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Fase di cantiere: Misure di mitigazione e compensazione

1 Introduzione

7.1. Fase di cantiere: Misure di mitigazione e compensazione

5.1.1. Generalità

La fase di costruzione dell’impianto fotovoltaico costituisce la fonte di maggiore impatto sulle componenti ambientali ed umane.

Nel caso in oggetto la definizione di soluzioni progettuali che ricorrono all’impiego delle strutture di tipo fisso come elementi di ancoraggio consentirà di ridurre notevolmente gli effetti diretti ed indiretti generati dalla realizzazione del progetto sull’ambiente.

Il progetto prevede inoltre la definizione di appropriate ed efficaci misure orientate alla riduzione e compensazione degli impatti, sia in fase di costruzione dell’impianto, che in fase di esercizio e di smantellamento.

Per ottimizzare l’esecuzione dei lavori e nel contempo minimizzare gli impatti negativi sul territorio, verranno redatti, in fase di elaborazione del progetto esecutivo, il Programma dei Lavori ed il Sistema di Cantierizzazione, con i quali verranno analizzate e pianificate le varie fasi lavorative, le loro modalità di esecuzione, la durata ed il numero di lavoratori impiegati.

L’organizzazione ed il dimensionamento del cantiere si basano sulla tipologia delle infrastrutture al servizio delle quali esso sarà asservito, sulla loro estensione, sui caratteri geometrici delle stesse.

Nell’individuazione dell’area da adibire al cantiere si è tenuto conto, in linea generale dei seguenti requisiti:

 dimensioni areali adatte;

 prossimità di vie di comunicazione importanti con sedi stradali adeguate al transito di mezzi;

 preesistenza di strade minori per gli accessi, onde evitare il più possibile la realizzazione di nuova viabilità di servizio;

 buona disponibilità idrica ed energetica;

 lontananza da ricettori sensibili;

 vincoli e prescrizioni limitative all’uso del territorio (P.R.G. del comune di Butera, Piano Paesistico Regionale, Vincoli archeologici, naturalistici, idrogeologici, ecc.;

 morfologia (evitando, per quanto possibile, pendii o luoghi eccessivamente acclivi in cui si rendano necessari lavori di sbancamento e di riporto);

 esclusione di aree di rilevante interesse ambientale.

Il cantiere previsto comprende le infrastrutture connesse all’installazione e l’esercizio dell’impianto fotovoltaico (locali tecnici, cabine elettriche, ecc.), nonché le opere adibite al deposito dei materiali, le aree destinate ai piazzali di manovra ed al deposito dei macchinari di lavorazione, ecc.

Tutto il cantiere operativo verrà opportunamente recintato e protetto, sia per evitare possibili entrate di persone e mezzi estranei alle attività di cantiere, che per occultare il più possibile gli impianti dalla vista; le recinzioni saranno realizzate con barriere metalliche.

Le costruzioni presenti nel cantiere, per il carattere temporaneo dello stesso, sono prevalentemente di tipo prefabbricato, con pannellature sia in legno che metalliche componibili o, in alcuni casi, con struttura portante modulare (box singoli o accostabili).

I requisiti del cantiere, sono dettati essenzialmente dal crono programma di lavori che determina l’ammontare dei lavoratori impiegati ed il tipo di opere da realizzare.

Per ciò che concerne invece la sicurezza e prevenzione del rischio di incidenti, si fa riferimento al Piano Operativo di Sicurezza che sarà redatto obbligatoriamente dall’imprese esecutrici, ai sensi dell’art. 9, comma 1 del D.lgs. n° 494/96 così come modificato dall’art. 101, comma 3 del D.lgs. n° 81/08.

Obiettivo del POS è l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute, rispetto all’utilizzo di attrezzature ed alle modalità operative delle lavorazioni. Il POS descrive le modalità di gestione in sicurezza delle attività (fasi lavorative) esercitate dall’impresa esecutrice e deve essere avallato dal Coordinatore per l’esecuzione, ove presente, sia per la validità intrinseca, che per le possibili interazioni con POS di altre imprese.

Nel POS vengono inoltre fornite indicazioni generali sui mezzi d’opera, sulle attrezzature, sui dispositivi di protezione individuale e sui rischi specifici che intervengono nelle tipologie di lavoro svolte dall’impresa esecutrice.

