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CLELIA E PADULA

Nel documento SPEDIZIONE DI \S APRI (pagine 92-107)

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Poichedalfogliodelperdutoamante Appreseilverlamiserafanciulla.

Da

un'egra attonitagginepercossa, Qualealpinoarbuscelper subitano

Agghiadainento,ellarestò:

ma come

L'auriferosisvolvearcodell’iri

Fuordall’occiduenubi,inleipiùviva

Da

quell'orba torpedinerispunta Del suo lontaulasospirataimmago.

Ma

piùP

immago

agliocchi suoinon era Quelladelmite garzoncel cheseco

Ragionando veniad’astri,d’amori,

E

tutteseredalbuon Dio pregando

Un

modestoavvenir.Quellasembianza Assunto aveal’ariacospicuaeilpiglio

D’ungloriosochetrailrischioallegre Sfideavventialdestino;esìcheamore

-

78

-Inquell’animapias’eramutato Inun sensodicultoedipaura...

Cultoepaura che non eraupoi

Se non amor,

ma

procellosoearcano Qualmai nonfu!

Dovunqueellailvedea:

Nellarugiada chealmattinsull’erbe

Tesseleretidicristallo,infondo

All’aitardiMaria dove per uso Per quellontanpregava,inquellestrisce

Turchine cheilcrepuscolodipinge

Similitanto aglisfumatiazzurri

Della memoria

ellailvedea:talvolta D’un’aureolaprecintoecoisuggelli

Della vittoria,edordisangueilvolto

Bruttatoeilcrin,rottoletempie,inqualche

Lidoselvaggioagonizzarcercando

L’estremavoltailsol.

Tremava

tutta

La

poverella,echiusainquelletorbe Fantasiedidolorlunghe e lungheore

Traea,guatando immobilesulmare Colàversomeriggio,insincheun urto Involontario alcor...

La

biondatesta

Come

chiamataellavolgearepente...

EralavocediLorenzo?

Ahilassa!

Certo nonera.

Ma

chisachel’aura

7

Non

lerecasseun suosospir...lanota I)ellabbrono,

ma

l’intimadelcore?

Chè

già(nèfolaèdelpensiercotesta) Traleinnumerefila,ondes’intesse Quest’arcanacompaginedelmondo,

Un

filpiùoccultoIddiocreòche varca Ognispazioognitempo,edèmessaggio

Fedeltraleamorosealmedisgiunte!

Cosivolseroigiorni,edellasempre

A

farvotiperlui,pelsuoritorno, Perl’ausoniefortune.Alfinperduta

Ognispemesentì:

come

una stanca Sottoilpesodell’animasigiacque,

E

quandoaifiorchiesel’auspicio,ifiori Sicurvarsullosteloeillanguidirò.

A

poco andarlasua teneraspoglia Illanguidiapuressa,eintrasparenze

Diafanele

membra

ivaudiffuse.

Lentoilpiè,raroildetto,efattofioco

Dellesuecigliailconsueto lume,

Mentre unastrisciad’indaco solcava Gliorlidell’occhio,eilcrudomorbo...illento

Consumatordellefragilisalme Già tenealasua preda.

Ahi chedolore

Fu

iltuo,miseramadre,allorche ignudo

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fin-siofferseatel’irrepatabilvero!

Ahi quantevolte,assisealtaciturno

Lavorsu’ vespri,aleidifurtoinlunghi Spasimi(lipietà l’occhiotorcevi,

E

setalorqueltuomaterno sguardo Siscontravanelsuo,deletuescarne Goteilpalloresicopriadipianto,

E

stornavilatesta...indisulviso Fattapiùscura,ilsuopartirdalmondo.

E

benchéfrastranieri,ilsuosepolcro Aldefuntomaritoinvidiavi!

Ma

sontredìchedalasua cupezza

Come

riscossalafanciullaappare Fuordicostume:equestoavviendalgiorno

Che

solitariasullaspiaggiauscio

A

visitarletrafficantiprue

Che

tenevanoilgolfo.

