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Coalizioni pre-elettorali e partecipazione al governo

Questa appendice è volta ad analizzare gli effetti della presenza di coalizioni pre-elettorali sulla conformazione dei governi formatisi successivamente alle elezioni. L’obiettivo è stabilire come la formazione di una coalizione pre-elettorale incida sulla probabilità che i partiti che ne fanno parte entrino a far parte della coalizione di governo. Sebbene le analisi sugli effetti prodotti dalle coalizioni pre-elettorali presentate in questa tesi siano limitate al caso italiano, in questa sede si proporrà un’analisi comparata.

La formazione di una coalizione pre-elettorale da parte di due (o più partiti) rappresenta una decisione strategica messa in atto per la massimizzazione dell’utilità degli attori in gioco. La presenza di questo genere di accordi produce delle conseguenze in due distinti momenti nel tempo:

In occasione delle elezioni: le coalizioni sono formate per sfruttare le caratteristiche del sistema elettorale (rappresentate dalla soglia di rappresentanza e dai meccanismi di attribuzione dei seggi), e influenzano il comportamento di voto tra gli elettori (la signaling hypothesis prevede che gli elettori, in presenza di coalizioni pre-elettorali, votino in modo strategico, votando la compagine preferita tra quelle aventi concrete possibilità di vittoria).

In sede di formazione del governo: i patti stipulati precedentemente alle elezioni hanno effetto sulla negoziazione post-elettorale volta a formare la coalizione di governo, poiché i partiti alleati si impegnano a formare un governo insieme.

Il primo punto è stato ampiamente analizzato: le coalizioni pre-elettorali incentivano l’elettore all’esercizio del voto strategico, nel caso in cui esse si propongano come futura coalizione di governo. L’elettore vota strategicamente se, piuttosto che votare per il proprio partito preferito, decide di dare la propria preferenza al partito meno sgradito tra quelli che effettivamente hanno concrete possibilità di vittoria. Queste possibilità aumentano se la

coalizione pre-elettorale dispone del potenziale elettorale adeguato, e se è composta da partiti affini ideologicamente.

Il secondo punto è strettamente legato al primo: i partiti membri di una coalizione pre- elettorale perseguono l’ingresso nella coalizione di governo con i propri alleati: una coalizione pre-elettorale è dunque la preferita conformazione di governo (futura) offerta dai partiti ai propri elettori. Scegliendo di votare per i partiti facenti parte di una alleanza, gli elettori dunque optano per una coalizione che ha l’obiettivo di formare un governo dalla precisa struttura prestabilita.

L’ipotesi che scaturisce da questa osservazione è la seguente:

I partiti membri di una coalizione pre-elettorale hanno maggiore possibilità di entrare a far parte di una coalizione di governo, se la coalizione che essi compongono ha le caratteristiche strutturali (dimensione, affinità ideologica) adeguate a formare un governo autonomamente..

Si propone dunque un modello Probit, basato sul dataset utilizzato nell’analisi proposta nel capitolo 3, in cui i casi di studio sono le diadi di partiti. I casi presi in esame sono 4460, e rappresentano 20 sistemi politici democratici per il periodo 1946-2000. La variabile dipendente sarà la presenza di entrambi i partiti della diade nel governo formatosi successivamente alle elezioni. Essa avrà il valore 1 nel caso in cui entrambi i partiti della diade faranno parte del governo formatosi successivamente alle elezioni, e valore 0 in tutti gli altri casi (nessun partito della diade nel governo, o anche uno solo dei due partiti74).

Le variabili indipendenti sono le seguenti:

PEC: le coalizioni pre-elettorali. Se la diade è unita in coalizione la variabile avrà valore 1, diversamente avrà valore 0.

Seatshare: è la dimensione in termini di seggi della diade. Più questa dimensione si avvicinerà al 50%, maggiore sarà la possibilità per i partiti di far parte del governo75.

Asymmetry: la relazione ipotizzata è negativa. Se uno dei due partiti della diade è di dimensioni molto maggiori rispetto all’altro, è possibile che uno dei due partiti non faccia parte del governo, poiché il partito maggiore avrebbe la possibilità di formare il governo autonomamente, o nel caso in cui l’alleato abbia un peso in termini di seggi irrisorio, potrebbe cercare alleati (post-elettorali) più idonei per il raggiungimento della maggioranza in Parlamento.

