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al buon senso e al buon gusto

Nel documento Cronache Economiche. N.346, Ottobre 1971 (pagine 59-69)

Alberto Vigna

Il 33° Samia è stato un'edizione molto im-pegnata della grande Mostra-Mercato torinese. Inaugurato dal sottosegretario all'industria e commercio on. Loris Biagioni ha richiamato da venerdì IO a lunedi 13 settembre un vasto pubblico di acquirenti nel Palazzo di Torino Esposizioni.

Fin dal giorno della sua apertura sono echeggiati temi e motivi che rendono l'attuale momento particolarmente difficile j^er l'eco-nomia italiana. Nel suo discorso il presidente conte Ferruccio Ducrey Giordano ha f a t t o pre-sente che l'esposizione quest'anno ha assunto un particolare valore perché coincide con le recenti misure del presidente americano Nixon che gravano le importazioni in America del 10% e che di conseguenza colpiscono le nostre industrie specie quelle della moda. Se pur in un clima non del t u t t o roseo il 33° Samia, ha detto il presidente Giordano, ha m a n t e n u t o l'am-piezza e l'importanza delle sue più recenti edizioni: « Il prodotto che Vofferta propone copre ima fascia tanto vasta di prezzi e qualità da interessare distributori che occupano aree diffe-renziate di vendita. Il mercato è aperto e la com-petizione battagliera ».

Il Samia oggi guarda particolarmente al-l'Europa ed al mercato del MEC e i produttori sono impegnati a fondo nel tentativo di superare molte e gravi difficoltà. L'Italia detiene il pri-m a t o dell'ipri-mportanza delle pri-medie e piccole aziende che hanno assicurato al sistema indu-striale sviluppo, incremento dell'occupazione e rinnovo della imprenditorialità. Sono proprio queste aziende che devono oltrepassare l'osta-colo più arduo. Il conte Giordano ha ricordato la frase di una recente intervista rilasciata dal Ministro del tesoro: v. Il nostro paese si trova alle prese con due incognite: il declino della voglia di lavorare, con gli imprenditori che non intraprendono e gli operai che scioperano o si danno ammalati e lo sperpero incontenibile del denaro pubblico ». Per risolvere questa

situa-zione di crisi che costringe i prezzi all'aumento mentre scende il potere di acquisto della mo-neta (tanto che la nostra potrebbe essere defi-nita una inflazione da domanda) per rilanciare l'industria manifatturiera, specie nel campo della moda, è necessario stabilire delle nuove condizioni di ambiente e di gradimento spiri-tuale.

Occorre mettere in atto la possibilità di programmare i termini di produttività, di ri-correre al credito, di reinvestire migliorando gli impianti e di impiegare nuova manodopera in un'atmosfera che conceda al programma e

(A sinistra) Tailleur f o r m a t o da blusa e pantalone in tela azzurra e giacca di taglio maschile in madras rosso, giallo e blu. (A destra) Stile marinaro il g i u b b o t t o in tessuto vetrificato ecrù con c o l l e t t o a righe rosse, gialle e blu eguale ai profili dei polsi e alla fusciacca. È indossato sui pantaloni m o l t o svasati e blusa senza maniche in tela blu marin. In seta naturale

all'ammodernamento il proprio spazio. Non bi-sogna dimenticare che nel settore laniero si era già perso il 29% in tonnellate di esportazioni negli Stati Uniti durante il 1970 e che lo stesso settore aveva dovuto sopportare il 38 % delle

Vestaglia in tulle bianco o p e r a t o con incastri rossi in trasparenza s o t t o -lineati da ricami. Piccolo collo t o n d o , manica con ricco volant (a sinistra). In pizzo r e b r o d é giallo, blu e bianco l ' a l t r o modello con c o l l e t t o a punta

e inserto alle maniche in tulle bianco operato.

