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Confronto fra compagnie aventi dimensioni differenti

A questo punto è interessante vedere come l'applicazione delle disposizioni previste dalla nuova normativa potrebbe impattare su compagnie aventi una dimensione operativa differente.

A tal fine si considera la situazione patrimoniale dell'azienda Beta descritta nella seguente tabella:

L'analisi condotta sulla compagnia Beta ha portato ad un SCR di base totale pari a 1,07 miliardi di euro, che grazie all'aggiustamento dovuto alla capacità di assorbimento delle perdite delle riserve tecniche e delle imposte differite, però, è stato possibile effettuare una riduzione di tale requisito di circa 286 milioni di euro, ovvero del 29,4% del totale. Il requisito finale, dunque, è pari a 880,9 milioni maggiore rispetto al requisito calcolato secondo le disposizioni di Solvency I che giungevano a determinare un margine di solvibilità richiesto pari a 372, 6 milioni di euro.

Tabella 3.5: composizione dello stato patrimoniale dell'azienda Beta.

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Inoltre, dal grafico sopra esposto è possibile rilevare come il passaggio al nuovo sistema di regole dettato da Solvency II potrebbe avere un impatto di maggior peso per le imprese di più grandi dimensioni; infatti, nel caso di specie, si osserva che la compagnia Alfa vedrebbe incrementare il requisito richiesto di circa 10 volte, mentre al contempo per la compagnia Beta l'incremento del requisito sarebbe all'incirca pari al 136% del margine calcolato in virtù della previgente disciplina.

D'altronde, a fronte di un notevole incremento dei requisiti patrimoniali richiesti, le compagnie più grandi dovrebbero godere maggiormente degli effetti positivi derivanti dalla diversificazione rispetto a quanto ne beneficeranno le imprese di più piccole dimensioni. Nel caso in esame, infatti, gli effetti della diversificazione permettono alla compagnia Alfa di abbattere il SCR di base di circa il 31%, di contro per la compagnia Beta il diversification effects incide in misura inferiore e pari a circa il 27%.

Figura 3.3: confronto fra i margini di solvibilità di compagnie aventi differenti dimensioni

operative.

Fonte: elaborazioni proprie di dati aziendali 0 2000 4000 6000 8000 10000 12000

Compagnia Alfa Compagnia Beta

Solvency I Solvency II

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A questo punto è interessante focalizzare l'attenzione sui risultati ottenuti con riferimento al modulo dei rischi di mercato.

Come si è già avuto modo di vedere, tale modulo di rischio è determinato aggregando i requisiti relativi ai singoli sottomoduli che lo compongono sulla base di una prestabilita matrice di correlazione. Pertanto, per il calcolo del market model, si è innanzitutto proceduto a determinare i requisiti patrimoniali dei sottomoduli rispetto ai quali sussistevano posizioni in essere, ossia il rischio di tasso di interesse, il rischio azionario, il rischio immobiliare ed infine il rischio spread.

Il requisito a fronte del rischio di tasso di interesse è stato determinato in misura pari alla variazione nei valori netti degli attivi derivanti dalle rivalutazioni di tutti gli elementi patrimoniali sensibili a variazioni dei tassi di interesse, utilizzando la struttura a termine dei tassi alterata al ribasso e al rialzo prevista dal QIS 5, ottenendo i seguenti risultati:

Figura 3.4: effetti della diversificazione.

Fonte: elaborazioni proprie di dati aziendali. 25,00% 26,00% 27,00% 28,00% 29,00% 30,00% 31,00% 32,00% Diversificazione Compagnia Alfa Compagnia Beta

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Tabella 3.6: variazione del valore degli elementi passivi conseguenti ad uno shock al

rialzo e al ribasso nella struttura a termine dei tassi.

Fonte: elaborazioni proprie di dati aziendali.

