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Calmoelimpidoèilgolfo,ed a quel
modo Che
viaperl’onde apparlavagabonda AladelCormorano,tU) inlontananzaScema
ctremolainvistaunafigura D'affrettatonaviglio.Oh
lafamosa Notted’Albàroeilgiuramento!0
Clelia, Vienivienia veder: questoèilnaviglioChe
co’nerisegnacolivedesti PassarnelsonnoeripassarperquantoLunga
èlanotte.0
fidanzata,èquestoChe
legatoallapruaditesenporta Ogni carodesio.Poverafiglia,
(Non piangerecosì)conosciildetto D’un poetainfelice ?"Italaprole
—
54-0
martireocodarda."E
iltuoLorenzo Essernonvuolcodardo, eiltuoLorenzoFeil
magnanimo
giuro...Ah
piangipiangi:Ei martirecadrà.
Su dalatolda Carlofìsandoilmar,tripudiainquello
Come
inproprioelemento;eilbiondo occhieggia AstrodelgiornoeinluitripudiailbiondoLiguregiovanetto,eichenelriso
Dellavegetaluce,enegliazzurri
Dell’infinitolepupilleazzurre
Scontraeilsalutodelasuafanciulla.
Celiandofralor,glialtrilenubi
Perseguivandelguardo,eoccultoun senso
Inognipettosuscitad’acerbo
Gaudioindistintoilveleggiardiquelle Pellegrinedelciel,chepellegrini
Come
lenubiprocedeano,eincerta Eralormeta,seilvolertenaceCome
cifrascavatainadamante.Ma
chisono queidue,quellicheassisi Tengonlagabbia,efannoalmar
vedettaVHan
lecalabreinsegneedilgiacchetto Favolosodellìruzio,handicorvinePiume
guernitaedibizzarrinastri L’alaventosaa'conicicappelli.Coluichevolgealleazzurrineporte
—
!*t-Dell’orienteilciglio,elacuidestra Scherzando vacoll’elsaistoriata
D’unacciardamasceno,èl’animoso
Che
Nicòteraha nome.Intradue mari(M) Sortilaculla,edunoalcorgl’infuse
Da
gentilezza dell’ ionia schiatta, L’ altroilvigor,latempraelaselvaggiaIntegritàdelpopoloTirreno.
Al descodiFingàilibatoavrebbe
Meritamente,esullegrigieforse
EminenzediSuliavriad’appresso Tenutoalvoidell’AquiladiCheli."
Quell’ altroacerbonell’etàche
immoto
Siedegliaccosto,cdentro alepupilleTurchineha1’ariadicoluiche cerca
Perdutoun bencuinonritrovainterra, Calabroanch’ esso,allemontane aurore IV Acriscoscesa,eallesonantiquerce
Fidòilprimovagito.Indi,1’azzurro
Dellesuevette,e l’arduaSila eiguazzi
Voraginosi,e1’orsevagabonde
Giù perlemacchiedelBussentoall’alma
Glientusiasmidelpoetaegliestri
Delcacciatorgl’indussero.Poivenne
Con sue doratevision1’amore, Poi1’avvenir,lapàtria....ultimo,ecerto,
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Inopinatol’infortuniovenne.
Nè
sochestoriadidolornarrandoVan
dicostuilecàlabredonzelle...Soeh' eglièmesto ancoraché leggiadro
Come
un’iridiciel,ches’addimanda GiambattistaFalcone,eavriendovutoAnzicol
nome
d’Aìron chiamarlo, Feròeh’ egliabbiadelsolingoAironeLa
nitidabeltadeeilchiuso duolo.*VedilàdaLevantefinquestevoci
Uscì primo Nicòtera)chefolto
Nugolsiavanza?”
"Veramente:e’sembra Ilcorsierdelamorte.
Ah
forseun qualche Malagurioall’impresa...””
