IL TURISMO TERMALE E DEL BENESSERE IN ITALIA
3.1 Il Comparto Turismo in Italia
Il nostro Paese vanta la fortuna di avere un vasto patrimonio culturale che si estende lungo tutta l’Italia, dai monti e confini più alti sino al tacco ed alla punta di questo nostro stivale, ivi comprese le isole. Il vero business del territorio è dato appunto dal turismo e proprio all’interno di questa ampia categoria, che si diversifica sempre maggiormente nel corso degli anni, vi rientra il turismo termale. Il patrimonio diffuso di cui è ricca l’Italia è ben riconosciuto da tutti e ciò è dimostrato appunto dalla posizione che
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A. Capasso, M. Migliaccio (a cura di ), Evoluzione del settore termale,FrancoAngeli,2005. P. 14
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ricopriamo tra le destinazioni turistiche internazionali, aggiornata al 2013/2014. Pertanto una visione di come l’Italia viene percepita dal turista straniero e quindi il nostro appealing sul mercato mondiale.
Ritengo che ciò possa essere di aiuto per capire come l’Italia si posizioni e pertanto come e quanto l’Italia sfrutti tale posizione e soprattutto se tutto ciò che facciamo debba ritenersi idoneo e/o sufficiente agli occhi del viaggiatore e del turista straniero, al fine di migliorare e migliorarsi sempre di più e riuscire così a diventare un vero e proprio vantaggio competitivo.
Tabella 1: UNWTO World Tourism Barometer - January 2015 I dati utilizzati dall’UNWTO per l’Italia sono della Banca d’Italia.
Come si evince dalla tabella dati del UNWTO l’Italia è tra le 10 destinazioni che attraggono il turismo straniero internazionale :Francia, Usa, Spagna, Cina, Italia, Turchia, Germania, Regno Unito, Russia e Tailandia.
L’Italia si posiziona al 5° posto sotto la Cina, mentre al primo e secondo posto Francia e Stati Uniti. Questi dati non tengono conto però del turismo interno che rappresenta una parte ingente del nostro turismo.
Graduatoria Arrivi internazionali (milioni)
Paesi 2012 2013 var. % 1 Francia 83,1 84,7 2,0 2 USA 66,7 69,8 4,7 3 Spagna 57,5 60,7 5,6 4 Cina 57,7 55,7 -3,5 5 Italia 46,4 47,7 2,9 6 Turchia 35,7 37,8 5,9 7 Germania 30,4 31,5 3,7 8 Regno Unito 29,3 31,2 6,4 9 Russia 25,7 28,4 10,2 10 Tailandia 22,4 26,5 18,8
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Questa tabella è da ritenersi, a mio avviso, importante, come dimostrazione di quanto l’Italia sia ben vista agli occhi del turista straniero e che se riuscissimo a sfruttare al massimo il nostro patrimonio diffuso: culturale, naturalistico, umanistico, artistico, paesaggistico, storico e molto altro ancora, sicuramente riusciremmo a salire di graduatoria e magari salire al primo posto, spodestando la Francia e diventare così il primo Paese turistico mondiale.
In Italia abbiamo ben 50 siti fisici e 6 patrimoni orali e immateriali inseriti nella lista del Patrimonio Mondiale stilata dall’UNESCO.57
Per quanto riguarda il movimento turistico straniero n Italia (arrivi e presenze) nei vari anni dal 2008 al 2014, possiamo notare una sostanziale inalterabilità, in particolare il 2014 rispetto al 2013, sia per gli arrivi 50.431,384 milioni (ovvero incremento pari al 0.3%) e sia per le presenze 184.349,215 ( lieve decremento del -0.2%).
Arrivi e presenze internazionali in Italia
Anno Arrivi Presenze Permanenza
media Variazione % arrivi Variazione % presenze 2008 41.796.724 161.797.434 3,9 -2,5 -1,0 2009 41.124.722 159.493.866 3,9 -1,6 -1,4 2010 43.794.338 165.202.498 3,8 6,5 3,6 2011 47.460.809 176.474.062 3,7 8,4 6,8 2012 48.738.575 180.594.988 3,7 2,7 2,3 2013 50.263.236 184.793.382 3,7 3,1 2,3 2014* 50.431.384 184.349.215 3,7 0,3 -0,2 gen.2015* 1.902.833 6.782.714 3,6 8,5 6,7
Tabella 2: Arrivi e presenze internazionale in Italia Fonte: Istat
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http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_dei_patrimoni_dell%27umanit%C3%A0_in_Italia. Lista aggiornata al 28/11/2014.
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Mentre il gennaio 2015 segna un incremento rispetto al gennaio 2014 per arrivi ( 8.5%) e presenze ( 6.7%).
Se andiamo ad analizzare quelle che sono le località turistiche visitate dai turisti stranieri abbiamo: città d’interesse storico artistico, località marine, località lacuali, località montane, località collinari e di altro interesse vario, località termali e altre località.
