• Non ci sono risultati.

Il legislatore della Buona Scuola ha recepito, almeno a livello di legge n. 107/2015, la necessità di salvaguardare i soggetti ricompresi nell'area dei bisogni educativi speciali. Nell'art. 1, comma 7, lett. l), si legge, infatti, che le istituzioni scolastiche, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, individuano il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia, in relazione all'offerta formativa che intendono realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché in riferimento a iniziative di potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento, tra gli altri obiettivi indicati, anche potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio.

Tuttavia, a fronte dei buoni propositi, nei diversi decreti delegati non pare esservi grande attenzione nei confronti dei

soggetti rientranti nell'area dei bisogni educativi speciali. il decreto delegato n. 384, in particolare, non fa cenno agli studenti con bisogni educativi speciali. Pone i termini per l’esame degli studenti diversamente abili, degli studenti con disturbi specifici di apprendimento (che sono anch’essi BES, ma tutelati rispettivamente dalla legge 104/1992 e dalla legge 170/2010). Tutti gli altri ragazzi con bisogni educativi speciali non vi trovano spazio.

Come è stato osservato, in proposito, la scelta del legislatore appare del tutto incoerente con la ratio della riforma: «solo l’adattamento nei confronti di tutte le difficoltà e la personalizzazione effettiva, rendono possibile un percorso formativo inclusivo per tutti. Inoltre il flettere la didattica per diversi soggetti, ognuno a seconda della sua necessità, rende anche la diversità della didattica per gli studenti disabili del tutto naturale agli occhi della classe»187.

Sulla scelta del legislatore ha probabilmente anche pesato un fattore che ha destato un certo allarme: il Ministero dell'istruzione, all'inizio del 2016, ha registrato un vero e proprio aumento esponenziale delle diagnosi di alunni rientranti nell'area dei bisogni educativi speciali, addirittura quasi duecentomila, di cui 108.844 alunni con disturbi di

187

VIAN, F. La "Buona Scuola" dimentica i bisogni educativi speciali, in www.fondazionepietronenni.it, 21 marzo 2017.

dislessia, 38.028 di disgrafia, 46.979 di disortografia e 41.819 di discalculia188.

Si tratta di un numero talmente elevato che ha fatto scattare un vero e proprio allarme, o meglio un sospetto, soprattutto perché vi sono determinate zone in cui la concentrazione delle certificazioni è davvero elevata. L'ufficio scolastico per la Lombardia, analizzando il boom di certificazioni nella zona di Como, in una relazione ha spiegato in questo modo il fenomeno: «questo sovradimensionamento rispetto alle percentuali attese è dovuto alla difficoltà del passaggio dalla scuola primaria alla secondaria, dove spesso c’è minore flessibilità didattica e meno disponibilità da parte dei docenti. Ciò incentiva una “ricerca della certificazione” come palliativo al possibile insuccesso formativo. Se è vero che c’è qualche eccesso, lo è altrettanto il fatto che il sistema-scuola dimostri molte carenze nella gestione dei Dsa»189.

Il problema, dunque, deriverebbe soprattutto

dall'atteggiamento delle scuole, le quali non avrebbero ancora individuato le strategie più adeguate per gestire le problematiche dell'area dei bisogno educativi speciali, a partire

188

Dati riportati da CORLAZZOLI, A. Disturbi specifici dell'apprendimento, boom di diagnosi. Ecco cosa devono fare (e spesso non fanno) scuole e insegnanti, in Il Fatto Quotidiano, 15 marzo 2016.

189

Ufficio scolastico per la Lombardia, Rapporto sullo stato dell'inclusione scolastica a Como, 2015-2016.

soprattutto da una corretta preparazione e formazione dei docenti.