E
chit’afferma Ch’essernon puote abuon presagioindizio?Ascolta:da Cornelioelìcniucasa
Iofartivo’:quelnugolocorsiero
E
ilcorsierdellafuga;esaichifugge?È
reBomba
chefugge.”"Ove nonfosse, Focoèildanno per me, chegiàdatempo
A me
stessoilgiurai:veder mia madreDopo
tant’anni,ribaciarlesacre Calabrezolle,epoimorir..."”
Tu
sempreInquellavena daepicedio:
E
dimmi,Or
cheticruccia?ilmondo,amico?Ilmond È
qualteifingi:ate1’anima ride?E
rideeipur;sepiangi,interopiagne L’universoconte.lasciaalleParcheLa
sapienzadellearcanefusa,Tu
balzaaudace spensieratoingroppa Aldestrierdifortuna,eatemedesmo Meco
ilripeti:oggisulmar,domaniO
sulleforcheofragliosannaeilauri D’un qualche Campidoglio. Inverbizzarra Scenalavita!evo‘ fornirvi,spero,A
doverlamiaparte.""Haicordiferro,
Nè
diferroodifibreiosodiaverlo.Vedi quelfiottolàdovet’accenno
Che passando spumeggia?Indifferente
Come
laspuma
diquell’onda,amico, Vita omorteèperme,daldìcheinquattroZollesichiuseognimia speme."
”Intendo...
Nè
giàmentfalafama,eilverm’accusa Quella tuacupafissitàdiduolo:Qualchestoriad’ainortistanell’alma,
E
lacrimandovaid’.alcunacosa Giàinpoterdelgransonno.Orsù,Battista,Siamquisoli,raccolti,eallavigilia
Di supremiperìgli...ornonvorresti
La
tuastorianarrar?'"
Ma
tupromettiChe
ov'iosoccomba,eatecamparfindato0
da ceppi o dascure,allamiamadre Ne
andrai,recandoaquelladolorosa Ilbaciodicoluichesipertempo Incanutirlafece,eppur l’amava.Dopo
Dio,prima.E
ledirai(setanto Essermi vuoifratei)ch’ellaripetaLa
mia povera salmaelacomponga Entroalsepolcrodiquell’altramorta...Non
dirlepiù...T’intenderà,fratello,Non
dirlepiù."Nicòterapromise
Con
giuramento.Ilnugolope’lembi Dell’orizzonteivaindileguo;ilmareA
guisadileonquandosiposa Curvar parealetruculentegiubbe Avantialsolche,redeimondieccelso,Da
recadeva;allorched’Acriiltiglio Cosìnarrò:’Vergine,eancornelprimo
SognofataidellaBellezzaio
m
era,Quando
scesilaggiù dove piùlieti D’aure,difior,d’augelliedifragranzeItidongliorlidelCiati.<a’Alflessuoso
Marno
delfiumeunbelmattili,sull’oraChe
destatisiall’amor
gliusignoletti,Una
fanciulla alpardicolombella Vid’iocogliocchidesiosiintornoTutto spiardiquelmattilil’incanto.
A
fiordilitoellasedea(netremaA
ripensarloilcor);(pialeodoroso RamuscellodimirrailmollefiancoVèrleplacidelinfeivacurvando,
Mentred’un’aureazonailsolnascente
Cingeabilcrine,emi rendeafigura D’una pensosaGalatea.
Che
dirti,Che
nonintendi? Inetlabilmistero D’etereavita,esenzafinstupendoAmor
fuilnostro.InleisìbiancaefraleCome
unnarcisolampeggiarmigliestri Divirilipropositi.QuegliocchiLuccicatalidipianto ?eraper qualche
Deboleafflitto.
Da
quelroseolabbro Uscien notedisdegno?eraper qualcheOppressor delaterra.Infortunata!