ore di sciopero nazionali. Attualmente in campo tessile 230 miliardi di lire di produzione « sono messi in forse e comunque a dura prova ». Quali dunque le prospettive in questa situazione ? Bisogna allargare le vendite sull'area europea, riuscendo a battere la concorrenza dei paesi dell'Est « che vendono a costo e prezzo politico » e di nuove nazioni che vengono alla ribalta nel settore dell'abbigliamento. Anche l'Estremo Oriente batte alle porte con una forte concor-rente. Il conte Ducrey Giordano ha concluso dicendo: « N o n vogliamo lasciarci prendere da gratuito allarmismo. Chiediamo solo che ognuno abbia coscienza della realtà e che si ponga rimedio agli avvenimenti e alle congiunture più degeneri ».

A lui ha risposto il sottosegretario on. Bia-gioni il quale ha sottolineato che spetta al Governo provvedere e migliorare l'attuale

si-tuazione obiettivamente difficile e aggravata da problemi esterni. « Ma evidentemente le respon-sabilità vanno divise un poco fra tutti: vi è una responsabilità politica, una responsabilità im-prenditoriale e anche una responsabilità in campo sindacale nel quale sono stati compiuti errori. Le ore perse in scioperi —• e non è lecito me-narne vanto — non hanno avuto il corrispettivo di produzione, mentre è necessario aumentare proprio la produzione nell'interesse collettivo ». Parlando dell'accusa rivolta agli imprenditori l'on. Biagioni ha affermato: a Siamo sicuri che gli imprenditori hanno fatto, fanno e faranno tutto quanto è nelle loro possibilità per avviare energicamente la ripresa. È necessario però ripor-tare la serenità nei luoghi di lavoro. La vera ricchezza dell'Italia sta nelle braccia dei suoi lavoratori e nell'ingegno di tutta la sua gente ».

Malgrado i dubbi e le incertezze emerse in apertura questo 33° Samia ha avuto un auten-tico successo per lo sviluppo degli affari e per la presenza di un rilevante numero di visitatori stranieri che hanno concluso acquisti. Essi sono stati ricevuti dal presidente Ferruccio Ducrey Giordano assistito con energia ed efficienza dal dottor Vladimiro Rossini nella sua duplice qua-lità di vice presidente e di segretario generale. Si è detto anche che questo Samia poteva prendere il nome di « Samia della speranza » ed infatti c'è da credere che proprio nelle giornate torinesi sia stato dato un importante avvio alla

ripresa nel campo della moda del « prèt à porter ».

Quale sarà dunque questa moda ? Come ve-stiremo nel 1972 ? È noto che la Mostra-Mercato serve alla presentazione della moda futura an-ticipandone i tempi di una o due stagioni. Per esempio quest'anno a Torino abbiamo già visto come saranno le linee della primavera e del-l'estate 1972. Per definire questa nuova moda con una parola sola potremmo dire che si t r a t t a di un ritorno: si intenda il ritorno ad uno stile guidato ad un tempo dal buon senso e dal buon gusto. Le bizzarrie folcloristiche, le snobistiche riesumazioni di vecchi capi cat-turati nei mercati delle pulci, le bande giova-nili vestite, sia pur modernamente, alla Bran-caleone hanno fatto il loro tempo. Oggi vi è una maggior coerenza di stile e si segue una tendenza classicheggiante pur con brillanti di-vagazioni moderne.

La battaglia per la lunghezza delle gonne non è ancora finita ma siamo alle ultime sca-ramucce. Il prossimo anno le proporzioni sa-ranno al ginocchio per i tipi classici nella pri-mavera e un generoso palmo più su per i ve-stiti dell' estate. Insomma il « corto » ce l'ha f a t t a un'altra volta. Le donne, le ragazze, in specie le giovanissime, considerano la mini-gonna non soltanto un abito pratico ma addi-rittura un f a t t o di costume che caratterizza la loro appartenenza ad un tempo più sciolto, audace, innovatore, insomma in una sola pa-rola « libero ».