01/03/2013 01/09/2013 01/01/2014 01/01/2017 01/01/2018 01/01/2021 01/01/2023 01/01/2027 01/01/2028 01/01/2032 Duration 0,25 0,75 1 4 5 8 10 14 15 20 CF 802.918 1.231.141 802.918 1.873.475 5.085.146 8.029.177 16.058.354 7.226.259 802.918 374.695 800.218,67 1.219.061,23 792.558,98 1.770.385,17 4.692.764,99 6.795.053,58 12.770.945,76 5.044.187,74 544.105,43 222.594,39 Interest rate 1,35600% 1,32333% 1,30700% 1,42500% 1,61900% 2,10800% 2,31700% 2,60100% 2,62800% 2,63800% Num duration 200.054,67 914.295,92 792.558,98 7.081.540,69 23.463.824,94 54.360.428,68 127.709.457,64 70.618.628,31 8.161.581,46 4.451.887,74 Den Duration 800.218,67 1.219.061,23 792.558,98 1.770.385,17 4.692.764,99 6.795.053,58 12.770.945,76 5.044.187,74 544.105,43 222.594,39 stress up 0,70 0,70 0,70 0,59 0,55 0,47 0,42 0,34 0,33 0,26 stress down -0,75 -0,75 -0,75 -0,50 -0,46 -0,36 -0,31 -0,28 -0,27 -0,29 Interest rate up 2,31% 2,25% 2,22% 2,27% 2,51% 3,10% 3,29% 3,49% 3,50% 3,32% interest rate down 0,34% 0,33% 0,33% 0,71% 0,87% 1,35% 1,60% 1,87% 1,92% 1,87% DCF 800.218,67 1.219.061,23 792.558,98 1.770.385,17 4.692.764,99 6.795.053,58 12.770.945,76 5.044.187,74 544.105,43 222.594,39 DCF up 798.356,04 1.210.768,73 785.465,46 1.712.880,23 4.492.456,42 6.289.896,63 11.617.491,90 4.473.113,53 479.584,79 194.833,53 DCF down 802.238,69 1.228.094,56 800.302,73 1.821.018,35 4.868.571,82 7.212.921,18 13.703.081,69 5.573.178,15 603.781,12 258.522,07 SCR up 2.597.028,66 SCR down 2.219.834,41 Average duration 8,592731302

TECHNICAL PROVISIONS-Compagnia Alfa (valori in migliaia di euro)

01/03/2013 01/09/2013 01/01/2014 01/01/2017 01/01/2018 01/01/2021 01/01/2023 01/01/2027 01/01/2028 01/01/2032 Duration 0,25 0,75 1 4 5 8 10 14 15 20 CF 690.133 1.089.684 2.179.367 980.715 254.259 108.968 50.852 108.968 167.085 108.968 687.812,99 1.078.992,16 2.151.250,25 926.750,52 234.640,29 92.219,39 40.441,68 76.063,81 113.226,74 64.734,65 Interest rate 1,35600% 1,32333% 1,30700% 1,42500% 1,61900% 2,10800% 2,31700% 2,60100% 2,62800% 2,63800% Num duration 171.953,25 809.244,12 2.151.250,25 3.707.002,06 1.173.201,47 737.755,10 404.416,81 1.064.893,36 1.698.401,03 1.294.692,92 Den Duration 687.812,99 1.078.992,16 2.151.250,25 926.750,52 234.640,29 92.219,39 40.441,68 76.063,81 113.226,74 64.734,65 stress up 0,70 0,70 0,70 0,59 0,55 0,47 0,42 0,34 0,33 0,26 stress down -0,75 -0,75 -0,75 -0,50 -0,46 -0,36 -0,31 -0,28 -0,27 -0,29 Interest rate up 2,31% 2,25% 2,22% 2,27% 2,51% 3,10% 3,29% 3,49% 3,50% 3,32% interest rate down 0,34% 0,33% 0,33% 0,71% 0,87% 1,35% 1,60% 1,87% 1,92% 1,87% DCF 687.812,99 1.078.992,16 2.151.250,25 926.750,52 234.640,29 92.219,39 40.441,68 76.063,81 113.226,74 64.734,65 DCF up 686.212,00 1.071.652,46 2.131.996,26 896.648,18 224.624,78 85.363,63 36.789,04 67.452,30 99.800,18 56.661,26 DCF down 689.549,26 1.086.987,57 2.172.269,20 953.255,67 243.430,71 97.890,50 43.393,47 84.040,72 125.645,07 75.183,09 SCR up 108.932,37 281610708 SCR down 105.512,79 268806912 Average duration 2,417213713

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lo stesso è stato effettuato anche per gli elementi patrimoniali attivi costituiti da obbligazioni governative e da obbligazioni societarie. Aggregando i risultati si è, quindi, giunti a determinare per l'azienda Alfa un '1& pari a 4,04 miliardi di euro e per la compagnia Beta un requisito pari a 214,1 milioni di euro.

Con riferimento al Equity risk, si è reso necessario suddividere gli investimenti azionari effettuati dalle compagnie nelle categorie previste dal QIS5, ossia:

• gli strumenti di “Tipo 1” che comprende azioni listate in mercati regolati in paesi membri dell’EAA o dell’OECD;

• e gli strumenti di “Tipo 2” che comprende le azioni quotate in mercati di paesi non appartenenti all’EAA o all’OECD, azioni non quotate, private equity, hedge funds, commodities ed investimenti alternativi; inoltre, sono ricompresi in tale categoria tutti gli investimenti non compresi nei sottomoduli “interest rate”, “property” e “spread”.

Per tale sottomodulo il requisito patrimoniale è, quindi, stato determinato come la predefinita caduta di valore delle azioni ricomprese in ciascuna delle due categorie suddette in base alle seguenti ipotesi di shock:

• per le esposizioni di "Tipo 1" si è ipotizzato uno shock nei corsi azionari del 30%;

per le esposizioni di "Tipo 2" si è ipotizzato un equity shock pari al 40%;

• per le partecipazioni strategiche l’ 23456 7ℎ.9: è pari al 22%, mentre per tutte le altre partecipazioni, lo shock risulta lo stesso degli altri strumenti azionari di "Tipo 2".

