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Negli ultimi anni si è assistito a un notevole sviluppo del mercato del solare termico. Sono sempre di più i paesi in cui il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici vengono realizzati attraverso

l’uso della componente termica dell’energia solare. La capacità di produrre acqua calda e

riscaldamento degli ambienti mediante l’utilizzo dell’energia solare termica è aumentata, nel corso del 2008, del 15% rispetto al 2007 (126 GWth), per raggiungere, secondo le più recenti stime, 145 GWth, corrispondenti al doppio della capacità esistente nel 2004361.

La Cina ricopre il ruolo di leader nel settore; nel 2007 possedeva il 66,7% di tutta la capacità installata relativa al solare termico (figura 5.1) e dei 20 GWth aggiunti nel corso di quell’anno, ben l’80,2% erano attribuibili ad essa (figura5.2).

Figura 5.1 : Quote della capacità globale installata relativa al solare termico, nel 2007

Fonte: GRS 2009

360 Ivi.

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Nel 2008, La Repubblica Popolare Cinese ha installato i tre quarti della capacità complessiva aggiunta nel corso dell’anno (14 GWth) e ha superato il 70% della capacità esistente a livello mondiale362.

Figura 5.2 : Quote della capacità aggiuntiva relativa al solare termico, installata nel 2007

Fonte: GRS 2009

Gran parte della domanda in tale settore è costituita dall’edilizia privata, in particolare da abitazioni mono e bi-familiari, ma sta crescendo significativamente la quota di mercato per quel che riguarda l’edilizia pubblica e le grandi aziende private.

I fattori responsabili della enorme espansione dell’uso dell’energia solare termica sono sostanzialmente tre:

• il solare termico è una tecnologia, ormai, matura e, conseguentemente, economica e ampiamente disponibile;

• si è acquisita consapevolezza del fatto che le fonti fossili di energia non possono più essere considerate un’opzione a lungo termine363;

• le normative messe in atto per il settore edilizio richiedono un sempre maggiore impegno all’uso di fonti energetiche rinnovabili e il solare termico risulta essere una soluzione molto vantaggiosa.

Riguardo all’ultimo punto elencato è doveroso sottolineare che il successo ottenuto a Barcellona a seguito dell’adozione, nel giugno 1999, della “Barcelona Solar Ordinance”, che prevede per edifici nuovi o ristrutturati dopo il primo agosto 2000, oltre all’obbligo di usare la fonte solare, incentivi e norme tecniche e architettoniche per l’installazione di impianti solari termici, ha fatto da apripista a iniziative similari in molti paesi, regioni e comuni d’Europa. Nel 2009, anche la Germania ha

362REN21, 2009, op. cit.

363 Esse sono destinate a diventare sempre più costose; la produzione di petrolio si avvia a decrescere sempre di più; l’offerta di gas è nelle mani di pochi produttori, la qual cosa genera notevolissimi rischi e tensioni di carattere geopolitico.

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richiesto che per il riscaldamento degli edifici di nuova costruzione fossero impiegate energie rinnovabili.

Tra i paesi in via di sviluppo, quelli che hanno fatto registrare un’accelerazione maggiore della crescita degli impianti solari termici finalizzati alla produzione di acqua calda sono stati: Brasile, India, Messico, Marocco e Tunisia.364

Per quanto riguarda l’Europa, il mercato del solare termico, nel 2008, ha mostrato una brillante performance nel complesso degli Stati membri appartenenti all’Unione Europea e in Svizzera, crescendo del 60%, con 3,3 GWth di nuova capacità installata (4,75 milioni di m2 superficie di collettori solari) .

La figura 5.3 mostra l’andamento del mercato solare termico in UE-27 e Svizzera dal 1999 al 2008.

Figura 5.3 : Il mercato solare termico in UE-27 + Svizzera

Fonte: Solar Thermal Markets in Europe 2008 (Maggio 2009)

La più grande spinta allo sviluppo del settore è da attribuirsi al mercato tedesco che, nel 2008, è più che raddoppiato rispetto al 2007 e, con oltre 200.000 nuovi collettori installati per una superficie totale di 2,1 milioni di metri quadrati, ha accresciuto la propria capacità di 1,5 GWth; in tal modo la Germania risulta la leader del settore. Essa, nel 2008, ha visto salire al 44% del totale, la sua quota all’interno del mercato europeo365.