5.1.2. Caratteristiche, funzioni ed attrezzature presenti nel cantiere

Al fine di non interferire con situazioni estranee al cantiere, esso sarà opportunamente recintato e sarà posta particolare cura affinché persone non attinenti al cantiere, transitanti nelle arie adesso limitrofe, non si trovino in condizioni di pericolo.

Il progetto prevede l’individuazione di un’area interna cantiere adibita a deposito e stoccaggio provvisorio di materiali.

Sarà inoltre posta nelle zone di migliore visibilità un’apposita cartellonistica indicante gli estremi identificativi dell’appalto e le condizioni di sicurezza per tutte le tipologie di rischio presenti in cantiere.

Il cantiere verrà quindi predisposto secondo le seguenti modalità:

recinzione delle aree, accessi e segnalazioni;

illuminazione delle vie di transito e delle aree di lavoro;

impianto elettrico di cantiere;

protezione e misure di sicurezza contro possibili rischi provenienti dall’ambiente esterno;

Servizi igienico-assistenziali;

disposizioni per la prevenzione delle malattie professionali;

viabilità, zone di carico e scarico.

La distribuzione dell’energia elettrica necessaria alle apparecchiature verrà svolta predisponendo un impianto elettrico di cantiere, attraverso linee elettriche protette singolarmente: da i quadri principali si dirameranno, a servizio dei settori di impiego, i quadri elettrici secondari. I cavi elettrici saranno sempre protetti dalle sollecitazioni termiche e dal tranciamento; sui quadri elettrici secondari saranno montate le prese a spina con i relativi dispositivi di protezione. È opportuno etichettare le spine per individuare immediatamente gli organi di comando ed i circuiti ai quali si riferiscono i dispositivi montati su quadro elettrico. Le prese a spina per correnti nominali superiori a 16 A saranno tipo interbloccato provviste di fusibili o di dispositivo di comando e di protezione dalle sovracorrenti.

I componenti dei quadri secondari saranno singolarmente protetti a monte da interruttori differenziali coordinati con impianto di terra; tale impianto assicurerà l’equipotenzialità dell’area interessata.

Per ciò che concerne i mezzi, le attrezzature e le sostanze presenti in cantiere, vista la tipologia di fasi lavorative necessarie alla realizzazione delle opere in progetto, si avrà la presenza in cantiere delle seguenti macchine attrezzature:

autocarri - dumper: sono a automezzi utilizzati per il trasporto all’interno del cantiere o su strada di materiale quale terra, sabbia, cemento, ecc.;

autocarro – furgone: vengono utilizzati per il trasporto di materiali di qualsiasi genere in genere imballato (furgoni) o sciolto;

autocarro con gru: si tratta di un’autogrù gommata, con stabilizzatori e braccio elevatore telescopico, per movimentazione carichi;

autogrù;

utensili elettrici portatili: trapani, ecc.;

saldatrice ossidoacetilenica: la saldatura un procedimento usato per realizzare giunzioni stabili a caldo tra pezzi metallici, con senza apporto di materiale fuso;

escavatore (oleodinamico): si tratta di una macchina usata per lo scavo e movimento di terra o altro materiale incoerente;

escavatore con martello demolitore betoniera a bicchiere: attrezzatura utilizzata per la preparazione della malta o del calcestruzzo;

autobetoniera (fino a 10 mc. di portata);

betoniera auto caricante molazza: macchinario utilizzato per frantumare e rendere plastiche le malte per murature ed intonaci;

pala meccanica: e costituita sostanzialmente da una benna montata sul trattore ed è usata in genere per lo scavo ed il caricamento di materiali incoerenti (per esempio sabbia, ghiaia, ecc.);

livellatore – grader: è usato per spandimenti e spostamento di terre a breve distanza e per il livellamento del terreno. Può essere rimorchiato da un trattore dotato di motore proprio ed è costituito da un telaio a ponte, su quattro ruote indipendenti;

saldatrice elettrica: la saldatura è un procedimento usato per realizzare giunzioni stabili a caldo tra pezzi metallici, con o senza apporto di materiale fuso;

ponteggio tubolare: completo di legname per piani di lavoro, conforme alle norme antinfortunistiche vigenti.

È inoltre riportata, ai sensi dell’art. 6 del D.P.R. 222/2003, la lista delle opere provvisionali di cantiere, che sono quelle opere che forniscono ausilio alla realizzazione di lavori civili edili, che hanno durata limitata da un punto di vista temporale e che pertanto devono essere rimosse non appena è cessata la necessità per la quale sono state erette

.

