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CAPITOLO 6 – MONITORAGGIO MORFOLOGICO 6.1 Tipi di monitoraggio morfologico

2. Configurazione morfologica

2.1 Indice di sinuosità Definizione

L’indice di sinuosità (Is) è definito come il rapporto tra lunghezza misurata lungo il corso d’acqua e lunghezza misurata lungo la valle (adimensionale).

Come si misura: si veda Capitolo 4. Scala spaziale

Tipologia di corso d’acqua

L’indice di sinuosità è un parametro necessario per la definizione della morfologia degli alvei non confinati o semiconfinati. La sua misura pertanto non è significativa per gli alvei confinati. Per gli alvei a canali intrecciati l’indice di sinuosità è molto basso (riferendosi all’alveo complessivo) ma può essere significativo misurarlo per analizzarne eventuali variazioni nel tempo (mentre ai fini della classificazione della morfologia il parametro non è significativo). Per gli alvei anastomizzati si calcola la media dei valori relativi ai singoli canali.

2.2 Indice di intrecciamento Definizione

L’indice di intrecciamento (Ii) è definito come il numero di canali attivi. Come si misura: si veda Capitolo 4. Si noti che, rispetto alla fase di classificazione iniziale, l’interdistanza per la misura dell’indice deve essere ridotta, utilizzando la stessa impiegata per la misura della larghezza (si veda punto 3.1).

Scala spaziale

Per le misure da telerilevamento, la scala spaziale è quella del tratto: si ricava quindi un valore medio relativo al tratto.

Per le misure sul terreno, la scala spaziale è quella del sito.

Si noti che le misure sul terreno non si limitano solo agli alvei di piccole - medie dimensioni (larghezze inferiori a 30 m), ma anche a quelli di dimensioni maggiori. In questi casi le misure vengono ristrette al sito di rilevamento, utilizzando un minimo di 3 misure in corrispondenza delle sezioni di rilievo topografico (punto 3.2). Nel caso di alvei normalmente asciutti durante i periodi di magra (regioni mediterranee), si considerano i canali riconoscibili (seppure asciutti).

Tipologia di corso d’acqua

Per gli alvei a canale singolo l’indice di intrecciamento è pari (o prossimo) ad 1, quindi non è significativo misurarlo; può diventare necessario effettuarne la misura nei casi in cui esistano situazioni locali di intrecciamento.

2.3 Indice di anastomizzazione Definizione

L’indice di anastomizzazione (Ia) si definisce come il numero di canali separati da isole fluviali.

Come si misura: si veda Capitolo 4. Si noti che, rispetto alla fase di classificazione iniziale, l’interdistanza per la misura dell’indice deve essere ridotta, utilizzando la stessa impiegata per la misura della larghezza (si veda punto 3.1).

Scala spaziale

Per le misure da telerilevamento, la scala spaziale è quella del tratto: si ricava quindi un valore medio relativo al tratto.

Per le misure sul terreno, la scala spaziale è quella del sito. Tipologia di corso d’acqua

Per gli alvei a canale singolo l’indice di anastomizzazione è pari ad 1, quindi non è significativo misurarlo; può diventare necessario effettuarne la misura nei casi in cui ci siano situazioni locali di anastomizzazione.

2.4 Morfometria di barre e isole Definizione

Le variazioni di alcune superfici fluviali possono essere precursori di una variazione della tipologia complessiva dell’alveo e possono essere associate ad alterazioni nei regimi delle portate liquide e/o solide. Le superfici considerate sono le barre e le isole fluviali. Per le barre si ritiene più opportuno misurare la lunghezza, essendo le aree di meno agevole determinazione e maggiormente condizionate dai livelli idrometrici rispetto alle lunghezze, mentre per le isole è preferibile misurare le aree, essendo superfici più stabili e meno influenzate dai livelli idrometrici. Si distinguono pertanto i seguenti parametri (Figura 6.4):

- Lunghezza delle barre laterali (lbl): è la lunghezza di alveo nel tratto (in percentuale) interessata dalla presenza di barre laterali (comprese le barre di meandro).

- Lunghezza delle barre longitudinali (lblo): è la lunghezza di alveo nel tratto (in percentuale) interessata dalla presenza di barre longitudinali.

- Area delle isole (Ai) (in m2).

Risulta inoltre utile integrare i precedenti parametri con i seguenti:

- Densità delle barre laterali (Dbl): è il numero di barre laterali diviso per la lunghezza del tratto (n km-1).

- Densità delle barre longitudinali (Dblo): è il numero di barre longitudinali diviso per la lunghezza del tratto (n km-1).

- Densità delle isole (Di): è il numero di isole diviso per la lunghezza del tratto (n km-1).

