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Breve panoramica delle iniziative Cloud nella PA Italiana

Nel documento Il Cloud Computing in ambito sanitario (pagine 96-102)

PARTE TERZA DALL’E-GOVERNMENT ALL’E-HEALTH

1. Aspetti general

1.1 Breve panoramica delle iniziative Cloud nella PA Italiana

Come si è visto, la Pubblica Amministrazione italiana si è dimostrata sensibile verso le innovazioni e le soluzioni in Cloud Computing. In questa sezione viene fornita una breve panoramica relativa ad alcune tra le più si- gnificative iniziative.

Assinter

L‟Associazione delle Società per l‟Innovazione Tecnologica nelle Re- gioni (Assinter) riunisce aziende ed enti locali in diversi progetti di informa- tizzazione delle pubbliche amministrazioni e, da qualche anno, sta portando avanti un progetto teso ad accompagnare le Regioni verso un‟evoluzione

Cloud in un ottica di cooperazione e condivisione. L‟Emilia Romagna e il

Trentino sono tra le Regioni capofila del progetto, le quali sono già dotate di un‟infrastruttura adeguata in grado di fornire servizi verso altri enti e cittadi- ni attraverso soluzioni cloud di tipo as a Service, nel rispetto dei principi del riuso.

L‟obiettivo dei progetti Assinter è quello di mantenere la proprietà dei Data Center affinché le P.A. possano continuare a presidiare e controllare le risorse anche in un‟ottica di maggiore tutela dei dati personali trattati e con- servati nei sistemi cloud.

Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Attualmente l‟infrastruttura dell‟ente, composta da oltre 80 macchine virtuali, è collocata in ambiente private cloud attraverso l‟adozione di tecno- logie open source basate sul tool di gestione, sviluppato da Google, Ganeti. Inoltre, è stato avviato anche un progetto di architettura di storage cloud i- brido. Questo servizio è acquistato dall‟esterno ed integrato su un‟infrastruttura open stack fornita dalla Regione. L‟architettura è in fase di studio e prevede la possibilità di accedere all‟occorrenza a macchine virtuali su silos. L‟adozione di Ganeti consente di abbassare il livello di complessità dell‟infrastruttura e, allo stesso tempo, di mantenere i benefici di open stack. Rispetto ad altri enti sanitari, l‟AOU di Ancona è una precorritrice assoluta nell‟adozione di tecnologie in cloud, avendo adottato tali soluzioni già a par-

89 tire dal 2011. Attualmente anche la gestione dei respiratori si basa su una si- stema in cloud.

Queste infrastrutture, oltre alle difficoltà di gestione dovute alla man- canza di competenze, comportano numerosi benefici tra cui la riduzione dei costi delle licenze, la resilenza, l‟assenza di storage, la ridondanza e tutti i benefici di un‟infrastruttura open source.

Centro Interservizi amministrativi

I “Centri Interservizi Amministrativi” (CIA), sono strutture deputate al coordinamento gestionale delle Sedi poste all‟interno di una determinata a- rea omogenea. Il CIA si pone ad un livello intermedio tra gli Uffici all‟estero e la Farnesina, espletando una continua opera di raccordo che favorisce il superamento dei problemi e rafforza lo scambio informativo. In questo sen- so, essi rappresentano un nuovo punto di equilibrio nella dialettica fra auto- nomia e centralità. La struttura presiede al procurement per l‟area di compe- tenza, coordina la gestione amministrativo-contabile delle Sedi e il personale ad essa preposto ed affronta ogni tematica comune erogando attività di con- sulenza, supporto, analisi.

Il Centro interservizi è altresì chiamato a definire procedure uniformi e a rafforzare l‟applicazione della normativa in materia di amministrazione digi- tale, contrasto alla corruzione, trasparenza. Il modello organizzativo è modu- lare, flessibile ed adattabile alle diverse realtà politiche e geografiche. Il primo Centro interservizi è stato istituito nel gennaio 2014 a Bruxelles ed è dedicato alle dieci Sedi presenti in Belgio, Olanda e Lussemburgo:

• tre Ambasciate (Bruxelles, L‟Aia e Lussemburgo);

• due Rappresentanze permanenti, presso l‟Unione europea e la NATO, entrambe a Bruxelles;

• due Consolati generali (Amsterdam e Charleroi);

• tre Istituti di cultura (Amsterdam, Bruxelles e Lussemburgo).