Nella figura 5.4 è riprodotto l’andamento del mercato tedesco del solare termico dal 1999 al 2008.

364 REN21, 2009, op. cit.

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Figura 5.4 :L’ andamento del mercato solare termico tedesco

Fonte: Solar Thermal Markets in Europe 2008 (Maggio 2009)

Tra i paesi che, oltre alla Germania, occupano un ruolo rilevante nell’ambito del settore solare termico vi sono, nell’ordine: Spagna, Italia, Francia, Austria e Grecia, quest’ultima in seconda posizione nel 2007. Insieme, i sei paesi elencati rappresentano, attualmente, il 83% del mercato solare termico (si consideri che questi stessi paesi rappresentano solo il 54% della popolazione europea e il 61% del suo PIL).

Nella figura 5.5 sono riportate le quote del mercato solare termico europeo detenute attualmente dai paesi appartenenti all’Unione europea e dalla Svizzera.

Figura 5.5 : Quote del mercato solare termico europeo

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L’enorme crescita del mercato tedesco, insieme con la sua stessa posizione dominante offusca le performance più che positive di alcuni mercati minori in netta ascesa quali, ad esempio, quello

polacco e quello belga. La Polonia con 130 000 m2 di superficie di collettori di nuova

installazione, nel 2008, ha incrementato la capacità posseduta del 90% e si è confermata al settimo posto tra i più grandi mercati europei del solare termico. Il Belgio ha raggiunto l’ottava posizione installando sul proprio territorio 91.000 m2di nuovi collettori solari.366

La Spagna con una crescita del 58% nel 2008, è diventata il secondo mercato più importante per il solare termico in Europa. Nel 2008 sono stati installati ex novo collettori ricoprenti un’area di circa 434 000 m2 equivalenti a una capacità solare termica di più di 300 MWth (figura 5.6); in tal modo la capacità cumulata ha raggiunto i 988 MWth (1,4 milioni di m2 di superficie di collettori solari). Tuttavia per il prossimo futuro si prevede una probabile diminuzione della crescita poiché, sebbene l’obbligo solare per gli edifici di nuova costruzione, fornisca in tale nazione un solido sostegno, la situazione generale di crisi del mercato delle costruzioni costituisce un freno allo sviluppo del solare termico.

Figura 5.6 :L’ andamento del mercato solare termico spagnolo

Fonte: Solar Thermal Markets in Europe 2008 (Maggio 2009)

L’Italia, il terzo mercato d’Europa, ha anch’essa assistito al rafforzamento della sua posizione nel corso del 2008. Rispetto al 2007, il mercato interno è aumentato del 28% con 295 MWth di nuova capacità installata (421 000 m2 di collettori solari termici) (figura 5.7). Ma, come si dirà anche in seguito, l’utilizzo del solare termico in Italia rimane al di sotto della media europea. Nel 2008, relativamente al solare termico, sono stati registrati solo 19 kWth (27 m2) per ogni 1000 abitanti, contro una media europea di 38 kWth per 1000 abitanti . La forte crescita negli ultimi anni è dovuta, in parte, ai meccanismi di incentivazione che prevedono una riduzione fiscale per gli investimenti in impianti solari termici.

366ESTIF- Solar Thermal Industry Federation, Solar Thermal Markets in Europe - Trends and Market Statistics 2008, Brussels, ESTIF, 2009.

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Figura 5.7 :L’ andamento del mercato solare termico italiano

Fonte: Solar Thermal Markets in Europe 2008 (Maggio 2009)

Il mercato francese del solare termico, il quarto più grande d’Europa, nel 2008, si è accresciuto del 18%, con 272 MWth (388.000m2) di nuova capacità installata. L’81% di questo mercato (313.000 m2), si trova nella Francia metropolitana, mentre 75.000 m2 sono stati installati di recente nei dipartimenti francesi d’oltremare (Réunion, Guadalupe, Martinica, Guyana francese). Un elemento fondamentale per lo sviluppo del mercato francese è stato il sostegno al settore fornito attraverso il Piano Soleil del 2000.

Nella figura 5.8 è illustrato l’andamento del mercato francese del solare termico dal 1999 al 2008.

