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Il caso della Borsari Logistica S.r.l

Programmazione e gestione di interventi per il riequilibrio modale strada ferrovia

3.2 La Legge Regionale n 15/2009 dell’ Emilia Romagna: “ Interventi per il trasporto ferroviario delle merci ”

3.2.4 Il caso della Borsari Logistica S.r.l

Da sempre trader di materie prime per l’agricoltura e la zootecnia, la Borsari Logistica ha rafforzato la sua azione in ambito nazionale ed internazionale, diventando leader nella commercializzazione di cereali, loro derivati, proteici di origine vegetale, fibrosi, prodotti di origine minerale. Seguendo il processo di globalizzazione dei mercati, oggi la missione è essere un fermo punto di riferimento per i clienti fornendo un’assistenza completa, per gestire in modo particolare le nuove opportunità commerciali offerte dall’allargamento dell’Europa.

Borsari E. & C. non è solo un trader di una vasta gamma di prodotti, ma soprattutto grazie alle moderne ed importanti strutture, un partner in grado di offrire un servizio logistico completo.

In un sistema economico in cui la capacità di far circolare in modo più economico e veloce merci e informazioni è una esigenza resa sempre più forte dall’allargamento delle aree di scambio, per effetto della globalizzazione, le aziende tendono a delegare a centri specializzati le attività di gestione dei flussi fisici delle merci per liberare così risorse da investire sul proprio core-business.

I poli logistici della Borsari E & C, sono una risposta alla crescente domanda di servizi di logistica integrata. Constano di sei aree di moderna concezione, con magazzini attrezzati per la movimentazione e lo stoccaggio di oltre 2.000.000 di quintali di merci sfuse e posizionati sulle principali direttrici viarie con collegamenti diretti ai principali raccordi ferroviari per sfruttare al meglio le sinergie dell'intermodalità con le tre forme stradale, ferroviaria e marittima.

I nodi logistici del gruppo sono situati a:

- Nonantola (Modena): E' la sede centrale della Borsari E. & C. qui troviamo gli uffici amministrativi e commerciali, il centro direzionale ed il coordinamento logistico. Nonantola è anche il più importante polo logistico dell'azienda con i suoi 130.000 m³ di capacità di stoccaggio. L'intera struttura è in possesso di autorizzazione sanitaria per il magazzinaggio di prodotti agroalimentari. I magazzini di Nonantola si trovano a soli 10 Km dalla tangenziale di Modena.

- Villa Poma (Mantova): Situati direttamente sulla statale Modena - Brennero i magazzini della sede di Villa Poma sono dotati di un nuovo raccordo ferroviario interno che collega il polo logistico alla stazione di Poggio Rusco, intersezione di due linee ferroviarie: Modena - Brennero e Ravenna – Ferrara - Mantova. La struttura ha una

capacità di stoccaggio di 120.000 m³ ed è dotata di sistemi automatici di carico e scarico.

- Ficarolo (Rovigo) : L'intera superficie dello storico zuccherificio di Ficarolo è stata riconvertita in polo logistico. La posizione di Ficarolo è di importanza assoluta, infatti importanti aziende italiane e straniere hanno deciso di investire nella province di Rovigo e Mantova delocalizzando in questa area le loro sedi produttive.

La struttura ha una capacità di stoccaggio di 120.000 m³ , può immagazzinare merci sfuse e liquide, con la possibilità di un attracco diretto sul fiume Po.

- Bondeno (Ferrara) : I magazzini di Bondeno sono direttamente collegati allo scalo merci della linea ferroviaria Ravenna – Ferrara - Mantova. Dall’ area logistica si possono facilmente raggiungere l'autostrada A13 Bologna Padova e la statale Transpolesana. La struttura ha una capacità di stoccaggio di 40.000 m³ ed è in possesso di autorizzazione sanitaria per il magazzinaggio di prodotti agroalimentari. - Crevalcore (Bologna) : In un'area di recente urbanizzazione, destinata ad attività commerciali, i magazzini di Crevalcore hanno una capacità di stoccaggio di 60.000 m³ e possono essere adibiti al magazzinaggio di merci sfuse e liquidi.

Grazie al raddoppio della linea ferroviaria Bologna Verona, Crevalcore diventa un interessante polo logistico intermodale per servire l'area nord delle province di Bologna e di Modena.

- Castelvetro Piacentino (Piacenza): I magazzini si trovano a soli 2 Km dall'uscita autostradale di Castelvetro Piacentino sulla A21 ed a soli 5 km dalla città di Cremona. La struttura ha una capacità di stoccaggio di 35.000 m³ ed è in possesso di autorizzazione sanitaria per il magazzinaggio di prodotti agroalimentari.

La Borsari E.& C. è un interessante caso di studio in quanto ha sfruttato attivamente la possibilità di incentivazione dei nuovi

servizi di trasporto ferroviario proposta dalla Legge Regionale 15/09.

Dal colloquio diretto con il responsabile del polo logistico di Villa Poma, che è raccordato, da poco più di sei mesi, direttamente alla rete ferroviaria nazionale, con allacciamento sulla linea Bologna – Verona nella stazione di Poggio Rusco (figura a lato), ho appreso le caratteristiche del servizio oggetto dell’incentivo.

L’azienda, che riceve materie prime per l’agricoltura e la zootecnia principalmente dal Porto di Ravenna, ha attivato un servizio di trasporto ferroviario

tradizionale con frequenza di due treni alla settimana, pari al minimo richiesto dalla L.R. 15/09, per il convogliamento di queste merci ai propri magazzini, dai quali in seguito, mediante un tradizionale trasporto su strada, vengono portate agli utilizzatori finali.

I magazzini di Villa Poma dotati di un binario di raccordo privato alla linea ferroviaria Bologna - Verona

Il servizio si svolge sulla tratta ferroviaria Ravenna Porto – Poggio Rusco con convoglio

ferroviario di 1˙100 tonnellate complessive ed una percorrenza di circa 140 Km.

beneficio, ma come le sovvenzioni della Legge Regionale vadano interamente a coprire i costi aggiuntivi di trasporto necessari all’effettuazione del servizio di trazione stradale finale, per coprire il famigerato “ultimo miglio”, ovvero per convogliare le merci alla loro destinazione finale: in pratica l’incentivo è necessario per superare la rigidità intrinseca del trasporto ferroviario, che non consente il trasporto “door to dooor”. Solo così i costi dei due modi di trasporto, stradale e ferroviario, presentano la stessa entità, e consentono alla compagnia di optare per il secondo, meno impattante sull’ambiente e sul sistema viario regionale.

In assenza di ciò non sarebbe possibile trasferire merci su ferrovia a costi concorrenziali con quelli su strada, a meno di politiche, attualmente inesistenti in Italia, che premino il trasporto sostenibile e tengano conto del bilancio ambientale nel calcolo dei costi di trasporto, e quindi scoraggino il trasporto tutto-strada a favore dell’intermodale o del combinato.

In termini di riduzione delle emissioni inquinanti e della decongestione stradale, questo semplice servizio equivale a togliere dalle strade della regione circa 36 mezzi pesanti alla settimana, che sono ben poca cosa se confrontati con le migliaia di veicoli in meno prodotti dal cambio modale delle aziende tedesche citate negli esempi precedenti, ma che sono comunque un inizio per vincere l’inerzia del sistema e consentire agli ingranaggi di mettersi lentamente in movimento, per giungere a volumi sempre più consistenti.

CAPITOLO 4

Stima dei benefici ambientali dei contributi regionali