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A ccom p agna i temi proposti per il prossim o C apitolo G enerale con la nota esortazion e:

Nel documento Madre Luisa Vaschetti (pagine 165-181)

« Chi a v e s se q ualche co sa da notare in p rop osito, da richia­

mare all’o sserv a n za o da su ggerire, in ordine ai tempi attuali, lo faccia liberam ente, con criterio pratico, sem pre in b ase alle C ostitu zioni e se c o n d o le tradizioni e lo spirito d e ll’ istituto.

O gni Direttrice, pertanto, procuri di far co n o scere gli uniti

temi

alla Com unità, adunata allo sc o p o ; inviti le Suore p rofesse a far su di essi le o sservazion i e le p rop oste ch e si giu d ica s­

sero d ella m aggior gloria di D io e di m aggior v a n ta g g io al nostro caro Istituto; aggruppi le o sservazion i e p rop oste fatte,

secondo i

temi

cui si riferiscono ; riporti ciascun gruppo su fo­

glio a parte e, firmati lei stessa i vari fogli, li spedisca con la possibile sollecitudine ».

P e r guadagno di tempo e facilitazione di lavoro, è conveniente inoltre che tali fogli siano inviati direttamente alla Segretaria Generale.

3. Comunica che le adunanze per il prossim o Capitolo Gene­

rale saranno tenute, come in passato, nella Casa-M adre di Nizza Monferrato, incominciando non dall’8, ma

dal 1° settembre p.

v., a motivo delle nuove disposizioni scolastiche italiane, che fis­

sano il 15 dello stesso mese per l’entrata delle alunne ammesse M adre previene le buone Superiore, affinchè abbiano l’avvertenza di non accettare Colonie promiscue, a meno che vi sia comodità per la debita separazione. Insiste, inoltre, affinchè si abbia riguar­

do di non accettare Colonie maschili composte di ragazzi che abbiano compiuto gli undici anni. Esorta ad essere piuttosto scrupolose su questo punto, per non avere poi a deplorare spia­

cevoli inconvenienti, affatto contrari all’aureola di riserbo e di delicatezza che, senza nulla togliere di praticità e disinvoltura, emergono spontanee dalle opere del Ven. P adre, e formano la

Procurino, specialmente, che a nessuna delle Suore addette alle Colonie manchi il conforto degli Esercizi Spirituali, e possano farli o prima o dopo le Colonie con la comodità voluta dalle Costituzioni.

5. Poiché è ancora nella mente di Dio il giorno, in cui avrà termine la persecuzione del Messico, la venerata M adre racco­

m anda di non dimenticare quella povera Nazione, specialmente

le nostre buone Sorelle ed i Salesiani, i quali compiono una ben meritoria ma pur tanto dolorosa missione, piena di quoti­

diane ansie per il pericolo che loro sovrasta continuamente.

La Consigliera

Madre Marina:

Poiché, col 30 gennaio 1929, tutte le maestre d ’Asilo d ’Italia, per poter proseguire nell’opera loro, dovranno possedere il titolo d i abilitazione all'insegnam ento nella Scuola Materna (a meno che al 30 gennaio 1924 avessero prestato lodevole servizio da un decennio), crede opportuno interessare ancora di ciò, in relazione a quel che già ne disse nella circolare mensile N. 95, riservan­

dosi di trattarne direttamente e più in esteso con le ottime Ispet­

trici d ’Italia. Il maggior numero delle nostre Case hanno Asili d ’ Infanzia, spesso con parecchie sezioni ; si capisce, quindi, facil­

mente di quante di tali maestre necessiti l’ Istituto, e per quante si dovrà ancora provvedere, affinchè conseguano li titolo richiesto.

E s ’intendono anche più facilmente i non lievi sacrifici, da ciò

perare nel miglior modo possibile a ll’incremento dell’ istituto.

