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Captazione tiroidea di radionuclidi e diagnostica per immagini

CAPITOLO 2: Ipertiroidismo felino

2.3 Procedure diagnostiche

2.3.6 Captazione tiroidea di radionuclidi e diagnostica per immagini

Nei gatti ipertiroidei la captazione dello iodio radioattivo 131I e 123I risulta significativamente

aumentata, come anche quella del tecnezio 99m i nella forma di pertenectato 99mTc0-

4 28,140,141.

Questo meccanismo è strettamente correlato alla presenza di ormoni circolanti ed evidenziabile dal rapporto della concentrazione presente nella tiroide con quello presente nella saliva, e viene quindi determinata la percentuale di captazione dei radioisotopi. Dai primi studi effettuati si è visto che rappresenta un metodo molto più sensibile per la diagnosi di ipertiroidismo rispetto alle analisi basali degli ormoni tiroidei o anche rispetto ai vari test di stimolazione. Sono però necessari studi più approfonditi in questo campo142,143. Questo metodo diagnostico è alterato in animali che

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metimazolo aumenta significativamente il grado di captazione dello iodio radioattivo. Questo tipo di procedura però ha costi molto elevati, per non parlare del fatto che è necessario avere accesso ad uno strumentario molto sofisticato. Le immagini scintigrafiche che si possono ricavare in associazione a questa tecnica sono uno strumento utile per discriminare se l’interessamento della patologia è monolaterale o bilaterale. Inoltre permette anche di individuare l’eventuale presenza di aree di tessuto ectopico o accessorio iperfunzionanti, o ancora evidenzia l’eventuale presenza di metastasi in caso di carcinoma tiroideo funzionante144.

Scintigrafia

La scintigrafia della tiroide è stata una delle prime procedure di medicina nucleare utilizzate in campo veterinario, e rimane uno dei maggiori studi scintigrafici richiesti145,146. Per ottenere questo

tipo di immagini è necessario possedere un equipaggiamento e conoscenze avanzate, oltre ad una licenza per la detenzione di materiale radioattivo, il che rappresenta un limite per la diffusione di questo metodo diagnostico nelle specie domestiche. Il farmaco più utilizzato per la diagnosi o la terapia di patologie tiroidee è lo iodio-131 o 131I, particolarmente utile nei casi di ipertiroidismo

felino147.

Il normale aspetto scintigrafico della tiroide è caratterizzato da una distribuzione uniforme della radioattività su entrambi il lobi ghiandolari. I lobi tiroidei nel gatto presentano una forma ovale, allungata e sono simmetrici per taglia e posizione. I margini devono essere lisci e regolari. Generalmente non è visibile la presenza di tessuto tiroideo ectopico. L’intensità della captazione dello iodio è soggettiva e valutabile mediante una comparazione con il tessuto delle ghiandole salivari zigomatiche148. Quantitativamente, questa comparazione può essere eseguita calcolando

una ratio di densità della tiroide rispetto alle ghiandole salivari141,148–150. In un gatto sano la ratio è

di 0,87:1 (range 0,6:1-1,03:1)141,148,151,152. La procedura prevede che le immagini scintigrafiche

vengano scattate 20 minuti dopo la somministrazione del farmaco utilizzato152. In alternativa è

possibile calcolare una ratio anche rispetto al tessuto circostante che si aggira normalmente intorno a 2,76:1 (range 1,7-4)153,154. È possibile anche misurare la funzionalità tiroidea in base al

livello di captazione e accumulo del radionuclide in funzione della dose somministrata, è però una valutazione eseguita raramente nella pratica clinica141,152,155,156.