Come si misura:

La morfometria delle barre e delle isole viene misurata, per alvei di grandi dimensioni (larghezza > 30 m), attraverso analisi GIS di immagini telerilevate. Si procede come segue:

1. Lunghezza delle barre laterali. Viene misurata lungo l’asse dell’alveo la lunghezza di corso d’acqua con presenza di barre laterali da uno o entrambi i lati, e viene calcolato il rapporto, espresso in percentuale, rispetto alla lunghezza del tratto misurata lungo l’asse dell’alveo.

2. Lunghezza delle barre longitudinali. In maniera analoga, viene misurata lungo l’asse dell’alveo la lunghezza di corso d’acqua con presenza di barre longitudinali e viene calcolato il rapporto, espresso in percentuale, rispetto alla lunghezza del tratto misurata lungo l’asse dell’alveo.

3. Area delle isole. Viene misurata l’area una volta delimitata l’isola.

4. Contemporaneamente alle precedenti misure, viene annotato il numero di barre e isole e se ne determina la densità, per ognuna delle tre categorie, dividendo il numero per la lunghezza del tratto.

Figura 6.4 – Morfometria di barre ed isole. Misura della Lunghezza delle barre laterali (lbl), Lunghezza delle barre longitudinali (lblo), Area delle isole (Ai) e rispettive densità (Dbl,

Dblo, Di), queste ultime ottenute dividendo il numero per la lunghezza ltr del tratto.

Si noti che, così come definita, la lunghezza di barre laterali assume il massimo valore di 100 % quando sono presenti, su almeno uno dei due lati, barre laterali senza soluzione di continuità. Nei casi in cui, per uno stesso sottotratto, esiste una barra laterale su entrambi i lati, la lunghezza non cambia, mentre varierà la densità. Lo stesso vale per le barre longitudinali: in tal caso, se per un sottotratto sono presenti due o più barre longitudinali, oltre alla densità, aumenterà l’indice di intrecciamento. Scala spaziale

Le misure vanno effettuate alla scala del tratto. Tipologia di corso d’acqua

Questa misura viene effettuata solo per alvei di grandi dimensioni (larghezza > 30 m).

2.5 Configurazione morfologica Definizione

Per variazione della configurazione morfologica è inteso il passaggio da una tipologia morfologica ad un’altra.

Come si misura

Nel caso di alvei non confinati o semiconfinati e di alvei confinati transizionali o a canali multipli, il passaggio ad una tipologia diversa è determinato da variazioni di uno o più degli indici di sinuosità, intrecciamento ed anastomizzazione, per la cui misura si rimanda ai punti precedenti.

Nel caso di alvei confinati a canale singolo, l’accertamento si basa sull’osservazione sul terreno di una variazione della configurazione del fondo.

Scala spaziale

Nel caso di alvei non confinati e semiconfinati, la scala spaziale è la stessa adottata per gli indici di sinuosità, intrecciamento ed anastomizzazione. Per le misure da telerilevamento, la scala spaziale è quella del tratto. Nel caso in cui non tutto il tratto subisca una variazione di tipologia ma solo una parte di esso, si procede alla ridefinizione di due tratti diversi. Per le misure sul terreno, la scala spaziale è quella del sito (solo per indici di intrecciamento ed anastomizzazione): nel caso si denoti una variazione di un indice tale da determinare un passaggio ad una morfologia diversa, le misure vanno estese dal sito al tratto per verificare se la variazione riguarda tutto il tratto o quali parti di esso.

Per gli alvei confinati, la scala spaziale rimane sempre quella dell’intero tratto (infatti, nel caso di variazioni di tipologia alla scala del sito esse vanno verificate sull’intero tratto).

Tipologia di corso d’acqua

Si applica con modalità differenti a tutti i corsi d’acqua. 2.6 Pendenza del fondo

Definizione

Si definisce pendenza del fondo (S) il rapporto tra il dislivello di quota del fondo e la distanza misurata lungo l’alveo (adimensionale).

Come si misura

La misura della pendenza va effettuata attraverso il rilievo del profilo del fondo (punto 3.4), al quale si rimanda per i dettagli.

Scala spaziale

E’ opportuno estendere il profilo del fondo in modo da interessare il più possibile l’intera lunghezza del tratto. In tutti i casi, per ottenere una stima significativa della pendenza media del fondo è necessario che il profilo venga eseguito per una distanza di almeno 10 – 20 volte la larghezza dell’alveo, differenziata come segue a seconda del tipo di corso d’acqua: (a) per alvei a canale singolo si utilizza una distanza di circa 20 volte la larghezza; (b) per alvei di grandi dimensioni (ad es. a canali intrecciati) tale distanza può ridursi fino ad un minimo di 10 volte la larghezza.

Tipologia di corso d’acqua