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I cambiamenti nel numero di aziende negli ultimi 30 anni

2. LO STATO DELL‟AGRICOLTURA ALL‟UNITÀ D‟ITALIA

2.5. I cambiamenti nel numero di aziende negli ultimi 30 anni

La presenza di aziende agricole nel territorio italiano mostra una prevalenza nel Sud Italia. Difatti nel 1982 il 52,1% del totale delle aziende agricole italiane si trovava nel mezzogiorno, mentre meno di un terzo erano ubicate al Nord. Negli ultimi 30 anni si è vista un ulteriore polarizzazione con l‟aumento della quota del Sud fino al 60% del totale. Mentre solamente un azienda su quattro è situata nel Nord Italia. Il Nord ha visto così diminuire la propria quota, mentre quella del Centro è rimasta sostanzialmente invariata, passando dal 16,8% al 15,5%.

Negli ultimi 30 anni il numero delle aziende agricole in Italia è fortemente diminuito. Secondo i dati registrati dall‟ISTAT nei diversi “Censimenti dell‟Agricoltura”, le aziende agricole nazionali si sono quasi dimezzate per numero, passano da 3,1 milioni censite nel 1982 a 1,6 milioni nel 2010 con un calo del 48%. Questo fenomeno è stato particolarmente rilevante nelle regioni del Nord. Partendo dalla Liguria con -71,9%, Piemonte -68,8%, Veneto -65,4% fino a Lombardia e Valle d‟Aosta che con rispettivamente 63,3% e 62,1%. Complessivamente il Nord ha subito una diminuzione del numero di aziende agricole pari al 59,2%, il Centro del -52,2%, mentre nel Sud si sono registrati i cali minori con un -40,5%. Difatti come detto il Sud ha visto aumentare il proprio peso a livello nazionale.

Figura 3 - Evoluzione del numero di aziende agricole per ripartizione geografica (anni 1982-2010) 0 200.000 400.000 600.000 800.000 1.000.000 1.200.000 1.400.000 1.600.000 1.800.000

Nord Centro Sud

Particolarmente rilevante è stato il calo negli ultimi 10 anni visto che a livello nazionale si è registrata una diminuzione di oltre un terzo delle aziende, con picco del 40% nel Centro Italia.

Interessante è confrontare i dati relativi al numero di aziende agricole con quello delle aziende con superficie irrigata. L‟evoluzione mostrata dai Censimenti Istat mostra come a livello nazionale solamente un azienda su quattro abbia superficie irrigata, dato in leggero calo negli ultimi 30 anni, si è passati da un livello del 26,4% nel 1982 al 24,6% nel 2010.

L‟irrigazione si concentra soprattutto al Nord, con quasi il 40% di aziende con superficie irrigate nel 2010, erano il 31,7% nel 1982. Il Centro Italia invece mostra i valori più bassi, con appena il 13,1% delle aziende irrigate ed un calo rispetto alla quota del 18,3% registrata nel 1982.

Figura 4 - Quota di aziende agricole con superficie irrigata sul totale per ripartizione geografica (1982-2010)

Fonte: elaborazioni su dati ISTAT, vari Censimenti dell‟agricoltura

Per quanto riguarda la quota di Superficie Agricola Totale (SAT) irrigata il valore complessivo italiano è in leggero aumento, dal 11,2% al 14,2% della SAT totale. I valori maggiori si riscontrano al Nord., con il Nord-Ovest che aumenta la propria SAT irrigata dal 26,2% al 35,3% ed il Nord-Est da 12,5% a 17,6%. Il Centro che risulta aver i livelli più bassi di SAT irrigata invece risulta in calo, col passaggio dal 5,5% al 4,3%.

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 45%

Nord Centro Sud ITALIA

Figura 5 – Quota % di Superficie Agricola Totale (SAT) irrigata (1982-2010)

Fonte: elaborazioni su dati ISTAT, vari Censimenti dell‟agricoltura

Questi dati però vanno confrontati con quelli relativi alla superficie agricola totale (SAT) e soprattutto con la superficie agricola utilizzata (SAU) media per azienda. Il primo dato da sottolineare è come sia SAU che SAT siano complessivamente ridotte dal 2000 al 2010 in Italia rispettivamente del -2,5% e del 9%. Questo fenomeno si è verificato in quasi tutte le regioni, ad eccezione di Abruzzo, Puglia e Sicilia che hanno mostrato aumenti in entrambi gli indicatori, mentre emblematico è il caso della Sardegna che ha registrato una diminuzione della SAT del 8% mentre viceversa ha visto aumentare del 13,1% la propria SAU.

Le regioni che hanno subito i maggiori cali sono Liguria e Valle d‟Aosta che rispettivamente hanno registrato -31,4% e -21,8% di SAU e -39,1% e 24,5% di SAT, a fronte però di un calo del numero di aziende molto più marcato: -45,4 per la Liguria e -40% per la Valle d‟Aosta.

0 5 10 15 20 25 30 35 40

Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud

Tabella 3 - Confronto della SAU e della SAT media (2000, 2010).