Il Presidente dell'Associazione per il coordinamento nazionale degli insegnanti specializzati, nel tentativo di fare chiarezza sulla questione delle diagnosi e sulla formazione degli insegnanti si è espresso in questi termini: «ci sono bambini con disturbi specifici dell’apprendimento che hanno profili complessi; sicuramente il numero di diagnosi corrisponde non tanto ai disturbi specifici dell’apprendimento ma a quelli che in letteratura vengono definite ‘difficoltà nell’apprendimento’, profili misti di fatica. Altra cosa sono i bambini con un profilo di learning disabilities: sono ragazzini che con un aiuto specifico nelle strategie dell’apprendimento ottengono dei risultati significativi; molti di loro sono ‘falsi postivi’ cioè bambini che se trattati con didattica appropriata e competente possono ottenere i risultati che la scuola chiede»190.

Le polemiche ed i sospetti in merito a questo boom di certificazioni, tuttavia, sono state spente sul nascere dal Presidente dell'Associazione italiana dislessia, il quale ha sottolineato che «le polemiche sull’incremento delle diagnosi non tengono conto di una questione fondamentale: i casi sono aumentati perché nel 2010 è stata approvata la Legge 70 sui

190

Si tratta di Daniele Lucangeli, che ha rilasciato una intervista pubblicata su "Il Fatto Quotidiano" il 20 aprile 2017.

bisogni di apprendimento. Si parla di 150mila bambini diagnosticati: siamo al 40% rispetto alla stima dei 350 mila. Possiamo parlare di un boom della dislessia perché ora finalmente se ne parla. Le persone si riconoscono, riescono ad affrontare il problema e viverci tranquillamente»191.

Al di là della veridicità o meno di questi numeri, un fatto risulta evidente: le scuole non devono allargare eccessivamente le maglie della tutela, per il semplice fatto che in tal modo è evidente il rischio che vengano collocate sullo stesso piano situazioni molto diverse tra loro. Una tutela eccessivamente estesa, infatti, rischia di essere una non tutela, vanificando le aspettative di coloro che veramente meriterebbero una adeguata attenzione.

191

In tal senso si è espresso Franco Botticelli, le cui dichiarazioni sono state diffuse da "Il Fatto Quotidiano" il 20 aprile 2017.

Osservazioni conclusive

L'elaborato ha evidenziato chiaramente come la normativa italiana in materia di istruzione dei portatori di handicap e dei soggetti che necessitano di bisogni educativi speciali sia indubbiamente all’avanguardia rispetto al contesto non solo europeo, ma addirittura mondiale, tanto che i principi fondamentali in essa contenuti sono stati gradualmente accolti nell’ambito della normativa internazionale, come è evidente soprattutto nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone diversamente abili.

Si è visto, poi, come la legge quadro n. 104/1992 abbia molteplici pregi, in quanto, da un lato, utilizza una terminologia appropriata ed in linea con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dall’altra, pur essendo formalmente una legge quadro, non si limita a contenere principi di carattere generale, ma dispone anche strumenti operativi che dovrebbero consentire l’effettivo godimento, da parte dei diversamente abili, del diritto all’istruzione e di quello alla integrazione scolastica.

In particolare, emerge chiaramente come l’integrazione scolastica non vada considerata come una mera modalità di realizzazione del diritto all’istruzione dei diversamente abili o come la migliore metodologia pedagogica utilizzabile: essa,

invece, assume un significato essenziale, da intendersi come valore di carattere costituzionale, concretizzando principi

supremi della Costituzione. La partecipazione dei

diversamente abili alla scuola, pertanto, costituisce il modo più coerente e lineare di inverare il principio personalista, la dignità umana, l’uguaglianza di tutti i cittadini, a prescindere dalle condizioni personali e sociali.

Non significa che vada tutto bene, anzi, i profili critici sono evidenti, e c’è molto ancora da migliorare e da fare. Uno di questi è certamente l’assenza di un adeguato coordinamento e di una sufficiente responsabilizzazione dei soggetti pubblici coinvolti.

Un altro profilo critico chiama in gioco direttamente le figure professionali interne alla scuola, ossia degli insegnanti di sostegno, che, come si è detto, costituiscono il fulcro di tutto il modello italiano di integrazione.

