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Caratteristiche generali del sito

1 Introduzione

4.5. DESCRIZIONE DELLO SCENARIO DI RIFERIMENTO

5.2.1. Caratteristiche generali del sito

5.2.1.1. Inquadramento geografico

La zona scelta per l’installazione dell’impianto fotovoltaico denominato “Butera Burgio” è situata in Provincia di Caltanissetta, nel Comune di Butera, in contrada Burgio. La zona scelta per la Sottostazione MT/AT di utenza condivisa è situata nel comune di Butera in contrada San Pietro.

L’area del generatore fotovoltaico e apparati di conversione e trasformazione in media tensione e l’area della stazione di utenza ricadono nel paesaggio locale PL10 “Area delle Colline di Butera” del Piano Paesaggistico degli Ambiti 6-7-10-11-12-15 ricadenti nella provincia di Caltanissetta (Decreto di approvazione n. 1858 del 02/07/2015). Entrambe le aree non ricadono all’interno di zone normate del rispettivo paesaggio locale. Il cavidotto di utenza in media tensione, interrato per la quasi totalità lungo la viabilità esistente, intercetta aree del paesaggio locale PL16 “Piana di Gela” con livelli di tutela 1 (Contesto paesaggistico 16a – Paesaggio agricolo collinare e dei fiumi, torrenti e valloni) per complessivi 1.997 metri , aree del paesaggio locale PL10 “Area delle Colline di Butera” con livello di tutela 1 (Contesto paesaggistico 10a - Paesaggio agricolo dei fiumi, torrenti e valloni) per complessivi 1.821 metri e con livelli di tutela 2 (Contesto paesaggistico 10c – Aree archeologiche di Contrada Tinutella Turchiotto, C.da Moddemesi, Monte Desusino, Contrada Dessueri) per 380 metri (vedi Carta dei vincoli FV-BTBUR-PD-T2-0); nei suddetti tratti, interferenti con aree normate del Piano, il percorso del cavidotto risulterà ricadente su sede stradale asfaltata preesistente.

L’area del generatore fotovoltaico e degli apparati di conversione e trasformazione in media tensione dell’energia prodotta dallo stesso, ricade sulla tavoletta IGM (scala 1: 25.000) 272_III_NE-Manfria e sulle sezioni 643020 e 643060 della Cartografia Tecnica Regionale in scala 1: 10.000.

L’area della sottostazione di utenza condivisa ricade sulla tavoletta IGM (scala 1: 25.000) 272_IV_SO-Monte dei Drasi e sulla sezione 643010 della Cartografia Tecnica Regionale in scala 1: 10.000 (cfr. FV-BTBUR-PD-T1-0 Inquadramento territoriale).

Le coordinate geografiche del punto medio dell’area di impianto sono: 37°08'59.68"N - 14°01'04.49"E, l’altezza media sul livello del mare è pari a circa 230 m. Le coordinate geografiche del punto medio dell’area della sottostazione sono 37°10'12.43"N - 14° 2'52.12"E.

Il Comune di Butera rientra nella fascia climatica “mediterranea sub-arida” con concentrazione delle piogge prevalentemente nel periodo autunno – vernino.

La zona in cui ricade il territorio comunale presenta quindi un clima arido, con estati calde con temperatura media massima nel mese più caldo intorno ai 30-32°C e soltanto nei rilievi le temperature massime si riducono ad una media di 28-30°C; gli inverni sono relativamente miti, durante i quali la temperatura media minima raramente scende al di sotto di 10°C.

Le variazioni riscontrate rientrano nell’andamento climatico medio del versante meridionale della Sicilia che rappresenta, per latitudine, esposizione e costituzione geologica, la fascia più arida dell’isola dove il regime pluviometrico, di tipo mediterraneo, risulta esasperato da periodo di siccità molto lunghi.

Il Comune di Butera, situato in fascia climatica C, presenta condizioni climatiche favorevoli per lo sfruttamento della radiazione solare mediante impianti che sfruttano le energie rinnovabili, specificatamente particolarmente interessante risulta l’applicazione della tecnologia fotovoltaica.

Il valore dell’irraggiamento medio anno sulla superficie orizzontale è di 1.697 kilowatt/ora annui, che permette producibilità molto elevate per kWp installato, ben al di sopra della media nazionale.

L’irraggiamento è, infatti, la quantità di energia solare incidente su una superficie unitaria in un determinato intervallo di tempo, tipicamente un giorno (kWh/m2*giorno), questo è influenzato dalle condizioni climatiche locali (nuvolosità, foschia ecc..) e dipende dalla latitudine del luogo: come è noto cresce quanto più ci si avvicina all’equatore.

