vedimenti si intendono assumere per assi
curare la necessaria copertura finanziaria per non bloccare l ’attività del settore fo
restale » {L ’interrogante chiede lo svolgimen
to con urgenza).
Vir o.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare V onorevole Assessore alTagricoltura, per ri
spondere alTinterrogazione.
LO GIUDICE CALOGERO, Assessore per l’agricoltura e le foreste. Non leggerò la risposta che ho preparato. Dico semplice- mente che, proprio per dare una risposta a questo problema, ho presentato un disegno di legge che la Giunta .di Governo ha già trasmesso alTAssemblea. Mi auguro che la Commissione legislativa possa impinguare il relativo capitolo di bilancio che in verità, per effetto proprio degli oneri derivanti dal- l ’applicazione del contratto, non basta a co
prire tutta la spesa dei salari per Tanno 1986. Credo che la Commissione legislativa si esprimerà in tempi abbastanza brevi cosi che — tra l ’altro è una nostra richiesta entro il mese di ottobre si possa avere D disponibilità e quindi completare il fin a n z i® '
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263
X Legislatura IO* SEDUTA
1 Ottobre 1986 mento per le giornate lavorative previste nel
1986.
PiRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l ’ono- revole Piro per dichiararsi soddisfatto o me
no della risposta dell’Assessore.
PI'RO. L insoddisfazione non è di princi
pio, ma è sostanziale e spiegherò perché:
1 interrogazione scaturiva dal fatto che nelle previsioni di spesa si era aperto un ” bu
co ” consistente per quanto riguarda il set
tore della forestazione, il che ovviamente aveva sollevato legittime rimostranze da parte dei sindacati del settore, che per l ’ap
punto ci avevano spinto a presentare l’in
terrogazione, nella considerazione che que
sta attività è diventata oserei dire fonda
mentale soprattutto per l ’economia di al
cune zone e di molti paesi. Avevo già pre
so atto del fatto che il Governo avesse pre
sentato un disegno di legge intitolato >« Prov
vedimenti urgenti per il settore forestale », con il quale si stanziano per l ’esercizio fi
nanziario in corso 16 miliardi e mezzo per rimpolpare il capitolo 'destinato per l ’appun
to alla^ forestazione e al settore forestale;
devo dire però che se da questo punto di vista non posso 'che riconoscere la veridi'cità delle affermazioni dell’Assessore, per 'quan
to riguarda invece la 'materia più in gene
rale debbo 'dichiararmi nO'n solo insoddisfat
to, ma rivolgere rimostranze molto sentite;
soprattutto perché 'da più parti — da di
verse province della nostra regione — mi giungono sollecitazioni e richieste 'di inter
vento.
Non si tratta di fatti singoli, riconducibili ad una specifica situazione, 'a uno specifico ispettorato delle foreste ma lè una condi
zione di disagio generale che 'denuncio: i pagamenti, quando si fanno, si fanno con estremo ritardo: mi segnalano ritardi che Vanno dai quaranta ai sessanta 'giorni; per quanto riguarda ilpagam en to 'degli operai cue intervengono nei servizi antincendio, i ritardi arrivano addirittura 'ad un anno da quando...
^ PIRO. Devo dire che non è solo un fatto di Palermo.
^ LO GIUDICE CALOGERO, Assessore per l ugricolturci e le foreste. No, lè generale perché deriva da un problema di organiz
zazione,^ dalla meccanizzazione degli uffici oggi non esiste e 'che non 'Consente, ci sono dei tempi obbligati entro i 'quali è pos
sibile incominciare ad elaborare listini pa
ghe eccetera, e la mancanza 'di una orga
nizzazione 'efficiente e moderna degli uffi'Ci non 'Consente 'di farlo in tempi abbastanza brevi. Noi il problema l ’abbiamo affrontato, lei sa che abbiamo avuto incontri anche con i lavoratori stessi «per quanto riguarda Palermo.
L o GIUDICE CALOGERO, Assessore per
^agricoltura e le foreste. E ’ vero, a Paler- ci sono stati anche momenti idi grande tensione.