5.1.3. Descrizione delle fasi costruttive e durata del cantiere

La realizzazione dell’impianto fotovoltaico in progetto avviene secondo le fasi indicate in seguito, ipotizzando che le opere siano affidate con appalto integrato dei lavori.

La prima fase consisterà nella preparazione del cantiere e della viabilità di servizio; tale fase avrà una durata di circa 15 giorni.

Successivamente inizia la fase vera e propria del cantiere; il ciclo produttivo del cantiere è sinteticamente suddiviso nelle seguenti fasi principali:

 Cantierizzazione;

 Movimento terra;

 Recinzione e cancelli;

 Opere edili per impianti (impianto elettrico, impianto idrico; impianto di videosorveglianza);

 Montaggio moduli fotovoltaici e inverter;

 Cabina elettrica (fondazione, struttura in elevazione, murature ed intonaci);

 Impianto elettrico campo fotovoltaico (cavi, quadri elettrici);

 Completamento (sistemazione aree a verde).

Per la preparazione del cantiere si prevedono, tenendo presenti le diverse tipologie impiantistiche presenti, le seguenti attività:

 rimozione della cotica erbosa del terreno vegetale ed eliminazione di tutte le erbe infestanti mediante decespugliamento (il terreno rimosso dovrà essere conservato secondo modalità agronomiche specifiche);

 espianto dell’alberatura esistente: l’area ove verrà installato l’impianto fotovoltaico è per la maggior parte priva di alcun tipo di vegetazione, essendo i terreni incolti; i pochi alberi che dovranno essere estirpati saranno reimpiantati nella zona perimetrale al campo fotovoltaico, così da ridurre l’impatto visivo generato dall’impianto fotovoltaico;

 delimitazione delle piste e dei piazzali per la manovra dei mezzi e lo scarico dei materiali;

 delimitazione dell’area con idonea recinzione e cancelli di ingresso;

 predisposizione degli allacciamenti alla rete dei servizi pubblici;

 realizzazione delle reti di distribuzione interna al campo (energia elettrica, rete di terra e contro le scariche atmosferiche, impianto di illuminazione, reti acqua industriale, ecc.) e dei relativi impianti;

 costruzione dei basamenti per gli impianti e le infrastrutture;

 montaggio prefabbricati ad uso ufficio/deposito;

 realizzazione di aree verdi all’interno e sul perimetro del cantiere.

Per ogni area operativa di cantiere, verranno accostate le relative fasi operative, i periodi temporali, le imprese ed il numero di lavoratori impiegati. Dapprima si procederà alla realizzazione delle opere civili e delle infrastrutture connesse alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico. Successivamente si passa alla realizzazione dell’impianto elettrico e del campo fotovoltaico; in particolare per ciò che concerne le componenti elettriche, il progetto prevede:

 la posa in opera di quadri elettrici mediante l’impiego di autogrù e di adeguati sistemi di imbracatura;

 la realizzazione dell’impianto per la messa a terra dei quadri, box, trasformatori, le apparecchiature e le masse metalliche del campo e della recinzione;

 la posa in opera delle vie cavo in una canaletta zincata, mediante l’impiego di mezzi di sollevamento e di adeguanti sistemi di imbracatura;

 la posa ed il collegamento dei cavi di potenza, alimentazione e controllo in cunicoli opportunamente realizzati;

 la realizzazione dell’impianto di illuminazione normale e di emergenza dei fabbricati, dei quadri e della sala controllo, mediante l’impiego di scale per il posizionamento delle armature d’illuminazione normale e di sicurezza, delle prese FM, nonché dei circuiti di distribuzione e di comando realizzati a vista in tubazioni e scatole di derivazione in PVC, sia all’interno dell’edificio che nel campo fotovoltaico;

 l’installazione all’interno degli edifici e del campo fotovoltaico dei sistemi di antintrusione, di telerilevamento, di rilevazione incendi, telefonici, nonché di segnalatori ottico-acustici all’esterno delle pareti degli edifici; verranno quindi disposti sensori, ricevitori, ripetitori di allarme ottici e acustici, rilevatori volumetrici a doppia tecnologia, contatti magnetici, centraline, ecc.

La durata stimata dei lavori è di circa 36 mesi.

