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LE COMPAGNIE DELLA GIO VEN TÙ SALESIANA

Nel documento EDITRICE ELLE DI CI TORINOLEUMANN (pagine 137-141)

CONSIGLIO GENERALIZIO

1. LE COMPAGNIE DELLA GIO VEN TÙ SALESIANA

Nel quadro generale organizzativo dell’Opera Salesiana, le Compagnie occupano un posto ine­

liminabile e di primo piano, posto loro asse­

gnato direttamente da Don Bosco, che ne fu fondatore o ispiratore. Sono associazioni di ca­

rattere religioso-formativo riservate ai giovani degli Istituti e Oratori Salesiani, e s’inseriscono nella pedagogia salesiana come « parte vitale del sistema preventivo » (Don Ziggiotti), coeffi­

ciente indispensabile per la piena applicazione e integrale valorizzazione del sistema stesso.

Tale posizione è chiaramente affermata da Don Bosco e dai suoi Successori: « Io credo che tali Associazioni — scriveva Don Bosco — si possano chiamare chiave della pietà, conserva- torio della morale, sostegno delle vocazioni ec­

clesiastiche e religiose » (M. B. X II, 26). E l’attuale Rettor Maggiore afferma: « Vorrei che tutti si persuadessero essere le Compagnie l’in­

dice e il sostegno del fervore religioso nelle Case, lo strumento più adatto in mano ai Superiori per ottenere l’amore allo studio, alla disciplina,

al lavoro, il continuo richiamo alla pratica del nostro sistema educativo e la palestra dove si possono preparare i cattolici militanti del do­

mani. Le Compagnie devono completare, coor­

dinare, valorizzare tutto il lavoro formativo sa­

lesiano » (Don Ziggiotti). Chiaramente indica­

tive della loro posizione centrale nella pedagogia salesiana sono, del resto, le altre espressioni ricorrenti nei documenti ufficiali della Società Salesiana, dove le Compagnie vengono definite

« la vera ossatura spirituale, le arterie vitali del

insieme i migliori in una associazione o Com­

pagnia (termine allora comune), che li rendesse insieme forti contro il rispetto umano e capaci di esercitare un benefico influsso sulla massa.

A protettore della nuova Compagnia scelse San Luigi, modello della gioventù cristiana, ed la Compagnia esercitò subito un’azione elevatri- ce sulla massa giovanile del 1° Oratorio Festivo.

Nel 1854 il fervore spirituale della pro­

clamazione del Dogma dellTmmacolata porta San Domenico Savio alla fondazione di una se­

conda Compagnia, riservata a pochi elementi scelti e ben formati, denominata appunto Com­

pagnia d ell Immacolata, a scopo eminentemente apostolico. Il Regolamento fu steso dal Savio stesso e dai suoi compagni e professato l’8 giu­

gno 1856. Notevole il fatto che quasi tutti i soci della prima ora diedero poi il loro nome alla Società Salesiana.

Altre tre Compagnie infine sorgono qualche anno dopo per opera di alcuni diretti collabo­

ratori di Don Bosco. Il Ch. Giuseppe Bongio- vanni, con la collaborazione di San Domenico Savio, fonda nel 1857 la Compagnia del SS. Sa­

cramento, a scopo eminentemente eucaristico:

adorazione, amore e riparazione al SS. Sacra­

riosi, cristiani » sull’esempio del grande Operaio San Giuseppe.

Con tale istituzione il complesso Compagnie riceve la sua sistemazione definitiva.

Una caratteristica è evidente: la gradualità di impegni che si assumono liberamente i soci relativamente minimo: vita di grazia, esempla­

rità nel dovere, frequenza ai Sacramenti. Le Compagnie di centro, SS. Sacramento e Piccolo Clero, vogliono portare i loro soci adolescenti a vivere una intensa pietà eucaristica, mentre la Compagnia dellTmmacolata, riservata agli otti­

mi, esige dai suoi membri una profonda vita interiore e una almeno potenziale vocazione al­

l’apostolato laico o sacerdotale e religioso.

FIN ALITÀ GENERALI

Oltre alle finalità specifiche indicate nel Rego­

lamento di ogni singola Compagnia tre sono le finalità generali che le Compagnie si prefiggono:

1) Le Compagnie potenziano Vefficacia for­

mativa deWambiente, saturandolo di influssi po­

sitivi. I tre fattori del sistema preventivo « Ra- gione-Religione-Amorevolezza », vi trovano la loro più ampia esplicazione. Il clima di libertà e di spontaneità in cui vivono i soci ha come effetto una maggior adesione personale all’opera educativa dei Superiori. Il contrasto « autorità- libertà » viene fortemente attenuato. I soci sono chiamati a una vera collaborazione all’opera edu­

cativa dei Superiori, mentre lo spezzarsi della massa in unità educative minori e più omoge­

nee, permette di evitare gli scogli di una sempre problematica educazione di massa. Il ragazzo ri­

trova il senso della libertà e della responsa­

bilità personale. « Le Compagnie sono una crea­

zione pedagogica di primo piano, una delle più potenti e feconde manifestazioni di sano atti­

vismo, poiché con esse gli educandi, mentre

giose erano indirizzate le Compagnie. Queste infatti mentre avevano per fine immediato la formazione cristiana dei soci e l’azione del buon esempio, alimentavano nei cuori le aspirazioni alla vita perfetta, lungi dalla corruttela del mondo » (Ai. B. X III, 400). Notevolissima, in tal senso, l’affermazione di Pio X II: « È un fatto incontestabile che la frequenza delle voca­

zioni sacerdotali è, non l’unica, ma una delle più sicure norme per misurare il valore di una scuola cattolica e di ogni altra istituzione edu­

cativa, la sua fecondità non solo nel ministero ecclesiastico, ma altresì in tutto il campo di azione anche dei laici » (27-V-1951).

