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Pamela Maiezza (pamela.maiezza@univaq.it)

SSD: ICAR/17 - Disegno

Parole chiave BIM, HBIM, VLP, built heritage.

Il Building Information Modeling (BIM) ed è un processo di gestione informativa degli edifici. Il BIM è definibile come una rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto, e nasce per il progetto di infrastrutture ed edifici di nuova costruzione. Si basa su una logica fondata sulla creazione e l’utilizzo di modelli digitali 3D para-metrici, semanticamente riferiti al sistema costruttivo, contenenti infor-mazioni sia qualitative che quantitative. Grazie alla possibilità di gestire un grande quantitativo di dati e informazioni (geometrici, strutturali, impiantistici, economici, etc.), l’introduzione del BIM nel mondo delle costruzioni ha rappresentato una rivoluzione che, andando oltre il solo aspetto della modellazione, ha coinvolto l’intero processo edilizio, dalla progettazione, alla costruzione, alla gestione, alla manutenzione e infine alla dismissione. È seguito un ampio sviluppo della normativa di settore.

L’applicazione del BIM al costruito storico (HBIM) si offre come importante strumento per la conoscenza, studio ed analisi degli edifici esistenti, nonché utile strumento per la gestione, manutenzione e pro-grammazione degli interventi conservativi e per la valorizzazione dei beni architettonici. La possibilità di archiviare all’interno di un’unica piattafor-ma le inforpiattafor-mazioni riguardanti i diversi aspetti dell’edificio, facilita infatti

la salvaguardia e la programmazione delle attività, favorendone l’ottimizza-zione sia dal punto di vista delle tempistiche che da quello economico. In particolare, le tecnologie avanzate di modellazione HBIM si configurano come un processo di gestione informativa per la documentazione, il rilie-vo, l’analisi storico-critica, e la valorizzazione degli edifici, avente origine da un percorso di rilevamento architettonico, così da poter rappresentare in maniera adeguata i valori e le caratteristiche storiche, architettoniche, materiche, dissesti e degrado, etc. Numerosi sono gli studi ma varie restano le problematiche aperte, soprattutto in riferimento ai livelli di dettaglio e sviluppo dei modelli e dei database. In tal senso l’applicazione del BIM al costruito storico apre ad importanti sviluppi che richiedono specifici ap-profondimenti di ricerca per una effettiva applicazione e la prefigurazione di attività di trasferimento tecnologico, con particolare riferimento all’am-pliamento dei database BIM, anche in modalità cloud, alla realizzazione di dedicati modelli parametrici a LOD variabile, alla valutazione della “reali-bility” geometrica ed informativa, anche con processi di machine learning.

In particolare la programmazione visuale (VLP) consente di sviluppare ap-plicazioni innovative, dedicate e personalizzate, scardinando e sviluppan-do le architetture delle principali applicazioni presenti sul mercato.

Obiettivo generale della presente linea di ricerca consiste nel definire procedure HBIM dedicate al costruito storico, sulla base di sperimen-tazioni condotte in relazione alle caratteristiche dei beni studiati e alle procedure di rilevamento e modellazione. I risultati sono: Realizzazione di modelli HBIM; Approfondimento delle caratteristiche dei modelli HBIM di edifici storici, sia in ordine a questioni di modellazione geo-metrica che dei database collegati; sperimentazione di procedure dedi-cate. Le principali metodologie sono: Documentazione; Rilevamento architettonico; Analisi storico-critica e dell’apparecchiatura costruttiva;

Modellazione 3D HBIM; Programmazione visuale.

GRUPPO DI RICERCA E PROGETTI FINANZIATI

Componenti del gruppo di ricerca: Pamela Maiezza, Stefano Brusaporci, Alessandra Tata.

Pamela Maiezza

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Finito di stampare

nel mese di maggio duemilaventidue presso Printonweb (Isola Liri)

per conto di Radici Edizioni