Un ultimo evidente fattore di criticità riguarda l’incertezza circa la procedura di certificazione della disabilità da parte degli specialisti dell’ASL. Va, infine, evidenziato il gravoso carico di documentazione attualmente richiesta; oltre alla certificazione iniziale di disabilità, infatti, le scuole devono tenere conto, o

redigere direttamente, nonché aggiornare, numerosi

documenti, che rallentano in maniera esagerata la procedura burocratica.

La recente riforma della "Buona scuola" ha indubbiamente il merito di agire in maniera organica sulla materia, prestando attenzione alle esigenze dell'area della disabilità nel suo complesso.

Il problema, tuttavia, almeno negli ultimi anni, non è mai stato di tipo "teorico", ma pratico: quello che si vuole dire, infatti, è che il legislatore italiano è caratterizzato da una adeguata normativa a tutela dei disabili da ormai molti anni, ma essa, nella prassi, non è mai riuscita a decollare effettivamente, a causa soprattutto della mancanza di finanziamenti e di una burocrazia spesso eccessiva.

Ne è venuta fuori, dunque, una situazione piuttosto ibrida, con disabili che, pur tutelati dal punto di vista formale, non lo sono poi stati dal punto di vista sostanziale.

Va segnalato, in conclusione, che non è possibile dare un giudizio sulla riforma della "Buona scuola", perché essa non è ancora andata a regime, considerando che alcuni decreti attuativi non sono ancora stati emanati. Il merito del legislatore, però, è quantomeno quello di aver ancora una volta chiarito che i disabili devono essere integrati e non curati, e che è fondamentale procedere con un approccio pedagogico ed inclusivo, rifuggendo da quelle tendenze medicalizzanti che ogni tanto tendono a riemergere.

La speranza è che questo atteggiamento sia tenuto anche dai diversi operatori che, spesso in condizioni difficili, hanno a che fare con alunni in condizioni di disabilità.

Bibliografia

ABDALLAH PRETCEILLE, M., Vers une pédagogie

interculturelle, Paris, INRP, 1990.

ADDESSO, C.A., GRANDONE, S. Bisogni educativi speciali (BES). Guida alla dimensione inclusiva, Santarcangelo di Romagna, Maggioli, 2016.

ALCETTI, A. Difficoltà visuospaziali in età evolutiva, in Rivista

di psicologia 4, 2004.

ANDREUCCI, M. Il principio personalistico nel diritto scolastico, Milano, Giuffrè, 1969.

ARCANGELI, L. Il silenzio come possibilità per una didattica speciale, Perugia, Morlacchi Editore, 2009.

ASSOCIAZIONE TREELLE, Caritas italiana, Fondazione Giovanni Agnelli (a cura di), Gli alunni con disabilità nella scuola italiana: bilancio e proposte, Trento, Erikson, 2011. ATRIPALDI, V. Diritto allo studio, Napoli, Guida, 1974. AVON, A. A scuola con l’handicap, Napoli, ESI, 2005.

BELLI, R. Servizi per la libertà: diritto inviolabile o interesse diffuso?, in Giurisprudenza Costituzionale., 1987.

BERRA, M. Provvidenze a favore di soggetti portatori di handicaps. Legislazione e organizzazione dei servizi, in STROLOGO, E., ASPERTI, L. (a cura di), Dall’handicap

Bergamo, Amministrazione provinciale di Bergamo editore, 1981.

BIFULCO, D. L’inviolabilità dei diritti sociali, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 2003.

BLASON, L., BOREAN, M., BRAVAR, L., ZOIA, S., Il corsivo

dalla A alla Z: la pratica, Erickson, Trento, 2004.

BOCCHETTI, M.A. La Buona Scuola va!: critiche dei sindacati alla lente d'ingrandimento, Roma, Armando editore, 2016. BOSCOLO, E. Istruzione e inclusione: un percorso giurisprudenziale attorno all'effettività dei diritti prestazionali, in

Munus, 2, 2014.