Nell'abbigliamento femminile vi è un capo che può essere detto intramontabile e cioè il tailleur. Lo rivedremo talvolta abbinato ai pantaloni ed avrà un aspetto un poco masco-lino con spalle sostenute e grandi revers. Se indossato su sottana questa avrà gruppi di pieghe. Anche nel soprabito primaverile il taglio è a linea secca, sia a un petto sia a doppio petto, si vedranno t u t t a v i a redingote di ampiezza moderata e soprabiti trench cin-turati in vita con grandi tasche, baveri e polsi. Ora che anche le donne, seguendo la moda lanciata da P a t t y Pravo, amano gui-dare le rombanti macchine a due ruote e ca-valcare le motociclette avranno nel guardaroba giubbotti da centauro.

Per l'estate i vestiti ci riporteranno ad una atmosfera romantico-campestre stile Georgia o Carolina del Sud; saranno un poco gli abiti portati da Rossella in « Via col Vento » a qua-dretti bianco-blu o bianco-rosso in cotone o in fibre sintetiche; avranno maniche a palloncino, scollatura tonda, q u a d r a t a od ovale. Le gio-vanissime nell'impeto di una corsa faranno agitare nel vento le leggere gonne. Per le

gior-sottinteso di usare una parte sola) ma in alcuni casi si ritenta il gioco del bicolore fortemente contrastato nei due pezzi. I costumi interi sa-ranno solcati da audacissime aperture sul da-vanti ai lati o sulla schiena con scollature di eccezionale ampiezza.

I colori saranno luminosi, mediterranei con l'arancio Conca d'oro, il turchese di Tropea, il verde turchino dell'Elba, ma anche con sfu-m a t u r e quali il sfu-mandorlo, il sfu-mela, l'albicocca, l'erba giovane. I tessuti saranno in flanella,

nate delle vacanze sul mare vi saranno com-pleti-pantaloni tipo blu-jeans a righe con cami-ciotti dal collo alla marinara. Non manche-ranno gli abiti vestaglia e nei costumi da bagno il bikini in colore unito (sovente con il

In fustagno millerighe i due impermeabili trench. in color lavanda il mo-dello femminile con tasche e sprone sagomati. G r i g i o verde il capo ma-schile con ampi revers, anch'esso con sprone e tasche sagomate.

gabardine, lane gessate, cotone t r a t t a t o a tela o a camoscio, sete selvagge a superficie aspra, lino e misto lino, madras, jersey e mussole.

L'abbigliamento maschile per l'estate sarà svincolato dagli schemi tradizionali. Le giacche saranno sfoderate e richiederanno una

ecce-Decisamente maschile lo spezzato f o r m a t o da giacca in lana jacquard grigia e rossa; pantaloni in crèpe di lana blu marin. Camicetta in georgette

rosso fuoco con gigantesca cravatta assortita.

zionale abilità di lavorazione per ottenere una linea disinvolta e giovanile. Nell'abito sportivo varrà la formula del due-pezzi con giacca a riquadri tipo Galles rinvigorito nei colori e con spacchi laterali. La lunghezza della giacca sarà inalterata e i revers ancora a grandi dimen-sioni. Non t r a m o n t a la moda della sahariana da portare con la camicia. I pantaloni conti-nueranno ad essere a linea diritta, aderenti al bacino con tasche a filo di cintura. L'abito classico che potrà essere a 1-2-3 bottoni vedrà un ritorno alle i m p u n t u r e in seta e nel doppio petto l'abbottonatura sarà a 6 bottoni, per dare un effetto più longilineo.

Gli impermeabili, se corti, avranno tasche, taschini applicati; se lunghi lo spacco centrale sarà a soffietto. La vera novità è l'impermea-bile sfoderato di linea ampia e morbida e la mantella con cappuccio. I colori vedranno in prima linea, il verde militare, t u t t e le sfuma-ture dei marroni, i bleu elettrici, i beige

sab-biati. Per i tessuti vi è un nuovo tipo « a mano secca » con effetto brillante adatto ad abiti sportivi. Vi è un grande ritorno al gusto Prin-cipe di Galles, ai pieds-de-poule e ai vari tipi di riquadri molti eseguiti in stoffe del tipo pettinato.

