Col termine varietà si intende in senso descrittivo la diversità delle caratteristiche all'interno di una specie biologica, quindi a livello botanico due varietà sono distinguibili se un singolo carattere è sufficientemente diverso tra di esse, ma solitamente, la distinzione deve essere basata su diverse caratteristiche in combinazione. Molte di queste caratteristiche saranno influenzate da fattori ambientali, come il tipo di suolo e il clima, e in particolare dalle pratiche culturali per le specie coltivate o di interesse agrario. L’Actinidia, in quanto a pratiche colturali, richiede una formazione della chioma e quindi interventi di potatura, regolari. Caratteristiche come le dimensioni delle foglie, la dimensione dei frutti e la lunghezza dei germogli possono essere influenzate dalla severità di questo intervento, così come dimensione e forma dei frutti saranno variabili in relazione all’ambiente di coltivazione (Jie e Thorp, 1986). In ogni caso le differenze morfologiche tra la cultivar ‘Hayward’ e la ‘Bruno’, sono tali da consentire una distinzione sulla base di caratteri vegetativi e riproduttivi.
6.1 Caratteri Vegetativi
L’aspetto esterno delle branche in riposo vegetativo è molto simile per entrambi (Figura 6), ma con un’osservazione più oculata si può notare che le gemme ascellari dormienti e la proiezione nodale sono distinguibili (Figure 7 e 8). (Jie e Thorp, 1986)
Figura 7 Gemma intermedia: faccia distale convessa incCv. ‘Hayward’ (Jie e Thorp, 1986).
Figura 8 Gemma intermedia: faccia distale dritta in cv. ‘Bruno’) (Jie e Thorp, 1986).
I tralci di Actinidia sono caratterizzati da una crescita apicale prolungata e dalla tendenza ad avvolgersi a spirale lungo eventuali sostegni. Questi possono essere tralci a sviluppo determinato, nel caso in cui la loro crescita venga arrestata dalla formazione di due gemme ravvicinate in posizione apicale. Possono raggiungere una lunghezza di 20-30 cm – ramo corto (o «spur»), tipico di piante poco vigorose o invecchiate – o di circa 1 metro. I rami corti portano la migliore produzione in piante gestite correttamente. Esistono poi tralci a sviluppo indeterminato che possono superare i 2 m di lunghezza mostrandosi anche particolarmente vigorosi (diventando succhioni); anche questi tralci possono produrre frutti. Nella porzione basale dei tralci, sono in genere presenti solo gemme a legno, che danno origine a germogli provvisti unicamente di foglie.
Nell’Actinidia, le gemme sono protette da peluria e da tessuti simili alla corteccia. Le gemme riproduttive, presenti lateralmente lungo i tralci, sono gemme miste che danno origine a germogli sui quali si sviluppano anche i fiori (germogli fruttiferi; Fig. 9). La gemma mista contiene, preformate, circa 20- 22 foglioline e all’ascella di alcune di esse si possono originare i fiori; questi possono essere presenti nei nodi compresi dalla quinta alla dodicesima posizione a partire dal basso e la medesima struttura si rispecchierà poi nel germoglio dopo la sua distensione. L’induzione a fiore avviene da
inizio agosto alla tarda estate dell’anno precedente la fioritura, mentre la differenziazione dei fiori avviene molto tardivamente, pochi giorni prima del germogliamento, impedendo così di distinguere agevolmente le gemme miste dalle gemme a legno attraverso una semplice osservazione visiva. Sui tralci e sul tronco dell’Actinidia si formano frequentemente gemme latenti. (Massetani, 2017)
Figura 92 Morfologia germoglio fruttifero di Actinidia deliciosa (Vita in campagna, 2017).
Di conseguenza, in maniera specifica, si può affermare che:
‘Hayward’ presenta gemme di tipo misto molto piccole, grigie, con peli appena visibili; la faccia distale della proiezione nodale è convessa.
‘Bruno’ presenta gemme di tipo misto molto piccole, anche se variabili, di colore grigio-giallo, con peli appena visibili. La faccia distale della proiezione nodale è diritta. Altra piccola differenza si nota osservando la corteccia dei rami invernali, le lenticelle presenti, di colore grigio-giallo per entrambe le cultivar, sono piccole e in numero moderato su ‘Bruno’, di media grandezza e in numero inferiore su ‘Hayward’.