Lo scopo della scintigrafia è quello di fornire informazioni sulla tiroide sia dal punto di vista anatomico, sia dal punto di vista funzionale che non potrebbero essere ottenute in altro modo con una qualsiasi altra procedura. L’intensità della captazione tiroidea infatti è strettamente correlata con la concentrazione sierica di T4141. L’uso della scintigrafia ci permette quindi di localizzare

l’eventuale presenza di tessuto iperfunzionante sia a livello della ghiandola tiroide, stabilendo se vi è un interessamento di uno o entrambi i lobi, sia a livello ectopico (Figura 2.2). Può anche essere usata per modulare la dose di radioiodio nel corso della terapia153,157,158. L’ individuazione accurata

di tessuto iperfunzionante è un’informazione importante per pianificare un eventuale intervento chirurgico159, infatti la captazione può risultare sia uniformemente aumentata, ma anche essere

limitata a formazioni nodulari multiple, evidenziate dalle immagini come aree focali in cui la captazione è aumentata (Figura 2.3). Questi noduli possono essere uniti da una linea sottile di tessuto assumendo il tipico aspetto a filo di perle. L’attività del tessuto circostante è più o meno soppressa a seconda della concentrazione sierica di tiroxina. Molto spesso i noduli iperplastici sono confinati nella regione tiroidea ma possono estendersi sia in direzione craniale, sia in direzione caudale come il tessuto ectopico. La patologia generalmente coinvolge entrambi i lobi,

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ma è stato visto che può presentarsi anche una forma monolaterale nel 30% dei gatti affetti16.

Disfunzioni monolaterali vere sono caratterizzato da un aumento della captazione di un unico lobo e dalla completa soppressione del controlaterale. Nel gatto se un lobo presenta un marcato aumento dei livelli di captazione mentre l’attività dell’altro e normale o diminuita, si considerano entrami i lobi tiroidei anormali. La mancanza di una completa soppressione in questo caso può essere stare ad indicare una completa autonomia funzionale. Questo quadro bilaterale e asimmetrico è tipico dei gatti affetti da ipertiroidismo. Alcuni gatti ipertiroidei sviluppano delle formazioni cistiche a parete sottile ripiene di liquido, che appaiono come delle aree di vuoto nelle immagini scintigrafiche, circondate da noduli iperattivi. In questi casi l’ausilio di un’ecografia può essere utile per identificare la ragione delle aree di vuoto e diagnosticare una forma di adenoma cistico. Il carcinoma non presenta alcuna differenza alla scintigrafia rispetto ad una forma benigna, nonostante vi sia un pattern di attività che può esservi ricondotto con alta probabilità. La tiroide in questo caso tende ad avere un aspetto più disomogeneo e una forma più larga con margini irregolari e frastagliati. Un pattern multifocale di captazione con foci al di fuori dei confini dei lobi tiroidei indica con alta probabilità un carcinoma. Non è però un metodo diagnostico attendibile per differenziare le forme benigne da quelle maligne. L’accumulo di radionuclidi a livello mediastinico e/o polmonare può indicare la presenza di metastasi funzionanti, ma potrebbe anche trattarsi di tessuto tiroideo ectopico iperplastico, e deve essere sempre messo in diagnosi differenziale, anche se la localizzazione polmonare è più frequentemente associata ad una neoplasia maligna160.

Figura 2.2. Vista ventrale(sopra) e laterale destra(sotto) di 3 gatti diversi che mostrano le varie localizzazioni ectopiche

del tessuto tiroideo(indicato dalle frecce). Tutte le immagini sono state acquisite a 20 minuti dalla somministrazione di Tc-99m-pernectato. È possibile osservare da sinistra verso destra tessuto ectopico localizzato rispettivamente a livello sub-linguale, mediastinico craniale e alla base del cuore. Tutti e 3 i gatti mostrano ipertiroidismo con aumento della

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Figura 2.3 È possibile apprezzare le immagini scintigrafiche di 6 diversi gatti affetti da ipertiroidismo e mostrano i

cambiamenti che incorrono nel processo di captazione in corso di adenoma multiplo161

Figura 2.4 È possibile apprezzare le scansioni di tre differenti gatti affetti da ipertiroidismo. Il gatto sulla sinistra

presenta un coinvolgimento di entrambi i lobi tiroidei, il gatto al centro presenta un coinvolgimento bilaterale ma a differenza del primo la captazione dello iodio è asimmetrica, quello sulla sinistra ha una forma monolaterale che

interessa il lobo sinistro161

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