Il Centro negozia convenzioni e contratti quadro per la prestazione di servizi e la fornitura di beni aventi caratteri comuni, operando alla stregua di una vera e propria centrale di committenza. A tal fine, esso trae preziose in- dicazioni dall‟analisi e dal monitoraggio delle scritture contabili delle Sedi interessate, sviluppando soluzioni attagliate al caso concreto e alle dinami- che di mercato dell‟area di competenza. Tra gli elementi più innovativi del

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procurement adottato vi è quello della transnazionalità, ovvero

dell‟estensione del mercato di approvvigionamento a un perimetro esteso ol- tre i confini statali, che favorisce la concorrenza e l‟affermarsi di forniture ottimali. Il CIA opera come una piccola Consip, con lo scopo di uniformare la gestione e le procedure di ogni settore Tale soluzione rappresenta un valo- re aggiunto in quanto può essere facilmente trasposta anche all‟interno dell‟organizzazione statale, regionale e locale.

La struttura del CIA si regge sul Cloud, in particolare su un software ge- stionale in grado di condividere in remoto le risorse e i dati virtualizzati del- le sedi di tutto il modo.

Corte dei Conti

L‟iniziativa, realizzata in collaborazione con il CNEL e stimolata dalle sollecitazioni dell‟Agid, si basa su un modello ispirato dal cloud per la con- divisione di infrastrutture. In futuro, è prevista una collaborazione con la So- cietà in house del Ministero dell‟Economia e delle Finanze – SOGEI e con l‟Avvocatura dello Stato, tra le più importanti pubbliche amministrazioni. Con quest‟ultima è evidente la somiglianza strutturale e di ambito istituzio- nale, e si prevede di creare dei comparti intermedi simili con l‟obiettivo fina- le di poter utilizzare lo stesso modello.

Il framework di integrazione ha seguito dei passaggi strutturati: in primo luogo è stata eseguita l‟analisi logica dell‟impatto, seguita poi dall‟inclusione fisica, fino al terzo step con l‟implementazione degli applica- tivi. Le prime due fasi sono state realizzate con il CNEL, tuttavia attualmen- te il progetto non si è ancora concluso.

Gran parte delle infrastrutture di base sono implementate in modalità

multi tenant, grazie al quale è possibile intervenire lasciando una buona au-

tonomia operativa alle singole amministrazioni.

L‟iniziativa della Corte dei Conti ha portato numerosi benefici, soprat- tutto di tipo economico. In particolare, il modello si basa su una logica di economia di scala secondo cui una quota delle spese sostenute dalla Corte dei Conti è compensata dalle amministrazioni che beneficiano delle infra- strutture messe loro a disposizione. Pertanto, ogni quota versata dagli enti fruitori del servizio contribuisce ad abbassare i costi complessivi della ge- stione dell‟IT da parte della Corte dei Conti.

91 Inoltre, i benefici si estendono anche alle amministrazioni ospitate dalla Corte dei Conti, come nel caso del CNEL il quale, prima dell‟adesione all‟iniziativa, non aveva previsto un sistema di disaster recovery, oggi im- plementato grazie all‟inclusione nelle infrastrutture della Corte dei Conti, dotate di questo servizio.

Infine, come già si è avuto modo di evidenziare, le collaborazioni tra le P.A. favoriscono il riuso dei software e dei modelli adottati. Infatti, grazie ad una semplice estensione del contratto, la Corte dei Conti ha consentito al CNEL di poter utilizzare tutti gli applicativi gestionali e per la digitalizza- zione dei fascicoli personali, saltando tutta la parte di analisi progettuale es- sendo già in uso ad un‟altra pubblica amministrazione.