PIRO. 'Sapevo di questi suoi incontri con i rappresentanti idei lavoratori, e che era stata .prospettata questa difficoltà. Devo di
re però che, se la 'difficoltà è oggettiva, tut
tavia vi è stata e tuttora vi è una 'carenza di intervento neH’immediato. Posso accet
tare che lei sostenga che si sta procedendo alla meccanizzazione, alla informatizzazione del servizio, e che questo in una prospetti
va di medio 'periodo consentirà la regolariz
zazione del sistema; però è pure vero che nel frattempo sono state avanzate propo
ste concrete, concrete nel senso che non solo miravano all’obiettivo, ma nel sen
so che erano anche immediatamente realiz
zabili, come .quelle di utilizzare 'presso gli ispettorati dipartimentali gli impiegati, i funzionari, i tecnici attualmente parcheg- 'giati presso la Resais a questo scopo. La di
rezione della Resais aveva dimostrato non solo 'disponibilità, 'ma addirittura aveva ac
certato che c ’era la possibilità di impiegare utilmente 'diverse unità di personale della Resais presso gli ispettorati dipartimentali.
Questa sollecitazione che io trasmetto all’
Assessore Lo Giudice in questa sede era stata avanzata già -qualche tempo fa da par
te della Federbraccianti Cgil, -che mi ha fatto pervenire una nota Isulla quale sì fon- 'da questa parte, del mio discorso. Quindi, pur accettando come vera la difficoltà che nasce dalla carenza 'di personale, c’erano anche proposte — almeno da quanto veri- fi'catp dai -sindacati in sede di confronto con la Resais — c ’erano possibilità concrete dì
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X Legislatuha IO* SEDUTA 1 Ottobre: 1985
soluzione neirinniiediato, ferma restando la prospettiva di medio periodo. Io credo che questa sollecitazione vada accettata proprio per la specificità deH’og'getto: gli operai in
teressati svolgono prevalentemente lavori stagionali, vedersi ritardare il salario per addirittura 45 giorni, due mesi se non di più in alcuni casi... Io cito il caso per esem
pio degli operai che lavorano alla riserva
” Zingaro ” di Castellammare; c ’è stato ad
dirittura un ritardo di tre mesi, qualche tempo fa. Ecco, non solo sento di dover ri
volgergli questa sollecitazione, ma credo che l ’onorevole Lo Giudice dovrebbe accettarla.
PRESIDENTE. iSi passa alle interpellan
ze. Invito il deputato segretario a dare let
tura deirinterpellanza numero 1.
M U L E ’ , segretario
« A l Presidente della Regione, alTAsses- sore per i lavori pubblici e airAssessore per l ’agricoltura e le foreste:
considerato che gli organi competenti negano indiscriminatamente le autorizzazio
ni di ricerca e di captazione di acque sot
terranee nel territorio della provincia di Ra
gusa ed in modo particolare nelle aree di agricoltura trasformata del ragusano;
— premesso che in data 13 giugno 1985 gli interpellanti haxmo sollecitato il Gover
no della Regione, con Tapposita interroga
zione numero 1251, rimasta per altro sen
za risposta scritta, come era invece richie
sto, ad intervenire positivamente nella que
stione;
— considerato che la mancanza d ’acqua per gli usi irrigui rende ormai drammatica e insostenibile la condizione di centinaia di aziende agricole; per conoscere quali prov- vedhnenti urgenti intendano assumere:
a) per garantire agli operatori agricoli, nelle forme previste dalla legge, il diritto di ricercare e captare acqua nel sottosuolo, assicurando in tal modo la sopravvivenza di centinaia di aziende, sulle quali incombe per la totale mancanza d ’acqua la minaccia del dissolvimento produttivo;
b) per affermare una prassi meno sbri
gativa e negativa nella fase di istruttoria
delle autorizzazioni alla ricerca e alia capta
zione di acque sotterranee, evitando l ’as
surda conseguenza del blocco assoluto di ogni iniziativa imprenditoriale e di svilup
po delle campagne, assai grave per una real
tà sociale che vive solo di agricoltura;
c) per consentire la derivazione delle acque, già invasate, della idiga Mazzarronel- lo mediante l ’immediato finanziamento dei relativi progetti predisposti dal Consorzio di bonifica delTAcate, per un ammontare di spesa di 30 miliardi;
d) se sono a conoscenza che il iConsor- zio di bonifica delTAcate ha in dotazione tre pozzi siti nel comprensorio idriico >di Co- miso per derivare acqua per gli usi irrigui;
è) se non ritengano, in via urgente e prioritaria, dare le Opportune disposizioni per utilizzare l ’acqua dei tre pozzi del Con
sorzio di bonifica delTAcate per irrigare le campagne assetate di Pedalino e per im
pinguare la dotazione idrica del Consorzio di Cifali ».