E
morirecosì!I’iagnerlavidiNon
radevolteinnanziaun’ orfanella,A
un passeroferito,a unfiorellino Flagellatodalvento,emidiceaFisofisoguardandomi:fratello,
E
amaraassaiquesta ragiondelforte!8
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Ulrica,undiconsubitarampogna L’ assalscilpadre,echedelirioil'senno
Or
tisconvolge?Inulteiredisangue,Lo
tiammonisco,einveteratioltraggi Fannoavversarie lavetustacasa DeiLucanidaCelicoelastirpeDegliAcrensiFalconi,equelchepreso
T’hadilusingheilcor,bada,èprotervo
Congiurator contrailtuore.Miafiglia,
0
figliad’un Lucano,apientuogrado Amalo dunque questoreogermoglio D’abbominoso ceppo,ama
epaventa L’ira delpadre;ilsai:tremendi sono Sula calabraterraodioedamore.E
laverginealui:tremendi sono Sulacalabraterraodioedamore.Indole truceetenebrosaegliera
Quel suo vecchiardo:delborbonioscettro
Acerrimodevoto,in
me
l’eccelse Dellapatriafavilleedelloamore Tenerfeacolpa,em’ accusòfellone”
-
59-Scarsierottida qualcheurloimprovviso
Ditorrenteodinembo,inquellafiera
Libertàdelbandito,eneltrovarmi
SolodavantilaNatura eDio, Tumultuardiprocellosegioie Sentiamiilcore,esuggerelavita
Dellavitacosichepiùsolenni
E
luminosemisifeanoalguardo Italiae Ulrica mia.PoveraUlrica!Qualseperfiamma che soverchio abbondi, Turgeetraboccalaracchiusalinfa Nell’igneorame,inparimodo,intenso
Fatto
P amor
dieladomava,occulte Guise rinvenne onde potesse alcunaGiugnere a
me
delesue nuove.Un
giorno M’ ebbi un suofoglio."Nè
verrai,diceva, Solaunavoltaalmanco?Ardoemi struggo Dirivederti.A
tel’amorfiascudoE
ilchiusoveldell’ombre."Alladimane, Iltristeautunnoivadigiàperdendo L’ultimefoglie:sudall’ertoalpianoMugolavanoiventi,eilsolmoriva Tintodisangueepresagia sciagura;
Quando
perviemalnote,equalchiciecoMove
alsuofato,allamagiond’Ulrica Trassievigiunsidellanotte alcolmo.Un
lumicinotremolarvid’ioDigitizedby
—
fin—
Sullaconsciavetrina,edietro...ilviso
Riancodilei,diquellastanca.
E
scese Alcancellodell’orto,aperse,ealcolloAmbo
lebraccia inmiseroabbandono Ellagittommi,enon aveaparole.Quisulmiocor chiuselafronte,epianse
Amarissimamente.Iodirvolea
E
addimandarla....ma
improvvisoun lume Girarfuristoperlesale;un’ormaS’udì:scosso èilcancello:èdesso,èdesso, Ilbiecogenitor.Scoteal’acciaro Conl’unaman, conl’altraergealaface,
E
terribileemuto
anoisenvenne.Iomiritrassi,chelevar ladestra Già nonvoli’ iosuquelcanuto....folle!
Nè
mi credea cheinferocirpotesse Controilsuosangue!SinghiozzandoLiricaSulterrensiprostese:ilferopadre
L’abbrancò perlechiome;alzòladaga,
Ah
disumano! edilvergineopetto Caldamenteleruppe.Accorsi:eli’era Tuttaimmersanelsangue.Ilparricida Ululandofuggia.Neldìche venne,Indossòillutto,scarmigliòlachioma,
E,venitedicea:guardateall’opra
DiBattistaFalcone,eglim’uccise
Per furibondagelosialafiglia.
~
IH -Colduol bugiardo,clabugiardaaccusaEicelavacosilastigma infame
Cheilparricidiogliscolpiosulfronte.
Eravecchio,erapadre,eradiletto Alsebeziotiranno,efucreduto.
