioni sociali di cui all’art. 38 della legge 448/2001 risiede nel Mezzogiorno (Prospetto 5.12), fatta eccezione per i beneficiari di pensioni di vecchiaia che sono maggiormente presenti nelle regioni del Nord (43,0 per cento). Tale risultato risulta confermato anche in rapporto alla popolazione residente (Figura 5.6).

Prospetto 5.12 - Beneficiari delle maggiorazioni di cui all'art. 38 della legge 448/2001 per ripartizione geografica e tipologia – Anno 2003 (composizione percentuale)

RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE Vecchiaia Invalidità Superstiti Pensione o assegno sociale

Invalidità civile Totale

Nord 43,0 23,6 32,6 30,4 34,1 33,7 Centro 16,8 20,6 17,8 20,6 15,9 18,5 Mezzogiorno 32,8 55,1 40,4 49,0 49,9 42,5 Italia 92,6 99,3 90,8 100,0 99,9 94,8 Estero 7,4 0,7 9,2 0,0 0,1 5,2 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Figura 5.6 – Coefficienti di pensionamento standardizzati (a) dei beneficiari delle maggiorazioni di cui all'art. 38 della legge 448/2001 per ripartizione geografica e sesso - Anno 2003 (per

1000 abitanti) 4 6 10 6 13 16 25 17 17 22 34 23 0 5 10 15 20 25 30 35 40

Nord Centro Mezzogiorno Italia

Maschi Femmine Maschi e femmine

(a) Sono esclusi i pensionati residenti all'estero e i casi non ripartibili

L’incremento della maggiorazione sociale, non dovendo essere tale da far superare il reddito fissato dalla norma, non sempre ha elevato gli importi dei redditi pensionistici fino al raggiungimento della quota di 525,89 euro mensili. Infatti solamente il 52% dei beneficiari ha percepito, a seguito dell’integrazione, pensioni con importo pari a 525,89 euro mensili. Per una quota altrettanto significativa di pensionati tutelati dalla normativa (39,2 per cento) la pensione integrata ha raggiunto un importo lordo mensile compreso tra 400 e 525,88 euro. Il restante 8,8 per cento percepisce, nonostante l’incremento della maggiorazione, pensioni con importo inferiore a 400 euro mensili (Prospetto 5.13).

Prospetto 5.13 - Beneficiari di pensioni delle maggiorazioni di cui all'art. 38 della legge 448/2001 per classe di importo e sesso – Anno 2003

Maschi Femmine Maschi e femmine

CLASSI DI IMPORTO

Numero complessivo Importo Importo medio Numero complessivo Importo Importo medio Numero complessivo Importo Importo medio

0-99,99 1.999 1.985 992,86 1.954 1.633 835,48 3.953 3.617 915,07 100,00 - 199,99 3.601 7.135 1.981,51 5.147 11.000 2.137,08 8.748 18.135 2.073,04 200,00 - 299,99 4.507 14.967 3.320,75 17.687 59.246 3.349,70 22.194 74.213 3.343,82 300,00 - 399,99 15.341 71.413 4.655,03 77.336 355.601 4.598,13 92.677 427.014 4.607,55 400,00 - 525,88 215.469 1.310.369 6.081,47 352.325 2.158.389 6.126,13 567.794 3.468.758 6.109,18 525,89 158.744 1.085.264 6.836,57 595.658 4.072.258 6.836,57 754.402 5.157.522 6.836,57 Totale 399.661 2.491.133 6.233,12 1.050.107 6.658.126 6.340,43 1.449.768 9.149.259 6.310,84

6. La distribuzione regionale e provinciale dei beneficiari