Non è mancato, no, il comune interessamento pratico, quello per cui ciascuna dà il proprio lavoro, occorrendo; e sempre, le preghiere, le generose intenzioni, la cordiale partecipazione, l’af­

fettuoso compiacimento ad ogni buona riuscita, senza parola, o sistemazione delle maestre d ’Asilo; occorrono, ancora, quindi, buona volontà, sacrifici e, soprattutto, preghiere e buono spirito, come ne occorreranno sempre, in Italia e ovunque, per il pro­

gressivo sviluppo dell’ Istituto. Diamo, dunque, ancora tutto ciò;

diamolo opportunamente e con generosità, persuase che il buon Dio e l’Ausiliatrice saranno sempre con noi, per aiutarci e so ­ stenerci con quegli stessi mezzi che, a prima vista, non sembrano aiuti e sostegni, ma ostacoli e difficoltà. E il nostro Ven. Fon­

datore e Padre, che ci ha dati molteplici e meravigliosi esempi di fiducioso abbandono nella Divina Provvidenza — operante anche attraverso ad umane disposizioni e leggi — lieto di vederci

tente di avervi date al Signore, ricaveranno morale vantaggio dalle vostre parole, faranno anche leggere quelle lettere agli amici e conoscenti, e questi più facilmente permetteranno alle loro.figlie di farsi Suore. In questo modo farete un bene doppio : compite

municazione anche alla famiglia della cara defunta, a ggiungen­

dovi quei particolari che, mentre provano la scambievole unione dei cuori, sono di vero conforto per gli addolorati parenti.

Santa e lieta P a sq u a a tutte.

Vostra aff.ma in G. C.

Ma d r e Vi c a r i a.

ISTIT U TO

FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE NIZZA M ON FERRA TO

N. 117 24 m aggio 1928.

Carissime,

La V en erata M a d re G e n e r a le :

Nel p e n sie ro di fare c o sa g ra ta alle b u o n e S o relle, notifica l’acq u isto di un ex-C onvento a C a san o v a s o p ra C arm ag n o la, d a a d ib irsi a N o­

v iziato In te rn a z io n a le e p e r le V ocazioni M issio n arie.

Si e r a in an g u stie p e r d a re allo g g io a lle nuove p ro s sim e V estizioni, d ato che il N oviziato di G iaveno non le a v re b b e po tu to c o n te n e re ; q u an d o la M adonna, q u asi p ro d ig io sa m e n te , ci p ro c u rò il nuovo asilo di pace, ove nei secoli a n d a ti, già si a lte rn a v a il lav o ro con la p re g h ie ra .

Q uanto d o b b iam o e s s e re g rate a lla n o s tra C eleste M ad re, che ta n ta c u ra si p re n d e di noi e d e ll’in crem en to d el n o stro Is titu to ! T o c c a a noi ris p o n d e re in q u alch e m a n ie ra a lla su a m a te rn a b en ev o le n za. Nel v o le r E ssa p e n sa re ad un a C asa c a p ace di c o n te n e re un m ag g io r nu­

m ero di N ovizie, p a re a b b ia v o lu to in d icarci il n o stro com pito, quelio cioè di a d o p e ra rc i p e rc h è i nuovi locali a b b ia n o a rie m p irsi di v o ca­

zioni. D iam oci p erciò a tto rn o p e r rac c o g lie rn e m o lte e b u o n e ; tu tte q uelle che il S ig n o re m e tte rà sui n o stri p a s s i: p iù ne racco g lierem o e più la M ad o n n a ce ne fa rà tro v a re .

N on dim entichiam o, p e rò , che le V ocazioni so n o fiori di C ielo e che tu tto ciò che ha re la z io n e col C ielo è c o n tra sta to d a l nem ico delle anim e. A rm iam oci quindi di buon co ra g g io e non tem iam o le difficoltà, q u an d o q u e ste non sono in su p e ra b ili. Con la p a z ie n z a e la p re g h ie ra , p o sto che non si p o ss a n o a b b a tte re gli o staco li, si ra g g iu n g e rà e g u a l­

m ente lo sco p o g iran d o lo ro atto rn o , p u r di non d e s is te r e d a ll’in ten to . La b u o n a M ad re fa o ss e rv a re che l’istitu to a b b is o g n a so p ra ttu tto di vocazioni fo rti e g e n e ro s e , m assim e q u a n d o si tr a tta di v ocazioni m issio n a rie ; ma, com e ha già a ltre v o lte accennato, è p u r n e c e ss a rio che le p re s c e lte a b b ia n o un p o ’ di c o ltu ra , giacché e ss e n d o noi c h ia ­ m ate a se g u ire i tem pi, p e r fa re il b en e, u n ’is tru z io n e tro p p o e le ­ m en tare non è più sufficente.

