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TUTTO CIO’ PREMESSO E CONSIDERATO, PARTE INTEGRANTE DELLA PRESENTE INTESA

PERCORSO COMPLESSIVO ORE Contenuti

TUTTO CIO’ PREMESSO E CONSIDERATO, PARTE INTEGRANTE DELLA PRESENTE INTESA

si conviene quanto segue:

Art. 1 Oggetto Le Parti con il presente Protocollo di intesa intendono collaborare:

di formazione interna di qualità a favore di giovani assunti con contratto di apprendistato (primo livello e professionalizzante);

- per l’organizzazione di iniziative ed eventi di presentazione e promozione dell’apprendistato anche attraverso la diffusione delle esperienze più significative realizzate dalle singole aziende/realtà di impresa, nell’ottica di promuovere la funzione delle imprese formative quale espressione di

“responsabilità sociale”, e delle istituzioni scolastiche e formative che, cogliendo le potenzialità dell’apprendistato, favoriscono ”la cultura dell’apprendistato”.

Art. 2 Azioni

Attraverso il presente Protocollo di intesa le Parti intendono collaborare per la realizzazione di azioni che:

 favoriscano una visibilità positiva del contratto di apprendistato e della sua applicazione;

 prevedano azioni di animazione e informazione per le imprese sull’apprendistato, nonché su altri percorsi che alternano scuola a lavoro, come strumento da valorizzare nelle strategie aziendali inerenti le risorse umane;

 promuovano la definizione di criteri di qualità ed efficienza delle imprese che erogano percorsi di formazione in apprendistato;

 valorizzino e diano visibilità alle imprese che svolgono un ruolo formativo, nell’ottica di incrementare la qualità dei percorsi di formazione e lavoro, così come previsti all’interno dei contratti di apprendistato, riconoscendo loro un ruolo sociale importante sul territorio;

 promuovano l’iscrizione di nuove imprese al Registro nazionale Alternanza Scuola lavoro (RASL);

 supportino le istituzioni scolastiche del territorio regionale nella programmazione dell’offerta formativa in integrazione con il mondo del lavoro per far conseguire agli studenti il titolo di studio anche nell’ambito del percorso di apprendistato di primo livello.

Art. 3

Tavolo di indirizzo e coordinamento

Presso l’Unione regionale delle Camere di Commercio dell’Emilia-Romagna è istituito un Tavolo di indirizzo e coordinamento, composto da due membri per ciascuna delle parti.

Il Tavolo, che si riunisce con periodicità almeno semestrale, ha il compito di individuare e proporre le iniziative atte al conseguimento degli obiettivi del presente Protocollo, anche tramite collaborazioni con soggetti del territorio, al fine di attivare le intese operative conseguenti, e di monitorare i risultati derivanti dalle azioni intraprese.

Art. 4 Comunicazione

Le Parti si impegnano a dare diffusione al presente Protocollo di intesa, al fine di favorire la conoscenza delle relative azioni.

Art. 5 Durata

Il presente protocollo decorre dalla data della sua sottoscrizione, ha la durata di un anno e di comune accordo fra le Parti potrà essere prorogato per un ulteriore anno.

Il presente protocollo si intenderà sottoscritto alla data di apposizione dell’ultima firma digitale di sottoscrizione.

In ogni caso nulla è dovuto alle Parti per oneri eventualmente sostenuti per l’applicazione del presente Protocollo.

Letto e sottoscritto in modalità elettronica ai sensi dell’art. 15 comma 2 bis della Legge 7 agosto 1990, n.

241 e ss.mm.

Per la Regione Emilia-Romagna

--- Per l’Agenzia regionale del lavoro Emilia-Romagna --- Per l’Ufficio Scolastico regionale dell’Emilia-Romagna --- Per l’Unione regionale delle Camere di Commercio dell’Emilia-Romagna

---

Approvazione riparto e assegnazione risorse alle Province/Cit-tà Metropolitana di Bologna per il trasporto scolastico - a.s.

