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Caratteristiche cliniche dei pazienti con urosepsi

5. RISULTATI

5.1. Caratteristiche cliniche dei pazienti con urosepsi

I pazienti che hanno rispettato i criteri di sepsi a partenza dalle vie urinarie sono stati in totale 95, con un tasso d’incidenza stimato di 4.15 casi/100 ricoveri.

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Grafico A. Distribuzione mensile delle urosepsi durante il periodo in esame per entrambe le UO di Medicina Interna.

Nel 49.5% si è trattato di donne, nel restante 50.5% di uomini. L’età media dei pazienti è stata di 80 (± 13.0) anni.

La durata media della degenza è stata di 9 (± 7.5) giorni, al termine della quale 8 pazienti (l’8.4%) sono deceduti e 87 sono stati dimessi con risoluzione clinica del quadro (“guarigione clinica”). All’interno di quest’ultimo gruppo, sono stati identificati 8 pazienti che hanno avuto una “guarigione microbiologica” perché l’urinocoltura e/o emocoltura ripetute durante la degenza sono risultate negative.

Il tempo medio intercorso tra l’inizio della terapia antibiotica e la defervescenza è stato di 3 (± 2.2) giorni; così come il tempo medio intercorso tra l’inizio della terapia antibiotica e la stabilizzazione delle condizioni cliniche del paziente (pressione arteriosa, frequenza cardiaca e SatO2) (3 ± 3 giorni): in questo caso i dati non sono stati sempre disponibili e pertanto sono stati raccolti solo per il 60% dei soggetti.

Durante la degenza, 4 pazienti sono stati trasferiti in Unità di Terapia Intensiva/Sub- intensiva per la comparsa di instabilità clinica.

Sei pazienti dimessi con diagnosi di “Urosepsi” e 4 dimessi con diagnosi di “Sepsi a probabile partenza dalle vie urinarie” avevano già un dato anamnestico positivo per un

0 2 4 6 8 10 12 14 16 18

FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET

8 13 11 14 10 18 15 8 n ° u ro se p si mese

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precedente ricovero ospedaliero entro i 30 giorni con stesso DRG 416. Nell’elaborazione dei dati clinico/epidemiologici oggetto dello studio, quindi limitati ai pazienti con diagnosi di “Urosepsi”, i 6 soggetti che avevano recidivato sono stati conteggiati una sola volta. Al contrario, nel database dei dati microbiologici tutti i pazienti sono stati conteggiati come casi separati. Tutti i casi che hanno recidivato erano stati dimessi con indicazione di “guarigione clinica” e nessuno con quella di “guarigione microbiologica”.

Nel 73.7% dei casi, la diagnosi è stata posta in Pronto Soccorso (PS), mentre nei restanti casi durante la degenza ospedaliera. I sintomi che più spesso hanno permesso di porre diagnosi in PS sono stati la febbre (con o senza brividi) associata ad alterazioni dello stato di coscienza (sopore o stato confusionale), in aggiunta alla ritenzione acuta di urine, alla disuria, all’ematuria e al dolore addominale aspecifico. Invece i sintomi che più spesso hanno indirizzato la diagnosi durante la degenza in reparto sono stati il rialzo febbrile associato o meno all’alterazione dei parametri vitali nello score MEWS (Modified Early Warning Score).

Le caratteristiche epidemiologiche dei pazienti con urosepsi sono riassunte nella Tabella 5.

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Tabella 5. Caratteristiche epidemiologiche dei pazienti con urosepsi

Dati N° pazienti con urosepsi (Tot = 95)

Dati Demografici

Età in anni, media (± DS) 80 (± 13)

Femmine, n° 47

Maschi, n° 48

Durata della degenza in giorni, media (± DS) 9 (± 7.5)

Tempo intercorso tra l’inizio della terapia antibiotica e la

defervescenza in giorni, media (± DS) 3 (± 2.2)

Tempo intercorso tra l’inizio della terapia antibiotica e la

stabilizzazione dei parametri vitali in giorni, media (± DS) 3 (± 3)

Esito

Guarigione clinica 87

di cui, guarigione microbiologica 6

Decesso 8

Inoltre, sono stati raccolti i dati clinici dei 95 pazienti con urosepsi all’ammissione in PS o all’esordio dei sintomi, se il paziente era già ricoverato nel reparto di Medicina.

Il 14% dei pazienti si è presentato con un quadro di shock (pressione arteriosa sistolica <90 mmHg), il 28% con tachicardia sostenuta e il 40% con ipossia (definita come SatO2<95%). La temperatura media è stata di 38°C (± 0.9); la frequenza respiratoria media di 18 (± 12) atti al minuto.