Aie l l o - Ch e s s a r i.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l ’ono
revole Aiello, per illustrarla.
A IE L L O . M i rimetto al testo, signor Pre
sidente.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l ’ono
revole Assessore, per rispondere.
LO GIUDICE CALOGERO, Assessore per ragricoltura e le foreste. Signor Presiden
te, con riferimento alla interpellanza pre
sentata dall’onorevole Aiello debbo infor
mare TAssemblea che l ’onorevole Presiden
te della Regione, presa nota del contenuto,, ha ritenuto di delegarne la trattazione al- TAssessore per i lavori pubblici. Tuttavia, per quanto idi competenza delTAssessore al- Tagricoltura, avendo chiesto i necessari chia-', rimenti al consorzio di bonifica delTAcate, alcune precisazioni posso farle, sulla base delle informazioni avute dal consorzio.
E’ in corso di avanzata realizzazione u progetto per Tirrigazione dei terreni d^l comprensorio di bonifica delTAcate ricadenti nella zona litoranea. Detto progetto com
prende la Traversa sul Mazzarronello, la
^e-Resoconti Parlamentari X Legislatura
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10“ SEDUTA
1 Ottobre 1986
lativ;a vasca idi compensazione (opere già rea
lizzate) e la conseguente canalizzazione e rete di distribuzione. Il primo lotto esecu
tivo della rete irrigua, per un importo di 25 miliardi, e relativo ad un’area di ettari 1.334 circa, è stato incluso fra i progetti esecutivi presentati alla .Casmez alla data del 31 luglio 19'84, e pertanto finanziabili ai sensi della legge 17 gennaio 1984, nume
ro 775. Il consorzio è in attesa del relativo finanziamento, anche se si nutrono dubbi sulla possibilità a che questo finanziamento arrivi. Il Consorzio di bonifica dispone inol
tre di quattro pozzi in agro di Comiso e della relativa condotta che, attraversando il comprensorio di Pedalino, lambisce le opere di presa sul Mazzarronello.
Detti pozzi, sebbene attrezzati di impianti di sollevamento, risultano in atto inutilizza
bili per le seguenti ragioni:
si è in attesa della autorizzazione da par
te dell ex Casmez per potere utilizzare le soiniiiG 'ÉcOnomizzatG dai lavori di attrGZza- tura per la stipula dei contratti di fornitura di energia elettrica con l ’Enel; occorre pro
cedere alle prove di eventuali interferenze con le fonti di approwigionamento del co
mune di iComiso, cosi come chiesto dal co
mune stesso.
Per quanto attiene ai problemi del co
mune di Pedalino, menzionati dalPonOrevo- lé interpellante, lo stesso consorzio ha inol
trato al competente Assessorato dei lavori pubblici, ai sensi della legge 24, una richie
sta di finanziamento per 30 miliardi, dispo
nendo di un progetto approvato dalla Cassa per il Mezzogiorno e non finanziato, per uti
lizzare poi le acque emungibìli dai pozzi di Comiso e le consistenti eccedenze delle ac
que derivabili dal Torrente Mazzarronello.
Queste sono le informazioni che sono sta
te fornite dal consorzio; tuttavia assumo for
male impegno a promuovere una riunione operativa tra la rappresentanza parlamen- are dì Ragusa, le organizzazioni professio- iiali e i rappresentanti del consorzio del
icate perché possano essere approfonditi problenii sollevati dall’interpellanza e co- onque ì problemi relativi aH’approvvigio- amento idrico di queste zone; iniziative
tut-che prenderò nei prossimi giorni.
Pr e s i d e n t e. Ha facoltà di parlare 1 ono
revole Aiello per dichiararsi soddisfatto o no della risposta del Governo.