Incompatibilità ideologica: è possibile che alcuni partiti si uniscano in coalizione pur occupando posizioni di policy molto distanti fra loro. In questo caso la coalizione avrà carattere strumentale, e rappresenterà un tentativo di massimizzazione della quota di seggi conquistati. In sede di formazione della coalizione di governo, invece, questi partiti cercheranno probabilmente un’alleanza con attori compatibili ideologicamente, così da formare un governo concorde sulle politiche da attuare.

Threshold: è la soglia di rappresentanza, calcolata con l’indice proposto da Lijphart 1994. Se questo valore cresce, si ipotizza che l’alleanza possa essere meramente strumentale ai fini del successo elettorale, e non rappresentare una proposta per un futuro governo: per questo motivo si ipotizza che la coalizione pre-elettorale possa perdere di significato nel periodo successivo alle elezioni nel caso in cui la soglia di rappresentanza sia particolarmente alta.

Le variabili riguardanti la dimensione delle diadi e l’asimmetria nella loro quota di seggi verranno combinate, come fatto nell’analisi precedente. Al crescere della dimensione della diade, l’asimmetria nella quota dei seggi potrebbe crescere la probabilità che uno dei due partiti formi un governo autonomamente, senza il sostegno di altri attori.

L’obiettivo di questa analisi è dimostrare che la formazione di coalizioni pre-elettorali aumenta in maniera significativa la possibilità che una diade di partiti entri a far parte del governo. Le altre variabili inserite nel modello sono utilizzate come variabili di controllo, utili a descrivere il contesto in cui le diadi hanno maggiori possibilità di formare un governo.

Tabella A1

Modello Probit con robusta deviazione standard

Variabile dipendente: la diade è entrata a far parte della coalizione di governo? 1=si 0=no

Regressor Probit model

(coeff.) Pec .4922*** (.1131) seatshare .03975*** (.0067542) seatshare_2 -.0004** (.00007) incompatib~y -.0055*** (.0015) threshold -.0070* (.0037) asymmetry -.1488 (.1808) asym_seat -.0153** (.0054) _cons -1.5182*** (.1496) Number of observations 3495 Pseudo R square .0497 Log likelihood -1091.1767

Data: 4460 diadi, 20 Stati industrializzati, periodo 1946-98

***=p <0.01 **= p < 0,05 *= p < 0.1. Standard errors dati tra parentesi

Osserviamo che le relazioni presentano il segno ipotizzato per tutte le variabili utilizzate nel modello. Tra le variabili di controllo le relazioni maggiormente significative a livello statistico sono quelle con la dimensione della diade, il grado di incompatibilità ideologica, e l’asimmetria (se combinata con la dimensione della coalizione). Sono le variabili di interazione trattate nel terzo capitolo. Se la diade ha una struttura tale da permettere la formazione di un governo composto dai (soli) due partiti, aventi posizioni di policy affini, ed effettivamente uniti in un’alleanze pre-elettorale, essa ha maggiore possibilità di formare un governo.

Entriamo nel dettaglio dell’analisi sull’effetto della presenza di coalizioni pre-elettorali nella probabilità di formazione di una coalizione. Osserviamo la probabilità attesa di formazione di una coalizione di governo tra queste diadi rispetto alla variabile PEC.

Tabella A2

Probabilità attesa di partecipazione del governo in presenza o assenza di coalizioni pre-elettorali

0 (assenza PEC) 0.0866

1 (presenza PEC) 0.1923

Come ipotizzato, se la diade è unita in coalizione, la possibilità che entrambi i partiti facciano parte del governo aumenta in maniera consistente (incremento delle probabilità oltre il 122%). Con questa analisi si è cercato di fornire prove empiriche riguardo agli effetti della presenza di coalizioni pre-elettorali sulla struttura della successiva coalizione di governo. Il modello statistico proposto fornisce prove convincenti riguardo alla probabilità che una coalizione pre- elettorale entri a far parte della coalizione di governo, soprattutto se le condizioni strutturali della coalizione (determinate principalmente dalla dimensione della coalizione e dall’affinità ideologica dei partiti che ne fanno parte) sono quelle ideali.

Appendice B