2018/2019.(L.R. 26/01, artt. 3 e 7 e D.A.L. n. 39/2015) LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Vista la legge regionale 8 agosto 2001, n. 26 “Diritto allo studio ed all’apprendimento per tutta la vita. Abrogazione della L.R. 25 maggio 1999, n. 10”;

Richiamati in particolare:

- l’articolo 7, comma 3, ove si stabilisce che la Giunta re-gionale approva, in coerenza con gli indirizzi triennali, il riparto dei fondi a favore delle Province per gli interventi di cui all’art.

3 della citata legge regionale n. 26/2001 e le relative modalità di attuazione;

- l’art. 8 commi 2 e 3, ove si stabilisce che le Province appro-vano il programma degli interventi, elaborato con il concorso dei Comuni e delle scuole, contenente i progetti e gli interventi con la relativa assegnazione dei fondi e trasmettono alla Regione la relazione annuale sull’utilizzo degli stessi e sul raggiungimento degli obiettivi della programmazione;

Vista la legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 ss.mm.ii. “Ri-forma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unio-ni”, ed in particolare l'art. 51, lett. e), che dispone che la Città metropolitana di Bologna e le Province esercitano le funzioni in materia di programmazione e gestione degli interventi per il di-ritto allo studio scolastico sulla base degli indirizzi della Regione, fatte salve le competenze dei Comuni;

Vista la deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 39 del 20 ottobre 2015 avente per oggetto “Legge regionale 8 agosto 2001, n. 26 "Diritto allo studio ed all’apprendimento per tutta la vita. Abrogazione della L.R. 25 maggio 1999, n. 10" - Approva-zione indirizzi regionali per il diritto allo studio per il triennio relativo agli anni scolastici 2016/17, 2017/18, 2018/19. (Propo-sta della Giunta regionale in data 14 settembre 2015, n. 1299);

Dato atto che nella sopra citata deliberazione assembleare n. 39/2015 nell’allegato parte integrante, al paragrafo 2.C) “Tra-sporto scolastico” si stabilisce che:

- in considerazione delle difficoltà emerse sul territorio nel garantire il servizio di trasporto scolastico, con particolare ri-guardo agli studenti disabili, si ritiene opportuno individuare il trasporto disabili quale priorità nel riparto delle risorse regionali;

- l'attribuzione alle Province e alla Città Metropolitana di Bologna, per il successivo trasferimento ai Comuni, delle risor-se per i risor-servizi di trasporto terrà conto del costo medio regionale del servizio per alunno, del numero degli alunni trasportati e del costo medio del trasporto dei disabili;

Ritenuto opportuno, al fine di assicurare un sostegno più ef-ficace e tempestivo ai Comuni per l’erogazione dei servizi di trasporto e facilitazioni di viaggio, provvedere al riparto delle ri-sorse regionali per gli interventi di cui all’art.3 comma 1 lett. a) n.

3 L.R. 26/2001 destinate al finanziamento della spesa corrente, in coerenza con quanto stabilito dagli Indirizzi regionali sopracitati;

Ritenuto pertanto di definire il riparto sulla base dei dati re-lativi al numero di alunni trasportati, al costo medio regionale del servizio per alunno e al costo medio del trasporto dei disabili;

Considerato che sulla base dei sopracitati dati comunicati ri-sulta una copertura con risorse regionali mediamente di circa il 4% del costo complessivo sostenuto a livello regionale per il tra-sporto scolastico;

Considerato quindi che il contributo assegnato risulterà infe-riore alle spese che saranno effettivamente sostenute dai Comuni nei mesi di attività scolastica relativa all’anno 2018 (settembre-dicembre) dell’anno scolastico 2018/2019;

Ritenuto di provvedere, in coerenza con gli indirizzi dettati dalla citata deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 39/2015, al riparto ed all’assunzione dell’impegno di spesa delle risorse regionali disponibili per la realizzazione degli interventi di cu-i alla L.R. 26/2001 relatcu-ivamente all’anno scolastcu-ico 2018/2019, come indicato nella tabella di cui all’ Allegato A parte integran-te e sostanziale del presenintegran-te atto;