■^^EELO, iSignor Presidente, onorevoli col
leghi, onorevole Assessore, l ’unico punto per fi quale m i posso dichiarare soddisfatto è 1 impegno assunto di convocare una riunio
ne^ operativa per cercare di fare un po’ di chiarezza sulla questione sollevata con la no
stra interpellanza e di assumere rapidamen
te le iniziative necessarie per risolvere, an
che con mezzi straordinari, un problema che investe una intera zona del Ragusano. Mi pare che neppure in questa circostanza il Governo abbia la consapevolezza di quello che sta avvenendo in una plaga che è stata tra le piu intensamente coltivate della Si
cilia, che è la zona trasformata del Ragusa
no, dove i contadini hanno attinto finora ac
qua fondamentalmente, anzi esclusivamente, dalle falde sotterranee.
_ Non esistono in quella zona idighe per l ’ir
rigazione, esiste solo il piccolo invaso del Mazzarronello. L ’acqua della diga del Ra- goleto viene utilizzata solo parzialmente per la valle dell’Acate, tre milioni di metri cubi di queiraoqua vanno a Gela e quindi vengono sottratti dal territorio ragusano. Per effetto della pubblicizzazione delle acque di buona parte del territorio ragusano il Ge
nio civile e l ’Assessorato ai lavori pubblici negano 1 autorizzazione alle perforazioni tan
che di fronte ad aziende che sono in piena produzione. Come crede possibile TAsses- sore anche solo pensare di poter negare l ’ìr- rigazione ad aziende 'Che operano da 20 an
ni, da 15 armi, che hanno giardini, agru
meti, che haimo impianti che sono in pie
na produzione? Potremmo portare diversi esempi di aziende andate in malora proprio per queste posizioni negative che sono stati assunte dal Genio civile. La questione non è soltanto quella di rimettere in moto pro- 'cedure più celeri per consentire quanto me
no alle aziende che sono in produzione di cercare Tacqua, ma è quella dì avviare un piano (non mi pare che ci sia) per dare una risposta a questa realtà se non vogliamo che la serricoltura, che ha costituito uno degli eventi agrari più importanti degli anni ’60 in iSicilia, scompaia. Le falde sono ormai a 150-160 metri di profondità, l ’acqua che se ne trae è salata e non credo che il Gover
no della Regione possa continuare a non
Resoconti Parlamentari — 266 Assemblea Regionale Siciliana
X Legislatura 10‘ S E D U T A 1 Ottobre 1986
esprimersi, a non intervenire in modo or
ganico. Se è vero che la responsabilità tec
nica 'della concessione riguarda TAssessora- to ai lavori pubblici, credo che sotto il pro
filo della responsabilità economica, di cui stiamo parlando, sia 'dovere ideU’Assessora- to agricoltura promuovere tutte le iniziati
ve necessarie per affrontare in modo serio la questione. L ’elemento fondamentale del
la serricoltura è l ’acqua, senza l ’acqua scom
parirà tutto e quindi chiedo all’Assessore al- ragricoltura di affrontare la 'questione spe
cifica delle concessioni assieme possibilmen
te all’Assessore ai lavori pubblici. Suggeri
sco che si tenga una riunione in Assesso
rato con i rappresentanti delle organizza
zioni contadine, 'per verificare in che modo possiamo operare. M i sembra incerta inve
ce la risposta in ordine aH’impegno -per fi
nanziare opere di canalizzazione per l ’in
vaso del Mazzarronello, che lei riferiva ad un intervento della Cassa per il Mezzogior
no. Io le posso dire che non c ’è assoluta- mente nessun impegno di finanziamento.
LO GIUDICE CALO GER O, Assessore per Vagricoltura e le foreste. C’è solo la richiesta.
A IE LLO . ‘SI, 'Ci sono solo la richiesta e la valutazione tecnica del -progetto.
CH ESSARI. Qualche anno fa il consorzio si 'è rifiutato di presentare la richiesta en
tro il mese 'di febbraio.
