S a con sua grande so d d isfa z io n e che le circolari m ensili non so lo si ricevono volentieri, ma inducono altresì, in g en e
rale, a sforzi per'uniform arsi alle esortazion i e agli a v visi che v en g o n o dati in relazione alla vita nòstra e alle opere del no
stro caro Istituto.
Di q uesto generale buon volere sia ringraziata l’au gusta n ostra C eleste Ausiliatrice* ch e tanta materna c u r a s i prende d elle sue p overe F iglie e con la visib ile m anifestazione del S uo patrocinio, in coraggia sempre più a confidare nella sua p otente in tercession e.
D ata la buona a cc o g lie n z a che si fa alle accen nate circolari e ai buoni uffici ch e le m edesim e d isim p egn an o, la venerata M adre si propone di dare qualche altro a v v iso , che spera torni . di com une utilità. N ota, in primo lu o g o , com e trop po soven te le Suore escan o da sole e facciano, parimenti da so le , dei v ia g g i anche prolungati. Tal co sa non può piacere al S ign ore, perchè le C ostitu zion i d icon o chiaramente : Quando le Suore dovessero uscire d i casa, avranno m a compagna d a designarsi dalla Superiora.
A d isco lp a , si vuol dire : il tratto d i strada è breve;oppure : alla mia età non c ’è più da tem ere; od an ch e: l’andare in due è troppa spesa; la nostra casa è povera; ecc. ecc.
Buone S orelle, finché noi resterem o fed eli alle nostre R eg o le, ci sentirem o a p p o g g ia te, e ad ogn i incontro e contrarietà p o
tremo sem pre ricorrere con fiducia alla divina p rotezione.
C redete: i pericoli di terra o di mare, di corpo o di sp irito so n o per le giovani e per le attem patene ; si trovano nei v ia g g i brevi e nei m eno brevi; la C asa povera diverrà sem pre più povera, quando si cerchi di fare dei risparmi, a scap ito d ell’o sserv a n za religiosa.
P arecchie volte ho sentito dire — p ro seg u e la venerata M a d re— . ch e le F iglie di Maria A usiliatrice si trovano per le vie d elle città d o v e hanno dimora, ad ogn i ora del giorno ; c o sa ch e non si v ed e tanto nelle re lig io se di altri Istituti. Ip q u esto dire vi sarà un p o’ di esa g er a zio n e, ciò si può am mettere, ma non vi sarà anche della v e r it à ? ... Sarà perchè ci diam o a m olte faccen d e; ma non vi pare ch e una parte d ev e anche attribuirsi alla p oca nostra riflessió n e? ’
Procuriam o anche di diminuire le u scite d elle S uore addette
cam pagna, n elle p a sse g g ia te bened ette da D io , perchè volu te dalle nostre R eg o le . N elP agglom eram en to d elle p ersone, quando non lo rich iegga il dovere, V i è sem pre più da perdere che da guadagnare. L 'esp erien za avrà già in seg n a to tutte q ueste c o s e a m olte di n oi, e perciò la V en.ta M adre spera che anche que
sta volta tornerà gradito il suo sin cero interessam ento per il comun bene, per l'increm ento d elle nostre op ere e per il buon nom e del n ostro caro Istituto.
La C onsigliera M a d re E u la lia :
Riprende l’argom ento d ella circolare 24 dicem bre 1927, N . 113, per accennare ai m ezzi pratici che le p aiono opportuni e diretti al con segu im en to del d up lice fine che, in q u est’anno sp ecial
m en te, ci proponiam o n ell’opera bella e santa, d egli Oratori festiv i: dare, cioè, la m aggior efficacia possibile all’istruzione catechistica che vi s'im partisce, e svegliare e avvivare lo spirito missionario nelle g io van ette oratoria'ne.
A nzitutto, per quanto riguarda l’istruzione catech istica, ella ricorda ch ’e ssa non d eve con sistere sem p licem en te nel far le g gere, e quindi far studiare a m em oria d alle alunne, le risp oste del catech ism o, accontentand osi di segnare i punti di classifica
zio n e per il profitto e la d iligen za, volta per v olta, sul registro;
n o: b isogn a soprattutto, che ogn i m aestra di catech ism o porti nella sua c ia sse tutta l’anima sua, vale a dire l’amore, la pietà, e lo zelo che, com e F iglia di Maria A usiliatrice, d eve p o ssed ere e alim entare in se stessa continuam ente: d eve far sentire alle alunne che la R eligion e tiene il primo p osto nel suo p en siero e nei suo cuore, e che, am andole con tutto l ’ardore della carità cristiana, vu ole trasfonderne anche in loro lo spirito; vuol dar loro la felicità di avvicinarsi più intimamente a D io con la co n o scen za dei doveri che a Lui ci leg a n o , e dei conforti che proven gon o d ali’adem pim ento fed ele di e s si. P e r c h è tutto questo si co n se g u a , non é n ecessario p o ssed er e larga -coltura, e m agi
stero di parola; non son n ecessarie lunghe le zio n i; no, siano anzi brevi, esposte in fo rm a semplice e piana, ma viva e chiara, e abbellita da p iccole narrazioni adatte a ll’età e alla coltura d elle alunne; e d icendo p icc o le narrazioni, s ’intende alludere a ep iso d i, o fattereili, che sì riferiscono ai punti di catechism o che nella lezion e del giorno si deb bon o trattare. Per la scelta, si con su ltino i testi di religione appositam ente indicati o approvati dalle sin g o le R everende Ispettrici; per non incorrere n ello sb a
glio di raccontare ad arbitrio parole o le g g e n d e che apparente
mente hanno contenuto re lig io so , ma in realtà, a n zich é chiarire e assod are g l’insegnam enti de! catech ism o, ingenerano confu
sion e, false id ee, e talvolta anche su perstizioni.