Dal punto di vista orografico l’area scelta per l’ubicazione del generatore fotovoltaico coincide con un versante collinare, digradante in direzione Nord-Sud, di superficie complessiva pari a circa 47 ha, con modeste incisioni, inserita in un contesto rurale, a distanza di circa 7 km dal centro abitato di Butera (CL) e di circa 12 km dal centro abitato di Gela (CL).

Di seguito si riportano due immagini per una immediata localizzazione del sito interessato dall’impianto, mentre per un più dettagliato inquadramento geografico dell’area in questione si rimanda alle tavole in allegato.

Figura 16: Inquadramento geografico del sito di interesse 5.2.1.2. Morfologia dell’area

L’area in esame si colloca in una zona pianeggiante entro l’ampia pianura alluvionale solcata dal Torrente Comunelli. La quota altimetrica dell’area di progetto, si aggira tra 45 metri s.l.m. e 110 metri s.l.m.

Le coordinate geografiche dell’impianto sono: 37° 8'47.48"N - 14° 7'51.85"E.

L’area di impianto ricade nelle particelle 191, 192 e 193 (quota parte) del foglio di mappa 192 del Comune di Butera (cfr. Inquadramento territoriale FV-BTBUR-PD-T1-0). La superficie complessiva è pari a circa 47 ha, mentre la superficie effettivamente utilizzata per l’installazione delle opere sarà pari a circa 25,7 ha.

Particella Foglio di

mappa Porz.

(m2) Uso Classe Superficie totale

(m2) Superficie occupata (m2)

191 192 per intero seminativo 2

471.407 257.907

192 192 per intero seminativo 2

193 192 57.980 seminativo 2

Figura 17: Stralcio foto area

5.2.1.3. Inquadramento idro-geomorfologico

Dal punto di vista morfologico la configurazione dell’area è alquanto uniforme, caratterizzata dalla natura pressoché omogenea delle litologie affioranti. Complessivamente il sito si presenta stabile senza particolari forme di erosione che possono compromettere la sicurezza dell’impianto fotovoltaico. È da sottolineare una discreta urbanizzazione delle aree limitrofe e soprattutto di quelle immediatamente a sud, corrispondenti al perimetro dell’area industriale, quasi totalmente occupate da opifici e da impianti fotovoltaici presenti nel sito di progetto.

Allo stato attuale non sono stati rilevati, nell'area, segni di fenomenologie franose e/o aree d’intensa erosione che possono provocare dissesti; non si notano cioè elementi morfogenetici attivi sintomatici di disturbi statici in atto.

Ad oggi la situazione morfogenetica è comunque tale da ritenersi improbabile l'instaurarsi di dissesti tali da pregiudicare la stabilità dell’area di progetto. La stabilità geomorfologica complessiva dell’area può essere notevolmente aumentata/migliorata soprattutto se l’attività edificatoria in progetto è corredata da tutte quelle opere infrastrutturali di urbanizzazione, di sistemazione esterna e di regimazione delle acque meteoriche.

Nell’area in esame non sono state individuate dal PAI aree a pericolosità e rischio idraulico e aree di esondazione per ipotetico collasso dello sbarramento dell’invaso Comunelli posto a Nord-Est dell’area in esame.

Idrografia

In generale l’area di studio fa parte di un ampio bacino idrografico “Bacino del Fiume Gela” che attraverso un percorso tortuoso, sfocia sulla costa meridionale della Sicilia.

Lo sviluppo del reticolo idrografico, nell’area esaminata, è condizionato dal diverso grado di permeabilità dei terreni attraversati e dalle condizioni orografiche e giaciturali dei litotipi affioranti. In generale, anche se composto di aste di impluvio di modesta entità, esso risulta ben distinto e di tipo detritico. Morfologicamente il sito in esame si colloca su un’area prevalentemente alluvionale, caratterizzata da ampie spianate lievemente degradanti verso sud, con quote variabili, nell’area di progetto, intorno ai 30 m s.l.m. Dette spianate sono solcate da corsi d’acqua a carattere stagionale tra cui il Torrente Comunelli. Il reticolo idrografico superficiale, data la natura dei terreni affioranti (permeabilità medio – bassa) e per le caratteristiche climatiche della nostra zona, è complessivamente mediamente sviluppato.

