• Non ci sono risultati.

Masseria Le Cesine: una sfida della regione Puglia per l’ambiente

2. Caratteristiche dello studio LCA

2.1. Unità funzionale e tabella scenari

Lo scopo dello studio svolto presso la masseria “Le Cesine” è quello di analizzare gli impatti ambientali associati all’installazione dell’impianto geotermico a bassa entalpia, confrontandolo con lo scenario esistente

precedentemente – caldaie tradizionale – e con vari scenari di

approvvigionamento di energia elettrica da rete elettrica o da fonti rinovabili. Lo studio ha analizzato l’intero ciclo di vita dell’impianto geotermico “dalla culla alla tomba” assumendo come unità funzionale sulla quale condurre l’analisi 1 MJ di energia prodotta dall’impianto geotermico, energia utile a soddisfare il fabbisogno termico dell’edificio valutato nell’arco temporale di 20 anni.

Lo studio LCA è stato condotto su sei differenti scenari per l’elaborazione degli impatti ambientali così come si riscontra dalla Figura 1, esplicati di seguito, al fine di poter valutare gli impatti in differenti condizioni operative, fornendo al legislatore regionale un utile supporto per la valutazione delle scelte progettuali e l’individuazione dei punti di forza e di debolezze dell’impianto dal punto di vista degli impatti ambientali.

Figura 1: Quadro sintetico degli scenari utilizzati per la valutazione degli impatti

TABELLA DEGLI SCENARI IPOTIZZATI

IT_MIX Approvvigionamento di energia elettrica da rete elettrica con mix

italiano.

RER_MIX Approvvigionamento di energia elettrica da rete elettrica con mix

europeo.

IT_FV_MIX Approvvigionamento di energia elettrica da rete elettrica con mix italiano comprensivo di fonti rinnovabili.

REG_PUG_FV Approvvigionamento di energia elettrica da rete elettrica con mix italiano e quota parte dell’impianto fotovoltaico installato in sito.

REG_PUG_ALL_IT

Approvvigionamento di energia elettrica da rete elettrica con mix italiano, comprensivo di tutte le componenti dell’impianto termico di distribuzione.

REG_PUG_ALL_FV

Approvvigionamento di energia elettrica da rete elettrica con mix italiano e quota parte dell’impianto fotovoltaico installato in sito, comprensivo di tutte le componenti dell’impianto termico di distribuzione.

La Figura 1 e la successiva tabella di sintesi degli scenari evidenzia come lo

studio è stato articolato sia per rispondere alle esigenze delle “linee guida” del

progetto LEGEND, riguardanti principalmente l’impianto geotermico, e sia per rispondere alle richieste della Regione Puglia che ha voluto estendere lo studio degli impatti ambientali all’intero impianto nel rispetto del principio di autonomia e complementarietà delle fonti energetiche. Tale scelta metodologica, come si vedrà di seguito, è risultata premiante per i principi precedentemente descritti in relazione ai risultati ottenuti.

2.2. Confini dello studio e data collection

I confini dello studio sono riassunti nella Figura 2, analizzando tutte le fasi di

fornitura, installazione, utilizzazione e fine vita dell’impianto, dalla culla alla

tomba. Tutti i dati delle fasi di UPSTRAM e CORE sono di tipo primario, raccolti con schede di data collection compilate in cantiere, interessando l’impresa esecutrice e i fornitori, la data collection è sta particilarmente accurata per la caratterizzazione dei dati della pompa di calore coinvolgendo direttamente il produttore, confrontando solo successivamente la disponibilità e la scalabilità di quanto presente nel database di Ecoinvent.

L’attività è stata svolta tramite appositi questionari di raccolta dati forniti a tutte le figure coinvolte sia nella progettazione che nella realizzazione dell’impianto. Per quanto riguarda i dati secondari, ovvero i dati riferiti alle fasi di downstream, si sono utilizzati i dataset presenti nel database Ecoinvent v.2.2; mentre per la modellazione dei flussi si è utilizzato il SW GABI v.6. Tale scelta è stata condivisa dai partner del progetto con i quali si sono condivise in maniera critica le scelte dei dataset e la successiva analisi ed interpretazione dei risultati.

(Ecoinnovazione, September 2014, Technical Report - How to set LCA studies of low enthalpy geothermal plants - LEGEND Project – Italy.)

Figura 2: Articolazione del flusso per lo studio di LCA

Per quanto riguarda i risultati, tutti espressi secondo la metodologia CML 2001- Apr. 2013 e ILCD, e la relativa interpretazione, si procederà da una visione di

insieme per poi procedere a successive analisi di dettaglio.

