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LA RIAPERTURA DEL “GRAND HOTEL centrale bagni” DI SALSOMAGGIORE:UN ESEMPIO DI VALORIZZAZIONE

5.1 Salsomaggiore Terme

“ E’ posto Salso a piè dell’Appennino, Del Parmigian nell’ubertosa terra, A miglia sei da Borgo San Donnino,

Nella Valle bagnata dalla Gerra, Che lungo il flessuoso suo cammino

86 Feconde linfe dal suo sen disserra;

S’eleva alle sue spalle a mezzogiorno Un monticel di vigne adorno Con ineguali cime intorno girano

Ameni colli di ridente aspetto, In cui l’aure più pure si respirano Ed il gonfio polmon dilata il petto, Sulle creste di alcune ancor si mirano

Antiche rocche in ruinoso assetto, E qua e là sui verdeggianti clivi Crescere in mezzo ai frutti ancor gli ulivi.”74

Giovanni Valentini

Salsomaggiore Terme è una comune di 19.735 abitanti ( ultimo riferimento anno 2013) in Provincia di Parma, pertanto all’interno della regione Emilia Romagna. È gemellata dal 1960 con Hammam-Lif ( Tunisia) e dal 2009 con Yalta (Russia).

“ Situata alla confluenza delle valli dei torrenti Gerra e

Citrònia,la residente cittadina di Salsomaggiore si estende fra le pittoresche ed ubertose colline che dai contrafforti della catena appenninica digradano verso la pianura padana. Il clima della regione è temperato e costante e protetto dai venti ma con una grande areazione. Per queste condizioni, per la sua felice postura, per la natura del suolo declive e ben drenato,

Salsomaggiore offre un soggiorno gradevole e saluberrimo”75

E’ una cittadina conosciuta principalmente come località termale, grazie alle sue acque minerali che fin dai tempi più antichi venivano impiegate per

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Una parte di alcuni versi scritti da Giovanni Valentini il 15 maggio 1902 e pubblicati nel periodico (n°8) salsese “La Citronia”. Un inno ‘amore alla città di Salsomaggiore. G.Ferrini, A.Stadiotti,

Salsomaggiore terme: un paese,la sua storia,la sua anima,Editrice Telesio,Milano,1995. P.62 75

Touring Club Italiano, Guida pratica ai luoghi di soggiorno e di cura d’Italia, Parte III Le stazioni idrominerali ,Milano 1936-XIV p. 170.

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l’estrazione del sale e successivamente per le ricche proprietà curative e terapeutiche.

La scoperta delle proprietà curative risale al 1839 ad opera del Dottor

Lorenzo Berzieri76 e poi in seguito proseguite con il Dottor Giovanni Valentini, i quali si avvalsero delle acque salsesi per nuove cure.

Il Dottor L. Berzieri infatti usufruì dell’ “Acqua Madre” per curare Franchina Ceriati,una sua giovanissima paziente, che soffriva di una malattia “scròfola o scrofolosi”77

. Il medico riteneva obbligatoria la balneazione in mare come rimedio alla malattia, ma essendo la famiglia economicamente impossibilitata, egli cercò pertanto un modo alternativo attraverso l’uso delle acqua salsobromoidoche di Salsesi. Ed attraverso un ciclo di cura iniziato il 19 giugno 1839 e terminato il 13 luglio, la paziente trovò giovamento e venne dichiarata effettivamente guarita a dicembre.

I risultati furono appunto positivi e ciò ha portato ad avere nel corso degli anni, ancora oggi, il riconoscimento di acque salsobromiodiche con benefici curativi e pertanto proprietà benefiche per la salute.

Fu proprio grazie a questa scoperta che Salsomaggiore divenne una città termale rinomata sia in Italia che in Europa … una tra le più importanti “Villes

d’eaux”. Questo fasto della città portò subito ad uno sviluppo urbanistico con

la nascita di grandi ed importanti strutture alberghiere, come ad esempio il Grand Hôtel des Thermes (1898), il Grand Hotel Milano (1882-1890),Il Grand Hotel Centrale Bagni (1902), Il Grand Hotel Regina ( 1911)…