Una

turbata Gioia l’occupatutta;ardenegliocchi,

Stranamentesorride,eparcheilvolto

Siritingainvermiglio!

È

ver chel’occhio Di qualcheanticoscrutatordicori

Inquella gioiapresentitoavrebbe

Nove

sciagure;

ma

sìdolcecosa

E

losperarfralemiserie!el’egra Genitrice sperava, e ornai di quello

Mutamento

s’allegra;esulsuocapo

-HI

S’addensavafrattantoiltempo nero! Morivailgiugno:un'inquieta arsura

Stenuavaletremule argentine

E

glioleandrichependeansuipoggi Liguri.Ilventod’Affricabuffava

Giù perl’aridedune,edallachiesa

Deimarinariaquerulirintocchi

Mezzanottebattea.

Daltravaglioso

Guanciale aqueirintocchierselatesta

Cleliafanciulla,ecomechida un malo Incuboassorga,inquestevociuscio

I)’indomabilproposito:vederlo Priadimorir!"Dagliscompostilini

Svolse le

membra,

ilcorpicciuoldisfatto Nellevesticelòmentre asussulto

Ribattevaleilcor:siavean conteso

La

ragiondiquelcor,nellaprocace

Ora

febrildell’intimoconflitto,

Madre

edamante...elamisera vecchia Perdutoavea.Dinanzialsimulacro

D’una Madonna,antica vigilanza AllenottidiClelia,una lucerna Crepitando moria.Quelladelira

L’ avvivò,lasoccorse

alla

Madonna

Giròlecigliaobliquamente a guisa

Dichipreme un rimorso, einsalutata

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-S2

-Quellaimmagiulasciò

l’arpa,lafida

Compagna

delsuocor,posciainoblio Miserevolcosiperleidannata,

L’ultimavoltamal suo gradoagliocchi Purlerivenne,eilguardoellarivolse All’arpasua,

ma

rapido,fuggiasco

Come

chitremainrivedersembianze

Amate

ungiorno,forseamateancora,

Ma

chepiùnonvedrà...L’usignoletto Eragiàmorto dapiùdì.

Chetenti Dissennata,chetenti?

Ellanonode,

E

nonscorge,nonsa:stranoviluppo Son perleituttecose,e daquelcieco Laberintodelcorsentesia groppo

A

groppoilsanguerisalirpeichiusi Meandridelpensier....vacomeattratta Dal poterd’unincanto,e maliardo

Sìlatrascina

Amor

chegliandamenti Disonnambulaassume a varcar Puscio Del domesticonido.Ecco...lasoglia

Rapidaattinse;divoròlescale,

E

immemore,convulsa,econlecento Febbridell’almailfataigolfoattinse.

LestoasalparsuTondeeraunnaviglio

-Kt

-Calabro,ovefermato(ebendalgiorno

Che

l’improbodivisoinpettoaccolse) Ilsuotransitoavea.Salse allatolda, Guardòl’oceano,lanativabrezza Bevvel’ultimavolta;epoicheilsordo

Romor

sentìdell’ancoracherugge Sveltadall’imo,infondoagl’impalcati

Scesedellegno,siraccolseegiacque.

Altridolori,altrevicende.

Albalzo

D’un

arduopoggio,incapoallafiorita LucanavalleincuisorgeRadula, Diradandolespesse

ombre

notturne Ardealventounaquercia.

Invigilanza RittoèCaldosulbalzo.IsuoiTrecento

Dormongli appresso.

Nellagran magione,

DellareaiCaserta,inaureasala,

Fralosplendorde’ suoidoppieri,inquesta

Ora

medesma,colterrornell’alma

E

gliocchifissiall’indicedeltempo, Vegliaunpotente.Correttordiventi

E

ventimilamercenarie spade, Ei,l’infanted’Iberiaedilferqge

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I

-8t

-Arbitrodidueregni,ordiunramingo

Poverosispaura,ed’un'esigua

Schieradiprodiche

nomò

suoischiavi;

Però chequellaschieraequelramingo

Celarpoteanlafolgorecheaterra

Prostrailgran seggio alesuperbealtezze

Quando

ilsoperchiodellelorpeccata ProvocaladormenteiradiDio.