INAIL

L‟INAIL è attualmente in attesa che si concludano le procedure per l‟implementazione del Sistema Pubblico di Connettività per le P.A. in

Cloud. Tuttavia, alcune iniziative di migrazione verso la “nuvola” sono già

state intraprese da parte dell‟Ente, con l‟obiettivo di far fronte a future po- tenziali situazioni di scarsità delle risorse. Oltre 250 server sono stati im- plementati in cloud, utilizzando l‟infrastruttura libera per il back end. Vi so- no, poi, altri progetti più avanzati sulla mobility e progetti sperimentali tesi ad assicurare una maggiore efficienza per tutti i soggetti ed operatori coin- volti nei servizi offerti dall‟organismo.

La fase di studio è durata circa otto mesi, durante i quali sono stati indi- viduati gli obiettivi, definiti i KPI (Key Performance Indicator) di misura e quali utenti finali coinvolgere nel progetto. L‟iniziativa ha coinvolto le dire- zioni centrali le quali, sulla base di conoscenze interne, hanno individuato alcuni operatori dipendenti Inail, operanti in territori complicati dal punto di vista geografico, che potessero testare l‟uso dei nuovi applicativi cloud. Il progetto pilota prevedeva la riproduzione di un ambiente di lavoro organiz- zato attraverso la selezione di device implementati per lo smartworking.

I dipendenti avevano il compito di fornire costanti feedback sulle presta- zioni e sull‟uso delle nuove tecnologie introdotte che, in caso di riscontri po- sitivi, potranno essere estese all‟intero organigramma della pubblica ammi- nistrazione Inail.

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Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale

Nel 2012 è stata avviata un‟iniziativa chiamata «M@E Cloud», volta al- la realizzazione di una piattaforma aperta e multicanale in private cloud, per lo sviluppo e l‟erogazione di applicazioni informatiche e nuovi servizi con- solari per i cittadini italiani all‟estero, i cittadini stranieri e le imprese, e di supporto alle attività di back-office dell‟organizzazione interna. Tra i servizi disponibili in cloud vi sono ad esempio «Viaggiare sicuri», le borse di studio e le prenotazioni presso i consolati on-line, i concorsi e le informazioni per le imprese che intendono investire in un determinato Paese. L‟iniziativa ha l‟obiettivo di aumentare l‟efficacia dei servizi offerti ai cittadini e alle im- prese, riducendo i costi di gestione e aumentando la velocità e l‟efficienza nello scambio di dati e informazioni. Il tutto è realizzato per garantire mag- giore sicurezza, anche in termini di disaster recovery.

Sulla sicurezza il Ministero ha avviato un progetto pilota chiamato «LI- MES – Linea informatica di Migrazione, Emergenza e Sicurezza» con lo scopo di rafforzare le misure di sicurezza informatica delle sedi diplomatico- consolari situate in aree ad alta conflittualità in modo che sia assicurata la continuità operativa, sia nella consultazione delle banche dati contenenti le informazioni sui cittadini italiani all‟estero sia nell‟erogazione dei servizi consolari, durante i periodi critici. L‟iniziativa ha comportato la realizzazio- ne di una infrastruttura informatica in cloud, attraverso la virtualizzazione e la configurazione di oltre 200 server. L‟infrastruttura è in grado di condivi- dere le banche dati e le informazioni con tutte le pubbliche amministrazioni coinvolte nell‟ambito della politica estera, quali uffici consolari e rappresen- tanze all‟estero.

Con l‟implementazione di questa nuova infrastruttura cloud il MAE ha registrato un notevole risparmio economico, derivante dall‟abbassamento dei consumi energetici, rispetto a quelli sostenuti in precedenza per alimentare l‟intero apparato degli Uffici ministeriali e la Rete all‟estero, con conseguen- te riduzione dell‟impatto ambientale delle attività ICT ministeriali.

Inoltre, da non sottovalutare, l‟iniziativa ha consentito anche un accre- scimento delle competenze del personale dipendente e del valore complessi- vo delle capacità lavorative, favorendone così l‟intercambio dei ruoli nella direzione IT.