Mi dannaronotutti:a
me
fuggiascoLa
vitaincrebbe;egiàcercatoamorte, Venni amia madre.E
unrefrigerioilpianto Sulsenmaterno:eassaipiansiconquellaSolanelmondo!poirestòpiùsola, Chèfidatomialmar,corsied accrebbi Degliesulantil’infeliceschiera."
Tacque, esistrinseconladestrailcore
Qualchilamentiunaferita;el’altro
Rispettando quel duolo unicoalmondo,
La man
gliprese,conpietosospasmo Stetteafissarlo;poicurvòlafronte,E
nessunpiùparlò.V’hannodolori
Cuifóraoltraggioogniconforto;ebuio
Come
l’avel,comel’avelloèsordo.Se d’ogni speme vedovatoèilcore.
E
frattantosulmar
scendelanotte.Vedilà,vedilàcomenelcentro Dell’eteraconvessoilprimo primo
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—
02—
Astrocolsuolucenteocchiod’amoreSpuntaecorruscaintremolidiamanti?
È
laprecoceVenere chetanto Delsolcadutoinsédilumeattinge:E
quell’altrolaggiù,quelche inargenta D’austroleplagheèSirio,ilpiù»leggiadroE
pensierosoentegentilmicredo.Fra quei cheintessonluminosedanze.
Ve’ilfreddoArturo,elapupilla
immota
Del Taurosideral;ve’l’aureaspigaChe
all’amorosaVergineproffère L’amorosoLeon,l’orficaLiraChe
dallaplagaorientaisilevaA
pioveredalcielmusicacluce...Quante innumeriperleafioccoafiocco
Van
seminandolagalassiavia!Quantestelle,quant’ altre,e quantemille
Ed
infinite!E
sudilorchiha sede?Altrimondi,altrisoliacuinongiugni'
Straid’acutapupilla.
Ed
oltre? Ancora Altrimondi,altrisoli.E
poi?ben questoE
l’arduopoich’ognibaldanzaumilia, Ognimente impaura.All’Uno,all’Uno
Ilnumero conduce:èilgrande ciucca Del martirediSamo, èilpiùstupendo
Verodeiveri.
Ma
dov’ è quest’Uno,E
quest’Uno chefia?Chefiaquest’Alfa-
(H -Senzafin,senzatempo? Atomo, Caso, Spirito,Idea,Nulla?...Chiilsa?DiLui,I*urqualperfoschevetriereilsole,
L’essertraluceintuttecose:ioilsento;
Egliè.PeròdiLui cheè,l’essenza
Scrutar?nèilpuòspirtalveduta:èunfolle Conatodelpensiero,èilfaticoso
Dell’insonneSofiadeliramente;
Maggiorforsedelmio cheorsìmi storna Dall' intrapresocarme,efuorditema,
Onde
ilrètorearcigno ecco m’azzanna, D’astri edicielia vaneggiar m’induce.Infierogruppolerobuste
membra
Stesefrattantoallacorsia dellegno,Ilconsertodrappelguardaquegliastri,
E
profondosospira.Hanno
legami Incompresicoll’uoinquestedelcieloSideralisostanze
;eperchèforse
Le
nottiailluminarDioledestina, Soncortesid’un raggio ancoallacieca Nottedeltempo,enelpensierfanviveLe
assopitememorie elesperanze.E
ilnavigliosolcava.'Un
legno,unlegno.’’Digitizedby
-
IH -Gridarfuintesodalagabbia.E
unlegno Scuro,superbo,solitario,muto
Sdegnosamentelamarèaspartiva.DelBorbon paventoso era un’avversa Galea speditaallalorcaccia?In questa
Sospic'ionconvennertutti.
Ed
ecco, Assorgono.Giàinlorferveaneloso D’unoscontroiltripudio,egiàparati Alsanguigno torneobalzalisulponteConclamandoefremendo:agliarrembaggi.