E com e p e r la n o s tra s te s s a v o cazio n e, d o b b iam o p ro c u ra re la m ag g io r is tru z io n e re lig io sa che si p o ss a , a lla gio v en tù che la P ro v ­ v id en za ci affida, così p e r a c q u is ta re un p o ’ di c re d ito e ra g g iu n g e re il n o stro sco p o , si ric h ie d e un d is c re to c o rre d o di co g n izio n i scien ­ tifiche, in quei so g g etti che si g iu d ican o a d atti p e r la sc u o la o- l ’a s s i­

ste n z a a lla gioventù nei n o stri O ra to ri, C ollegi e la b o ra to ri.

Un m ezzo di c o n c o rre re allo sv ilu p p o d elle b u o n e vocazio n i sa re b b e q u ello di te n e r conto d elle fanciulle in tellig en ti e b en d is p o s te , cui il buon D io fav o risce con indizi di sp e c ia le ch iam ata al Suo serv izio .

L’offrire ai g e n ito ri o p a re n ti d elle m ed e sim e di te n e rc e le a p re z z o

a p rile leg g iam o p a g in e m olto e s p re s s iv e rig u a rd a n ti 11 com e si può

di fo n d a z io n e d e lla p rim a C a sa in q u e ir im p o rta n te e v a sto C en tro d e ll'A rg e n tin a . Q u este d a te no n d evono p a s s a r e in o s se rv a te alle Figlie di M a ria A u siliatrice, p e rc h è m entre ci ric o rd a n o u n ’ep o ca tan to bella p e l n o stro Istituto, ci p o rta n o a lla rico n o sc e n z a v e rs o D io p e r il la ­ v o ro com piuto d a q u elle n o stre g e n e ro s e S o re lle e ci stim o lan o a fare se m p re più a v an tag g io d elle n o stre m issio n i.

Nel g ran d e fe rv o re m issio n a rio di q u e sti anni s o r s e ro b elle e sa n te in iziativ e e ci fu an ch e risv eg lio di v o c a z io n i; m a so n o a n c o ra tro p p o p oche p e r i g ra n d i n o stri b iso g n i, ed è n e c e ss a rio p re g a re e p re g a re a n c o ra m olto p e r tro v a re m odo di a u m e n ta re le n o stre file e m an d are aiu to , dove è a tte so con ta n ta an sia.

B asti s a p e re che il Sig. D on R icaldone, red u ce d a ll'in d ia , C ina e G iap p o n e, d icev a a lla n o s tra V e n e ra tis s in a M a d re che, p e r so s te n e re q u elle n o stre m issio n i d ’O rien te, si d o v re b b e pel nuovo an n o , in v iare non m eno di tr e n ta M issio n a rie . Q uale no n fu la su a m erav ig lia a tale ra c c o m a n d a z io n e , E ssa che co n o sce il su o m ondo, e sa q u an te diffi­

coltà d ovette q u alch e v o lta in c o n tra re p e r p re p a r a rn e an ch e un a so la!

Si a g g iu n g a poi che q u e s t’anno, col C ap ito lo G e n e ra le , i b iso g n i e le d om ande di p e rs o n a le si m o ltip lich eran n o . Le Isp ettrici d e ll’e ste ro v e rra n n o a far c o n o sc e re le lo ro n e c e ss ità e tu tte im p lo re ra n u o aiu to p e r le loro Is p e tto rie e sa u s te di fo rze. — Si p o sso n o quindi im m agi­

n a re le p re o ccu p azio n i d elle S u p e rio re che si v e d ra n n o n e lla im p o s­

sib ilità di p o te rle so d d isfa re . v

M a la n o s tra M ad re G en erale, che vive di fiducia e di a b b an d o n o in D io, non si lascia sg o m e n ta re e c o n tin u a s e re n a , s p e ra n d o co n tro ogni sp e ra n z a .