È da notare ch e c o te sto m etodo didattico d ev e applicarsi in
ciano tema di conferenze alle Suore addette a ll’Oratorio festivo.
In altra circolare, sem p re attingendo isp irazion e d agli esem pi
Is t i t u t o Fi q l i e m a r i a Au s i l i a t r i c e
(Opera V enerabile G. Bosco) N izza Monf, 2 febbraio 1928.
C a r is s im e S o r e l l e ,
Come 'e a tutte noto, nel prossim o settem bre si compiranno sei anni dall’ultimo Capitolo Generale. Secondo le nostre Co
stituzioni la convocazione del susseguente, che sarà il IX, dev’essere indetta sei m esi innanzi; ciò che intendo fa re con la presente.
La data sarà, probabilm ente, l’8 settem bre p . v .; ma resta inteso che le Capitolari debbono prendere parte agli Esercizi Spirituali che lo precederanno ; iniziandosi, in seguito, le adu
nanze con la elezione dei Membri del Consiglio Generalizio e della Superiora Generale la quale, come tutte sanno, dopo la m orte dell’indimenticabile M adre D aghero, venne eletta p er concessione straordinaria dalla S. Sede, p e r non recare trop
p o disturbo e spese alle nostre Case.
Stimo superfluo dire qui dell’im portanza del Capitolo Ge
nerale. E gli è cosa che d ev’essere nella mente e nel cuore di ogni Figlia di Maria Ausiliatrice che ami il suo Istituto e ne ambisca il progressivo sviluppo. M olto si è g ià f a tto , con la g ra zia d i D io: m oltissim o rimane a fa re p e r il consolidamento delle opere, specie delle Missioni. P er questo si richiedono intese ed accordi particolari, affinchè anche nelle più appar
tate regioni, si abbia da lavorare con lo stesso spirito e con le medesime direttive.
M adre Daghero, di s .m ., nella lettera convocatoria dell’ V ili Capitolo Generale, scriveva:
« No n è il ca so di ripetere le esortazion i fatte altre volte sulla serietà d elle elezio n i. Mi affido alle ottim e Ispettrici che, c o n sc ie della som m a im portanza d e ll’atto, sapranno infondere gli stessi loro sentim enti nelle rispettive Direttrici e Suore,
ricordando che ogn i elettrice è resp on sab ile del proprio voto dinanzi a D io e a ll’ istituto e che, p erciò, ad ognuna incom be l’o b b lig o di agire co scie n z io sa m en te .
Le buone Ispettrici vorranno pertanto com m entare op por
tunam ente gli a vvisi contenuti nella p rez io sa lettera del Ven.
Fondatore, in data 24 m arzo 1886, inserita nel nostro M anuale.
S e tutte le S uore sapranno a cc o g lie re filialm ente e d ocil
m ente queste raccom an dazioni, so n o p ersuasa che non avre
m o a lamentare l’intrusione di m otivi umani in un affare di tanto rilievo, ed avrem o co si assicu rate le b en ed izion i del C ielo sulle future nostre a d u n a n ze» .
Io l’ho qui riportato, perchè non avrei saputo fa rv i delle esortazioni più efficaci.
I tem i da trattarsi vi saranno spediti tra breve: ma si posson o inviare egualmente, fin d ’ora, quelle proposte che si giudicassero utili al miglior funzionam ento dell’ Istituto.
Le ricorrenze giubilari: di Maria Ausiliatrice, della nostra 1 ‘ spedizione missionaria e la glorificazione prossim a (come si spera) del Ven. Fondatore e Padre Don B osco, danno al- Vaccennato Capitolo il carattere di solennità tutta speciale.
Sia pertanto comune l ’impegno d i valerci di questi m otivi p er avvivare la nostra fe d e e spingere la nostra confidenza sino a l trono della Celeste Patrona, per ottenere dalla onnipotente sua mediazione che il IX Capitolo Generale apporti, al nostro caro Istituto, il massimo vantaggio spirituale e la prosperità delle opere alle quali consacriamo la nostra attività e le nostre fo rze .
Non raccomando preghiere speciali; sì l’aggiunta di una particolare intenzione nella recita del “ Veni Creator „ e di un'“ Ave Maria „ con la solita giaculatoria “ Maria Auxilium etc. „ dopo la preghiera a Maria Santissim a, che si usa reci
tare quotidianamente nella visita al SS. Sacramento.
Conchiudendo, mi raccomando alla carità delle vostre pre
ghiere e cordialmente mi riaffermo
Vostra aff.ma Sorella
IS T IT U T O
FIGLIE MARIA AUSILIATRICE
NIZZA M ONFERRATO
N. 116.
24 m arzo 1928.