Visto il D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in ma-teria di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 5 maggio 2009, n. 42” e successive modifiche ed integrazioni;

Dato atto che con Legge regionale n. 27/2017 e con proprio atto n. 2191/2017 il capitolo 72575 del bilancio finanziario ge-stionale 2018/2020 anno di previsione 2018, è stato dotato della disponibilità complessiva di € 2.250.000,00;

Ritenuto che in relazione alla tipologia di spesa prevista ri-corrano gli elementi di cui al D.Lgs n. 118/2011 e ss.mm. anche in relazione all’esigibilità della spesa nell’anno 2018 e che per-tanto l'impegno di spesa possa essere assunto con il presente atto a favore delle Province/Città Metropolitana di Bologna per l'im-porto di 2.250.000,00 di cui all’Allegato A sul capitolo 72575;

Preso atto che la procedura del conseguente pagamento che sarà disposto in attuazione del presente atto è compatibile con le prescrizioni dell’art. 56, comma 6, del citato D.lgs. n. 118/2011;

Viste:

- la legge 13 agosto 2010, n.136 avente ad oggetto “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in mate-ria di normativa antimafia” e successive modifiche;

- le determinazioni dell’Autorità per la vigilanza sui con-tratti pubblici di lavori, servizi e forniture del 7 luglio 2011, n.

4 recante “Linee guida sulla tracciabilità dei flussi finanziari ai sensi dell’art. 3 della Legge 13 agosto 201, n. 136” e successi-vo aggiornamento;

- la legge 16 gennaio 2003, n. 3 recante “Disposizioni ordina-mentali in materia di pubblica amministrazione”, ed in particolare l’art. 11 “Codice unico di progetto degli investimenti pubblici”;

Dato atto che ai soggetti responsabili in sede di utilizzo del-le risorse assegnate con il presente provvedimento competono gli adempimenti degli eventuali obblighi di tracciabilità dei flus-si finanziari di cui alla legge 13 agosto 2010, n. 136 e succesflus-sive modifiche, nonché gli adempimenti di cui alla legge n. 3/2003;

Visti:

- il decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 "Riordino del-la disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni" e succ. mod.;

Viste le Leggi regionali:

– n.40/2001 recante “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n.4” per quanto applicabile;

– n.43/2001 recante “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporto di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e ss.mm.;

– n.25/2017 “Disposizioni collegate alla legge regionale di stabilità per il 2018”;

– n.26/2017 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2018-2020 (legge di stabilità regionale 2018)”;

– n.27/2017 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020”;

Richiamata la propria deliberazione n. 2191/2017 recante

“Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020”;

Richiamate inoltre le proprie deliberazioni:

- n.2416/2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizza-tive e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008.

Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007” e ss.mm.ii, per quanto applicabile;

- n.56/2016 "Affidamento degli incarichi di Direttore Gene-rale della Giunta regionale dell'art.43 della L.R.43/2001";

- n.270/2016 “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviate con Delibera 2189/2015”;

- n.622/2016 "Attuazione seconda fase della riorganizzazio-ne avviata con Delibera 2189/2015";

- n.1107/2016 "Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazio-ne della seconda fase della riorganizzaziodell'implementazio-ne avviata con Delibera 2189/2015";

- n.468/2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- n.477/2017 “Approvazione incarichi dirigenziali con-feriti nell’ambito delle Direzioni generali Cura della persona, salute e welfare; Risorse, Europa, innovazione e istituzioni e autorizzazione al conferimento dell’interim per un ulteriore periodo sul servizio territoriale Agricoltura, caccia e pesca di Ravenna;

- n. 87/2017 “Assunzione dei vincitori delle selezioni pubbli-che per il conferimento di incarichi dirigenziali, ai sensi dell'art.