A noi d u n q u e non rim ane che p re g a r e e in ten sificare l’o p e ra n o ­ s tra p e r le v o cazio n i e la fo rm azio n e d e l p erso n ale.

Le Isp ettrici in tan to d isp o n g o n o l’an im o p e r d a re un bu o n c o n tri­

bu to di v ocazioni m issio n arie. In un’a d u n a ta d elle Isp ettrici, c h ’eb b e luogo l’anno p a ss a to , il Sig. D on R inaldi d is se lo ro : « D ate, d ate alle m issio n i e non te m e te di d a re tro p p o ! P iù ne d a rete, e più il S ig n o re ve ne m a n d e rà ».

E così sia! Con q u e sta fede c o o p e re re m o g e n e ro sa m e n te a v a n ta g ­ gio d e lla n o s tra C o n g reg azio n e e, com e a ss ic u ra v a D on B osco, v e ­ d rem o m iraco li!

La S o tt o s c r i tt a :

A ugura che l’A u siliatrice e il S acro C u o re di G esù fecondino le p re c e d e n ti, p re z io s is s im e ra c c o m an d azio n i, le q u ali risp o n d o n o sì b en e ai voti d ella

Vostra ajf.ma in G. C.

Ma d r e Vi c a r i a

ISTIT U TO

FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE NIZZA M ONFERRATO

N. 118 24 giugno 1928.

C a r i s s i m e ,

La Venerata

Madre Generale:

Ringrazia tutte, Superiore e Suore, Alunne ed ex-Alunne dei cordialissimi e filiali auguri che vollero presentarle nel suo giorno Onomastico.

Le lettere collettive ed individuali, ricche di promesse, di preghiere e di nuove proteste di più forte attaccamento all’ Isti­

tuto ed alle Superiore, le riuscirono di grande conforto, come le tornò di speciale conforto l’interessamento generale per con­

tribuire alla sistemazione del Noviziato Internazionale di Casa­

nova. Affinchè le Case di formazione abbiano a prendere un sicuro, perfetto avviamento, è necessario che siano provvedute non solo di buone reclute, ma altresì di quelle comodità igie­

niche, indispensabili alla conservazione della salute.

Pertanto, la Venerata M adre mentre ringrazia del cordiale aiuto che le si viene prestando, confida che quanto più spon­

tanea ed industriosa sarà la carità nostra verso i singoli Novi­

ziati, che sono la speranza della Congregazione, altrettanto prodiga si mostrerà la Provvidenza verso le Case f o r m a t e ; quelle cioè che hanno già segnato il loro compito e che lavo­

rano più o meno indefessamente nella vigna del Signore.

Ricorda poi la prossimità degli Esercizi Spirituali ed esorta tutte a disporvisi convenientemente, affine di ottenere dal Cuore dolcissimo di Gesù i lumi necessari per iscoprire i propri di­

fetti, massime quelli che c ’impediscono il p rogresso nella vita intima d ’unione con Dio, alla quale è dovere aspirare di conti­

nuo, se vogliamo corrispondere degnamente alla nostra santa Vocazione.

Non vorrebbe che si desiderassero gli Esercizi per avere comodità di vedere i parenti e, con qualche motivo più o meno giustificato, passare qualche giorno presso i medesimi.

A questo proposito ed a propria e comune istruzione, si permette riportare ciò che lesse di questi giorni nel VI Volume delle Memorie del Ven. Fondatore.

Diceva Egli ad uno dei suoi Chierici: Se vuoi essere vero Figlio di D . B osco, bisogna che ricordi tu non essere più p er la fam iglia e p e r g l ’interessi materiali, ma d i Dio e p e r Iddio:

bisogna che lasci t u a , t u o s e t t e ; i beni di questa terra, i p a ­ renti e quindi te stesso.

Chi s i sente di f a r questo è il più felice d i questo m ondo;

egli sarà discepolo di Gesù Cristo, vero Figlio di D io. Iddio sopra d i lui verserà le sue g ra zie e g li riempirà il cuore del suo divino amore.

