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complesso che deve consentire la realizzazione di funzioni come

quella del monitoraggio e del

reporting.

APPROFONDIMENTI

Livelli di comunicazione

Gli indicatori si distinguono rispetto al loro livello comunicativo che si riferisce al gruppo destinatario della comunicazione. In questa prospettiva, gli indicatori si classificano come:

cold indicators, quando gli indicatori hanno un alto livello di complessità e difficoltà;

hot indicators, quando gli indicatori sono costruiti a un basso livello di difficoltà;

warm indicators, quando gli indicatori mo- strano un buon equilibrio tra comprensibilità e complessità.

Scopi

Gli scopi si riferiscono all’uso degli indicatori che può essere:

descrittivo, quando gli indicatori descrivono una particolare realtà. Si tratta di indicatori che consentono di descrivere l’andamento dei fenomeni nel tempo, la differenza tra aree geografiche, e le relazioni tra diversi fenomeni sociali;

esplicativo, quando gli indicatori consento- no di interpretare la realtà;

predittivo, quando gli indicatori aiutano a delineare in maniera plausibile tendenze evolutive; per poter delineare andamenti fu- turi, tali indicatori richiedono l’adozione di particolari modelli;

normativo, quando gli indicatori sostengono e guidano decisioni e azioni di intervento (policies). Tale uso richiede la definizione di particolari standard (definiti in termini di tempo, territorio, ecc.) che consentano la va- lutazione degli interventi e il raggiungimento degli obiettivi;

problem-oriented, quando gli indicatori sono definiti in funzione di una specifica ipotesi finalizzate a identificare contesti, se- verità di specifici problemi (per esempio, la diminuzione del livello di qualità della vita tra gli immigrati);

valutativo, quando gli indicatori consento- no il monitoraggio di particolari processi, la verifica del cambiamento di particolari condizioni o degli effetti di particolari azioni.

Considerazioni finali

Come detto, per poter misurare e monito- rare il benessere, è necessario un sistema che tenga conto della complessità della società, che richiede la definizione di molti indicato-

ri, disegnati e organizzati all’interno di una coerente struttura concettuale. Tale sistema fornisce tutti gli strumenti conoscitivi a sup- porto delle decisioni.

Occuparsi della misurazione del benessere te- nendo conto della sua multidimensionalità non solo coinvolge questioni filosofiche e politiche ma riguarda la vita reale di ciascun individuo e ciascuna comunità. Conseguentemente, i concetti sono considerati a livelli diversi (in- dividuale, familiare, locale, nazionale, ecc.) i quali interagiscono tra loro. Per ottenere cam- biamenti e trend positivi, il processo decisionale è sostenuto da un sistema di monitoraggio visto come osservatorio continuo del benessere, fi- nalizzato a osservare tendenze, valutare effetti di politiche, pianificare future azioni.

Allo stesso tempo, il sistema di monitoraggio dovrebbe essere basato su un solido sistema democratico e un trasparente sistema di in- formazione. In questo, un ruolo strategico è giocato dalla scuola, dalla ricerca e dalla sta- tistica ufficiale, che devono trovare un solido consenso ufficiale.

In tale quadro, è possibile immaginare il de- cisore politico come un pilota impegnato nel- la cabina di pilotaggio (Maggino, 2009). La statistica ha il compito di definire, costruire e sviluppare la strumentazione della cabina. Perché l’aereo possa decollare sono necessari i seguenti elementi:

• una chiara definizione della destinazione (goals);

• un procedimento imparziale che consenta alla comunità di giungere a una decisione condivisa sulla destinazione (democrazia);

• una conoscenza approfondita delle pre-con- dizioni (risorse);

• un’osservazione costante delle condizioni di volo (sistema di monitoraggio);

• una trasmissione e una condivisione continua delle informazioni sulle condizioni di volo (sistema dell’informazione);

• un ambiente culturale favorevole al miglio- ramento delle condizioni del sistema (ricerca scientifica);

• un sistema che consenta alla comunità di affrontare e gestire le emergenze (welfare e sicurezza sociale);

Se anche uno solo di tali elementi manca, il raggiungimento dell’obiettivo di una buona

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MAGGINO | MISURARE IL BENESSERE OLTRE IL PIL: LA SFIDA DELLA COMPLESSITÀ

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