18 della L.R. 43/2001, presso la Direzione Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell'Impresa”;

Richiamata altresì la determinazione dirigenziale n.

1174/2017 recante “Conferimento di incarichi dirigenziali pres-so la Direzione Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa”;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiara-to di non trovarsi in situazione di conflitdichiara-to, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri e del visto di regolarità contabile allegati;

Su proposta dell’Assessore competente per materia;

1. di approvare l’Allegato A, parte integrante della presen-te deliberazione, conpresen-tenenpresen-te il riparto a favore delle Province e della Città Metropolitana di Bologna delle risorse regionali per la realizzazione degli interventi di cui alla L.R. 26/2001 art. 3, comma 1, lett. a) n. 3 (trasporto scolastico) relativamente all’an-no scolastico 2018/2019 e alla Delibera della A.L. n. 39/2015, assegnando contestualmente le somme a fianco di ciascuna indicate;

2. di imputare la somma complessiva di Euro 2.250.000,00 di cui all’Allegato “A” a favore delle Province e della Città Metro-politana di Bologna, registrata al n. 4314 di impegno sul capitolo 72575 “Interventi volti a facilitare l’accesso e la frequenza alle attività scolastiche e formative (artt. 3 e 7, L.R. 8 agosto 2001, n.

26)” del bilancio finanziario gestionale 2018/2020, anno di pre-visione 2018, che presenta la necessaria disponibilità, approvato con deliberazione n. 2191/2017;

3. di dare atto che in attuazione del D.LGS 118/2011 e ss.mm.

ii., la stringa concernente la codificazione della transazione ele-mentare, come definita dal citato decreto, è la seguente:

Soggetto beneficiario: Province - Capitolo 72575 - Missione 04 - Programma 07 - Codice economico U.1.04.01.02.002 - CO-FOG 09.6 - Transazioni UE 8 - SIOPE 1040102002 - C.I. spesa 3 Soggetto beneficiario: Città Metropolitana di Bologna - Capitolo 72575 - Missione 04 - Programma 07 - Codice eco-nomico U.1.04.01.02.004 - COFOG 09.6 - Transazioni UE 8 - SIOPE 1040102004 - C.I. spesa 3

4. di dare atto che ad approvazione del presente provvedi-mento, con successivi atti del dirigente regionale competente per materia, si procederà alla liquidazione di euro 2.250.000,00 a fa-vore delle Province/Città Metropolitana di Bologna sulla base degli importi indicati nell’Allegato A, nel rispetto delle prescri-zioni dettate dal D.Lgs. 118/2011 e succ. mod. e integrazione della deliberazione n. 2416/2008 e ss.mm.;

5. di stabilire che le Province / Città Metropolitana di Bologna trasmettano al Servizio Programmazione delle politiche dell'istru-zione, della formadell'istru-zione, del lavoro e della conoscenza, entro la fine dell’anno scolastico di riferimento 2018/2019, la relazione annuale prevista dall’art.8 comma 3 della L.R. 26/01, sull’utiliz-zo delle risorse assegnate e sul raggiungimento degli obiettivi del programma provinciale e copia dello stesso, adottato in attuazio-ne dell’art. 8 comma 2 della L.R. 26/01;

6. di dare atto che ai soggetti responsabili in sede di utilizzo delle risorse assegnate con il presente provvedimento competono gli adempimenti degli eventuali obblighi di tracciabilità dei flus-si finanziari di cui alla legge 13 agosto 2010 n. 136 e succesflus-sive modifiche, nonché gli adempimenti di cui alla legge n. 3/2003;

7. di dare atto che si provvederà agli adempimenti previsti dall'art. 56, comma 7, del D.Lgs. 118/2011;

8. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Uf-ficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico per garantirne la più ampia diffusione;

9. di dare atto infine che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiama-te in parrichiama-te narrativa.