Quindi, in conferma di ciò, raccontava la visione che ebbe S. T eresa, la quale aveva lungamente pregato il Signore che la riempisse dell’amor suo.

Ella vide un sacco che conteneva m età terra e metà oro. La Santa corse subito p e r vedere se p o tev a prender dell’oro, ma non trovava modo se non coll'aprìre la bocca del sacco e toglier prim a la terra. Si mise dunque a togliere la terra e d i mano in mano che la terra se ne andava, l ’oro veniva a d occupare il p o sto . Allora comprese che se voleva avere il suo cuore pieno dell'am or di D io, doveva bandirne ogni terreno pensiero ed affetto.

Così — soggiunse D. Bosco — devono fa re tutti i cristiani e specialmente n o i che siamo chiamati a d uno stato tanto sublime.

Facciamo nostre, care Sorelle, p ro se g u e la Venerata Madre, le esortazioni del nostro Ven. Fondatore a quel suo buon fi­

gliuolo, e all'infuori di quei permessi che le nostre Costituzioni concedono, trattandosi dei genitori vecchi od ammalati, non cerchiamone dei nuovi. 11 sacrificio che ora facciamo di rimanere separate dalle nostre famiglie, ci darà diritto ad avvicinarle m aggiormente nel Cielo, ove il gaudio vicendevole sarà com­

pleto, mentre quaggiù le soddisfazioni anche più lecite, lasciano sovente un fondo d ’amara delusione.

La Consigliera M a d r e T e r e s a :

Facendo seguito all’argomento del mese scorso a riguardo delle vocazioni missionarie, si permette esporre qualche sua impressione al riguardo. Ne’ suoi lunghi viaggi in America, vi­

sitando certe Case in lontane regioni, fuori d ’ogni centro, prive di ogni comodità, dove si lavora con tanti sacrifici, raccogliendo qualche volta molto scarsamente, pensava tra sè: « Povere Suore quelle che venissero qui con idee non ben chiare intorno la loro missione, non animate da spirito di sacrificio e da vero desiderio di lavorare per il Signore!1 Si troverebbero male e non porterebbero fortuna nè a sè, nè agli altri »\

Ma a conforto suo e di chi legge, deve aggiungere che nelle sue lontane escursioni, incontrò non poche Consorelle, che la edificarono veramente per la generosità con cui compiono il loro dovere. Lontane da molti anni dalla patria, dai parenti e dalle Superiore, continuano con ardore instancabile nel loro la­

voro senza soddisfazioni e umane ricompense, felici solo di faticare per Dio, di guadagnare anime, di consumare le loro forze per estendere il regno di Gesù Cristo.

Da una lontanissima Casa di Missione una Suora le scrive­

va : « Quanto le saremmo grate se potesse giungere fino a n o i . ..

Ci troverebbe presso la foresta, in mezzo ai nostri selvaggi, povere di tutto, ma tanto tanto felici ! 11 Signore vuole anche quaggiù premiare un poco i nostri sacrifici ! »

E un’altra: « N el solenne giorno di P a sq u a , causa le piog- gie torrenziali, che impedirono ogni comunicazione, ci trovammo prive di tutto e fu giocoforza contentarci di ciò che avevamo in casa. P er pranzo non si ebbe che la yuca (radice tuberosa) che ci servì per minestra e pie tanza; ma creda, godemmo più che se avessimo avuto le più squisite vivande. T ra noi c’è tanta pace, e ci amiamo santamente: per questo viviamo liete anche tra le privazioni e i sacrifici ».

Fu detto che q u e s t a è l ’o r a d e lle M is s io n i; e la deve es­

sere specialmente per noi che, commemorando il Cinquantenario delle nostre prime fondazioni in America, dobbiam o con più forte proposito e con ogni mezzo possibile, promuovere, soste­

nere ed accrescere le nostre opere missionarie.

Sono milioni, miliardi le anime che ancora non conoscono Dio ! Vi è ancora un grande esercito di pagani sparsi per tutto il m o n d o ! . . . E come potremo restare indifferenti noi, che dob­

biamo far nostri g l ’interessi del Cuor di Gesù e zelare la sua gloria e sentire la sua divina sete per le anim e?

