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141caratteristiche di questo metallo possono essere riassunte dicendo

che ha peso, resistenza e rigidezza pari a circa 1/3 dei rispettivi valori per l’acciaio. L’alluminio risulta quindi molto attraente per il suo ridotto peso. Purtroppo l’eccessiva elasticità e la limitata resistenza sono invece caratteristiche che ne sconsigliano l’uso per i telai. Ma c’è un altro problema che affligge l’alluminio: non resiste a fatica; in altri termini ciò significa che ogni sollecitazione che comporti una flessione causa un indebolimento del tubo fino al momento in cui si romperà. Contrariamente all’acciaio, ogni utilizzo con una bici in alluminio invecchia il telaio. Nonostante tutto ciò, la spinta verso la realizzazione di telai sempre più leggeri, unitamente alla necessità di proporre sempre differenti novità, ha permesso di superare tutte le difficoltà. Sono nati così i telai di alluminio che hanno le seguenti caratteristiche principali. Per evitare l’eccessiva flessione anziché aumentare lo spessore del tubo, si opera aumentando il diametro. Il tubo più rigido resiste meglio alle sollecitazioni e, con un adeguato spessore, può durare svariati anni. Inoltre l’alluminio non soffre nemmeno del problema della ruggine e neanche dell’indebolimento tipico delle zone interessate dalla saldatura. Diametri elevati, però, unitamente a spessori maggiorati, producono una conseguenza che può stupire: un telaio di alluminio pesa in media tanto quanto a uno in acciaio. Quindi acquistarlo con l’obiettivo di ridurre il peso della bicicletta non è una buona scelta. Ciò che capita con il peso, si verifica anche per la rigidità del telaio: l’alluminio come materiale è più elastico, ma gli elevati diametri dei tubi, necessari a minimizzare le sollecitazioni a fatica, danno origine a telai rigidi. Difficile quindi dare un giudizio complessivo sull’alluminio; sicuramente si può affermare che non soffre più di complessi di inferiorità rispetto all’acciaio, ma vale anche il contrario. Ultimamente la sua presenza è in netta crescita, ma, da quanto detto sopra, non tanto per ragioni tecniche quanto per motivi commerciali quali la moda e pubblicità.

in altri termini, potremmo dire che i telai in acciaio, contrariamente a quelli in alluminio, non invecchiano, nel senso che mantengono inalterate nel tempo le loro caratteristiche senza affaticarsi. Fra i punti deboli, troviamo invece la possibilità di ruggine, spesso insidiosa perché attacca l’interno dei tubi. L’acciaio può essere facilmente saldato anche se, purtroppo, la zona di saldatura, cioè quella soggetta al riscaldamento, perde parte delle sue proprietà meccaniche; il telaio quindi, come detto sopra, ha come punti critici tutte le giunzioni saldate.

Alluminio

Per anni i telai sono sempre stati realizzati in acciaio e solo pochissime aziende, tra cui non si può non menzionare Cannondale, hanno sempre utilizzato l’alluminio. Per alluminio intendiamo in realtà delle leghe del medesimo adeguate alla realizzazione di telai. Queste sono principalmente due, indicate dai numeri 6000 e 7000. Le

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3.5.5 Titanio, fibra di carbonio ed altri

Il titanio è un materiale che evoca bici al top, dal costo esorbitante e dalle prestazioni elevatissime. Ci si riferisce non al materiale puro, ma ad una lega, indicata con 3-2.5 composta dal 3% di alluminio, dal 2,5% di vanadio e dal 94,5% di titanio puro. Il titanio è rimasto confinato ad una piccola nicchia di mercato, e si può comprenderne le ragioni analizzando le sue caratteristiche. Prima di tutto si consideri il prezzo elevato, in parte dovuto al materiale in sé, in parte dovuto alla scarsità di artigiani e di tradizione della sua lavorazione in Italia. Va poi ricordato che si tratta di un materiale particolarmente ostico, implicando notevoli difficoltà di lavorazione e di saldatura. Il prezzo, quindi, lo relega automaticamente in un settore di nicchia. Il titanio ha un’elevatissima resistenza a fatica, a pari peso circa doppia rispetto a quella dell’acciaio. Ciò permette, esattamente all’opposto di quanto capita con l’alluminio, di realizzare tubi sottili ed elastici senza rischi di accorciarne la vita. Capovolgendo i termini, possiamo affermare che il titanio è nettamente più leggero dell’acciaio pur mantenendo un’elevatissima resistenza, risultando più elastico e di conseguenza più confortevole. Inoltre il titanio non arrugginisce, non necessita di alcuna verniciatura e resiste benissimo a fatica. Purtroppo, come già accennato, il titanio è difficile da lavorare, in quanto si rischia di alterarne la struttura cristallina e quindi la resistenza. È anche difficile da saldare in quanto richiede esperienza, saldatura TIG, pulizia assoluta e assenza di qualunque particella di polvere sui tubi; in compenso la perdita di resistenza nelle zone della saldatura è molto minore che nell’acciaio. In definitiva, è più che probabile che il titanio rimanga confinato in una nicchia. Naturalmente per quanto riguarda le bici rigide il titanio rimane un superbo materiale, ma i costi elevati non sono destinati a scendere anche perché legati a fattori principalmente strutturali e non commerciali.

Fibra di carbonio

Il carbonio appare oggi come lo stato dell’arte, il materiale più recente e che ha ancora le maggiori potenzialità inespresse. In primo luogo è bene precisare che quando si parla di carbonio si intende in realtà un composto realizzato da fibre di carbonio come componente strutturale e da resina epossidica. Qui sta infatti la netta differenza del carbonio rispetto a tutti gli altri materiali: mentre normalmente si producono tubi di metallo che sono poi saldati insieme, con il carbonio il metodo di realizzazione dei telai è completamente diverso. Non si parte da tubi, ma da pelli composte

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