Ma
illegnoinnocuotrapassò:non era Che unangliconaviglio,unodiquelli Dell’ampiomar
legittimicorsariChe
ad orzailventodellafraudo,eapoppa Timonierobeffardohanlospergiuro.E
giàcompostanelsuo croceo peplo L'albasiavanza,edall’usatapompa
Itiedefugando ogniminor pianeta Ilmagnificosole,ilglorioso RiverberodiDio.Nell’ ora,quando Piùvividocorrusca,edall’altezzeMeridiane ascende,invérlacosta
Di Terracina, somigliante abieco Guardianodelmar,sporgereilmasso
D’ unarocciafuvisto.
Ed
erailCapo-
t&~
Dell'Isola(liTonza;(MIisolamaga Ove
albergadasecoliremoti 11livorde’potentieilsortilegio."Saluteall’aradelmartirio! '
Inqueste VerbailgranDuceall’artimone irruppe Precipite.
"
Su,su,l’infaustoscoglio
I’ernoisiafferri.Assai
gemon
sovr’esso GagliardipettichescontandovannoLa
caritàdelnatiolocoeilgrande Peccatodell’amor,quellochesoloPuò
laterramondar
d’ognipeccato.Cadanlorceppi,ealvalornostroaggiunga Noveroevigoria la lorfalange.'
E
aquegliaccentidelrubestoinfusi Geniodelmar, conmurmuriegorgogli TrattotrattoassentianTonde
mugghienti.Augurasticolpensiergiammai Laprocellosaebrietàdiquella Ciurma chearditaaccompagnar sostenne PerP arduosolcoilligureVeggente, Allorche:terra!fugridato,ericco
D’ ignorate beltà,d’esserinuovi
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-
66 -Novo unmondo
apparì?Non
altrimenti Siadunano,siattelano,siaffrettano,Sui palischermi irrompono queifervidi
Cheventison,
ma
sonpiùmilaeinnumeri, Seilvolerguardi,ocheilvalorsiponderi.Tumultuando eccogiàillidoattingono;
L’abbrancano: songiù.Chifiachel’impeto
Deileonidel
mar
freniocontenda? Quale sciamedistornianziall’artiglioDell’aquilareina,o
come
nubi Alfuriardisubitabufera,Cedeesisperdelaborboniatorma Dell’isolacustode...
Ed
orche insegna Sventa suda
latorre’?È
ilglorioso Làbarode’redenti.Osanna osanna Aileonidelmar!
La
numerosa Schieradeifortiche mordean peranniD’un
empio covoleferratesbarre,E
quegli altri cuigià,careerpiùvasto, Dell’isolailconfinoeraprescritto,A
quelpugnod'eroigiuratilorfato-
fi7-Liberituttiaccomunar:fancrocchio,
S’ incitano,siaffoltano,eloscarso
Stuoldeiventiinundìsegnaitrecento.
Numero
sacro,ondealpensier1’austera PiaggiaricorredelpetrosoOèta,Ove
trecentodegliavversi casi L’ inclitosprezzoeilferreo inscnportandoNume
diSparta,banchettarPestremo Dellagloriaconvivioedellamorte.Sul
mar
tuttialdomani,erisolcando Anco unavoltaquelleviesenz’orma, Francaefidentealpiccioletto lidoBalzòdiSapril’immortaifalange.
Ma
che abbandon perquella spiaggia,ohcome
Nelsilenziosepolta!E
quel silenzio Segnaauspicii dimorte!Ad
affrontarla S'apparecchial’Invitto, es’eidall’alma Tenta fugar quelriopresentimento,Piùcresceilrischioepiùvigore attinge;
Sìcheintesoagranfattiurgeildrappello PerleviediTorraca,umileterra
Di Lagonegro.
Ma
ilvenir dell’ombre ScabraeincertarendeaperquellerocceDigitizedby
-
08-L’ orinapiùsempreagl'insistenti:eCarlo, Com’uoinchedelsentierl’indizioaneli, Fe delasostailcenno,ealacapanna
I)'un colonobussò.