I giovanissimi difficilmente stanno ai det-tami dei creatori della moda e sovente fanno a piacer loro essendo imprevedibili nelle rea-zioni. Tuttavia le ragazzine porteranno sopra-biti « longuette » che hanno l'aspetto dello « spolverino » di altri tempi con una cintura annodata alla brava. Nei capi sportivi ritornano gli sjuacchi laterali, le sahariane coloniali, le giac-che sfoderate, i pantaloni asciutti di bacino e di coscia, senza tasche e svasati sul fondo.

Un elemento di curiosità ha destato l'at-tenzione dei visitatori: la nascita del Club della cravatta. Ventiquattro ditte, tra le più impor-tanti, si sono unite per una presentazione che ha avuto molto successo. La cravatta ha un suo valore economico nel campo della espor-tazione che può essere detto di rilievo. Ecco le cifre dell'import-export relative ai primi due mesi del 1971: l'Italia ha esportato in 12 paesi 1.374.000 cravatte per un valore di 1 miliardo e 467 milioni di lire. Il confronto con i dati dello stesso periodo dell'anno precedente di-mostra che vi è stato un aumento considere-vole pari addirittura all'80%. I principali paesi importatori sono nell'ordine la Germania Fe-derale con 255.000 pezzi, la Francia con 296.000, gli Stati Uniti con 157.000, la Svizzera con 42.000 il Benelux con 60.000, l'Olanda con 53.000. Se nei mesi seguenti le statistiche ci diranno che questo ritmo di vendite si è mantenuto, ciò significherà che il 1971 potrà essere definito come l'anno record della cravatta italiana.

Abbiamo detto in principio, ed è risaputo, che la moda sta attraversando un periodo dif-ficile. Il suo avvenire non è e non sarà semplice ma disegnatori, imprenditori, sarti, fabbricanti, t u t t i coloro, insomma, che operano nel settore, si sono dati da fare e hanno ottenuto dei ri-sultati che è giusto segnalare. Gli esiti di questi sforzi sono apparsi particolarmente evidenti du-rante le giornate del 33° Samia che ha riaffer-mato la sua validità europea. Esso richiama acquirenti da t u t t o il mondo, ma nelle nazioni aderenti al MEC ha la sua area vitale ed infatti nei primi 5 mesi di questo 1971, sui dati della esportazione globale italiana, il 47% è stata diretta verso l'area della Comunità europea.

In t u t t i vi è evidente buona volontà, grande impegno e da ciò ne viene una fervida speranza. La moda italiana ha già percorso un lungo cammino, ma ha ancora molto spazio innanzi a sé per nuove affermazioni e conquiste.

t r a i libri

G I A C O M E L L I G I U S E P P E : «Lineamenti

economici e funzionali delle fiere campionarie »

Edizioni F i e r a del L e v a n t e Bari, 1971 -pagg. 109 - s.i.p.

Che cosa è esattamente una Fiera, quale complesso meccanismo organizzativo e mercantile essa mette in moto con la sua vita apparentemente rapida, quali influenze ha nel processo di crescita dell'economia del suo hinterland, quale contributo porta al miglioramento delle amichevoli relazioni internazionali, quale funzione educativa e culturale svolge? A domande come queste, che molti si pongono mentre visitano una delle tante fiere, piccole e grandi, che si svolgono nel mondo, ri-sponde un volume che il dott. Giuseppe Giacovelli, segretario generale della Fiera del Levante di Bari, ha dedicato ai « lineamenti economici e funzionali delle Fiere campionarie ».