AIELLO . Volevo un’altra risposta, ono
revole Assessore. E m i riferisco aH’hnpegno assunto dal Presidente della Regione in Com
missione agricoltura (e ci sono i verbali li a testimoniarlo), perché trenta 'miliardi da uno dei capitoli della legge sulle dighe fos
sero 'destinati al finanziamento 'delle opere 'di canalizzazione del Mazzarronello. D i que
sto lei non ha detto nulla, sarà opportimo verificare gli impegni assunti 'dal Presiden
te 'della Regione in Commissione e soprat
tutto raccordarsi, come 'ha già fatto, col con
sorzio di bonifica deirAcate perché questi progetti siano presentati. In ordine ai pozzi, invece, di contrada Petraro -del territorio di Comiso, io non credo lohe la risposta pos
sa essere accettata. La sua è una risposta burocratica; si dovrà rendere conto. Asses
sore, che il consorzio di bonifica ha calato le pompe di sollevamento nei pozzi, e 'quin
di ha fatto una spesa 'che andrà, tra le al
tre cose, 'in malora se le pompe non saran
no attivate rapidamente.
E ’ vero che il comune idi 'Comiso si op
pone, o quanto meno esprime prudenziali riserve per l ’utilizzazione di 'questi pozzi a fini irrigui, ma intanto vi sono realtà 'delle campagne 'del Pedalinese, dello stesso Co
misano iche hanno bisogno 'di acqua. Per esempio il consorzio di 'Cifali, che è a ri
dosso di Comiso, che raccoglie centinaia di produttori, è senz’acqua. Si incomincino le prove di portata! Quello -che io le chiedo è -questo: un intervento amministrativo, un
incontro con il sindaco di Comiso, -con il presidente del consorzio di bonifica 'dell’Aca- te, per vedere, -dando garanzia a tutti che le falde saranno salvaguardate, di avviare 'queste prove di interferenza e nello stesso tempo di hnmettere quest’acqua, durante il periodo -delle prove -di interferenza, nelle reti, anche precarie, che possono essere 'ap
prontate o sono già pronte. La nostra ri- 'Chiesta è precisa; non si capisce perché, se Tacqua è -disponibile e le campagne asse
tate, si continua -a rispondere che non è 'pos
sibile attivarle, mentre il consorzio ha spe
so centinaia di milioni iper approntare le in
frastrutture necessarie airutilizzazione di 'quest’acqua. -Ripeto, la mia proposta -è di te
nere una riunione operativa; io la prego, onorevole Assessore, 'di farlo presto e soprat
tutto spero che la questione deiracqua per usi irrigui in questa parte 'della provincia di Ragusa, -che non è interessata all’utiliz- zazione dell’acqua del fiume Ermionio, pos
sa trovare, possa avviarsi ad una soluzione.
Tra le altre cose l ’Assessorato aH’agricoltu- ra ha dato incarico ad esperti universitari -di Catania per un’mdagi-ne 'delhintero ter
ritorio serricolo. 'Sarebbe opportuno che si verificasse se -questo lavoro deirU-niversità è stato ultimato e a questo lavoro fare ri
ferimento per eventuali proposte, per even
tuali interventi che riguardino rinsieme -del territorio.
PRESIDENTE. S i passa air-interpellanza numero 6.
AIELLO . Signor Presidente, chiedo l ’ab'
binamento delle interpellanze numeri 6 e 8
sventi snalogo oggetto. ’
PRESIDENTE. Non sorgendo osservazio
ni, resta cosi stabilito.
Invito il deputato segretario a dare let
tura delle interpellanze numero 6 degli ono
revoli Diquattro e Firrarello e numero 8 degli onorevoli Aiello ed altri.
M U L E ’, segretario
« A l Presidente della Regione e alTAs- sessore airagricoltura e foreste, per sapere se non ritengano di intervenire tempesti
vamente e con ogni mezzo al fine di bloc
care le conseguenze gravissime per l’agri
coltura siciliana e per l ’attività serricola in particolare, provocata dal decreto del Mi
nistro dell’agricoltura del 27 febbraio 1986 richiedendo la soppressione degli articoli I2 ’ tb e 17 che riguardano Timmissione in Ita
lia, m periodi critici, di prodotti mediter
ranei.
_ In particolare, se non ritengano che il Mi
nistro, in vista dell’emanazione di tale gra
ve provvedimento, avrebbe dovuto consul
tare 1 legittimi rappresentanti delle regioni