Anche i rami estivi sono molto simili tra le due cultivar; risultano differenti le lunghezze degli internodi (7,1 cm ‘Hayward’; 8,1 cm ‘Bruno’), la forma e dimensione delle foglie, il numero dei fiori per tralcio e l’incidenza di fiori multipli.
‘Hayward’ presenta foglie obovate, ampiamente depresse con l’apice che forma una piccola insenatura (emarginato), la pagina superiore è di colore verde scuro con moderato numero di peli di colore rosso chiaro, corti, lungo la vena principale; la pagina inferiore è di colore verde pallido con fitta presenza di peli bianchi stellati e moderato numero di peli rossi, principalmente corti lungo la vena principale.
‘Bruno’ presenta foglie ampiamente obovate con apice cuspidato o troncato, la pagina superiore ha un colore da verde a verde scuro con pochi peli lunghi, rosso chiari, principalmente lungo la vena principale; la pagina inferiore è di colore verde pallido con moderato numero di peli bianchi stellati e pochi peli lunghi, rossi, per lo più lungo la vena principale.
Entrambe presentano foglie con macchie o striature viola su quasi tutta la superficie. Tuttavia a primo impatto visivo si nota come la vegetazione della cultivar ‘Bruno’ è più rigogliosa ed ha un colore verde-intenso rispetto ad ‘Hayward’
6.2 Fiori e frutti
Sicuramente i caratteri fiori e frutti sono i lineamenti distintivi di queste cultivar (Figura 10).
Figura 10 A sinistra fiore femminile di ‘Hayward’, a destra fiore femminile di ‘Bruno’.
I fiori di ‘Hayward’ hanno un colore bianco crema a volte con macchie gialle; in piena fioritura la corolla è a coppa; petali ovali, margine involuto con leggera rientranza e prevalentemente sovrapposti. Gli stili hanno un orientamento reclinato e sono fortemente ricurvi verso il centro.
I fiori di ‘Bruno’ sono di colore bianco tendente al giallo, in piena fioritura la corolla è a coppa ed i petali sono ovali con margine leggermente rientrato, piatto e soprattutto non sovrapposti; gli stili hanno un orientamento reclinato, ricurvi in punta.
Il frutto di Actinidia deliciosa è una bacca di forma prevalentemente ellissoidale, con buccia di colore bruno-verdastro, ricoperta da peluria; la polpa di un colore caratteristico verde brillante, con un cuore biancastro (columella) dove attorno sono posizionati numerosi e piccoli semi di colore nero-violaceo. La sua maturazione avviene mediamente a fine ottobre-inizio novembre.
I caratteri dei frutti, in particolare la dimensione, la forma, il peso e il numero di semi sono le caratteristiche distintive più utili per distinguere le due varietà in questione.
I frutti della varietà ‘Hayward’ presentano un peso medio di circa 100 g con una forma prevalentemente ellissoidale, ellittica in sezione trasversale ed apice arrotondato. Ha un diametro longitudinale di 63,6 mm, trasversale di 52,9 mm, sagittale di 48,3 mm. La parte distale del frutto presenta stili solitamente sporgenti e depressi nella parte periferica. La buccia è sottile, liscia, verde-marrone con un numero moderato di peli lunghi e pochi peli corti. Al suo interno, la columella ha forma ellittica con una grandezza di 18,2 mm x 3,0 mm, in sezione trasversale sono visibili circa 40 carpelli e sono presenti circa 19 semi per carpello; il numero totale di semi per frutto è di un numero di 774 circa di colore marrone chiaro con apice nero. Se osservati ad ingrandimento ottico presentano evidenti reticolazioni e cavità pronunciate.
I frutti della varietà ‘Bruno’ presentano un peso medio di circa 70 gr, forma oblunga, sezione trasversale da circolare ad ellittica ed apice arrotondato. Il diametro longitudinale dei frutti è di 74,2 mm, quello trasversale di 41 mm e il sagittale di 38,1 mm. La parte distale del frutto presenta residui degli stili che sono spesso sporgenti e con bordi arrotondati. La buccia è spessa, ruvida, marrone, ricca di peluria con pochi peli corti e molti peli lunghi. La columella ha forma ellittica ed una grandezza di 11,3 mm x 3,7mm. Il numero di carpelli, visibili in sezione trasversale all’interno del frutto, è di 32 circa, con 21 semi circa per carpello. Il numero dei semi totali è di 672 circa, di colore marrone con macchie scure. Se osservati ad ingrandimento ottico presentano evidente reticolazione e cavità intermedie.