Partito dalla ricerca di una chiara definizione di quella che comunemente si chiama fiera — ed invece, a seconda della .sua funzione, può essere esposizione, fiera o salone — ed entrato nel vivo della trattazione per individuare le linee conduttrici dell'azione che una fiera (cioè una manifestazione imperniata sull'incontro fra produttori e consumatori di più settori merceologici che consenta la diretta trattativa d'affari) l'autore si sofferma in particolare sul contenuto merceologico delle fiere, sulla loro sfera d'influenza e sulla evoluzione che le loro strutture stanno subendo in conseguenza del-l'ampliarsi delle aree economiche mondiali.

Organismi di t a n t a importanza economica, le cui origini risalgono al Medio Evo e la cui portata promo-zionale è di gran lunga superiore a quanto la comune opinione pensi, giacché mettono in movimento com-plessi meccanismi mercantili a livello mondiale e stimo-lano il dialogo fra i diversi gradi della produzione e della distribuzione, non hanno tuttavia ricevuto fino ad oggi una regolamentazione definitiva.

In ogni Paese le fiere sono fatte oggetto di normative particolari, come illustra il volume del dott. Giacovelli; anche in Italia esiste una legislazione sulle fiere, che comunque non risponde pili adeguatamente alle esi-genze del settore e va in ogni caso rivista alla luce del dettato costituzionale che assegna le fiere ed i mercati alla competenza delle Regioni.

Una nuova disciplina è in via di studio e potrà costituire una opportuna legge-quadro che definisca limiti e poteri delle Regioni in fatto di istituzione, patro-cinio e controllo degli organismi fieristici e chiarisca la funzione del Ministero dell'industria e del commercio. Al disegno di legge sulle fiere in Italia il dott. Giacovelli dedica uno dei capitoli del suo volume, che affronta anche il delicato problema della proliferazione delle fiere.

I due ultimi capitoli riguardano i problemi giuridici e quelli fiscali delle fiere e costituiscono una documen-tazione di fondamentale valore non solo per chi si oc-cupa professionalmente di fiere ma anche per quella vasta massa di operatori, produttori e distributori, che hanno costanti rapporti con gli organismi fieristici inter-nazionali e inter-nazionali.

IN BIBLIOTECA

Camere di commercio italiane ed estere.

C C I A A m A N C O N A (a cura) - Ancona e provincia - Per ci té

qui il vostro nuovo impianto industriale - Ancona,

1971 - pagg. 20 - s.i.p.

C C I A A D I C H I E T I - Andamento economico della provincia nell'anno 1970 - A cura dell'Ufficio provinciale di

statistica - Chieti, 1971 - pagg. 56 - s.i.p.

C C I A A D I F O R L Ì - Statistiche comunali 1970 - Quaderni

di statistica - n. 2 - Forlì, 1971 - pagg. 44 - s.i.p. CCIAA D I M I L A N O - Gli scambi commerciali con l'estero

- Voi. 1° - Norme generali - 24a edizione 1971

-Tip. S. Pinelli - Milano, 1971 - pagg. 954 - L. 3.000. CCIAA D I M I L A N O - Prodotti delle industrie della carta,

del legno e delle pelli Fascicolo n. 5 marzo 1971

-Elenco indicativo di esportatori della provincia di Milano - Centro stampa della CCIAA - Milano, 1971 - pagg. 65 - s.i.p.

C C I A A D I N A P O L I - Consulta economica provinciale -Replica del presidente dr. Gino (Siriani - Napoli, 23 aprile 1971 - Napoli, 1971 - pagg. 31 - s.i.p. C C I A A D I N U O R O - Prescrizioni di massima e di polizia,

forestale per i boschi e terreni di montagna sottoposti a vincolo nella provincia di Nuoro Tip. Velox

-Nuoro, 1971 - pagg. 44 - s.i.p.

C C I A A D I P A V I A - L O R E D A N A C R O T T I (a cura) -

L'indu-stria delle calzature - Struttura dinamica in Italia e, in particolare, in provincia di Pavia - Industria

grafica pavese - Pavia, 1971 - pagg. 294 - s.i.p.