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Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Inizialmente il parco infrastrutturale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti era delocalizzato e distribuito sul territorio. Grazie alle tecno- logie cloud è stato razionalizzato e consolidato, arrivando ad essere costitui- to da soli due datacenter in cloud privato, un unico datacenter logico unifi- cato in cui risiedono tutte le applicazioni.

L‟evoluzione del sistema prevede, nei prossimi anni, il collegamento con il cloud di Microsoft, un data center ibrido, per poter sfruttare la piattaforma One Drive, mettendo a disposizione degli utenti 1 TB di spazio in cloud. In questo modo sarà possibile accedere al sistema da qualunque postazione per lo scambio di documenti e la consultazione degli archivi.

Inoltre, è prevista la fornitura di servizi nel cloud pubblico per ciò che riguarda l‟archiviazione delle e-mail sul cloud di Microsoft.

Ministero della Giustizia

Il Ministero della Giustizia, insieme alle iniziative di informatizzazione delle attività processuali, sta portando avanti un progetto di consolidamento

data center, con progressi soprattutto sul settore penale dove, al posto di una

piccola sala server residente presso ogni procura (140 in totale), vi sono oggi 26 sale distrettuali a copertura dell‟intera rete nazionale. Nell‟ambito della giustizia civile invece, attualmente vi sono 7 data center che potrebbero, a breve, diventare 3 per tutto il territorio nazionale. Il consolidamento delle in- frastrutture, fortemente voluto anche dall‟Agid, rappresenta un obiettivo ambizioso per il Ministero, incentivato anche dalla necessità di diminuire i costi.

Al contrario rispetto ad altre amministrazioni pubbliche, il Ministero della Giustizia non ha puntato verso un‟evoluzione in cloud, tanto che non ha nemmeno aderito alla gara SPC della Consip per la gestione della posta elettronica e delle Pec.

In termini di private cloud sono presenti piattaforme di contabilizzazione e replica, mentre per quanto riguarda il cloud pubblico, questo è stato più volte proposto senza riscontri positivi dovuti, oltre alla mancanza di dinami- cità nei requisiti di calcolo, anche all‟impossibilità di esternare i dati per questioni legate alla privacy.

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Regione Toscana

Il progetto “Tuscany Internet eXchange (TIX) 2.0”, evoluzione del TIX 1.0 nato nel 2002,è un progetto sperimentale della Regione Toscana volto alla creazione di un centro servizi e di un centro tecnico di supporto per gli oltre 400 soggetti pubblici della Rete Telematica Regionale Toscana. Preve- de inoltre la realizzazione di un punto di interscambio tra le reti degli ISP e le reti della P.A., di fatto anticipando di fatto gli effetti del Sistema Pubblico di Connettività.

Il progetto, con la trasformazione del data center in chiave cloud, rap- presenta per la Regione un‟opportunità di razionalizzazione della spesa. L‟infrastruttura condivisa, infatti,consente alle singole amministrazioni di non acquistare le macchine e quindi di contenere i costi grazie a fattori di scala, fornendo addirittura livelli di servizio più elevati rispetto a quelli che potrebbero realizzare i singoli CED locali.

Per le amministrazioni fruitrici è stato predisposto un listino di servizi che va a coprire le componenti Iaas (Infrastructure as a Service) e PaaS (Platform as a Service) con le logiche di scalabilità e uso a domanda, tipiche del cloud. In prospettiva è prevista anche la fornitura di servizi SaaS (Sof-

twareas a Service). I servizi IaaS offrono capacità computazionale, di me-

morizzazione e di rete, sulla quale l‟utente può installare ed eseguire il sof-

tware necessario, dal sistema operativo alle applicazioni. Attraverso i servizi

PaaS il TIX fornisce e gestisce lo strato di software che si colloca sopra il si- stema operativo (application server e Dbms per esempio) e supporta confi- gurazioni sia open source sia software commerciale.

Infine, sono disponibili anche servizi di housing, backup aggiuntivo (ol- tre a quello base incluso nei servizi IaaS e Paas), servizi professionali, solu- zioni per assicurare la continuità operativa.

Nel documento Il Cloud Computing in ambito sanitario (pagine 96-102)