Province/Città Metropolitana di Bologna Somme Assegnate Città Metropolitana di Bologna € 544.107,00

Ferrara € 125.676,00

Forlì - Cesena € 210.288,00

Ravenna € 129.412,00

Reggio Emilia € 254.652,00

Rimini € 174.852,00

TOTALE € 2.250.000,00

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 9 APRILE 2018, N. 491

Attuazione del Decreto Legislativo n. 42/2017 in materia di Tecnico competente in acustica

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Visti:

il decreto legislativo 17 febbraio 2017, n. 42 (di seguito Decreto), che reca disposizioni in materia di armonizzazione della normativa nazionale sull’inquinamento acustico, entrato in vigore il 19 aprile 2017;

 la legge 26 ottobre 1995, n. 447 "Legge quadro sull'inquinamento acustico";

 la legge regionale 9 maggio 2001, n. 15 “Disposizioni in materia di inquinamento acustico”;

Richiamate le proprie deliberazioni:

 n. 581 del 4 maggio 2009 “Approvazione di nuove qualifiche professionali e relativi standard formativi, ai sensi della D.G.R. 2166/2005”;

 n. 191 del 25 febbraio 2013 “Direttiva per il riconoscimento della figura di Tecnico competente in acustica ambientale”;

n. 331 del 14 marzo 2016 "Criteri di valutazione della domanda per il riconoscimento di tecnico competente in acustica ambientale";

Dato atto che:

- la professione di Tecnico Competente in Acustica (di seguito TCA) può essere svolta previa iscrizione nel relativo elenco, ai sensi del comma 7, art. 2 della legge n. 447/95, come sostituito dall’art. 24 del Decreto;

- è istituito presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (di seguito MATTM), il quale provvede direttamente alla gestione e pubblicazione, l’elenco nominativo dei soggetti abilitati a svolgere la professione di TCA, ai sensi dell’art. 21 del Decreto, sulla base dei dati inseriti dalle Regioni e dalle Province Autonome;

- la domanda d’iscrizione nel suddetto elenco è presentata alla Regione o Provincia Autonoma di residenza dai cittadini italiani che intendono svolgere la professione di TCA, secondo le modalità di cui all'Allegato 1 del Decreto, nonché da coloro che hanno già ottenuto, dalla Regione o Provincia Autonoma, l’atto di riconoscimento della qualificazione di TCA, così come riportato all’art. 21, comma 5 del Decreto;

- la verifica dell’idoneità dei titoli di studio e dei requisiti professionali, ai sensi dell’art. 22, comma 3 del Decreto, e la verifica del possesso dei requisiti per l’iscrizione, ai sensi del punto 3 dell’Allegato 1 del medesimo Decreto è demandata alla Regione o Provincia Autonoma;

Considerato che:

- ai sensi dell’art. 22, comma 1 del Decreto, i requisiti necessari al riconoscimento della figura professionale di TCA consistono nel possesso della laurea o laurea magistrale ad indirizzo tecnico o scientifico, come specificato nell’Allegato 2, e di almeno uno dei seguenti requisiti:

a) avere superato con profitto l’esame finale di un master universitario con un modulo di almeno 12 crediti in tema di acustica, di cui almeno 3 di laboratori di acustica, nelle tematiche oggetto della legge n. 447/95, secondo lo schema di corso di cui al citato Allegato 2 del Decreto;

b) avere superato con profitto l’esame finale di un corso in acustica per tecnici competenti svolto secondo lo schema riportato nell’Allegato 2 del Decreto;

c) avere ottenuto almeno 12 crediti universitari in materie di acustica, di cui almeno 3 di laboratori di acustica, rilasciati per esami relativi ad insegnamenti il cui programma riprenda i contenuti dello schema di corso in acustica per TCA di cui all’Allegato 2 del Decreto;

d) aver conseguito il titolo di dottore di ricerca, con una tesi di dottorato in acustica ambientale;

