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6. Calcolo dei fabbisogni energetici

6.2 Calcolo dei fabbisogni energetici per la produzione di ACS

Per quanto concerne la determinazione dei fabbisogni energetici per la produzione di acqua calda sanitaria, risulta evidente che i maggiori consumi di acqua calda sanitaria per la struttura in esame siano dovuti essenzialmente alle docce. Si rileva infatti, oltre che la presenza di un numero consistente di docce (80), l’assenza di sistemi di controllo di flusso o temporizzatori nelle docce presenti nella struttura e l’utilizzo frequente delle stesse, in relazione allo svolgersi delle attività sportive. La produzione di acqua calda sanitaria, come sopra visto, avviene mediante l’impiego di caldaie a metano, in alcuni casi integrate dalla presenza di pannelli solari. Il consumo di acqua calda sanitaria determina pertanto elevati consumi di acqua e di gas metano.

Si rimanda all’Appendice H per la descrizione del metodo di stima dei fabbisogni energetici per la produzione di ACS ai sensi della norma UNI TS 11300-2, impiegato per il caso in esame. Si rimanda inoltre all’Appendice J per quanto concerne l’applicazione della metodologia di calcolo al caso in esame. Come meglio descritto in Appendice, data la peculiarità del caso in esame si sono fatte valutazioni di calcolo aggiuntive rispetto alla metodologia proposta nella norma UNI TS 11300-2.

Nel seguito si riportano unicamente i risultati specifici relativi al caso in esame, derivanti dall’applicazione del metodo proposto dalla regola tecnica di cui sopra..

Il calcolo è stato effettuato per l’intera struttura secondo le indicazioni della norma UNI/TS 11300-2. Per la determinazione del volume di acqua consumato giornalmente si è fatto riferimento alla tabella riportata in normativa, utilizzando valori differenti per le docce delle strutture sportive e per la parte della struttura destinata ad uffici e per il bar.

SI tenga presente che, data la specificità delle strutture sportive e l’intensivo utilizzo delle docce, non sono stati considerati i consumi di ACS per i lavandini.

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La tabella riporta inoltre il consumo di gas metano associato al fabbisogno di energia primaria per la produzione d ACS.

FABBISOGNO DI ENERGIA PER ACQUA CALDA SANITARIA –

PERIODO DI RIFERIMENTO INTERO ANNO (rif. UNI TS 11300-2)

Consumo ACS

(mc/anno)

Qp,w

(kWh) Fabb. gas metano

(mc/anno) UFFICI 11,356 452 45 BAR 200,4 7.979 801 BLOCCO DOCCE A 668 26.597 2.670 BLOCCO DOCCE B 1002 39.896 4.006 BLOCCO DOCCE C 467,6 18.618 1.869 BLOCCO DOCCE D 300,6 11.969 1.202 BLOCCO DOCCE E 133,6 5.319 534 BLOCCO DOCCE F 100,2 3.990 401 TOT DOCCE 2672 106.389 10.682 TOT 2.883,75 114.821 11.528

Tab. 6.8 – Fabbisogno di energia per produzione di ACS secondo la procedura UNI TS 11300-2

FABBISOGNO DI ENERGIA PER ACQUA CALDA SANITARIA –

PERIODO DI RIFERIMENTO INTERO ANNO (rif. UNI TS 11300-2 INDICAZIONI DA GESTORI)

Consumo ACS

(mc/anno)

Qp,w

(kWh)

Fabb. gas metano

(mc/anno)

TOT DOCCE 3.507 139.636 14.020

UFFICI 11,356 452 45

BAR 200,4 7.979 801

TOT 3.718,756 148.067 14.866

Tab. 6.9 - Fabbisogno di energia per produzione di ACS secondo la procedura UNI TS 11300-2 impiegando volumi di consumo da indicazioni di gestori

Dalla tabella sopra riportata emerge che la determinazione del fabbisogno di energia per la produzione di ACS secondo le indicazioni della norma UNI TS 11300-2 risulta sottostimare leggermente quanto indicato dai gestori della struttura. Il valore derivante dalle indicazioni

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fornite dai gestori risulta infatti circa il 30% superiore rispetto al valore derivante dalle indicazioni di normativa.

Nel seguito è riportata la ripartizione dei fabbisogni di energia per la produzione di ACS tra i diversi usi con i valori determinati secondo le indicazioni della norma, e successivamente, con i valori derivanti dalle indicazioni fornite dalla gestione della struttura.

Risulta evidente che i fabbisogni di energia per la produzione di ACS per gli uffici sono non rilevanti.

Fig. 6.8 - Ripartizione fabbisogno energia per produzione di ACS, UNI TS 11300

Fig. 6.9 - Ripartizione fabbisogno energia per produzione di ACS, indicazioni gestori

UFFICI 0% BAR 7% TOT DOCCE 93%

Ripartizione fabbisogno energia ACS - tipi di attività - Rif. UNI TS 11300-2 TOT DOCCE 94% UFFICI 0% BAR 6%

Fabbisogno di energia primaria per ACS Qp,w (kWh) - Rif. UNI TS 11300-2, indicazioni gestori

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Fig. 6.10 - Ripartizione fabbisogno di energia produzione di ACS blocchi docce

Il grafico sopra riportato mostra una ripartizione dei fabbisogni tra i blocchi docce proporzionali al numero di docce installate in ciascun blocco.

