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CHIESA PRIMITIVA

S. TE BEN ZIO

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Voli a TerenziounInno,edal celeste Orecchio armonizandoergasicome Alpellegrinche va per monti e frane

Tenero ascendein sullaserailcanto

D’ augelsolingo.Tracentocittadi Ondes'imborgan1’UmbriaedilPiceno

A

qualsortitoè,ilforte ausiglio tuo, Divo Terenzio? a Pesarogentile

Picciola,

ma

gloriosae cara AllagranmadreItalia.Entroduecolli Siede a specchiodelmarcheilpiè lebagna

E

leserpeggiaalfianco lacorrente D' Isaurod’Appenninfigliofamoso.

1Asulleripedell’argenteo fiume

r

72

Faina èeh'empio quadre!t'aperseillargo Petto,o Terenzio,emortoivicaggendo

,

L’ evangelico vertestimoniasti.

Cupesuonar sutel’armi onorate Ond’ericinto,e,nelcader,ladestra Nonobliòlatrionfaleinsegna Ch’eriusato portarfra le latine

Squadre, edalloraquasinobil vesta Nello spiegatosuolembotiavvolse.

Iviiltuosangueinpicciolvetroaccolto

Vennecertamente efur baciate Letueauguiteferiteelatuasalma Negli unguenti composta:Orfracristalli Lucentissimi etersi ellariposa

E

schiettoorolafasciae intorno molte Lefanghirlanda argenteelampe,donde Versanbellumeildì,versanlanotte Perpetue fiammelle.

Aveguerriero Di

Roma

epoi di Cristo.Ilcielpietoso Troncandoilfildituagiovinevita Dal mirartiscampògliultimi sirazj Del Latinsangue,eletedescheirate Spadechea

Roma

tuascempiarlemembra

,

E

Italiagià de!mondoarbitraduce

,

73

Cheastraniergiogoilsacrocapo inchina Aihlacrimabil vista!e quanto ancora Sostenerlovorrai d’Ausoniafiglio?

Certonon lungaetà,sequesto èilvero Chepiùsanto epiù belloe piùperfetto Della patria1’amorlassù rinasce.

Quivid’armi precintoinfra leschiere

Degliangelitispazii,evi risplendi Comegran fuoco sopra1’alpiacceso,

E

dinotteammiralo,ocome nube Ch’ arde e corrusca perlosolrifratto.

Dinitidoadamanteintero esaldo

È

iltuobrocchierched’unlanciatomonte

L'aspra percossa sosterrebbeilleso ,

ParialSiculomar quandoconvasti Fulminati macigni Etnailcombatte.

Gliadornichiovieilucidifermagli

Brillan diforbitoescintillante

Metalchenonànomeinfraimortati

E

pajongruppi diraggianti stelle Quai tempestanoin cièldelserpentario Lelarghespire.Nellemanpalleggi Lunghissimaetremendaastadiefulge

Qual farebbe un pianetaclicdiloco

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Rattomovendoquantocititrascorre Tantomoltiplicargoda$èstesso:

Reggiimmensopavese,ildicuicerchio Stesofra laregionsuperna eilmondo Cuoprelatuacittàconleboscose CampagneintornoedelPicenoalpestre 1finitimigioghiinsino ai fonti

DiMetauro ealleroccieaspreEugubine.

Ditalearnesecelestialgueraito

Eri queldìcheoffristiinsull’Isauro

Visibilsegnodellatuavirtute.

Stretto dipresso erailtuocaro nido

Dall’invasorFrancese e malfornita

D’ armi einsciente de’guerreschistudii

Sullospaltoaccorreaplebeanimosa Piùdicoraggiochediferroed’arte

Munita.Nèdalsuofieroproposto Assainè pocolapiegàrlemostre

Dilibertàmendaceeleprofferte Cenerose che aveansailabbroiFranchi.

E

quandoportatordi liberiatec Fulostranieromai?quandodaiFranchi Questa miseraItaliaebbe salute?