Figura 5.8 :L’ andamento del mercato solare termico francese

Fonte: Solar Thermal Markets in Europe 2008 (Maggio 2009)

Il quinto mercato più importante d’Europa, l’Austria, grazie a tre decenni di sostegno pubblico a favore del solare termico, ha sperimentato negli anni una costante crescita. Nel 2008, la nuova capacità installata è stata pari a 243 MWth (circa 350 000 m2 di superficie di collettori), 24% in più rispetto al 2007. La capacità totale in funzione alla fine del 2008 ha raggiunto 2,3 GWth (3,2 milioni di m2) equivalenti a 390 m2 per 1.000 abitanti.

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Ciò che, però, rende maggiormente interessante il caso dell’Austria e accresce ulteriormente il suo ruolo guida all’interno del mercato del solare termico a bassa temperatura è il rapporto elevato esistente tra la superficie totale dei collettori installati e il numero dei suoi abitanti. Tale indicatore risulta essere particolarmente valido al fine di ottenere dati, relativi allo sviluppo del solare termico nei diversi paesi, confrontabili in maniera equa. Rapportando, quindi, i valori austriaci riguardanti la capacità installata e funzionante degli impianti di produzione di energia termica mediante fonte solare367 con l’entità della popolazione, si è riscontrato che i 42 m2 di superficie di collettori installati ex novo, nel 2008, sono il valore più alto d’Europa, 1,6 volte superiore a quello corrispondente della Germania e più del quadruplo della media europea368 pari a 9,5 m2 per 1 000 abitanti.

Anche il valore della capacità installata cumulata rapportato al numero degli abitanti è molto elevato, esso corrisponde, infatti, a circa 290 kWth per 1 000 abitanti, superato solo da Cipro che possiede circa 610 kWth di capacità solare termica per ogni 1000 abitanti.

Nella figura 5.9 è riprodotto l’andamento del mercato austriaco del solare termico dal 1999 al 2008.

Figura 5.9 :L’ andamento del mercato solare termico austriaco

Fonte: Solar Thermal Markets in Europe 2008 (Maggio 2009)

Emerge, quindi, con chiarezza che l’uso dell’energia solare termica non è molto legata alle condizioni climatiche di un paese. Altrimenti, non si spiegherebbe la collocazione, tra le prime posizioni, di Austria e Germania, paesi notoriamente non dotati di un’insolazione ottimale. Inoltre, se è vero che paesi meridionali quali Cipro e la Grecia si collocano rispettivamente al primo e terzo posto per capacità cumulativa installata, è altrettanto vero che paesi posti a latitudini simili, come la Spagna, il Portogallo o l’Italia, non fanno registrare i medesimi risultati favorevoli, ma si collocano al di sotto della media europea pari, come è già stato detto in precedenza, a 38 kWth per ogni1000 abitanti (54 m2/1000 abitanti). Ciò porta a riflettere sul fatto che il quadro generale del mercato, nell’ambito del quale i meccanismi di sostegno pubblico hanno un ruolo rilevante, ha un effetto più incisivo sullo sviluppo e la diffusione della tecnologia solare termica rispetto alle condizioni climatiche.

367 ESTIF ipotizza una durata di venti anni per gli impianti installati dopo il 1989. 368 Ci si riferisce sempre ai 27 Stati membri dell’Unione Europea, più la Svizzera.

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Figura 5.10 : Capacità solare termica operativa nel 2008 per 1000 abitanti

Fonte: Solar Thermal Markets in Europe 2008 (Maggio 2009)

Nel 2008, al secondo posto, dopo l’Austria, tra i paesi per i quali il rapporto tra la capacità solare termica di nuova installazione e il numero di abitanti risulta più elevato, si è collocata la Grecia con 27 m2 di superficie coperta da impianti solari termici, seguita a breve distanza dalla Germania con 26 m2 per ogni 1000 abitanti, la Spagna ha quasi ricalcato la media UE (circa 10 m2 per ogni 1 000 abitanti), mentre l’Italia e la Francia sono scese leggermente sotto la media europea, rispettivamente con 7 e 6 m2 di superficie di collettori solari per ogni 1000 abitanti.

Il grafico in figura 5.11 mostra l’andamento, rilevato nel periodo 1999-2008, del rapporto tra la capacità solare termica di nuova installazione e numero di abitanti, per quel che attiene i principali paesi operanti nel mercato del solare termico a bassa temperatura.

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Figura 5.11: Sviluppo del mercato per 1000 abitanti

Fonte: Solar Thermal Markets in Europe 2008 (Maggio 2009)