(Ecoinnovazione, September 2014, Technical Report - How to set LCA studies of low enthalpy geothermal plants - LEGEND Project – Italy.)

2.3. Risultati ed interpretazione dei risultati

L’analisi e l’interpretazione dei dati dello studio è stata effettuata con molteplici

COREPROCESS DOWNSTREAM

 comprendere le componenti dell’impianto maggiormente impattanti in termini ambientali;

 valutare gli impatti ambientali connessi con la fase di utilizzo dell’impianto

confrontando lo scenario tradizionale (caladaia alimentata a GPL) con quello innovativo (impianto geotermico);

 fornire indicazioni in merito all’efficacia della applicazione della tecnologia

geotermica a bassa entalpia nell’area adritatica attraverso il confronto dei 10 progetti e dei relativi impatti ambientali;

 fornire al progettista ed al legislatore, elementi per la valutazione di scelte

tecniche e tecnologiche per i prossimi progetti similari, nonché per la predisposzione di documenti normativi a valenza regionale.

La Figura 3 evidenzia la valutazione di ciascuna fase di processo sull’impatto totale, nel quale appare evidente l’incidenza della fase d’uso (circa 80%) e della fase di fine vita (10%).

F

La Figura 4 evidenzia la forte contribuzione nella maggior parte delle categorie di impatto della fase d’uso rispetto alle altre fasi di vita dell’impianto. Ancora una volta l’incidenza della fase d’uso viene confermata sulla valutazione delle singole fasi sui singoli indicatori: l’analisi degli scenari evidenzierà alcune problematiche affrontate dai progettisti in fase di progetto preliminare che hanno portato gli stessi ad effettuare scelte progettuali strategiche al fine di attenuare gli impatti ambientali alla luce dell’importanza naturalistica del sito d’istallazione dell’impianto.

Alla luce di quanto fin’ora detto i progettisti hanno intrapreso un percorso di “efficientamento ambientale” dell’impianto, analizzandolo in tutte le sue componenti e validando con i risultati dello studio LCA le scelte strategiche effettuate.

Figura 3: Valutazione dell'incidenza di ciascuna fase di processo rispetto

all'impatto totale dell'impianto

Figura 4: Incidenza di ciascuna fase rispetto alle categorie di impatto ambientale valutate

Figura 5: Confronto degli impatti ambientali globali dello scenario innovativo normalizzati rispetto allo scenario tradizionale e articolato per categorie di impatto

I grafici in Figura 5 sono il confronto fra lo scenario tradizionale costituito da una caldaia alimentata a GPL e lo scenario innovativo (impianto geotermico). È importante evidenziare che il confronto fra gli scenari si riferisce al fabbisogno energetico del fabbricato in un arco temporale di 20 anni quantificato in 3.414.528 MJ; è opportuno precisare che lo scenario innovativo è stato valutato sulla base di differenti modalità di alimentazione energetica considerando sia la fornitura del mix energetico italiano, sia la fornitura con certificati verdi sia con alimentazione energetica direttamente dall’impianto fotovoltaico integrato, questo al fine di avere una visione quanto più esaustiva possibile.

I grafici riportati nella Figura 6 evidenziano i confronti fra i diversi scenari e lo scenario tradizionale. Si evidenzia come tutti i grafici riportano una riduzione degli impatti ambientali, tranne l’Abiotic Depletion (impoverimento delle materie prime). Su questo come sugli altri indicatori si sono eseguite successive analisi

per valutarne la causa ed è emerso che l’impatto negativo è generato

dall’estrazione ed utilizzo del silicio nell’impianto FV.

3. Conclusioni

L’impianto pilota sito in Vernole (LE), Masseria Le Cesine, che adotta la tecnologia di climatizzazione degli ambienti tramite geoscambio a circuito chiuso, costituisce un perfetto connubio tra tecnologia, sostenibilità ambientale e risparmio energetico ed economico. La Tabella 1 descrive i vantaggi che la scelta progettuale della Regione Puglia, orientata al raggiungimento degli obiettivi dichiarati di risparmio energetico, ha ottenuto rispetto alla scelta di approvvigionamento dell’impianto da rete elettrica nazionale, evidenziandone la riduzione degli impatti associati ai due scenari analizzati.

Tabella 1: Confronto scenario Regione Puglia e Mix Italiano

Puglia Region IT_mix %