BOSSIO, F., Fondamenti di pedagogia interculturale. Itinerari educativi tra identità, alterità e riconoscimento, Roma, Armando, 2012.

BURATTI, C. Handicap e integrazione scolastica, in Economia

pubblica 3-4, 2009.

CANEVARO, A. Pedagogia speciale. La riduzione

dell’handicap, Milano, Giuffrè, 1999.

CAPUZZA, V., PICOZZA, E., SPIRITO, N. La buona scuola: introduzione alla riforma dell'istruzione italiana, Torino, Giappichelli, 2016.

CARNOVALI, S. Disabilità: che cosa cambia con la "Buona Scuola"?, in Vox. Osservatorio sui diritti, 18 maggio 2016.

CARTABIA, M. Principi inviolabili e integrazione europea, Milano, Giuffrè, 1995.

CASALE, A. Il bambino handicappato e la scuola, Torino, Bollati Boringhieri, Torino, 1991

CATALANO, R. Studenti disabili, riduzione delle ore del sostegno e divieto di discriminazione: brevi note sulle tecniche della persona e sui costi relativi alla loro attuazione, in Diritto e

giurisprudenza 2, 2011.

CAVALIERE, B. Il diritto allo studio e all’istruzione dei soggetti handicappati, in Rivista giuridica della scuola, 1992.

CECCARELLI, E. Disabilità, sostegno, giurisdizione. Nota a ord. Trib. Milano sez. I civ. 4 gennaio 2011, in Questione

giustizia, 2, 2011.

CELOTTO, A. Recentissime dalla Corte Costituzionale. Rassegna di giurisprudenza, in Giurisprudenza italiana 4, 2001.

CENDON, P. Handicap e diritto, Torino, Giappichelli, 1997. CIGOLI, V. Il medico, la famiglia e la comunità. L'approccio bio-psico-sociale alla salute e alla malattia, Milano, Franco Angeli, 2002.

COLONNA, L. L’integrazione. Il lungo cammino (dal De Santis

alla Legge Quadro), in HR. – Handicap risposte, 198, 2006.

COMINI, G. Scuole autonome ed enti locali: la sfida dell’integrazione, in BOSIO, P., MENEGOI BUZZI, I. (a cura

di), Scuola e diversità in Europa. Strumenti per la formazione

dei docenti sull'integrazione dei disabili nella scuola, Milano,

Franco Angeli, 2005.

CORLAZZOLI, A. Disturbi specifici dell'apprendimento, boom di diagnosi. Ecco cosa devono fare (e spesso non fanno) scuole e insegnanti, in Il Fatto Quotidiano, 15 marzo 2016. CORNOLDI, C., BELACCHI, C., GIOFRÉ, D. Indicatori BES e problemi di adattamento: questionari osservativi per la scuola primaria, Trento, Erickson, 2015.

CORNOLDI, C., FRISO, G., GIORDANO, L., MOLIN, A., POLI, S., RIGONI, F., TRESSOLDI, P.E., Abilità visuo-spaziali, Trento, Erikson, 1997.

CRAPANZANO, C. La tutela giudiziaria dei disabili. La difesa

contro le discriminazioni prevista dalla legge n. 67/2006,

Milano, Franco Angeli, 2007.

CRISAFULLI, V. La sovranità popolare nella Costituzione italiana (note preliminari), in AA.VV., Stato, popolo, Governo.

Illusioni e delusioni costituzionali, Milano, Giuffrè, 1985.

D'ALOIA, A. Eguaglianza sostanziale e diritto diseguale, Padova, Cedam, 2002.

D'ALONZO, L. Integrazione del disabile. Radici e prospettive educative, Brescia, La Scuola, 2008.

DAMIANI, P. DSA e valutazione: un approccio pedagogico tra riflessioni e prospettive, Roma, Nuova cultura, 2017.

DANIELE, C. Alcuni portatori di handicaps nelle scuole secondarie, in Rivista giuridica della scuola, 1987.

