ni che non siano quelle anodine che sono state date, da parte dell’Assessore agli enti locali, nel decreto di sostituzione del com
missario regionale al comune di Agi'igento.
La discussione in Aula si rende necessa
ria e urgente perché la sostituzione del dot
tore Scialabba con il dottore Zaccone ha su
scitato nella città, tra le forze politiche ma anche tra i cittadini, una comprensibile preoccupazione, e in ^qualche caso anche sde
gno. Il commissario Scialabba aveva opera
to, nei cinque o sei mesi in cui aveva di
retto il comune di Agrigento, in maniera ineccepibile. Per giudizio unanime aveva svolto la sua opera di amministratore
se-Resoconti Parlamentari 248 — Assemblea Regionale Siciliana
X Legislatura 10* SE D U T A 1 Ottobre 1986
condo canoni di equilibrio, correttezza e so
prattutto di concretezza. Probabilmente que
sta è stata la ragione per la quale la pre
senza del commissario in quel comune ha suscitato tante preoccupazioni negli ambienti della Democrazia cristiana, talché pressioni anche forti ed autorevoli si sono esercitate sull’onorevole Assessore perché il commis
sario venisse sostituito.
Dopo varie vicende che ha attraversato ramministrazione straordinaria nella città di Agrigento, alla fine si è pervenuti alla ri
mozione del funzionario incaricato, tale ri
mozione giudichiamo assai grave e come un cedimento alle pressioni che provengono da una sola parte politica che opera nella cit
tà di Agrigento.
iSiamo preoccupati anche per la corret
tezza e rimparzialità degli uffici, come è detto nell’interpellanza, nella prospettiva della convocazione dei comizi elettorali e delle nuove elezioni nelle undici sezioni do
ve esse sono state annullate dal Tar; ecco perché riteniamo che questa Assemblea deb
ba discutere di questo argomento, perché sono accaduti fatti gravi, che sono stati an
che presi in considerazione dalla magistra
tura. Il Pretore e la Procura di Agrigento hanno aperto una inchiesta sull’accaduto, so
no state sequestrate trasmissioni televisive con interviste al dottor Scialabba in cui ve
nivano fatte affermazioni che sono state ri
conosciute interessanti da parte della ma
gistratura, che sta studiando se non vi sia
no anche possibili conseguenze penali per chi si è assunto la responsabilità di questo provvedimento. Per tale ragione, noi chie
diamo alla Presidenza di concordare con il Governo una data per rispondere alla nostra interpellanza, perché se ne 'discuta in quest’Aula cosi come ci sembra giusto si faccia.
PRESIDENTE. Invito i colleghi a con
tenere ì loro interventi, perché è stata con
vocata la Conferenza dei capigruppo e fra poco la seduta sarà sospesa.
RUSSO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
RUSSO. Signor Presidente, proprio perché
si terrà tra poco la Conferenza dei capi
gruppo intendo sollecitare la discussione del
la interpellanza numero 18 che porta il ti
tolo: « Iniziative in ordine ai fatti di ma
fia accaduti il 21 settembre 1986 a Porto Empedocle ». Lo faccio perché il caso lo ri
chiede, ma anche per porre un problema non nuovo, ripetutamente dibattuto anche nella precedente legislatura. E ’ chiaro che l ’attività ispettiva segue un suo ordine, spes
so non soddisfacente perché, 'soprattutto quando si entrerà poi nella fase dell’attivi
tà legislativa, le interpellanze presentate ora possono rischiare di essere discusse fra un anno; ma ci sono interpellanze di grande e scottante attualità. Io non voglio stabilire un ordine di priorità fra una interpellanza e l ’altra, ma se dobbiamo discutere dei fatti di Porto Empedocle la questione la pon
go, anche perché non da un rappresentante qualsiasi dello Stato ma dal Commissario per la lotta contro la mafia è stata chia
mata in qualche modo in causa la Regione.
Credo che un problema di 'questo 'genere, una interpellanza di questo genere, non pos
sa essere discussa fra un anno. Anzi, di
chiaro sin d’ora che se la Conferenza dei capigruppo non dovesse decidere la ritirerò, perché è assurdo che questa interpellanza si tratti fra un anno, fra un anno non mi interesserà più, credo >che non interessi più la Regione, credo che non interessi l ’opinio
ne pubblica. Quindi la questione la pongo nel merito ma anche in generale: ci sono temi di scottante attualità che chiedono ri
sposte immediate e che non possono essere rimandati al turno ordinario. Diversamen
te, signor Presidente, si finirà come nella precedente legislatura: invece di presenta
re le interpellanze e le interrogazioni il de
putato nelle comunicazioni parla e svolge la interpellanza che 'dovrebbe presentare. Na
turalmente non avrà la risposta scritta del Governo perché -il Governo non ha avuto il tempo di prepararla, ma questo è un modo più immediato di porre questioni di scot
tante attualità.