L’esercizio dell’impianto avrà una durata variabile dai 25 ai 30 anni. La dismissione avrà inizio entro due settimane dalla cessazione dell’attività e durerà circa quattro mesi.

5.1.4. Individuazione delle aree operative di lavoro

Per una buona identificazione e settorializzazione delle tipologie di rischio individuabili del cantiere, è necessario individuare le aree ove si svolgeranno attività ben definite o dove sono presenti condizioni ambientali particolari, per le quali potrebbe essere necessario prevedere misure di sicurezza aggiuntive.

Ai fini della sicurezza in cantiere è indispensabile effettuare una programmazione dei lavori oggetto dell’appalto per individuare le attività lavorative, che potrebbero comportare rischi aggiuntivi evitabili con un buon coordinamento delle attività stesse.

Tale attività di coordinamento spetta comunque, alla luce delle vigenti disposizioni normative, al coordinatore per l’esecuzione dei lavori che sarà nominato dal committente. Nel caso in cui vengono rilevate discrepanze tra la programmazione dei lavori e lo svolgimento degli stessi, il responsabile della sicurezza in cantiere segnala tali eventi al coordinatore per l’esecuzione dei lavori.

Per ogni area operativa di cantiere saranno definite le relative fasi operative, i periodi temporali ed il numero di lavoratori impiegati; per ciascuna fase di lavorazione saranno inoltre compilate alcune schede di sicurezza che saranno correlate al Piano Operativo di Sicurezza redatto dall’impresa appaltatrice.

5.1.5. Analisi e valutazione del rischio in fase di cantiere

In cantiere le lavorazioni, i procedimenti, le azioni, sono sempre diversi per l’evolversi delle categorie di lavoro, in relazione alle diverse fasi d’istallazione.

L’ambiente esterno in cui si opera, con il mutare delle stagioni e delle condizioni metereologiche, la dispersione dei posti di lavoro, la diversità dei luoghi e delle relative condizioni ambientali circostanti, le distanze dalle fonti di approvvigionamento, sono elementi a cui corrispondono diverse condizioni di rischio che devono essere evidenziate.

Nelle zone interessate dai lavori, si attueranno tutti i possibili accorgimenti e le precauzioni in modo da recare la minore interferenza all’ambiente esterno.

L’identificazione dei fattori di rischio e dei successivi indici sarà svolta in sede di redazione del Piano Operativo di Sicurezza da parte dell’impresa appaltatrice, sulla base delle conoscenze disponibili su norme di legge e standard tecnici. Questo procedimento consentirà di identificare i pericoli in base all’esistenza di fattori di rischio specifici e le condizioni in cui ha luogo l’attività lavorativa.

I fattori di rischio e le relative misure di mitigazione saranno descritti per ciascuna fase lavorativa del ciclo produttivo nelle schede di sicurezza legate al POS; per ciascuna di esse verrà effettuata l’analisi di rischio. La valutazione del rischio effettivo avverrà quindi associando per ogni fattore di rischio la probabilità di accadimento di un incidente entità del danno derivante atteso. La probabilità di accadimento è fissata in tre livelli (Improbabile, poco probabile, probabile) mentre la magnitudo del danno atteso è fissata in ugual modo in tre livelli di gravità (lieve, media ed alta). L’entità del rischio associato quindi ad ogni sorgente è rappresentata dal prodotto del valore della magnitudo M del danno potenziale del valore della probabilità di accadimento P relativo a quel fattore di rischio (R=MxP).

Di seguito una tabella che riporta per le varie fasi operative individuate nel ciclo produttivo del cantiere, i corrispondenti valori di magnitudo, di frequenza e di rischio associati.

Descrizione fase operativa

Movimento terra Medio Alta Alto

Recinzione e cancelli Medio Alta Alto

Opere edili per impianti (impianto elettrico, impianto idrico; impianto di videosorveglianza

Lieve Media Lieve

Montaggio moduli fotovoltaici e inverter Lieve Media Lieve

Cabina elettrica (fondazione, struttura in elevazione, murature ed intonaci) Lieve Lieve Lieve

Impianto elettrico campo fotovoltaico (cavi, quadri elettrici) Alto Alto Alto

Completamento (sistemazione aree a verde) Lieve Lieve Lieve

Tabella 6: Fasi di lavorazione in cantiere: Livello del rischio