Turisti stranieri per tipologia di località visitata
Località di interesse turistico
2012 2013 Variazione %
Arrivi Presenze Perm
media Arrivi Presenze
Perm
media Arrivi Presenze Città di interesse storico e artistico 22.007.351 60.291.761 2,7 22.691.248 62.453.041 2,8 3,1 3,6 Località marine 8.025.204 42.353.805 5,3 8.453.558 43.599.622 5,2 5,3 2,9 Località lacuali 4.451.912 22.685.957 5,1 4.517.620 22.915.971 5,1 1,5 1,0 Località montane 4.246.504 20.584.521 4,8 4.350.977 20.859.784 4,8 2,5 1,3 Località collinari e di interesse vario 1.970.409 9.044.260 4,6 2.052.254 9.199.162 4,5 4,2 1,7 Località termali 1.498.594 5.517.463 3,7 1.542.042 5.593.040 3,6 2,9 1,4 Altre località 6.538.601 20.117.221 3,1 6.655.537 20.172.762 3,0 1,8 0,3 TOTALE 48.738.575 180.594.988 3,7 50.263.236 184.793.38 2 3,7 3,1 2,3 Tabella 3 fonte : http://www.enit.it/en/studies-and-research.html
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Arrivi degli stranieri per tipologia di località
Città di interesse storico e artistico, 45%
Località marine, 17% Località lacuali, 9% Località montane, 9%
Località collinari e di interesse vario, 4%
Località termali, 3% Altre località, 13%
Presenze degli stranieri per tipologia di località
Città di interesse storico e artistico, 34% Località marine, 24% Località lacuali, 12% Località montane, 11% Località collinari e di interesse vario, 5% Località termali, 3% Altre località, 11%
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Arrivi degli stranieri nelle regioni italiane - anno 2013*
Regione Arrivi Presenze Permanenza
media Veneto 10.471.016 40.877.288 3,9 Lombardia 6.989.200 19.300.473 2,8 Lazio 6.664.244 20.516.459 3,1 Toscana 6.747.165 23.166.029 3,4 Trentino- Alto Adige 5.299.763 26.039.520 4,9 Emilia- Romagna 2.504.803 9.838.480 3,9 Campania 1.876.610 8.115.338 4,3 Sicilia 2.003.018 7.148.069 3,6 Piemonte 1.490.737 5.054.548 3,4 Liguria 1.685.872 5.230.950 3,1 Friuli- Venezia Giulia 1.027.529 4.141.763 4,0 Sardegna 1.002.046 4.908.201 4,9 Umbria 633.083 2.072.217 3,3 Puglia 607.990 2.446.689 4,0 Marche 389.313 1.960.732 5,0 Valle d'Aosta 344.385 1.117.940 3,2 Calabria 254.330 1.663.416 6,5 Abruzzo 188.658 980.193 5,2 Basilicata 70.550 172.223 2,4 Molise 12.924 42.854 3,3 TOTALE 50.263.236 184.793.382 3,7
Tabella 4 Fonte: Istat
* Replicati i dati del Lazio con quelli dell’ultimo anno disponibile; per il Friuli Venezia Giulia i dati risentono di una revisione nella metodologia della raccolta dei dati cha ha coinvolto principalmente i campeggi e villaggi turistici.
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Alla luce di tutti questi dati inerenti a studi e ricerche nella banca dati dell’Enit, si evince come l’Italia sebbene tra digressioni e lievi incrementi resti sempre una fonte di attrazione ed entrando più nello specifico della mia ricerca riguardante il turismo termale tale incremento riguarda pure questo settore.
Dopo questo breve focus sull’andamento del turismo in Italia e di come esso venga percepito dagli altri paesi,ovvero i turisti internazionali, è bene entrare in merito al tema del termale, quale facente parte del turismo del territorio italiano e soprattutto rivestendone un ruolo veramente importante e significativo.
Figura 12: cartina Italia fonte: http://zloris.blogspot.it/
Come ci mostra la cartina aggiornata dell’Italia subito è possibile visualizzare e comprendere quanto il nostro paese sia ricco si sorgenti termali e/o stabilimenti termali e pertanto quanto questo settore possa e sia redditizio, sebbene con alti e bassi però.
Secondo i dati riportati nel Rapporto Federterme, 2011 nel 1986, anno in cui sono cominciate le prime ricerche scientifiche e classificazione dati del settore il nostro paese contava 1629 sorgenti termali ( Nord-Ovest: 238 / Nord-Est 234 / Centro 523 e Sud 634 ) e 134 stabilimenti ( Nord-Ovest: 34 /
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Nord-Est 22 / Centro 42 e Sud 36 ) e 71 destinazioni termali ( alcune località avevano più stabilimenti), tra le quali le più rinomate erano: Montecatini Terme, Bagni di Lucca, Salsomaggiore Terme, Fiuggi, Ischia, Porretta, Terme Euganee e molte altre…
Alla luce di questi dati si può subito constatare il divario, come è ben rappresentativo anche oggi in altri ambiti, tra Sud e Nord, ovvero il Sud è più ricco di sorgenti termali naturali ma il Nord è più ricco di stabilimenti.
Oggi, basandoci sempre sugli stessi dati, purtroppo aggiornati al 2012 dal Rapporto Federterme, abbiamo ben 380 stabilimenti termali dislocati in 20 regioni e 170 comuni di interesse e 171 destinazioni termali.