Poi cheglieventisinarrili-diPonza

E

diSapriloapprodoeilpertinace I)iquell’ignea colonna appropinquarsi,

Armi

ed armatidisfrenòPinfesto SirdeiSebezi,eancorachédegliavi

Saldoinsua

man

sentaloscettro,ilrischio

Pur

deldomani edilgorgonioceffo

De

larivoltaascongiurar,perP aureo Covosiaggira,echestragi,che scempio

La

regiaiena mugolandoimpone!

Imponi,ore!

ma

sefermilrlesorti Ch’ oggiilbelfiordeglianimosieroi

Siaper tuo cennoesizialdisfatto,

Entro l’urnadiDiocoviilgran giorno

Che

ilsuogiudizioadempia,eilvitupero

De

letuecolpesultuofiglioincomba:

Gustiegliimreilpand’esilio,equando

-

85

-La

risortavedrà gentelatina Creder sua fede aunlidore,delpadre Ontaespasmoloincolga,edalprofondo Delsuosquallorguardialpassato,eimprechi!

Carlosulbalzoa riguardarsistava

L'ignitaquercia.

E

cosìva:seinqualche Alto

momento

dellavita,in

grembo

Alsilenzionotturno,adunafiamma

Inquietache salgainvèrl'eccelso

Tu

figgigliocchi,entroditebentosto Vengonoevan delesecretecose

Le

molteplicifonile,edaquilino Fattoilpensier contemerariovolo

Nelgranfulgordell’Esserepenetra,

Pronto a morirdiquellafiammainceso

Onde

morìlacupidaSemèle.

E

questoeradiCarlo.Eglil'eterno Siraffigura,eloperchè supremo,

E

vitaemorte;e

come

un vacuo

nome

Sienquesteavvisa,ed uniconon splenda CheilSoldeisoli,insèdisè

medesmo

Speculaespeculante,ordineesegno,

Ouisaesostanza,adinfiniteforme

Procedente a quel Meglioacuigiàscala Son MartirioeTrionfo.

Un

l’apparecchio,

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-HO

-I/ultroilconquisto.

E

attingerpargliilquesti

Due

fontiil

magno

dellaIstoriaocculto Flusso,el’eternoavvicendarsi:alprimo Simbolvitaleemisticafigura

PrometeoeCristo,(37)all’altroaureaestupenda Significanzailbenedetto Spiro

ChealfindeitempiilNazaren promise,

0

lafavillache rubavaalsole 11tremendoPelasgo.

E

iltiberino Martenoiseppe,ond’è chesullarape

Del Campidogliocrocifissoilmondo, Col suofieropatibolocompose Ilgranfasciodi

Roma,

insitichefatta Martireanch’essa,perlaviacruenta

Dipassioneebbegiudice Iddio,

E

carneficeilmondo!

Ed

ornonlungi DiconoildìquandoCosteiredenta Dalflagelsaliràtrasfigurata

Al novissimo Olimpo.Ahi,

ma

fornita

Non

èlaviadelsagrificio...ancora Altreverghe,altripalchi,elefinali

Stragieilmartirio!

Ed

ilmartirioèinCarlo Melanconicoistinto,èinluipresagio

Disè

medesmo:

ilvede,il‘sa;lascarsa Giornata chegliavanza,eletrecento

-87

-Gagliardeviteun'ultimaecatombe

Non

fìend’Esperiaalfato?Ahi,

ma

ilgrande Olocaustodeisuoi,nèlasuamorte

Ei darvorriaper cento Asieghermite

Dal Macedonefalco,ope’diademi

DeltitanicoCorso,o per quant’altra

Gloriasuperba chepuò darlaterra.