DELLE FABBRICHE, C., CANEVARO, A., LEGA, L. Verso una società inclusiva: attraverso la scuola, Roma, Homeless, 2015. DERTO, M. I disturbi dell'apprendimento, Roma, Future Editore, 2014.

DE SIMONE, S. Sistema del diritto scolastico italiano, Milano, Giuffrè, 1973.

DETTORI, G.F. L'integrazione scolastica degli allievi con ritardo mentale: il punto di vista dei genitori, in Minorigiustizia, 3, 2010.

DE VERGOTTINI, G. Diritto costituzionale comparato, Padova, Cedam, 2007.

DOVIGO, F., Nuovo Index per l’inclusione. Percorsi di apprendimento e partecipazione a scuola, Bari, Carocci, 2007. FASTAME, M.C., ANTONINI, R., Recupero in ... Abilità visuo- spaziali. Percorsi e attività per la scuola primaria e secondaria di primo grado, Trento, Erickson, 2011.

FERRI, D. Brevi note a margine della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle persone con Disabilità, in

www.fermi.univr.it., 2007.

FERRO, A.G. Diritto allo studio e integrazione scolastica dei soggetti diversamente abili, in AA.VV., Studi in onore di Luigi

FOGAROLO, F. I BES non si certificano!, in www.superando.it, 14 aprile 2013.

FOTI, L. Educazione di genere: la "buona scuola" e qualche progetto di legge, in Osservatorio costituzionale, 3, 2015. GARDNER, H., Aprire le menti: la creatività e i dilemmi dell'educazione, Milano, Feltrinelli, 2002.

GIRELLI, F. Disabili a scuola. Il Consiglio di Stato "segue" la Consulta, in Sintesi Dialettica per l'identità democratica. Rivista

online a carattere scientifico, 2009.

GIRELLI, F. L’assegnazione delle ore di sostegno agli studenti disabili nel seguito delle decisioni di incostituzionalità, in COLAPIETRO, C. (a cura di), Diritti dei disabili e Costituzione, Napoli, ESI, 2011.

GIUBBONI, S. Diritti sociali e mercato. La dimensione social dell’integrazione europea, Bologna, Zanichelli, 2003.

GIUSTI, M., L’educazione interculturale nella scuola, Bologna, Rizzoli Etas, 2012.

GRANDE, G. Per una politica scolastica programmata: ruolo e problemi degli uffici scolastici periferici. Relazione al Convegno tenutosi alla presenza del Ministro on. Franca Falcucci, Ostia, 1984, in Rivista giuridica della scuola, 2, 1985.

GUERRI, M. Istruzione: profili comunitari, in MARZUOLI, C. (a cura di), Istruzione e servizio pubblico, Bologna, Zanichelli, 2003.

IANES, D. L'evoluzione dell'insegnante di sostegno. Verso una didattica inclusiva, Trento, Erickson, 2015.

IANES, D., CRAMEROTTI, S., Piano educativo

individualizzato - Progetto di vita. I. La metodologia e le strategie di lavoro, Trento, Erickson, 2009.

IANES, D., MACCHIA, V., La didattica per i bisogni educativi speciali. Strategie e buone prassi di sostegno inclusivo, Trento, Erickson, 2008.

LA RANA, M. Insegnanti di sostegno, Milano, Franco Angeli, 2013.

LO PRESTI, G., TRESSOLDI, P.E., VIO, C., Diagnosi dei disturbi specifici dell'apprendimento scolastico, Erickson, Trento, 2012.

LO SAPIO, L. Manuale sulla disabilità. Dai bisogni educativi speciali ai programmi di integrazione scolastica, Roma, Armando Editore, 2012.

LOTTINI, M. Scuola e disabilità. I riflessi della sentenza 80 del 2010 della Corte costituzionale sulla giurisprudenza del giudice amministrativo. Nota a TAR LA - Latina sez. I 17 maggio 2011, n. 417, in Il Foro amministrativo T.A.R., 6, 2011. MADEO, F. Insegnante di sostegno: possibile la presenza per tutte le ore di frequenza scolastica dello studente disabile grave, in Giurisprudenza costituzionale, 2010.