Idrogeologia

Allo scopo di definire le caratteristiche idrogeologiche dell’area in studio, in assenza di prove dirette di permeabilità, è stata effettuata una classificazione del tipo di permeabilità dei terreni affioranti in funzione della loro granulometria e tessitura, che ha consentito di individuare alcune aree a diverso grado di permeabilità.

Lo studio della permeabilità dei litotipi è molto importante perché in funzione di essa le acque meteoriche riescono ad infiltrarsi nel sottosuolo e a circolarvi, in modo più o meno complesso, con percorsi variabili in funzione di vari fattori tra cui i più importanti sono le caratteristiche idrologiche dell'acquifero: la permeabilità' relativa e la porosità.

Terreni a permeabilità medio – bassa

I terreni affioranti nel sito di progetto sono ascrivibili al gruppo dei terreni caratterizzati da permeabilità primaria "per porosità", con variazioni di K (coeff. di permeabilità) che dipendono essenzialmente presenza della eventuale componente sabbiosa-limosa nell’ammasso o dalla presenza di livelli e lenti limo-sabbiose-ghiaiose. Le alluvioni, in generale, possono costituire discreti acquiferi contenenti falde libere in funzione del differente grado di permeabilità dell’acquifero sia in senso verticale che orizzontale; nel caso particolare dell’area in esame è stata accertata la presenza di piccoli livelli idrici, contenuti soprattutto nelle diffuse lenti limo sabbiose/ghiaiose intercalate ai limi argillosi che costituiscono la porzione superficiale delle alluvioni affioranti. Tale coltre superficiale, inoltre, è caratterizzata dalla presenza di una certa percentuale di sabbia, fino al passaggio con le argille sottostanti con contenuto della frazione sabbiosa via via decrescente. Nel dettaglio, quindi, non è stata rilevata una vera e propria falda, data la natura prevalentemente limo – argillosa del litotipo superficiale. Inoltre, la porzione superficiale di questi terreni si trovano molto spesso in condizione di saturazione per via dalla lenta percolazione delle acque meteoriche superficiali che, durante il periodo invernale ed in occasione di eventi pluviometrici brevi ma intensi, tendono ad allagare le zone pianeggianti, per poi essere assorbite in maniera lenta dalla porzione superficiale più ricca della frazione limo-sabbiosa. Tale livelli idrici di modesta entità/portata, pur non rivestendo particolare importanza dal punto di vista idraulico, richiama l’attenzione nel predisporre le necessarie opere di drenaggio e impermeabilizzazione delle fondazioni dell’impianto fotovoltaico convogliando, là dove è possibile, le acque nei vasconi di raccolta e/o negli impluvi che solcano l’area di progetto. La coltre superficiale di questi terreni è soggetta a cicli di imbibizione ed essiccamento legate alle stagioni, è infatti

saturata d’acqua e con acque spesso ristagnanti in superficie nei periodi autunno-invernali, mentre risulta asciutta con profonde crepe e fessurazioni da essiccamento nel periodo estivo.

Terreni a permeabilità bassa bassissima/nulla (per porosità).

Terreni a permeabilità bassissima/nulla: depositi argillo-marnosi, con livelli competenti a fratturazione concoide. A questa classe appartengono le argille marnose azzurre affioranti a nord dell’area di progetto en in massima parte nel sottosuolo dell’ampia pianura alluvionale che caratterizza queste aree.

5.2.1.4. Accessibilità

L’accesso all’area d’impianto avviene attraverso la strada provinciale SP 197 a nord ovest dell’area di impianto. L’accesso all’area di stazione di condivisione è previsto mediante viabilità esistente agricola e riadattata, che si diparte dalla S.P. e ne consente il collegamento con la viabilità perimetrale dell’area di stazione di condivisione oltre che per la stazione di rete (cfr. FV-BTBUR-PD-T11-0 Carta della viabilità).

L’accessibilità ai locali tecnici ed ai sottocampi sarà garantita dalla viabilità di servizio, con sottofondo in ghiaia per la viabilità principale e in terra battuta per la viabilità secondaria (cfr. FV-BTBUR-PD-T4-0 Planimetria generale).

5.2.1.5. Uso attuale del sito

All'attualità l'area si configura, per la maggior parte, come un ampio seminativo non irriguo, mentre, una piccola porzione risulta incolta. Le aree interessate dall’impianto fotovoltaico si svilupperanno per una superficie di circa ettari 25,7 (257.907 mq). In particolare, l’area effettivamente occupata dai soli pannelli sarà pari a circa 9 ha, con un’occupazione di suolo pari al 19,5% (cfr. FV-BTBUR-PD-T17-0 Planimetria opere di mitigazione).