Adoperiamoci adu n q u e come meglio possiamo e, da vere Figlie di Don Bosco, non stanchiamoci mai di fare del bene a tutti, dovunque e sempre.

La S o t t o s c r i t t a :

Comunica che la Rev. M adre Linda Lucotti ha già lasciata la sua cara Ispettoria Sicula, e si trova ornai in Nizza Monfer­

rato, a fare a n c h ’essa da Cireneo affettuosissimo alla nostra Venerata Madre, e a quante ricorreranno a ’ia larga bontà del suo cuore.

In questo tempo molte Suore si diranno : Eccoci nei mesi della mietitura e della vendemmia a prò delle Missioni!

Sarà accettata la mia d o m a n d a ? Dovrò fare o no la dom anda per essere inviata all’Estero e tr a i lebbrosi, i selvaggi, i p a g a n i ? . . . »

E le carissime Ispettrici d ’ Italia: « È d ’aspettarselo ! Queste benedette Missioni e Missionarie sono già qui a prenderci le nostre più belle speranze ! ! P er carità, Madri benedette, abbia­

no pietà di noi! »

E le Ispettrici dell’Estero: «O h, che Maria Ausiliatrice, Don Bosco, le nostre Madri e tutti i nostri Santi e Sante ci diano un bell’aiuto per le nostre Opere, e ci regalino, delle buone e brave Suore, colle quali sostenerci secondo il bisogno e il desiderio ! »

Eh, si! è tanto naturale questo molinello interno nelle une e nelle altre; e, non v ’è dubbio, a n c h ’esso potrà servire molto bene per aumentare il fervore della pietà e il merito dei santi desideri.

Ma per questo appunto si a g g iu n g e : Le nostre pratiche di pietà siano davvero compiute ii meglio possibile; anche perchè

lo Spirito Santo riempia tutte, Suore e Superiore, della sua virtù, e aumenti la luce, il calore, la potenza della carità, in m odo che le prescelte, per le Missioni in particolare e per l’Estero in generale, siano davvero prescelte da Dio e non dal solo biso­

gno e dalla sola circostanza favorevole del momento.

Cosi ehi le riceve -ne darà grazia al Signore come di un tesoro celeste; e le Ispettrici e Direttrici che le hanno cedute saranno tosto ricompensate da speciali grazie di stato e da nuove, numerose, generose vocazioni, più a sempre saldo so ­ stegno delle loro Ispettorie e Case.

V ostra aff.m a in G. C.

Ma d r e Vi c a r i a.

ISTIT U TO

FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE NIZZA M O NFERRATO

N. 119 24 luglio 1928.

Carissime,

La V en erata M a d re G e n e ra le :

In m erito a ll’invito fatto nel m ese sc o rso alle b u o n e Isp ettrici, di c o n trib u ire a lla C ro ciata M issio n a ria , co stitu en d o u n a B o rsa d a of­

frire al Rev.m o Sig. D on R inaldi nel su o g io rn o O nom astico, a nom e d e ll’istitu to , è lieta di p o te r a s s ic u ra re che il Rev.m o S u p e rio re ha g ra d ito c o rd ialm en te il devoto e filiale o m a g g io ; anzi, n e lla su a b ontà, v o lle d im o stra re la su a p a te rn a co m p iacen za, sc riv e n d o : R ingrazio la Madre Generale della B orsa " M a d re D a g h e ro È un’offerta ri­

frire al Rev.m o Sig. D on R inaldi nel su o g io rn o O nom astico, a nom e d e ll’istitu to , è lieta di p o te r a s s ic u ra re che il Rev.m o S u p e rio re ha g ra d ito c o rd ialm en te il devoto e filiale o m a g g io ; anzi, n e lla su a b ontà, v o lle d im o stra re la su a p a te rn a co m p iacen za, sc riv e n d o : R ingrazio la Madre Generale della B orsa " M a d re D a g h e ro È un’offerta ri­

Nel documento Madre Luisa Vaschetti (pagine 165-181)