MAMMARELLA, I.C., CORNOLDI, C., PAZZAGLIA, F., Psicologia dell'apprendimento multimediale. E-learning e nuove tecnologie, Il Mulino, Bologna, 2007.

MANASSERO, C., ENRICHENSE, A. Discriminazione per disabilità vs. diritto umano allo studio, in Giurisprudenza di

merito, 43, 2011.

MANGIAMELI, S. Il contributo dell’esperienza costituzionale italiana alla dommatica europea della tutela dei diritti fondamentali, in PACE, A. (a cura di), Corte Costituzionale e

processo costituzionale, Milano, Giuffrè, 2006.

MARRA, A. Barriere architettoniche, in Enciclopedia del diritto, IV, 2011.

MARRA, A. La protezione dei minori con disabilità in Italia dopo la Convenzione delle Nazioni Unite del 2006, in

Minorigiustizia 3, 2011.

MATTIONI, A. Cultura e persona nella Costituzione, in DEGRASSI L,. (a cura di), Cultura e istituzioni. La

valorizzazione dei beni culturali negli ordinamenti giuridici,

Milano, Giuffrè, 2008.

MEAZZINI, G. Handicap. Passi verso l’autonomia. Presupposti teorici e tecniche d’intervento, Firenze, Giunti, 1997.

MEDEGHINI, R., VALTELLINA, E. Quale disabilità? Culture,

MERLO, G. L'attrazione speciale, Minori con disabilità: integrazione scolastica, scuole speciali, presa in carico, welfare locale, Santarcangelo di Romagna, Maggioli, 2015. MORANDI, M. Il sistema nazionale della pubblica istruzione: una storia italiana, in MATUCCI, G., RIGANO, F. (a cura di),

Costituzione e istruzione, Milano, Franco Angeli, 2016.

MORO, C. L’eguaglianza sostanziale e il diritto allo studio: una svolta della giurisprudenza costituzionale, in Giurisprudenza

Costituzionale, 1987.

NOCERA, S. L'integrazione degli handicappati nella scuola della autonomia, Erickson, Trento, 2001.

NOCERA, S. Integrazione scolastica. Sulla sentenza (80- 2010) della Corte Costituzionale, in www.grusol.it, 3 maggio 2010.

NOCERA, S., TAGLIANI, N. La normativa inclusiva nella nuova legge di riforma sulla "Buona Scuola", Vicalvi, Key Editore, 2014.

NOCERA, S. Il diritto alla partecipazione scolastica. Normativa e giurisprudenza per la piena partecipazione scolastica degli alunni con disabilità, Milano, Key editore, 2015.

ONGINI, V., Noi domani. Un viaggio nella scuola multiculturale, Bari, Laterza, 2011.

PAPARELLA, E. Il diritto all’integrazione e all’istruzione scolastica dei soggetti diversamente abili: una fondamentale

declinazione del diritto allo studio nella prassi governativa e nelle recenti politiche governative, in AA.VV., Studi in onore di

Vincenzo Atripaldi II, Napoli, Jovane, 2010.

PELLEGRINO, C. L'integrazione scolastica dalla tutela del disabile ai nuovi bisogni educativi speciali, Cosenza, Pellegrini, 2014.

PERSECHINO, B., LAURANO, P., CHIARELLO CIARDO, S., MANCA, S., Le strategie degli organismi sovranazionali ed internazionali per l'accessibilità al lavoro delle persone con disabilità, in Rivista degli infortuni e delle malattie professionali 1-2, 2013.

PETRERA, S.A.T. Riflessioni e proposte per l'attuazione del diritto di inclusione dei minori con disabilità, in Minorigiustizia 3, 2010.

PIGLIACAMPO, R. Nuovo dizionario della disabilità, dell'handicap e della riabilitazione, Roma, Armando Editore,

2009.