Sul totale dei pazienti, 43 (45.3%) hanno presentato leucocitosi [GB ≥ 12 milioni/mm3], 8 (8.4%) leucopenia [GB ≤ 4 milioni/mm3], mentre 44 pazienti (46.3%) non hanno mostrato alterazioni della conta leucocitaria. Sempre nel gruppo di pazienti settici, 78 hanno mostrato spiccata neutrofilia (> 70%), 5 neutropenia (<50%), i restanti 12 una percentuale di neutrofili normale. Questa stessa distribuzione è stata osservata anche per il valore

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percentuale dei Linfociti (L%): in 82 inferiore al 20%, in 4 casi superiore al 40%, normale nei restanti.

Le caratteristiche cliniche dei 95 pazienti con urosepsi sono riassunte nella Tabella 6.

Tabella 6. Caratteristiche cliniche dei pazienti con urosepsi

Dati N° pazienti con urosepsi (Tot = 95)

Evidenze cliniche,

Pressione arteriosa media, mmHg

media (± DS)

84 (± 13.5)

Frequenza cardiaca, bpm 89 (± 18.7)

Frequenza respiratoria, respiri al minuto 18 (± 12)

SatO2, % 96 (± 2.7)

Temperatura corporea, °C 38 (± 0.9)

Evidenze di laboratorio,

Conta leucocitaria, x 109 cellule/l

media (± DS) 13 (± 9.3) Neutrofili, % 79 (± 13) Linfociti, % 13 (± 10.5) Creatinina sierica, mg/dl 2 (± 1.2) GFR (ml/min/1.73 m2) 52.6 (± 34.4) Azotemia, mg/dl 95 (± 77.8) Proteina C reattiva (PCR), mg/l 12 (± 8.1) Procalcitonina (PCT), μg/l 16 (± 40.2)

Per quanto riguarda la presenza all’anamnesi dei fattori di rischio (FR) ORENUC per lo sviluppo di IVU, 82 pazienti su 95 con urosepsi ne hanno avuto almeno uno.

46 Nello specifico:

- 30 (36.6%) pazienti avevano 1 solo FR; - 28 (34%) pazienti avevano 2 FR; - 15 (18.3%) pazienti avevano 3 FR; - 6 (7.3%) pazienti avevano 4 FR; - 3 (3.7%) pazienti avevano 5 FR.

Inoltre, sono stati analizzati i FR predisponenti lo sviluppo di infezioni antibiotico- resistenti ed è stato notato che in più del 50% dei casi era presente almeno uno dei seguenti fattori di rischio: 31 pazienti erano stati sottoposti a terapia antibiotica nei 30 giorni precedenti il ricovero, 13 avevano avuto un ricovero ospedaliero nei 30 giorni precedenti e 10 pazienti provenivano da un altro Ospedale o da una RSA. Il 49% dei pazienti invece non presentava alcuno dei fattori di rischio sopraelencati. In sintesi:

- 32 pazienti hanno avuto un unico FR; - 14 pazienti hanno avuto 2 FR;

- 2 pazienti hanno avuto 3 FR.

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Tabella 7. Fattori di rischio nella coorte di pazienti con urosepsi

Dati N° pazienti (Tot

= 95)

%

Fattori di rischio ORENUC

1. Catetere vescicalea 44 46.3%

2. Urostomiab 6 6.3%

3. Litiasi/Idroureteronefrosic 13 13.7%

4. Anomalie morfologiche dell’appartato urinariod 8 8.4%

5. Anomalie funzionali dell’apparato urinarioe 4 4.2%

6. Recenti interventi urologicif 1 1.1%

7. Ipertrofia prostatica (IPB) 17 17.9%

8. Diabete Mellito tipo 2 30 31.6%

9. Malattia neoplastica 24 25.3%

10. Insufficienza Renale Cronica 23 24.2%

Fattori di rischio per lo sviluppo di antibiotico-resistenza

1. Provenienza da RSAg o altro Ospedale 10 10.5%

2. Precedente terapia antibiotica entro 30 giorni 31 32.6%

3. Precedente ricovero entro 30 giorni 25 26.3%

a

CV a permanenza e non a permanenza. b

Nefrostomia, uretero-cutaneostomia, uretero-sigmoidostomia. c

Calcolosi renale, litiasi vie escretrici. d

Ectasia calico-pielica, stenosi uretrali, stent ureterale, fistola retto-vaginale, neovescica ileale. e

Ristagno vescicale, globo vescicale. f

TURP, litotrissia, aspirazione percutanea di cisti renali. g

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