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Capitolo 4: confronto tra Italia e Giappone e conclusioni

4.1 Confronto tra l’andamento degli SDG in Italia e in Giappone

4.1.1 Confronto della performance generale

Entrambi gli studi qui considerati sembrano confermare che il progresso finora ottenuto dal Giappone nell’Agenda 2030 sia superiore rispetto a quello dell’Italia: il Giappone si classifica quindicesimo nel ranking prodotto dal Sustainable Development Solutions Network con un punteggio totale superiore alla media dei paesi OCSE, mentre l’Italia raggiunge solo la trentesima posizione, e il suo punteggio

totale si posiziona al di sotto della media OCSE (fig. 20).

Figura 20: andamento di Italia e Giappone nei 17 SDG in confronto alla media OCSE331

Nella classifica di The Social Progress Imperative, il Giappone occupa la decima posizione, appartenendo quindi al “Tier 1”, mentre l’Italia occupa la ventiduesima posizione e fa parte del “Tier 2”. Inoltre, sempre considerando il Social Progress Index, il Giappone partiva con un punteggio di 86,04 nel 2014, quando l’Italia totalizzava

331 Grafico creato sulla base di dati risalenti al 2019 tratti dal sito https://dashboards.sdgindex.org/#/ a cura di

84,41; non si può però sostenere che l’attuale vantaggio giapponese sia dovuto a un punto di partenza avvantaggiato, in quanto il punteggio aggiornato al 2019 è di 88,34, che segnala un miglioramento di 2,3 punti, mentre quello italiano è di 85,69, cresciuto di soli 1,28 punti (fig. 21). Si vedrà che questo trend di crescita è invece smentito dal

SDSN.

Figura 21: confronto tra Italia e Giappone nel progresso dal 2014 nel Social Progress Index332

L’Agenda 2030 è, infatti, un piano composito che include svariate categorie, anche molto diverse tra loro, e caratterizzato da dati, indici e metodi di misurazione eterogenei e in costante aggiornamento. Ciò che conta è forse più il trend temporale e la probabilità da esso espressa che il paese in questione raggiunga entro il 2030 un determinato obiettivo – o perlomeno che migliori significativamente la propria performance in tale campo rispetto al 2015–, piuttosto che il posizionamento attuale, fermo e vincolato al momento dell’ultima misurazione disponibile. È dunque opportuno effettuare un confronto che non si basi solo sui punteggi totali, bensì che tenga in considerazione la tendenza al miglioramento dal 2015 ad oggi, quella prevista per il futuro, e anche eventuali differenze particolarmente marcate nei singoli obiettivi o gruppi tematici. Ad esempio, tra le tre categorie utilizzate da The Social Progress Imperative per classificare gli indici della propria analisi, solo due vedono il Giappone posizionarsi al di sopra dell’Italia, mentre nella categoria intitolata “Opportunity”, che include indici quali i diritti della persona, la libertà personale, l’inclusività e l’accesso all’istruzione avanzata, il risultato italiano è stato caratterizzato fino al 2018 da un andamento migliore rispetto a quello giapponese (figure 22, 23, 24).

332 Grafico calcolato il 09/01/2020 grazie allo strumento “Compare countries” del sito di The Social Progress

Imperative, https://www.socialprogress.org/?tab=3&prop=SPI, punteggi relativi a ogni anno reperibili allo stesso link cliccando sui punti del grafico corrispondenti

Figura 22: confronto tra Italia e Giappone nella categoria Basic Human Needs333

Figura 23: confronto tra Italia e Giappone nella categoria Foundations of Wellbeing334

Figura 24: confronto tra Italia e Giappone nella categoria Opportunity335

Sempre dai grafici delle figure 22, 23 e 24 si possono notare differenze anche nei trend di miglioramento dal 2014 al 2019: se l’Italia si posiziona meglio del Giappone nella categoria “Opportunity” (fig. 24), va però notato che il suo trend tra il 2018 e il 2019 è in calo, mentre quello giapponese è in crescita. Un discorso simile e opposto può essere applicato alla categoria “Foundations of Wellbeing” (fig. 23), in cui il risultato giapponese è migliore, ma la tendenza italiana tra il 2018 e il 2019 è stata

333 Ivi 334 Ivi 335 Ivi

caratterizzata da un leggero miglioramento (da 88,27 a 88,64) mentre il Giappone è peggiorato, passando da 91,13 a 91,04.336 Questi grafici, però, non si riferiscono in modo specifico all’Agenda 2030, in quanto ogni categoria racchiude vari goal (come rappresentato dalla figura 1 nel primo capitolo), gli indici utilizzati per la valutazione sono diversi rispetto ai target che l’Agenda assegna a ogni obiettivo e non vengono considerati alcuni dati relativi all’economia.