3) Le Compagnie sono associazioni di aposto­

lato laico al servizio della Chiesa e collaboranti con i movimenti salesiani di apostolato generale dei laici adulti, Cooperatori Salesiani ed Ex Al­

lievi (A.A.S. 44. 1952, 777 - 12/9. 1952 e A.A .S. 49. 1957, 927).

ORGANIZZAZIONE ATTUALE

Sorte un secolo or sono, le Compagnie si dif­

fusero ovunque giunse l’opera salesiana, rive­

lando una piena capacità di adattamento a tutte le mentalità giovanili.

Esse costituiscono oggi un vero movimento giovanile cattolico internazionale. Lo dimo­

strano i Congressi internazionali, nazionali e re­

gionali delle Compagnie celebrati ovunque: il Congresso internazionale tenutosi a Torino nel 1923; gli otto Congressi nazionali dell’Uruguay, i tre Congressi nazionali della Colombia, il Con­

gresso nazionale Argentino di Cordoba e i sei Congressi nazionali argentini e i tre Congressi patagonici; i due Congressi nazionali spagnoli, il Congresso nazionale inglese-irlandese di Bat- tersea Town Hall, il Congresso nazionale equa- toriano, i Congressi nazionali per Dirigenti del Perù e del Belgio, il Congresso regionale Stati Uniti Est, il Congresso regionale romano alla presenza del Papa (1957), il Congresso interna­

zionale di Bruxelles 1958 e numerosi altri Con­

gressi di cui è impossibile dar cenno.

Un ambito riconoscimento alle Compagnie fu dato dai due Congressi mondiali dell’Apostolato dei Laici a Roma nel 1951 e nel 1957, in cui le Compagnie furono invitate ufficialmente tra le Organizzazioni Internazionali Cattoliche come

« Organizzazione Internazionale Cattolica uffi­

cialmente approvata dall’Autorità Ecclesiastica con programma religioso, educativo, formativo all’apostolato ».

Alpe Motta (Sondrio) Manifestazione della Gioventù Salesiana alla Madonna d’Europa

Un’ora storica per le Compagnie fu l’indi­

menticabile udienza pontificia concessa il 7 apri­

le 1957, in cui il Santo Padre, dopo aver detto che era impossibile rivolgere una parola spe­

ciale ai singoli gruppi, continuò:

« Ma una eccezione tuttavia Ci sia permesso di fare vedendo questa grande, numerosa, ma­

gnifica accolta di giovani dirigenti e soci delle Compagnie Salesiane.

Gruppo numerosissimo e fervente di quelle Compagnie fondate e ispirate da Don Bosco che Savio infatti, fondatore della Compagnia dellTmmaco- lata, è pure protettore e modello di tutti i giovani delle diffuse provvidenzialmente ovunque è giunta l ’opera salesiana ed hanno una parte vitale per

l’attuazione del sistema pedagogico salesiano in quanto sfruttano direttamente le energie dei giovani per la loro formazione e per l’aposto­

lato ».

Attualmente la struttura organizzativa è ap­

pena delineata nelle sue linee principali e tende a una progressiva unificazione. Le Compagnie delle singole Case salesiane si raggruppano in Federazioni ispettoriali, collegate in Federazioni nazionali. Tutto il movimento Compagnie è alle dipendenze dirette dell’Ufficio del Direttore Spi­

rituale Generale della Società Salesiana. Se­

condo le ultime statistiche, le Compagnie esi­

stenti nei vari istituti e oratori salesiani del mondo sono 2.295, sparse in 65 nazioni con un complesso di oltre 100.000 soci iscritti.

STAM PA P ER IOD IC A DELLE C O M P A G N I E

ORGANO CENTRALE

Dirigenti, mensile a cura del Centro internazionale Gio­

ventù Salesiana, Torino Francia - Carrefour, mensile per assistenti, Parigi

Compagnon, mensile per dirigenti, Parigi Spécial DS, Cadets, mensile per soci, Parigi Spécial DB, Ainés, mensile per soci, Parigi

Belgio - Branding, mensile per assistenti, Grand Halleux Brand, mensile per soci, Grand Halleux

Portogallo - Juventude, mensile per soci, Porto Inghilterra - Action, mensile per dirigenti, Beckford Argentina - Las Companias, mensile per soci, Cordoba Perù - Companias para dirigentes, mensile per diri­

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