Di pensieroinpensier cosilospirto

VolvediLui chevigilasulbalzo,

E

laquercia fiammeggia,eisuoiTrecento

1lormongli appresso.

All’improvvisoun

rombo

S’ode qual per valangaoqualpertruce

Mareggiarditurbate onde,eloscoppio

Indiapocodistridulimoschetti,

Indiziocertochelaggiùs’intreccia

Alcunballodimorte.

Era per fermo

La

suaVanguardia che purfeadascòlta Inquell’ored’insidia,eacuisagace

CondottieroNicòtera.

La

pugna Certo ingaggiata hannocostoro,eun qualche

Subitoassaltodiborbonietorme

Validiepochirespingendoorvanno.

Alzò Carloilsuogrido:isuoigià desti

Sondiconserva,earmi armifremendo

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a*

-Accorrono,inataciticserrati

Come

argivafalange.

A

pièdelcolle Furiavalamischia,assaisembiante

A

mobileforestaincuiper entro Sbattelequercieezufolailrovaio.

Ben

milleeranglisgherri,e

men

chetrenta Eranlescòlte;eppursicombatteva,

E

contesoerailvarco.

A

unpicciolpoggio, Siccome roccodidiaspro ergea

Nicòteralatesta,efolgorando

Inquell’armatobrulichiodischiavi

Coll’ignea carabinaeidalalunge

Licontenea,sebbcn ceduto avrebbe

Alnumeroilvalor,chepiùepiùsempre Incalzavanlefrotte,ove sorgiunta

Del gran drappellamaschiaonda nonfosse.

Usciagiàl’alba,e

minando

avalle Vedutoavrestialchiarornovoilsacro Manipolovenirgiù

come

lava Maestosadell’Etna.InnanzièCallo

; ItuotaTacciardeiforti,alzailvessillo,

Lo

circondanoisuoi.Giàgiàlospazio

Han

divorato,egiàsiccome a danza, Sifesteggiaalperiglio.Ecco un viluppo

-su

_

I)'anni ed’armati:eccoleavverseschiere Qualferir,qualfuggir:Carloètremendo,

E

diNemesiilbraccio...eid’alainala Rompe, sgomina,va,desolaepassa.

Dietroalepostedelterribilduce

D’Acri secondailgiovanetto,eilbiondo

Occhiazzurro garzou,diCleliailprode

Ahi quantobelloinfortunatoamante,

Cheinvestepurcolàdove più grosse

Le

resistenzeincombono,sulpetto 11dolcepegnodell’

amor

premendo, 11biondoricciodelasuafanciulla.

Anima

egregia!edicoleigliacerbi Eventi, lasso!intecoltuopensiero

Giàfigurarnonsai!nonsaichelento

Malorlastrugga,c

come

indisperato Propositoper l’ondaerritapina

Sulletuetracce,e

come

atesugliocchi,

Or

quitral’armielasanguignaelude, Infortunioed

amor

fiachelascorga!

Ma

qualnovospettacolosulciglio

Or

misipara?

A

chel’etera brilla Fuor d’ogni guisa?inrutilanteaspetto Quattronobiliforme,ad ogniciglio

Profanoescluse,eccobrillarsul

campo

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-

90

-Subitamente:disanguignointinta

È

lalorveste,sebben parclicluca Dicrisolidieffusa ediberilli...

Ben

son,ben sonodicolorglispirti Cuisulpalcoferalruppelevene

La

truculenta SignoriadiSpagna,

Quando

frainappieilsangueivatrescando Colbrittanicodrudo

Emina

L'iona!(**)

Ognun

l’arpasorregge,ognuntrevolte Dal

campo

alsol,dalsoleal

campo

ilguardo Porta,eristà;poisull’eccelse corde,

Che

susurrandal

nume

esagitate,

Or

grave or mite, armonizzargligiova, SproneaiTrecento,lacanzondeiforti.

Intermezzo IV.

Nel documento SPEDIZIONE DI \S APRI (pagine 92-107)

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