- ai sensi dell’art. 22, comma 2, in via transitoria, per un periodo non superiore a 5 anni dalla data del Decreto, all’elenco nominativo possono essere iscritti i diplomati di scuola media superiore, ad indirizzo tecnico o maturità scientifica, in possesso dei seguenti requisiti:

a) aver svolto attività professionale in materia di acustica applicata per almeno quattro anni, decorrenti dalla data di comunicazione dell'avvio alla Regione, in modo non occasionale, in collaborazione con un tecnico competente, ovvero alle dipendenze di strutture pubbliche di cui all'articolo 2, comma 8, della legge 26 ottobre 1995, n. 447, attestata da idonea documentazione. La non occasionalità dell'attività svolta è valutata tenendo conto della durata e della rilevanza delle prestazioni relative ad ogni anno. Per attività professionale in materia di acustica applicata si intende:

1) effettuazione di misure in ambiente esterno ed abitativo unitamente a valutazioni sulla conformità dei valori riscontrati ai limiti di legge;

2) partecipazione o collaborazione a progetti di bonifica acustica;

3) redazione o revisione di zonizzazione acustica;

4) redazione di piani di risanamento;

5) attività professionali nei settori dell'acustica applicata all'industria ovvero acustica forense;

b) avere superato con profitto l'esame finale di un corso in acustica per tecnici competenti svolto secondo lo schema riportato nell'Allegato 2 del Decreto;

Ritenuto che:

 per la verifica di idoneità dei titoli di studio e dei requisiti professionali, ai sensi dell’art. 22, comma 3 del Decreto, e per la verifica del possesso dei requisiti per l’iscrizione, ai sensi del punto 3. dell’Allegato 1 dello stesso, è necessario costituire un’apposita Commissione tecnica, che comprenda collaboratori del Servizio Tutela e Risanamento Acqua, Aria e Agenti Fisici e soggetti esperti in acustica dell’Agenzia Regionale per la Protezione, l’Ambiente e l’Energia dell’Emilia-Romagna (di seguito ARPAE), che vi partecipano a titolo non oneroso;

 tale commissione si riunisce periodicamente, per la valutazione dei requisiti dei richiedenti il riconoscimento dell’abilitazione all’esercizio della professione di TCA;

 per la valutazione dei titoli relativi allo svolgimento di attività non occasionale in materia di acustica applicata, di cui all'art. 22, comma 2, lett. a), sono definiti i criteri di cui all’Allegato A al presente atto;

Dato atto che per attuare le disposizioni di cui all’Allegato 1, punto 1 del Decreto, si è reso necessario predisporre apposita modulistica circa la presentazione delle domande di riconoscimento dell’abilitazione all’esercizio della professione di TCA, differenziata in funzione dei percorsi delineati dagli artt. 22 e 25 del Decreto, ai fini dell’iscrizione nell’elenco nominativo presso il MATTM, come di seguito specificato:

 Mod. A per la domanda di riconoscimento del TCA, di cui ai commi 1 e 2 dell’art. 22;

 Mod. B per la domanda di riconoscimento del TCA ai sensi del comma 2 dell’art. 25;

Dato atto, inoltre, che per ottemperare alle disposizioni dell’art.21 comma 5 del Decreto si è resa necessaria la predisposizione di un sistema on-line ai fini della presentazione delle domande da parte dei TCA già riconosciuti, ai sensi del D.P.C.M. 31 marzo 1998, per l’iscrizione all’elenco nominativo nazionale;

Constatato che:

 la propria deliberazione n. 331/2016 “Criteri di valutazione della domanda per il riconoscimento di tecnico competente in acustica ambientale” risulta superata in quanto la formazione in collaborazione con tecnici competenti in acustica non è contemplata dal Decreto;

 la propria deliberazione n. 191/2013 “Direttiva per il riconoscimento della figura di tecnico competente in acustica ambientale” risulta superata dalle disposizioni del Decreto, il quale prevede una struttura del corso abilitante alla professione di TCA diversa in termini di contenuti e durata;

Ritenuto:

 di fare cessare, a far data dalla pubblicazione del presente

 di fare cessare, a far data dalla pubblicazione del presente