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Lorenzo Berzieri ( 1806-1888) è stato il padre del termalismo di Salsomaggiore. Egli nato a Besozzola di Pellegrino Parmense nel 1806.( 5 dicembre),dopo essersi laureato in medicina presso l’Università di Parma, divenne nel 1835 il medico condotto a Salsomaggiore. Fonte:www.comune.salsomaggiore-terme.pr.it/allegato.asp?ID=314368

77 (O scrofola), particolare forma di infezione tubercolare localizzata alle linfoghiandole del collo, oggi

più rara che non nel passato, che interessa soprattutto bambini a costituzione linfatica,

manifestandosi, oltre che con l’interessamento linfoghiandolare, anche con manifestazioni cutanee e mucose. Le più colpite sono le stazioni subito al di sotto della mandibola i linfonodi appaiono di consistenza duro-elastica e non dolente e talvolta possono confluire in masse di dimensioni maggiori. Possono dare anche luogo a fistolizzazioni croniche.

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In particolare due sono le strutture che hanno permesso il decollo e lo

sviluppo della cittadina salsese come destinazione termale: le Terme Berzieri e le Terme Luigi Zoja

Figura: Terme Berzieri Figura: Terme Zoja

Lo Stabilimento Termale “Berzieri”, sito nella piazza centrale della città, prendente il nome dal suo fondatore Lorenzo Berzieri, è il primo esempio di sviluppo del termale in questta città, che in quel periodo ha vissuto i momenti di fasto che l’hanno contraddistinta sino ai giorni d’oggi. Sorto tra il 1913 ed il 1923 è una struttura che vede fondersi insieme il tipico stile Liberty e quello Decò. Un vero e proprio luogo di benessere ove rifocillarsi. Rispetto al “artistico” stabilimento Berzieri, l’edificio terme Zoja, progettate nel 1963 ed innaugurate solo nel 1970,invece rappresenta uno stabile più moderno e si trova ubicato più all’interno nel Parco Mazzini. Questo stabile è

principalmente sempre stato destinato alle cure idroterapiche ed inalatorie.

5.2 Le proprietà delle acque curative

Le acque di Salsomaggiore sono molto conosciute per le proprietà terapeutiche di cui sono ricche; Esse sono classificabili come acque salsobromoiodiche, ovvero colme di sodio, iodio e bromo.

Esse vengono estratte nei pozzi a temperature fredde, tra i 14-16 °C e di densità pari a 16 ° Baumè (se 1 grado Baumè corrisponde all’incirca a 11

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grammi di sale per litro, pertanto 16 gradi Baumè corrisponde a circa 177 grammi di sale per litro).

Gli elementi principali che compongono quest’acqua madre sono:

 Sodio ( cloruro di sodio). Il residuo fisso è pari a 151/571 per mille di sali che sono disciolti alla temperatura di circa 180°. Questo residuo è costituito per il 140 x mille da cloruro di sodio, mentre il restante da molti altri sali.

 Iodio: ( è sottoforma di ioduro di magnesio). Vi è una ricca percentuale di iodio pari 0.054 grammi per litro.

 Bromo( qui è sottoforma di bromuro di magnesio). La percentuale di bromo presente è 0.23 grammi per litro.

 Altri: litio ( cloruro di litro), bicarbonato, calcio, magnesio,zolfo, solfiti e solfuri,stronzio ( cloruro e solfato di stronzio) e sali ferrosi ( essi hanno la particolarità di ossidazione a contatto con l’aria che li porta a raggiungere il colore della ruggine).

La particolarità di queste acque stà anche nella versatilità dei suoi utilizzi, infatti si delineano 4 tipologie di acque salsobromoiodiche a seconda delle concentrazioni dei suoi reagenti e pertanto per usi diversi: salsoiodica naturale, salsoiodica deferizzata, acqua madre e acqua madre decalcificata.

Esse vengono riconosciute per una forte valenza antiinfiammatoria, antisettica, per curare le patologie riguardanti:

 Artrosi,osteoporosi,esiti da fratture  Infiammazioni, menopausa,sterilità  Adenotonsilliti,sordità,otiti

 Bronchiti, enfisemi

 Flebiti, problemi microcircolo e vene  Gengiviti

 Obesità ed altri disturbi similari  Inestetismi cellulite

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Alcuni trattamenti possono essere i fanghi, le balneazioni, le inalazioni, linfodrenaggi, massaggi percorsi vascolari,irrigazioni e docce nasali, idrokinesiterapia e molti altri ancora.