Dispessiaudaciassalitorpiùsempre

r

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I 75

CresceaI'onda impetuosainverlaporla

k

Deicolli,efollescaleaveandrizzate

Lunghessolacortina:eragran parte Spianatoilfosso,e spaventevolgridi

Mettendo enelleman fiammesquassando Già1’un raltrospignean,giàmezzoilmuro ;

Aveansalitoegiàteneanlacima:

Quandosulle trinceefrarepentino Chiarortu discendesti*,e1'armatura Terribileondetutto ericoperto Balenòcheilmarvicinoe1’etra

E

leschierenemicheempièdilampi

E

dibarbagli.Un’iridesembrava Dispiegarsie ondeggiar soprailtuo capo:

Eral'insegnatuache afacilvento ligrembodischiudeabianco qualneve ,

E

fiammeggianted’ indicopiropo

E

diverde smeraldo insicmdipinto;

Traisplendenti colorparcanell'oro t

Scultod’Italiailvenerabilnome:

E

intantoperlo cielI’aèrsolcava Un’aquila divina,acui sulcapo Tesscanmisti baleniilformidato

Datuttegentiimperiaidiadema:

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Ellad’inverlameridiana plaga

Dasuoifatisospintailvoiprendeva.

Tremaroall’altavisioneiFranchi

,

Entroilpugnotremàrlescintespade

,

Ma

gioìilpopol tuosulmuroaccolto^

E

millefulminòdall’appuntate Colubrinelemorti edagli scoppi!,

Mollinel valloe moltiperlelarghe

Maggesitra le salseonde el’Isauro llestaroncorpi esanimati,ignudi

,

Cheribrezzomoveanconle riverse Faceieelagoradelputrido sangue.

Lieto,inquesta,correaperla cittade

Ilgridodi vittoria,eilforteovunque.

Tuopropizievolnomeiva alle stelle;

TeinOlimpo1diceanmagnoincremento Del’Immortalischiere,esulla terra Tecondottier,tepadre ete felice Dell’ Isauricagenteausiiialore.

Chiamavantemurod’ acciai'perenne Sugliabissicostruito,arcodibronzo Mai nonlentatoe nonfrangibilmai

,

Spadachevampeggiando aprelanotte

E

sue linguedifuoco orrendevibra ,

Roccadella città,disuemilizie Vessilliferoeterno e sempre insonne .-;ì

Guardialocataallesue sacreporte. i

Questialtinomiallor,questecoglievi Degnesalutazion dalpopol tuo Checopiose ascendevano eincessanti

,

Comed’assiriobosco aure odorate, :r>t Allospirarde rezzo mattutino, uQ Allor di insigniparamenti ed’avrò *nQ

Riscilsacrariotuo,allordimille bu'<

Incensiervaporò,dettesplendore ~-.'i

Difiaccoleinfiniteericchiefolli v-Videai fasligii,allecolonne,agliarchi

Penderchiari trofei d‘armi e bandiere Salve,e aquest’Inno ancorgraziaconserva

Perleitalicheville.Iol’aretue Piùnon vedrò,nèdopocorsoilfine Del mortai viaggio,diposar concesso

Mifiale carnitravagliateestanche Nelsuoldolcenativo in sul ruscello

Di Gènica eallequeteombrepietose Deglialtipioppi, ovede’giustiilsonno

Dormonlelacrimateossapaterne:

Quantoancor1’aurespirerò,vedrammi k>

M

IlSoltra forestiere,invide genti

Viver ramingoeinqualchestrania fossa Lasciareilmio cenerproscritto:orm*odi, Beatospirto.,eilpregoaffettuoso Nonrespinger date;quandovarcate Leportedell’esigho,iocittadino Verròdelregno,ove non sontiranni:

-<

Quandounamanoaltristeufficiocompra Questocapoinfeliceavràneifreddo Sudarioinvoltoe senza duol nè pianto

Peso iarammia poveroferetro.

Deh!inmezzoa’miei,dellamiapolve invéce Restisegnod’amorsegnodifede o «a Ladevotaarmonìadiquésto breve * Carmeed ogniannoaldìfestoesolenne L’ odan suonarealtuo sepólcro intorno 'i:’1

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«Iwig'-j‘i•»}.»)?

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irliiflnso a!litiiV

*Èpiacredennde'Pesaresiehefi«torso iòcutrespinsero animosamentala«aitodell’armifrancesi, S.Teremio,patrono della città,comparine milatrinceaconInmano unostendardo.

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