Tale dato risulta probabilmente non del tutto veritiero in quanto non considera il diverso utilizzo dei blocchi docce. D’altra parte si tratta di informazioni che possono risultare solo da un’operazione di monitoraggio dell’utilizzo effettivo, che potrebbe avvenire mediante la compilazione di questionari da parte dell’utenza oppure mediante l’installazione di dispositivi di contabilizzazione dell’acqua fornita ai vari blocchi docce. Tenendo infatti conto che la temperatura dell’acqua erogata sia la medesima nei vari blocchi docce e che quindi il salto termico sia lo stesso, dalla contabilizzazione dei metri cubi di acqua utilizzati in ciascun blocco doccia risulterebbe il fabbisogno energetico di ciascun blocco docce.

Si rimanda all’Appendice I per ulteriori valutazioni in merito alla determinazione del fabbisogno di energia per la produzione di ACS.

Si è quindi determinato l’indice di prestazione energetica per la produzione di ACS (EpACS)

nella struttura, in modo da avere un’indicazione confrontabile con valori di legge.

Per quanto concerne l’indice di prestazione energetica per la produzione di ACS di strutture non residenziali, il Decreto Ministeriale 26/6/2009 imporrebbe il calcolo dell’energia primaria

19.405.400 29.108.100 13.583.780 8.732.430 3.881.080 2.910.810 BLOCCO DOCCE A BLOCCO DOCCE B BLOCCO DOCCE C BLOCCO DOCCE D BLOCCO DOCCE E BLOCCO DOCCE F 0 5 000 000 10 000 000 15 000 000 20 000 000 25 000 000 30 000 000 35 000 000

Ripartizione fabbisogno energia ACS blocchi docce

Rif. UNI TS 11300-2

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per la produzione di ACS rapportata al volume lordo del fabbricato per il quale è prodotta l’acqua calda sanitaria.

Nel caso in esame tale indicazione risulta limitativa in quanto solo il blocco docce A, a servizio unicamente del Palacus, può essere rapportato al volume del fabbricato, negli altri casi i blocchi doccia, contenuti negli spogliatoi e aventi quindi una volumetria estremamente limitata, sono a servizio di campi da gioco all’aperto oppure hanno un uso promiscuo tra campi da gioco all’aperto e strutture indoor (si veda il blocco docce B a servizio di campi da gioco e struttura lamellare e geodetica).

Si è quindi ritenuto utile determinare l’indice di prestazione energetica per la produzione di acqua calda sanitaria come rapporto tra il fabbisogno di energia primaria per la produzione di ACS e la superficie delle strutture servite, sia strutture indoor che campi da gioco esterni. Ne risulta il quadro proposto nel seguito.

fabbisogno di energia primaria per ACS Qp,w

(kWh) V lordo edifici serviti (m3) S campi e edifici serviti (m2) Ep acs (kWh/m3anno) Ep acs (kWh/m2anno) UFFICI 452 510 170 0,9 2,7 BAR 7.979 409 124 19,5 64,3 BLOCCO DOCCE A 26.597 14.497 1.428 1,8 18,6 BLOCCO DOCCE B 39.896 7.681 5,2 BLOCCO DOCCE C 18.618 5.212 3,6 BLOCCO DOCCE D 11.969 5.400 2,2 BLOCCO DOCCE E 5.319 263 20,3 BLOCCO DOCCE F 3.990 263 15,2 TOT DOCCE 106.389 20.246 65,1 TOT 114.821 20.540 132,1

Tab. 6.10 - Fabbisogno di energia per produzione ACS blocchi doccia

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Fig. 6.11 - Indice di prestazione energetica produzione ACS

Tale grafico evidenzia i limiti della valutazione dell’indice di prestazione energetica per la produzione di ACS per il caso in esame.

Il bar infatti presenta un fabbisogno elevato determinato secondo le indicazioni della norma UNI TS 11300-2, che, rapportato ad una superficie limitata, porta ad un indice di prestazione energetica per la produzione di ACS abbastanza elevato. Per contro, i campi da gioco e le strutture per lo sport indoor hanno superfici molto elevate, che quindi determinano un indice di prestazione per la produzione di ACS complessivo delle docce confrontabile a quello del bar. Si è quindi evidenziato il diverso indice di prestazione energetica per la produzione di ACS (kWh/m2) dei diversi blocchi docce.

Fig. 6.12 - Ripartizione blocchi docce Ep acs

UFFICI 2% BAR 49% TOT DOCCE 49% Ep acs (kWh/m2anno) BLOCCO DOCCE A 29% BLOCCO DOCCE B 8% BLOCCO DOCCE C 6% BLOCCO DOCCE D 3% BLOCCO DOCCE E 31% BLOCCO DOCCE F 23%

Ripartizione blocchi docce Ep acs (kWh/m2anno)

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Il grafico evidenzia che i blocchi docce A, E e F hanno indice di prestazione energetica per la produzione di ACS più rilevante che i blocchi docce B, C e D.

L’elevato indice di prestazione dei blocchi docce E e F è presumibilmente dovuto alla superficie limitata delle palestre a cui gli stessi fanno riferimento. Il blocco docce A invece presenta un elevato indice di prestazione energetica per la produzione di ACS in quanto gli spogliatoi del Palacus servono unicamente il Palacus, quindi una superficie limitata se confrontata con la superficie dei campi da gioco esterni e della struttura lamellare e geodetica che invece fanno riferimento ai blocchi docce B, C e D.

Si tenga presente che tale valutazione presenta i limiti sopra descritti, ovvero il fatto che non è possibile in questa sede tenere in considerazione gli effettivi usi dei blocchi docce, il numero di docce effettivamente fatte.

Data la rilevanza del dato sarebbe opportuno, in caso di uno studio ulteriormente approfondito, posizionare per ciascun blocco docce dei contabilizzatori di volume di acqua o in alternativa, sebbene più difficilmente praticabile, sottoporre opportuni questionari all’utenza della struttura.