Non
glirisposeChe
un gemito sommesso.Indiallasoglia Sparsad’aridefelciedi silvanaEricaastentounvecchiareicomparve
Con
due lugubriocchiaiee «sottoilpeso D’unospasmorecente.Apri,uè un guardo Volse pursulvenuto:anzipiùtetroSorreggendolarusticalucerna,
Com’
uom
chenullaattendeenullaspera Venne onde mosse,eaccovacciòlemembra
Pressoilruvidostrame ovegiaceva....Alcuncertogiaceva.
"
Or
tum’ accenna, Però cheilsai,buonvecchio,ortuin'accenna DiLagonegroilcalle:èinvanche splenda Cosìchiaro lanotte;ionon ho guida Che m’assecuri,ecom’estranioinqueste Ispideforreioson.Peròtusoffri;Oh
di’,chetitravaglia?Inquellacuccia Chiriposa,chimai?Ruppe
insinghiozzi Quell’antico,eparlò:"Péraquelgiorno
-
1)0-Quando
primas’inteseinquestiapertiCampi
:Fernandoère!Maipiùnon piovveUn
fildilucedaqueldisull’orba Notte chemicirconda.Ahiluttoalutto,Lavor sopralavoro,elamiseria,
La
nefandareina!0
passeggierò, Odi,eapprendi,sevuoi,1’utilecianciaChe
sichiamagiustizia,oilgrande arcano Chesinominavita:Insiem conquesta
Povera morta chemidormeaccanto, Altragioianelmondo,altraricchezza
Non avemmo
cheunfiglio.Erasìbuono!Erafierocleggiadro.
A
chipeisolchi*
Da mane
a seraloscontròversando Ilsudordella fronte,eglidicea:È
un’allegrezzailfaticarpeivecchi Suoigenitori,ed ognimeseilprezzo Dell’opra a questadelmio corcompagna
Giubbilandoaffidava.Ahi che unasera,Aspettaaspetta,einontornò.Nel fondo
D’un carcere1’hantratto,ovelecarni
Glilaceraro....lacerar lecarni Delfiglio mio!
Quando
ilperchènechiesi, Coipugniall’ancheecollaceliainboccaMirisposer beffardi:"Erasospetto D’avertramato controilRe.'
Nè
ilvili,Digitizedby
-
70-Nè
ilvidipiù.Giornoper giornoin vetta Diquellarupe1’aspettòsuamadre,E
guardava guardava, ed ogninotteA
ripetermisempre:ilcormcldice.Nè
m’ inganna;eimorì!Son quattrogiorniChe
adunsospiro,aunapreghiera,a undetto Piùnonaprialelabbra:eiersuquesteAntiche bracciadall'angosciaaffrante,
Ella d'angosciamispirò.
Domani
Saròsolonelmondo.Ahi cheparola,Che
parola amarissima,signore!Viversolocosìfraquesterupi,
Colla vecchiezza,collavoroequesta
Spinasulcor!
—
Voimi chiedeteilpasso I)iLagoncgro?"eP accennò—
poidisse:"Vi scorgaIddio,
ma
questoDiopregateChe
nons’inebridelsuocielo,eguardi Purtalvoltaquaggiù.Povera Agnese!Poverofigliomio!
Carloinpiùneri
Turbamentisichiuse;a’suoirivenne:
Fu
ripresoilcammin.Ma
quelvegliardo, Queltorturato,quellamortaequelloAcrebagliordirusticalucerna
Gliriddanoalpensier
come
un funereo Ballodispettri;e fralariddaun ghignoGelido, scaltroesenzafineamaro,
-
71-Qualdiuu desputoilghigno:esuquel buio,
Suquella ridila,oltrequelghigno,un’aura
Suquella ridila,oltrequelghigno,un’aura