C C I A A D I P E R U G I A - Catalogo degli importatori e degli esportatori della provincia di Perugia - Perugia,

30 giugno 1971 - pagg. 33 - s.i.p.

C C I A A D I P O R D E N O N E - Ruolo agenti e rappresentanti di commercio della provincia di Pordenone - Aggior-nato al 30 giugno 1971 - Pordenone, 1971 - pagg. 16

CCIAA D I R A V E N N A - Aspetti della congiuntura econo-mica in provincia di Ravenna nell'anno 1970 - Arti

grafiche Ravenna Ravenna, 1971 pagg. 158 -s.i.p.

C C I A A D I T R A P A N I - Convegno provinciale per l'inseri-mento delle piccole e medie aziende del trapanese nei canali commerciali esteri - Trapani 3-4 luglio 1970

Stab. tip. A. Vento Trapani, 1971 pagg. 136 -s.i.p.

C C I A A D I V E R O N A - Andamento economico provinciale nel 1970 Tipolito Stimmatini Verona, 1971

-pagg. 43 - s.i.p.

U N I O N E I T A L I A N A D E L L E C C I A A - Statistiche provinciali dei movimenti valutari inerenti alle importazioni ed alle esportazioni - Gennaio-dicembre 1970 - (Dati comunicati dall'ufficio italiano dei cambi) Roma, 1971

-pagg. 948 - L. 12.000.

U N I O N E I T A L I A N A D E L L E C C I A A - Statistiche provinciali dei movimenti valutari inerenti alle importazioni ed esportazioni - I trimestre 1971

- Italia - pagg. 224 - L. 4.000 - Piemonte - pagg. 19 - L. 1.000

- Tabelle riepilogative - pagg. X X X V I - L. 1.000

Roma, 1971.

U N I O N E R E G I O N A L E D E L L E C C I A A D E L L A C A L A B R I A -C E N T R O S T U D I E -C O N O M I -C O - S O -C I A L I D E L L A -C A L A B R I A - V I N C E N Z O D E M A U R O - L'emigrazione in Calabria

- Pellegrini editore - Cosenza, 1971 - pagg. 92 - s.i.p.

U N I O N E R E G I O N A L E D E L L E C C I A A - C E N T R O S T U D I E R I C E R C H E E C O N O M I C O S O C I A L I D E L L A C A M P A N I A -L'istruzione professionale in Campania - Atti del Convegno di studio di Benevento (6 dicembre 1969) e risultati di un'indagine - Coli. Serie ricerche - n. 4

- Giannini editore - Napoli, 1971 - pagg. 214 - s.i.p.

U N I O N E R E G I O N A L E D E L L A C C I A A D E L L ' E M I L I A R O M A G N A C E N T R O S T U D I E R I C E R C H E E C O N O M I C O -S O C I A L I - Il turismo nell'Appennino emiliano-roma-gnolo - Prima indagine sulle aree a vocazione turistica

- La Poligrafica Luigi Parma - S.p.A. - Bologna, 1971 - pagg. 100 - L. 2.000.

C E N T R O R E G I O N A L E P E R I L C O M M E R C I O E S T E R O D E L L A Z I O - A S S O C I A Z I O N E R E G I O N A L E D E L L E CCIAA

D E L L A Z I O - Spagna - Centro stampa della CCIAA

- Roma, 1971 - pagg. 53 - s.i.p.

U N I O N E R E G I O N A L E D E L L E C C I A A D E L L A L I G U R I A -C E N T R O S T U D I - Relazione sulla situazione economica della Liguria 1970 - Istituto grafico Silvio Basile & C.

- Genova, 1971 - pagg. 259 - L. 3.000.