REGIONI Sau media in ettari Sat media in ettari

2010 2000 Var. % 2010 2000 Var. % Piemonte 15,1 10,1 49,6% 19,3 13,7 41,0% Valle d'Aosta/ 15,6 12,0 30,3% 33,6 26,7 25,8% Liguria 2,2 1,7 25,6% 4,9 4,4 11,4% Lombardia 18,2 14,6 24,0% 22,6 19,0 19,0% Trentino-Alto Adige 10,3 8,1 27,3% 24,3 19,2 27,0% Bolzano/Bozen 11,9 11,6 2,4% 23,9 23,9 0,1% Trento 8,3 5,2 60,1% 24,9 15,3 62,6% Veneto 6,8 4,8 41,1% 8,4 6,6 27,8% Friuli-VeneziaGiulia 9,8 7,2 36,1% 12,4 11,9 4,4% Emilia-Romagna 14,5 10,6 36,1% 18,5 13,8 34,4% Toscana 10,4 7,1 47,0% 17,8 12,8 38,7% Umbria 9,0 7,1 27,3% 14,8 12,1 22,1% Marche 10,5 8,1 29,6% 13,7 11,1 23,4% Lazio 6,5 3,8 71,0% 9,2 5,5 67,4% Abruzzo 6,8 5,6 20,7% 10,3 8,5 21,2% Molise 7,5 6,8 10,5% 9,6 9,0 6,4% Campania 4,0 2,5 60,6% 5,3 3,6 47,7% Puglia 4,7 3,7 27,6% 5,1 4,1 25,7% Basilicata 10,0 7,1 41,7% 12,9 9,2 40,2% Calabria 4,0 3,2 25,3% 5,1 4,8 6,3% Sicilia 6,3 3,7 72,3% 7,1 4,2 69,1% Sardegna 19,0 9,5 99,8% 24,2 14,9 62,5% Nord-ovest 14,4 10,2 41,7% 18,9 14,2 33,1% Nord-est 9,8 7,2 36,9% 14,0 10,9 28,8% Centro 8,7 5,8 51,1% 13,3 9,2 44,2% Mezzogiorno 6,3 4,2 48,1% 7,7 5,6 37,3% Italia 7,9 5,5 44,2% 10,5 7,8 34,6%

Fonte: Elaborazioni su “6° Censimento Agricoltura” dell‟Istat

Di conseguenza, il livello dimensionale delle aziende è aumentato. Difatti a livello nazionale sia la SAU media per azienda che la SAT media sono fortemente aumentate, rispettivamente del 44,2% e 34,6%. Questo sta presumibilmente ad indicare che, visto il parallelo calo nel numero totale di aziende, molte imprese agricole si sono aggregate ingrandendosi, in particolare con lo sviluppo dell‟affitto. La dimensione media nazionale delle oltre 1,6 milioni di aziende è tuttavia ancora ridotta, e di poco inferiore agli 8 ettari di SAU, anche se il dato del 2000 era di soli 5,5 ettari. Le imprese di dimensione maggiore sono concentrate al Nord-Ovest dove la media è di 14,4 ettari, ed in aumento del 41,7% rispetto al 2000, più del doppio del valore registrato nel Mezzogiorno che si ferma a 6,3 ettari di SAU per azienda, l‟aumento registrato rispetto al 2000 è però del 48,1%.

In termini percentuali gli aumenti maggiori si sono riscontrati nel Centro Italia con la SAU media in aumento del 51,1% e la SAT media del 44,2%.

Questo nonostante i cali in termini totali rispettivamente del 10 % e del 14,1% di SAU e SAT dovuti alla forte diminuzione del numero di aziende: -40,4%. Nei 10 anni trascorsi tra un censimento e l‟altro quindi, oltre alla forte diminuzione del numero di aziende agricole, si è vista una loro ristrutturazione dal punto di vista dimensionale. Questo fenomeno si ritiene sia dovuto alla necessità di rafforzamento dal punto di vista competitivo per meglio fronteggiare le volatilità dei mercati e dal ricambio generazionale.

Figura 6 - Aziende agricole Italia per classe di superficie agricola utilizzata (superficie in ettari, ha). – (Anni 2003, 2005, 2007)

Fonte: elaborazione su dati Istat da “Indagine sulla struttura e produzione delle aziende agricole”

I dati relativi alle diverse rilevazioni effettuate dall‟Istat come “Indagine sulla struttura e produzione delle aziende agricole”2, mostrano l‟andamento del numero di aziende agricole suddivise per classe di SAU. Come si vede graficamente, la classe più ampia è quella delle aziende agricole con meno di un ettaro di SAU. Nel 2003 quasi il 35% delle aziende agricole apparteneva a questa classe, che è quella che però sta subendo una forte diminuzione in termini numerici; difatti le oltre 670mila aziende rilevate nel 2003, sono diminuite del 35% nel 2007, infatti ne vennero rilevate circa 436mila, pari ad una quota del 26% del totale. Come già detto infatti l‟agricoltura italiana è

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 2003 2005 2007 Meno di 1 ha 1 - 2 ha 2 - 5 ha 5 - 10 ha 10 - 20 ha 20 - 50 ha

fortemente caratterizzata da questa grande parcellizzazione delle realtà agricole in piccole e piccolissime aziende. Questo fenomeno, retaggio della storia e della struttura nazionale, è di sicuro un punto di svantaggio dal punto di vista economico e competitivo per il comparto agroalimentare nazionale, ma d‟altro canto permette la presenza sul territorio di tante piccole realtà agricole e la sopravvivenza di una cultura locale contadina molto forte, ma anche un maggior controllo del territorio. Da sottolineare è anche il legame tra queste piccole realtà e le produzioni di qualità o legate alle produzioni biologiche, e quindi che spesso privilegiano mercati alternativi a quelli tradizionali, riscoprendo sempre di più la filiera corta e la vendita diretta. Nel 2007 il totale delle aziende piccole, cioè con meno di 5 ettari di SAU, copre una quota del 73,3% sul totale delle aziende agricole, nel 2003 erano il 76,8%. Quelle di dimensione più grande, con cioè più di 20 ettari di SAU sono invece oltre 123mila e si fermano al 7,4% del totale. Incoraggiante è il fatto che queste realtà più rilevanti dal punto di vista dimensionale siano in aumento in termini relativi, visto che nel 2003 erano il 6,5% del totale.

3. LA MECCANIZZAZIONE DELL’AGRICOLTURA