Signor Presidente, concludo pregandola vivamente di proporre nella Conferenza dei capigruppo questo problema e di fissare la 'data — io spero nei prossimi giorni — iP cui si potrà discutere Tinterpellanza sui fatti di Porto Empedocle, lo ripeto, sia per la loro intrinseca gravità, sia anche per una
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X Legislatura
IO* SEDUTA
1 Ottobre 1986 serie di valutazioni che sono state fatte cir
ca la connessione di questi fatti criminosi con 1 attività della pubblica amministrazio
ne, nella fattispecie della Regione, in ma
teria di opere pubbliche.
PRESIDENTE. Assicuro gli onorevoli de
putati che nella Conferenza dei capigruppo sarà mìa cura sottolineare l ’urgenza di que
ste interpellanze.
Onorevoli colleghi, al fine di consentire lo svolgimento della Conferenza dei capi
gruppo, la seduta è sospesa.
{La spdzLtG sospGSCL alle ove 11,50 è Tdipresa alle ore 12,05).
Determinazione della data di discussione di mozioni.
PRESIDENTE. La seduta è ripresa.
Si passa al secondo punto dell’ordine del giorno: « Lettura, ai sensi e per gli effetti degli articoli 83, lettera d), e 153 del Rego
lamento interno, dì m ozioni».
Invito il deputato segretario a dare let- hira delle mozioni.
delle risorse finanziarie e per razionalizza
re le procedure amministrative;
constatato che il Governo della Regione non ha mai tenuto in alcun conto le pro
poste della Corte dei conti ed ha anche di- satteso la mozione numero 134, approvata dall Assemblea regionale siciliana nel luglio dello scorso anno che lo impegnava a pre
disporre un quadro di iniziative atte a m i- g lorare 1 efficienza politica ed amministra
tiva della macchina regionale;
impegna il Governo della Regione
a presentare, entro un mese, all’Assem- blea^ regionale siciliana le proprie valuta
zioni sui rilievi, le critiche e le proposte formulate dalla Corte dei conti in sede di parifica del rendiconto della Regione per l ’esercizio finanziario 1985 nonché le ini
ziative atte a correggere le storture burocra
tiche ed amministrative, ad assicurare effi
cienza alla macchina regionale ed a consen
tire la rapida attuazione delle leggi appro
vate dall’Assemblea regionale siciliana » (1).
C u siM A N O - Bono - Cristaldi - Paolone - Ragno - Tricoli - ViRGA - X lU M È .
MULE’ , segretario f.f.:
^ L ’Assemblea regionale siciliana rilevato che il Procuratore generale del
la Corte dei conti, in occasione della riu
nione per la parifica del rendiconto della Regione siciliana per l ’esercizio 1985 ha de- numiato, per rennesima volta, i ritardi, le disfunzioni, le manchevolezze e le ìrrego- lantà che paralizzano l ’attività amministra- tiva e finanziaria della Regione ed impedi
scono che le risorse pubbliche vengano ra
zionalmente utilizzate per fronteggiare la grave crisi socio-economica ed occupaziona
le dell’Isola;
constatata l ’entità dèi residui passivi ed Rivi delle giacenze di cassa;
^ rilevato che la Corte dei conti avanza, da iversi anni, adeguate proposte per
rende-Pni spedita ed imparziale Tutilìzzazione
« L ’Assemblea regionale siciliana
premesso che il provvedimento del Mini
stero della marina mercantile con il quale viene ridotto del 50 per cento il costo del viaggio per i passeggeri, le macchine ed i camions sui traghetti della Siremar diretti verso le ìsole di Pantelleria, Linosa e Lam
pedusa non soddisfa le reali esigenze degli abitanti delle isole stesse;
considerato che, di fatto, lo sconto del 50 per cento non riguarda l ’intero costo del bi
glietto, ma soltanto uria parte dì esso, poi
ché resta invariato il prezzo della cosiddetta
” carovana ” , con la conseguenza che il rea
le sconto è del 25 per cento;
rilevato che il predetto provvedimento appare insufficiente a stimolare l’afflusso tu
ristico verso le isole ed a coprire le neces
sità degli abitanti di spostarsi in Sicilia per provvedere alle quotidiane necessità;
Resoconti Parlamentari 250 — Assemblea Regionale Siciliana
X Legislatura 10“ S E D U T A 1 Ottobre 1986
considerato che le amministrazioni comu
nali e le organizzazioni di categoria dei co
muni interessati in più occasioni hanno chie
sto rahbattimento totale della ” carovana ” , in guisa che lo sconto costituisca una reale agevolazione;
considerato, altresì, che il provvedimen
to del Ministro della marina mercantile du
rerà soltanto fino al 30 settembre;
impegna il Governo della Regione ad intervenire presso il Governo nazio
nale ai fini deirabbattimento totale della co
siddetta ” carovana ” sul prezzo del bigliet
to e della estensione delle agevolazioni al- Tintero anno » (2).
CRISTALDI - CUSIMANO - BONO