U N I O N E R E G I O N A L E D E L L E C C I A A D E L L A T O S C A N A -Relazione sulla situazione economica della Toscana nel 1970 - Firenze, 1971 - pagg. 43 + Appendice

statistica - s.i.p.

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- L. 2.500.

C H A M B R E D E C O M M E R C E I N T E R N A T I O N A L E - C C I - Cre-dits fournisseurs : Rdle dans le développement - Rapport

- Brochure n. 265 - Novembre 1970 - Paris, 1970 - pagg. 23 - s.i.p.

C H A M B R E D E C O M M E R C E I N T E R N A T I O N A L E C U -XXIII Congrès de la Chambre de commerce internationale Programme de libération des échanges Vienne, 1724 avril 1971 Déclaration et rapport

-Brochure « eli » - Janvier, 1971 - Paris, 1971 - pagg. 34 - s.i.p.

C H A M B R E D E C O M M E R C E I N T E R N A T I O N A L E - C C I - Code International de pratiques loyales en matière d'études de marchés - Brochure « el » - Juin 1971 - Paris, 1971

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Pubblicazioni statistiche.

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-Roma, 1971 - pagg. 396 - L. 10.000.

I S T I T U T O C E N T R A L E D I S T A T I S T I C A - I S T A T - M I N I S T E R O D E L T U R I S M O E D E L L O S P E T T A C O L O - L'attrezzatura alberghiera in Italia al 1° gennaio 1969 - Tip. F. Failli

- Roma, 1971 - pagg. 362 - L. 4.500.

I S T I T U T O C E N T R A L E D I S T A T I S T I C A - I S T A T - Indagine campionaria sui consumi delle famiglie italiane Anno 1969 Note e relazioni n. 49, agosto 1961

-Roma, 1971 - pagg. 115 - L. 2.500.

I S T I T U T O C E N T R A L E D I S T A T I S T I C A - I S T A T - Movimento della navigazione nei porti italiani nell'anno 1969

-Supplemento straordinario al Bollettino mensile di statistica - n. 6, giugno 1971 - Tip. F. Failli - Roma, 1971 - pagg. 29 - L. 800.

I S T I T U T O C E N T R A L E D I S T A T I S T I C A - I S T A T - La situa-zione patrimoniale delle grandi imprese nell'anno 1969 - Supplemento straordinario al Bollettino

men-sile di statistica - n. 7, luglio 1971 - Tip. F. Failli - Roma, 1971 - pagg. 74 - L. 2.000.

I S T I T U T O C E N T R A L E D I S T A T I S T I C A - I S T A T - Il prodotto lordo delle imprese industriali nel 1969 -

Supple-mento straordinario al Bollettino mensile di sta-tistica - n. 7, luglio 1971 - Tip. F. Failli - Roma, 1971 - pagg. 32 - L. 900.

A N F I A - Automobile in cifre 1971 - Stamperia Artistica

Statistisches Jahrbuch '71 - Fiir die Bundesrepublik Dcutschland - Verlag: W. Kohlhammer GMBH/

Stuttgart und Mainz - 1971 - pagg. 562 + 145 + 44 - DM 50,00.

I S T I T U T O N A Z I O N A L E P E R I L C O M M E R C I O E S T E R O - I C E - L'esportazione dei prodotti dell'industria tessile e dell' abbigliamento nel triennio 1968-1970 - Rilevazioni statistiche elaborate dall'ICE sulla base dei dati uffi-ciali dell'ISTAT - Roma, 1971 - pagg. 233 - s.i.p. M I N I S T E R O D E I T R A S P O R T I E D E L L ' A V I A Z I O N E C I V I L E

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dell'Ufficio organizzazione e metodi - Tip. L. Salo-mone - Roma, 1971 - pagg. 50 - s.i.p.

I S T I T U T O C E N T R A L E D E L L E B A N C H E P O P O L A R I I T A L I A N E Annuario delle banche popolari italiane 1971

Nel documento Cronache Economiche. N.346, Ottobre 1971 (pagine 59-69)

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