Come visibile dalla figura 20, anche lo studio del SDSN rivela un generale

vantaggio giapponese, ma in alcune categorie la performance italiana è migliore. Nonostante gli stessi autori dello studio specifichino la poca rilevanza di paragoni effettuati tra i report di diversi anni, è comunque constatabile che il progresso italiano in questo studio tra il 2018 e il 2019 sia stato superiore rispetto a quello giapponese, e anche di quello della media dei paesi OCSE: il punteggio totale dell’Italia è aumentato

di 1,6 punti percentuali, quello giapponese di 0,4 e la media OCSE di 0,8.337 Questo non

ha permesso all’Italia di progredire a sufficienza nel ranking per raggiungere il Giappone (in realtà la posizione assoluta è anche peggiorata, ma a fronte di un aumento dei paesi considerati per la classificazione, da 156 a 162), ma in molti goal la tendenza prevista per il futuro è migliorata, tanto che, attualmente, sono cinque gli obiettivi che si prevede verranno raggiunti dall’Italia entro il 2030 (il 3, già raggiunto, il 6, 7, 15 e 16), mentre per il Giappone questa previsione positiva è assegnata a soli quattro goal (il 4 e il 9, già raggiunti, il 6 e l’8). Inoltre, per l’Italia ben sei goal sono stati caratterizzati da un miglioramento della previsione futura (1, 3, 8, 11, 16, 17) e solo due da un peggioramento della stessa (5, 13), 338 come visibile confrontando la figura 25 alla figura 26: 339

336 Dati tratti dal sito di The Social Progress Imperative, in “Compare countries”, selezionando Italia e Giappone e

cliccando sul punto del grafico corrispondente all’anno del quale si vuole conoscere il punteggio esatto, ultima consultazione il 09/01/2020

337 Jeffrey D. SACHS, Guido SCHMIDT-TRAUB, Christian KROLL, Guillaume LAFORTUNE, Grayson FULLER, SDG

Index and Dashboards Report 2018, New York, Bertelsmann Stiftung and Sustainable Development Solutions Network, 2018, pp. 244-245 e Sustainable Development Report 2019, New York, Bertelsmann Stiftung and Sustainable Development Solutions Network, 2019, pp. 244-245

338 Ivi

339 Figure rispettivamente tratte da Jeffrey D. SACHS, Guido SCHMIDT-TRAUB, Christian KROLL, Guillaume

LAFORTUNE, Grayson FULLER, SDG Index and Dashboards Report 2018, New York, Bertelsmann Stiftung and Sustainable Development Solutions Network, 2018, p. 244 e Jeffrey D. SACHS, Guido SCHMIDT-TRAUB, Christian KROLL, Guillaume LAFORTUNE, Grayson FULLER, Sustainable Development Report 2019, New York, Bertelsmann Stiftung and Sustainable Development Solutions Network, 2019, p. 244

Figura 25: tendenze degli SDG in Italia al 2018

Figura 26: tendenza degli SDG in Italia al 2019

In Giappone, invece, solo un SDG è stato caratterizzato da un miglioramento

della propria previsione futura (13), mentre due sono peggiorati (2, 10), 340 come evidente dalle figure 27 e 28:341

Figura 27: tendenze degli SDG in Giappone al 2018

340 Jeffrey D. SACHS, Guido SCHMIDT-TRAUB, Christian KROLL, Guillaume LAFORTUNE, Grayson FULLER, SDG

Index and Dashboards Report 2018, New York, Bertelsmann Stiftung and Sustainable Development Solutions Network, 2018, pp. 248-249 e Sustainable Development Report 2019, New York, Bertelsmann Stiftung and Sustainable Development Solutions Network, 2019, pp. 248-249

341 Figure rispettivamente tratte da Jeffrey D. SACHS, Guido SCHMIDT-TRAUB, Christian KROLL, Guillaume

LAFORTUNE, Grayson FULLER, SDG Index and Dashboards Report 2018, New York, Bertelsmann Stiftung and Sustainable Development Solutions Network, 2018, p. 248 e Jeffrey D. SACHS, Guido SCHMIDT-TRAUB, Christian KROLL, Guillaume LAFORTUNE, Grayson FULLER, Sustainable Development Report 2019, New York, Bertelsmann Stiftung and Sustainable Development Solutions Network, 2019, p. 248

Figura 28: tendenze degli SDG in Giappone al 2019

Se si utilizzassero questi grafici per giudicare chi, tra Italia e Giappone, si trova in vantaggio sull’Agenda 2030, la posizione italiana sembrerebbe migliore, in quanto prevalgono frecce verdi e gialle e non è presente alcuna freccia rossa. Questo sembra confermare il fatto che la posizione particolarmente alta del Giappone sia dovuta anche a una situazione già piuttosto positiva al momento dell’adozione dell’Agenda, a cui però non corrisponde un ritmo di avanzamento particolarmente significativo. Tuttavia, i due studi qui considerati non sembrano essere d’accordo su quale paese abbia progredito maggiormente negli ultimi anni, sarà dunque importante un confronto più specifico in base ai temi raccolti dall’Agenda.