117 Tabella 3.7: calcolo equity risk per la compagnia Alfa.

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mentre, per la compagnia Beta i risultati sono i seguenti:

Tabella 3.8: calcolo equity risk per la compagnia Beta.

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da cui si rileva come per la compagnia Alfa il requisito a fronte del rischio azionario sia pari a 4,06 miliardi di euro, mentre per la compagnia Beta ammonti a 267,9 milioni di euro. Tuttavia, con riferimento a tale sottomodulo di rischio occorre osservare che la scelta dell'EIOPA di basare il calcolo del requisito patrimoniale e dei relativi effetti di diversificazione esclusivamente in funzione di categorie di azioni classificate in base al fatto che le stesse siano o meno quotate in mercati EAA o OECD, secondo il parere di scrive, non è adeguato a cogliere a pieno il grado di correlazione e gli effetti di diversificazione del portafoglio titoli detenuto dalle compagnie.

Per il calcolo rischio immobiliare, si è sostanzialmente proceduto ad identificare ed aggregare i valori di bilancio relativi a tali esposizioni, dopodiché l' "$)"#$&; è stato di fatto determinato ipotizzando, in linea rispetto alle disposizioni dettate dal regolatore, un'istantanea diminuzione del 25% del valore degli investimenti immobiliari, considerando l'esposizioni dirette e non.

I risultati ottenuti sono riassunti dalla seguente tabella:

Infine, il rischio spread è stato determinato esclusivamente tenendo conto delle posizioni in titoli obbligazionari, e ciò a causa della limitata disponibilità di dati ed informazioni relative alle altre categorie di titoli rientranti nel calcolo del requisito patrimoniale di tale sottomodulo di rischio. In particolare, in tal caso il requisito patrimoniale è stato determinato come l'effetto immediato sul valore netto di attivi e passivi a seguito di un'istantanea diminuzione nei valori dei bonds e dei prestiti determinata dall'aumento degli spread.

Per la compagnia Alfa i risultati del calcolo sono i seguenti:

Tabella 3.9: calcolo del property risk.

120 Tabella 3.10: calcolo dello spread risk per la compagnia Alfa.

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mentre per la compagnia Beta i risultati sono i seguenti:

Tabella 3.11: calcolo dello spread risk per la compagnia Beta.

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Riassumendo, dall'analisi condotta con riguardo al modulo del rischio di mercato è possibile osservare che, nonostante la notevole diversità dimensionale, entrambe le compagnie presentano una sostanziale omogeneità di risultati rispetto a tutti i sottomoduli del rischio di mercato. Per ambedue le aziende, infatti, i sottomoduli che incidono in maniera prevalente sono quello relativo al rischio azionario e quello determinato con riferimento al rischio di tasso di interesse che, in base al grafico sottostante, pesano rispettivamente per il 51,1% e per il 50,8% nel caso della compagnia Alfa e per il 58,1% e il 46, 4% per l'azienda Beta.

Ad un primo sguardo, il differente peso assunto dal sottomodulo equity risk nelle due compagnie potrebbe essere in gran parte giustificato dall'adozione di politiche di investimento differenti, tuttavia da un'analisi più attenta emerge come esso derivi anche dal fatto che la compagnia Alfa, che presenta una dimensione operativa di gran lunga maggiore rispetto alla compagnia Beta, è in grado di godere maggiormente degli effetti positivi del meccanismo di diversificazione.

In modo analogo, il divario risultante nel sottomodulo interest rate è in gran parte spiegato dal fatto che, a differenza della compagnia Beta, l'azienda Alfa presenta una

Figura 3.5: confronto fra i sottomoduli del rischio di mercato.

Fonte: elaborazioni proprie di dati aziendali. -30 -20 -10 0 10 20 30 40 50 60 70 Compagnia Alfa Compagnia Beta

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struttura del passivo maggiormente sbilanciata verso il lungo termine, infatti la duration media risulta sensibilmente più elevata (pari a 8,58 rispetto al 2,41 registrato dall'azienda Beta, come mostrato in Tabella 3.6), da ciò consegue che tali elementi passivi risultano essere più sensibili alle variazioni dei tassi di mercato, comportando così la necessità di disporre di un requisito patrimoniale più elevato che sia in grado di assorbire eventuali shock imprevisti.

Infine, sia nel caso dell'azienda Alfa che per la compagnia Beta, gli altri sottomoduli di rischio gravano in misura minore e rispettivamente pari al 4,5% e 2,3% per il rischio immobiliare e rispettivamente pari al 11,2% e al 9,9% per il rischio spread.

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