PIROZZOLI, A. La discrezionalità del legislatore nel diritto all’istruzione del disabile, in Rivista dell'Associazione italiana

dei costituzionalisti, 2010.

PITINO, K. Alunni con BES. Piano didattico personalizzato è obbligatorio?, in www.orizzontescuola.it, 12 novembre 2014. PIZZI, F., Educare al bene comune. Linee di pedagogia interculturale, Milano, Vita e pensiero, 2006.

PIZZOLATO, F. Finalismo dello Stato e sistema dei diritti nella Costituzione italiana, Milano, Vita e pensiero, 1999.

POGGI, A.M. Il d.d.l. sulla "Buona scuola": discussione sulle politiche scolastiche o scontro sull’idea "concertazione" sindacale?, in federalismi.it, 9, 2015.

PONTIS, M. Bisogni educativi speciali e processi di inclusione. Approcci proattivi basati sull'evidenza per un'inclusione efficace, Milano, Franco Angeli, 2015.

PORTERA, A., Pedagogia interculturale in Italia e in Europa, Milano, Vita e pensiero, 2003.

PORTERA, A., Globalizzazione e pedagogia interculturale. Interventi nella scuola, Trento, Erickson, 2006.

PRATELLI, M., RIFIUTI, F. I bisogni educativi speciali. Diagnosi, prevenzione e intervento, Milano, Franco Angeli, 2016.

PRESUTTI SERENELLA, A. Il diritto dei disabili all’istruzione, in Minorigiustizia, 4, 2011.

RESCIGNO, P. Il principio di eguaglianza nella Costituzione italiana, in AA.VV., Eguaglianza e legalità nella pluralità degli

ordinamenti giuridici, Padova, Cedam, 1999.

RIDOLA, P. Libertà e diritti nello sviluppo storico del costituzionalismo, in NANIA, R., RIDOLA, P. (a cura di), I diritti

RIGO, M. Abilità sociali e disabilità intellettive, Maggioli, Santarcangelo di Romagna, 2005.

RONDANINI, D. Ragazzi disabili a scuola: percorsi e nuovi compiti, Santarcangelo di Romagna, Maggioli Editore, 2011. SALAZAR, M. Pubblica istruzione (diritto alla), in Digesto delle

discipline pubblicistiche, XIV, Torino, 1997.

SAULE, M.R. Il lungo cammino dei diritti dei disabili, in Affari

sociali internazionali, 2008.

SCAGLIARINI, S. Diritti sociali nuovi e diritti sociali in fieri nella

giurisprudenza della Corte Costituzionale, in

www.gruppodipisa.it, 2014.

SCIANCALEPORE, C. Il trasporto scolastico, Santarcangelo di Romagna, Maggioli, 2012.

SECCO, L., Preliminari della pedagogia interculturale come pedagogia dell’essere, in Studium educationis 4, 1999.

SERRAO, E. I diritti del minore con disabilità, in

Giurisprudenza di merito, 3, 2012.

SIMONETTI, L. La Convenzione ONU sui diritti dei disabili. Commento alla Convenzione ONU sui diritti dei disabili, in I

Diritti dell'uomo: cronache e battaglie 3, 2007.

SOFRI, A. I professori di serie b, in La Repubblica, 21 maggio 2015.

SORESI, S., NOTA, L. La facilitazione dell'integrazione scolastica, Roma, Erip, 2001.

STAIANO, R., TURCO, V., Invalidità civile, disabilità ed handicap, Santarcangelo di Romagna, Maggioli, 2014.

STROLOGO, E. Modalità di utenza di un servizio di neuropsichiatria infantile. Ipotesi di sviluppo, in STROLOGO, E., ASPERTI, L. (a cura di), Dall’handicap all’integrazione

sociale: atti del convegno 7-14-21 marzo 1981, Bergamo,

Amministrazione provinciale di Bergamo editore, 1981.

Documenti correlati